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Mar 24, 2017 - cibi    Commenti disabilitati su Come diminuire il giro vita in soli 3 giorni grazie alla termogenesi

Come diminuire il giro vita in soli 3 giorni grazie alla termogenesi

Termogenesi per diminuire il giro vita in soli 3 giorni!

Come funziona la termogenesi?

Il corpo umano da origine ad un processo metabolico quando introduciamo alcuni alimenti che accelerano il metabolismo. Questi alimenti fanno si che il metabolismo corporeo lavori più velocemente, per cui ci sia un consumo maggiore di calorie.

Alcuni di questi alimenti sono: zenzero, pepe rosso, caffeina…

Quando consumiamo questi alimenti il corpo consuma quindi maggiormente i grassi accumulati, per poter provvedere all’energia di cui necessita.

In parole povere il corpo grazie ad alcuni alimenti trasforma il grasso in energia. 

Vi proponiamo quindi una tisana che sfrutta appieno il principio della termogenesi.

Come funziona la termogenesi?

Il corpo umano da origine ad un processo metabolico quando introduciamo alcuni alimenti che accelerano il metabolismo. Questi alimenti fanno si che il metabolismo corporeo lavori più velocemente, per cui ci sia un consumo maggiore di calorie.

Alcuni di questi alimenti sono: zenzero, pepe rosso, caffeina…

Quando consumiamo questi alimenti il corpo consuma quindi maggiormente i grassi accumulati, per poter provvedere all’energia di cui necessita.

In parole povere il corpo grazie ad alcuni alimenti trasforma il grasso in energia. 

Vi proponiamo quindi una tisana che sfrutta appieno il principio della termogenesi.

Come diminuire il giro vita in soli 3 giorni grazie alla termogenesi

La risana va consumata tutti i giorni, mattina e sera. Bevetela ben calda e ricordate che comunque è bene associare al consumo di questa tisana una dieta ben bilanciata e sana.

Vedrete i primi risultati sul vostro giro vita in soli 3 giorni!

Ingredienti per la tisana per diminuire il giro vita:
1 l. di acqua
il succo di 1 limone
1/2 cucchiaino di peperoncino
½ cucchiaino di curcuma
½ cucchiaino di zenzero in polvere

Come preparare la tisana per diminuire il giro vita:
In un pentolino far bollire tutti gli ingredienti (tranne il limone) per almeno 2 minuti.

Lascia sobbollire a fuoco lento per almeno 2 minuti, quindi spegnere il fuoco e aggiungere il succo di limone.

Lasciar raffreddare leggermente prima di bere.

Ricordate di non aggiungere zucchero alla tisana.

La tisana va consumata tutti i giorni, mattina e sera. Bevetela ben calda e ricordate che comunque è bene associare al consumo di questa tisana una dieta ben bilanciata e sana.

 

Feb 24, 2017 - cibi    Commenti disabilitati su Come fare a sapere: gli alimenti scaduti si possono ancora mangiare?

Come fare a sapere: gli alimenti scaduti si possono ancora mangiare?

Si buttano via tropi cibi, speso per timore che siano scaduti
Ogni persona elimina 100 euro di cibo all’anno  lo dice uno studio del politecnico di Milano. Il maggior spreco è nelle mense e nei ristoranti.
Però anche in casa si butta via cibo per timori infondati.
E’ vero che con il tempo si innescano alterazioni chimiche e microbiotiche in grado di cambiare  le caratteristiche nutrizionali e organolettiche , ma difficilmente si trasformano in un pericolo per la salute.
Il mal di pancia, di solito, si scatena per contaminazioni microbiotiche esterne, interruzioni della catena del freddo o scarsa igiene in cucina.
La data sui prodotti freschi va rispettata, ma con flessibilità. Così nei mesi caldi è meglio anticipare di 24 ore il consumo d’insalata in busta o ricotta. Viceversa, il latte fresco, se ben conservato, si mantiene per ½ giorni dopo la scadenza. Lo yogurt scaduto da 7/10 giorni, in assenza di rigonfiamenti o muffe, si può mangiare , anche se, buona parte dei fermenti non sonno più vivi.
Anche per le uova si può tollerare qualche giorno, tagliatelle e ravioli freschi, si possono cucinare anche dopo una settimana dalla scadenza.
Pasta secca, riso, salsa, marmellata , maionese, sottaceti e surgelati, hanno un termine di scadenza da 3/6 mesi a 2 anni, è il periodo che sono garantite  le caratteristiche nutrizionali e organolettiche  al 100%.
Dopo sono ancora commestibili ma inizia un lento decadimento.

Un succo di frutta dopo 8/10 mesi ha meno sapore, l’olio extravergine e il caffè macinato, dopo un anno perdono aroma.
Pasta, tonno, pelati e cibi in scatola  si possono consumare anche dopo 2/3 mesi dalla scadenza. Anche pesce, carne e piatti pronti surgelati non danno dopo 1 / 2 mesi dall’indicazione.

