CURA PER IL RAFFREDDORE
Mettete in bocca un cucchiaino di zucchero e fatelo sciogliere muovendolo leggermente per uno o due minuti, quindi sputatelo e prendetene un altro cucchiaino. A questo scopo, l’ideale è lo zucchero fine, che si scioglie in fretta. Continuate così per qualche ora, finché i sintomi del raffreddore, come la congestione da muco nel naso e nei seni, scompaiono e riuscite a respirare facilmente dal naso. Tendenzialmente passeranno anche mal di testa e altri fastidi. Ho scoperto che un forte raffreddore si può arrestare in circa quattro ore usando questo metodo; per un raffreddore leggero basterà meno tempo. Per l’influenza e altre congestioni persistenti, potrebbe essere necessario ripetere il procedimento per vari giorni. Lo zucchero attira in bocca il muco dissolto nel fluido linfatico, e in questo modo le cavità della testa si svuotano gradualmente. Per precauzione, se pensate di essere predisposti al raffreddore o soffrite di rinorrea o altri tipi di congestione alle cavità della testa, potete usare la cura dello zucchero per una o due ore e ripeterla una volta alla settimana o secondo le esigenze.
Lo zucchero tenuto in bocca non danneggia i denti, poiché è troppo concentrato per l’attività batterica, come il miele puro applicato sulle ferite. È solo dopo aver terminato la cura dello zucchero che lo zucchero rimasto si diluisce a sufficienza nella bocca per incoraggiare la proliferazione batterica, ma a quel punto potete risciacquare la bocca con dell’acqua. Chi non può o non vuole usare lo zucchero può provare con il sale, oppure combinare sale e zucchero o utilizzare del miele.
Cara Laurett@, i miei nuovi impegni lavorati mi tengono lontano da te e dagli altri cari amici del blog ma spero di ritrovarvi tutti al più presto. Nel mentre, passo per un saluto carico di Affetto. Vorrei chiederti un’informazione. Su facebook ho dato vita ad una pagina legata alle mie creazioni: ti basterà digitare IL DONO DELL’ANGELO per visualizzarla. Vorrei mettere i prezzi senza però incorrere in qualche violazione. Tu sai cosa devo fare in merito?