Set 9, 2009 - blog life    12 Comments

Il 95% dei blog giace abbandonato

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Milioni di blog non vengono più aggiornati dai loro autori: caduta l’illusione di una facile notorietà, restano in attività quei pochi che hanno qualcosa di interessante da dire.

 

C’è stato un tempo in cui pareva che la massima aspirazione di ogni internauta fosse aprire un proprio blog: i contenuti potevano spaziare da domande sulla vita, l’universo e tutto quanto agli eccitanti avvenimenti della vita in un sperduto paesino di montagna, ma in ogni caso chiunque sembrava avere qualcosa da dire.

Poi anche Internet è cambiata,

sono nati i social network e l’effimera attrattiva dei diari online è andata spegnendosi per una buona parte degli autori.

Così, come testimoniano i dati di Technorati relativi al 2008, dei 133 milioni di blog tenuti sott’occhio dal motore di ricerca della blogosfera solo 7,4 milioni sono stati aggiornati negli ultimi 120 giorni.

Se in 4 mesi i loro autori non hanno avuto uno straccio di idea o un momento per scrivere qualcosa nel proprio spazio, quei blog sono virtualmente morti, ridotti a testimonianze del tempo che fu e dei sogni di gloria infranti.

Secondo i calcoli di Technorati il 95% dei blog esistenti nell’intera Internet si trova in questo stato comatoso; il restante 5% è ancora attivo, ma sembra probabile ritenere che la maggior parte delle pageview sia generata da un numero ancora inferiore di blog, stimabile tra i 50.000 e i 100.000.

Ai tempi d’oro, molti avevano aperto un blog convinti di ricevere migliaia di visite e commenti ogni giorno; forse avevano iniziato a scrivere dopo essere stati attirati dalle storie di chi riusciva a guadagnare tanto da poter vivere con questa attività. Altri invece speravano di diventare famosi, di rivelarsi al mondo come scrittori o di mostrare il proprio genio.

Mentre tutti scrivevano, tuttavia, pochissimi leggevano, e sono pochi gli scrittori abbastanza stoici da sopportare di avere solo sé stessi come lettori.

Nel frattempo iniziavano poi la propria storia MySpace, Twitter e Facebook i quali, oltre a rappresentare la nuova moda, hanno rapidamente imposto un modo di comunicare più rapido, immediato, a livello di Sms: nessuno – o quasi – ha più tempo e voglia di leggere lunghi post.

Ecco quindi che dall’abbandono si sono salvati solo quei pochi – pochissimi, se confrontati con il numero complessivo – che oltre ad avere qualcosa da dire sanno anche come dirlo, quelli che si sono conquistati un pubblico di affezionati grazie alla qualità dei propri interventi e hanno fatto del proprio blog non una vetrina personale ma uno spazio di riflessione e confronto.

 

Il 95% dei blog giace abbandonatoultima modifica: 2009-09-09T19:58:34+02:00da lauratani
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12 Commenti

  • dicono che quando si impara ad andare in bicicletta è facile anche dopo molto tempo risairci, chi ha iniziato a scrvee da solo, può tornare a scrivere da solo cgdg

  • Ciao laura, ci sei? Io mica tanto! Che tristezza i dati forniti dal tuo post….
    Passi abere qualcosa?

  • Sono un poco giù lauretta: poca voglia di fare e tanta tristezza…
    Diciamo un poco depresso’
    don luciano

  • Di solito abbandona il blog e tutte le altre cose che ha iniziato a fare solo chi lo ha fatto per seguire la moda del momento ma non perchè ne era convinto di suo secondo il mio modesto parere e lo stesso succederà poi con FB o akltri socialnetwork, passeranno di moda e molti si ritireranno.

    Mammotta tutto ok…. speriamo che non abbia problemi con il cambio di stagione.

    Un saluto Laura e buona giornata.

  • weeeeeeee ciao laura ciò che per taluni è stupido per altri è altro siccome non sappiamo del tutto bene le cose asteniamci dall’affermare è stupido che ne dici? quanto al discorso blog meglio pochio ma buoni 8come è sempre stato) che tanti e inutili? come sempre sarà credo che fionirà pure la moda di faccia libro e tutto tornerà come prima, magaro non esattamente ma si ridimensionerà il fenomeno

  • molti usano il blog come un diario, ma non condivido quest’uso, perchè mettersi a nudo con tutto il web può essere pericoloso e destabilizzante.
    Gli Horrible sono di Rimini, almeno così ho letto.
    buona serata!

  • Così, così laura …
    Chiama giorgiogiacinto che ci beviamo qualcosa insieme …..
    don

  • Si è vero , è una specie di “monnezza spaziale” e tende ad ingrossarsi di più. E’ difficile anche con i ritmi della vita trovare tempo per mantenere vivo il blog.
    E’ altresì vero che quelli che provano a diffondere “pensiero” non hanno un gran successo e che quelli del “pucci pucci … micio micio” hanno vita breve.

    Vabbè resistiamo se si può
    un saluto
    gowen

  • Ciao Laura,
    come mi è piaciuto il tuo post e quanta verità c’è.
    La cosa che più mi ha fatto riflettere è quella che pochi leggono i post lunghi, troppa perdita di tempo e spesso non li capiscono, se sono un po’ complicati, ma non perché non hanno l’intelligenza per analizzarli, ma perché non gliene frega niente di conoscere il concetto del contenuto… a che serve per loro? basta aver lasciato un saluto… ed ecco fatto!
    Ma allora che adoperino il telefono, no?
    Scusa sai, ma credo che non cambierò mai la mia opinione, a costo di prendermi le solite critche.
    Buonanotte!
    Nadia

  • Io ho avevo chiuso il blog per protesta contro me stessa…adesso ho capito che scrivere di se stessi è un modo per migliorare…
    Il mondo dei blog oramai parla poco di vita vera..ci sono chiacchiere, gossip e rumore tanto rumore…invece io voglio leggere di gente che abbia ancora delle emozioni dentro..
    eh cara laura..come al solito hai colto nel segno!!

  • opure quelli che, come la sottoscritta non pretedono nulla, non si aspettano notorietà ma gioiscono della visuita di un amico e gli amici veri non sono mai troppo numerosi.
    il mio blog ha un numero strano di visitatori giornalileri, data la futilità dei temi, o forse è riuscito veramente nelll’intento di regalare qualche sorriso in un mondo che ne è assai avaro, se è così, è un successo mper l’eterogenea tribù. io però sono felice di quel piccolo gruppo di amiche con cui si è instaurato un discorso continuo, basato su affinità e differenze, ma sempre affettuoso e sempre più caro di giorno in giorno: grazie a te e a tutte voi, amiche fedeli e a me care come amiche di sempre!

  • manca un pezzo: non chiudono il blog quellil che hanno veeramente qualche cosa da dire, che sono convinti di ciò che fanno oppure…