La scadenza si riferisce al prodotto integro quando viene aperto, se ci sono indicazioni di consumo, è meglio seguirle.

Mag 6, 2011 - cibi    1 Comment

CONFETTURA AL LATTE

confettura_di_latte_e_vaniglia.jpg

Ingredienti:
2 litri di latte intero

2 stecche di vaniglia
1 chilo di zucchero

In una pentola larga e bassa versare il latte, lo zucchero e le stecche di vaniglia aperte.

Portare ad ebolizione girando con un mestolo di legno.

Appena ha raggiunto il bollore, abbassare la fiamma e far cuocere per circa 4 o 5 ore rigirando spessissimo,fino a quando la confettura non avrò assunto un color tipo caramello e sarà diminuito di almeno della metà di volume rispetto all’inizio.

Fare una giratina con le fruste e versare in barattoli precedentemente sterilizzati e capovolgerli per creare il “sottovuoto”,

Prima di consumare aspettare almeno 8 giorni.

LA BELLA ITALIA

Amministratori incapaci, progettisti inetti e avidi speculatori

 

I veri deturpatori delle bellezze italiane

di Gilberto Oneto 

Ci si lamenta per gli scarsi risultati della stagione turistica. Ma perché uno straniero dovrebbe venire da noi in vacanza? Per farsi rapinare da albergatori e ristoratori? Per farsi fregare la macchina, scippare o violentare? Per stare in mezzo alla pattumiera e alla sporcizia? Ovunque – basta farsi una navigata sui siti dei vari operatori che prenotano pernottamenti on line – si possono trovare alberghi più belli, moderni, puliti ed economici di quelli del Bel Paese. Qui gran parte del patrimonio ricettivo è rimasto – se va bene – agli anni Settanta, con le tapparelle di plastica, le tesserine che piastrellano il cesso e la tazza di caffelatte per colazione. I ristoranti poi è un miracolo se espongono fuori i prezzi, insistono con il “coperto” (vero segno di italianità) e coltivano con fedeltà la cucina dei film di Alberto Sordi, tutta pizza, spaghetti e profiterol. Alla fine – fisso – un patriottico espresso che impesta l’alito, un ammazzacaffè di limoncello, sambuca o grappa strizzabudelle. I ristoranti sono rumorosi, pieni di plastica, foto di Padre Pio e della Juvent485892047.jpgus, televisore acceso, bottiglie di vino messo a invecchiare sulla credenza delle stoviglie. Grazie a Sirchia, almeno hanno perso il fascino neorealistico delle camere a gas.

Piste ciclabili non se ne vedono, è già tanto se ci sono i marciapiedi. I treni e i mezzi pubblici hanno la qualità e la pulizia dell’Happy Bus degli anni Sessanta, però senza hippies e destinazioni esotiche. Il biglietto si deve obliterare: difficile tradurlo in inglese… Le manifestazioni culturali o ricreative sono poche, paesane e rumorose: ci si aspetta sempre di veder comparire la Lollo adolescente tampinata da De Sica vestito da maresciallo. I turisti ci vengono (o venivano) per l’arte, per il paesaggio e per il clima. Il clima è – grazie a Dio – rimasto ma si trova di uguale o di meglio in cento altri paesi meno cari, sporchi e insicuri. Uno si abbronza molto meglio sul Mar Rosso o ai Caraibi, spende di meno e non ha vu-cumprà o rompiballe vari che lo infastidiscono, e neanche i vicini di ombrellone che ascoltano la partita con la radiolina e berciano vigorosamente. Pure l’arte è rimasta, anche se si fa un po’ di fatica a vederla in mezzo a sacchetti di ruffo e fast-food maleodoranti. Ma è rimasta solo quella protetta e ingessata nei musei perché quella esposta, sulle facciate degli edifici, in cappelle e santelle isolate, in strada, è abbandonata all’incuria, allo smog e ai ladri. Ma è in esaurimento perché si è prosciugata la vena creativa: non se ne fa più. C’è il paesaggio ed è meglio lasciar perdere. Decenni fa si era inventato lo slogan: “Visitate l’Italia prima che gli italiani la distruggano!”.

Detto fatto: sono venuti tutti quelli che potevano e poi se ne sono andati altrove. Comparisse oggi Goethe, si sparerebbe (o ci sparerebbe)! Per questo la responsabilità è largamente collettiva ma qualcuno è sicuramente più responsabile di altri: amministratori ignoranti, speculatori avidi e – soprattutto – progettisti incapaci. Soprattutto, perché a loro sarebbe spettato il dovere di insegnare un po’ di buone maniere culturali ai politici, e di convincere gli “investitori” che le cose fatte bene rendono di più – e più a lungo – di quelle fatte male. I veri distruttori del Bel Paese, i responsabili del nostro vivere male e della catastrofe dell’economia turistica sono proprio loro: ingegneri, architetti e geometri. Sono quelli che hanno redatto piani regolatori demenziali (fatti di corsa alla fotocopiatrice), sono quelli che nelle università, sui libri e sulle riviste hanno per decenni vomitato insulti contro la tradizione, contro la cultura classica e l’architettura popolare. Sono quelli che hanno progettato strade e ponti senza guardare quello che c’era attorno, che hanno disegnato case e condomini tutti uguali (tutti brutti) da Trento a Trapani.

