Mag 25, 2009 - blog life    10 Comments

il meccanismo dell’illusione

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Il fenomeno dell’illusione consiste nel confondere una parte per il tutto: vedo una persona di spalle, ha la testa di una forma simile a quella di un amico, mi avvicino per salutarla e mi fermo, deluso dalla scoperta che si tratta di un’altra persona. L’illusione si basa sempre sulla somiglianza tra 2 forme simili, che possono essere confuse tra loro: ciò spiega solo il come dell’illusione, ma non il perché. Magari, non mi accorgo che quell’amico mi manca e che vorrei vederlo: questo è il perché dell’illusione.
Il perché dell’illusione è da cercare in una emozione o in un bisogno di cui non siamo consapevoli, che ci induce a vedere cose che non esistono. Sono particolarmente noti quegli esperimenti che dimostrano come persone affamate tendono a vedere panini e torte nella maggior parte delle immagini ambigue, che vengono loro sottoposte. Quindi, i bisogni e le emozioni irrisolte tendono sottilmente a far percepire situazioni, contesti, oggetti e significati che non esistono.
Oltre il 90% delle persone vivono in uno stato di sonno, cioè di inconsapevolezza, che porta a sviluppare illusioni collettive, tutta la giornata, per tutta la vita. Non potrebbe essere altrimenti, visto che la consapevolezza è una sudata conquista di pochi e che l’illusione cresce unicamente sul terreno dell’inconsapevolezza.
Quindi, ogni volta che non sono consapevole di un’emozione, tenderò a sviluppare un’illusione: ad esempio, non sento la mia rabbia e mi illudo che il rapporto con il mio amico sia fluido e scorrevole. Poi, mi viene la gastrite e vado dal medico, che mi riempie di farmaci e ciò mi evita di ascoltare il sintomo (frutto dell’emozione sottostante): così facendo, perdo continuamente l’opportunità di ascoltarmi un po’ più attentamente e continuo a sviluppare disarmonia, visto che i farmaci influiranno negativamente su altri organi. L’attaccamento all’immagine che ho di me stesso, poi, cristallizza l’intera sequenza: io sono una persona pacifica e tollerante, che va d’accordo con tutti e che non crea attriti con gli amici. Che bella persona che sono! Anche se lo stomaco non è molto d’accordo, posso continuare a raccontarmela come mi pare.
Tutto ciò fa pensare a quanto la consapevolezza impegni: nel momento in cui cominciate a tradurre i vostri sintomi fisici con l’espressione delle vostre emozioni, comincia un nuovo mondo, tutto da scoprire. Ed il percorso che ne consegue, gradualmente, impone delle scelte.
Quelli che seguono sono solo alcuni chiari esempi di come l’illusione può prendere piede nella vostra vita, per creare, o riprodurre, una sottile gabbia, il cui unico obiettivo è quello di proteggervi dal reale contatto con la Realtà.

il meccanismo dell’illusioneultima modifica: 2009-05-25T19:49:00+02:00da lauratani
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10 Commenti

  • Eccomi qua in ritardo ma ci sono..

    Un saluto e buona giornata Laura!

  • macchè si scollega lo stesso boh? beh sai fai? lasciua un altro link quando mi commenti e risolto problema credo

  • Sindaco permettimi ma devo dissentire quasi completamente su questo post 🙁 o meglio devo osservare che possono esserci diversi tipi di illusione ma nel senso letterale dell’uso del termine credo che si possa dare un’altra definizione.

    L’illusione è niente altro che la creazione di un aspettativa in relazione ad un evento, una circostanza o una persona. Io mi aspetto che una determinata cosa o situazione vada in una certa maniera e con ciò mi creo un’illusione, creando con la mente un possibile scenario. Se gli eventi confermeranno la mia aspettativa, l’illusione si tramuterà in realtà, altrimenti saremmo in presenza di una disillusione.

    Posso sbagliarmi ma credo che quando uno pronuncia la frase “mi ero proprio illuso…” corrisponda proprio a quanto sopra…

    ciauz

  • l’aspettativa è diversa perché ha una base concreta e se non si realizza è perché quella base è stata disattesa. L’illusione poggia su una prioezione mentale, sul prevedere un risultato trascurando alcuni dati oggettivi. Per questo spesso si sente parlare di delusione o disillusione.

  • meritano se ti piace il genere musica o danza, ma diciamo che non perdi chissà quali perle televisive!
    buon pomeriggio

  • Io, in quanto pupillo del re Jerle, sono ovunque perché vedo, provvedo e riporto tutto al mio sovrano. Sono i suoi occhi e le sue braccia, visto che lui mica può essere onnipresente!!! Quindi sono da qualche parte anche tra le pagine della Regina degli elfi. A te riuscire a scovarmi, cara maghetta…..

  • che stai a fare di bello? crei cose da venducchiare?

  • che fai Lauretta?

  • uhhh ma beeneeeeeee

  • Ciao Laura, eccomi tornato da una breve e non prevista vacanza, molto salutare!! Molto interessante il tuo post, tuttavia ho letto anche i commenti e vorrei riprendere quello di Ricky per aggiungere che… da quello che sapevo io, tutte e due le spiegazioni sono attinenti l’interpretazione di una illusione. Una possibilità interpretativa è riferibile ad un’inconsapevole stato del nostro essere, inteso come inconscio. Non essere “consapevoli” spesso fa vivere gli esseri in un perenne stato di illusione. L’altra, invece, puo riferirsi ad uno stato di bisogno molto forte che genera l’illusione che tale bisogno possa essere soddisfatto. E’ l’individuo a dover “interpretare”… se ha una buona conoscenza di se stesso.

    Ti auguro una buona serata e ciao

    Ti auguro una