Sono quelli che hanno fatto villette e chalet del cavolo badando solo a essere originali, a “lasciare il segno” come fanno i cani sui lampioni, sbattendosene della tradizione, del paesaggio, della cultura locale e anche del clima: così poi le pareti senza sporto di gronda sono devastate dalla pioggia e i tetti piatti pieni di infiltrazioni. Ma sono anche i disgraziati che hanno redatto leggi e regolamenti “universali”, buoni per tutte le latitudini e pessimi dappertutto, quelli che si sono inventati i rapporti aeroilluminanti, le distanze, le altezze minime e tutte le altre tavanate che – avrebbe detto Guareschi – hanno trasformato le nostre città in padiglioni della Fiera di Milano. E per fortuna che il buon Giovannino aveva visto solo quella un po’ triste dei suoi tempi e non l’autentica vigliaccata architettonica in cui è stata trasferita. Di questo i Verdi non si sono mai occupati. Pronti a illanguidirsi per una nidiata di rospi o a fare sfracelli per un pino malandato, non si sono mai occupati di urbanistica e di architettura: fa peggio un quartiere mal fatto di un inceneritore puzzolente, che può sempre smettere di puzzare. Le case sono in cemento e restano lì. Si dirà che è un guaio successo un po’ dappertutto. Non è vero è successo solo in certi paesi.

Basta girare per la campagna inglese, in Carinzia, Baviera o Bretagna che certe schifezze non si vedono. Sciocchezze sono state fatte anche sulle coste francesi e spagnole, è vero. Però le strade sono pulite, le spiagge non sono discariche, si può andare in giro a piedi, in bicicletta, a cavallo o sul monopattino senza essere sicuro bersaglio di automedonti. Oltre naturalmente a tutto il resto che non è strettamente collegato con la qualità dell’architettura. Pensiamoci, quando spendiamo soldi per tenere in piedi scuole e università in cui si forgiano devastatori ambientali. Chiudiamole! Forse non servirà a risanare il paesaggio ma almeno risparmieremo dei quattrini.

Ago 3, 2009 - cibi    47 Comments

GELATO? siiiiiiiiiii !!! GELATIERA? nooooooooooooooo

1Gelato.jpg

CALDOOOOOOOOOOOO, CHE CALDOOOOOOOOOOOO…

Ci vorrebbe un gelatino…..lo vai a comprare?

Ma sei matta ?!? Troppo caldo per uscire!

Allora me lo faccio io, e me lo faccio con queste 2 ricette, alla faccia tua!

Ma se non hai la gelatiera!

Allora? Chissenefrega!

Ora provo una ricetta, dopo proverò quella del video.

Sai cosa mi occorre?

Un recipiente ed un cucchiaio

Mezzo bicchiere di latte

Mezzo bicchiere di panna liquida

Aroma vaniglia

4 cucchiai di zucchero

Sale grosso

Tanti cubetti di ghiaccio

Guanti

2 sacchetti di plastica con chiusura ermetica( 1 piccolo e uno grande).

Dato che in casa ho tutto ( vedi essere previdenti quando fai la spesa?) inizio a fare il gelato:

verso nel recipiente il latte, la panna, la vaniglia, lo zucchero.

Mescolo bene e verso nel sacchetto piccolo.

Riempio il sacchetto grande con il ghiaccio e ci infilo il sacchetto piccolo con l’impasto.

Aggiungo 10 cucchiai di sale, chiudo bene, infilo i guanti e tengo in mano il sacchetto per 10-15 minuti facendo in modo che il sacchetto piccolo sia sempre coperto dal ghiaccio.

Estraggo il sacchettino e verifico che l’impasto sia solido.

E poi me lo mangio! Tutto io!

 

 

Mag 26, 2009 - cibi    11 Comments

conservare gli alimenti

Alimenti sempre freschi e aromi impeccabili ecco i segreti per non farne mai a meno

 

Dolci al contrario

Questa volta la torta al cioccolato è davvero squisita! Come conservarla al meglio? In una scatola di latta capovolta: adagia il dolce sul coperchio e quindi appoggia sopra la scatola.

Pane e zucchero

Se l’ultima volta che ti serviva lo zucchero di canna hai dovuto usare lo scalpello…d’ora in poi prendi questa semplice precauzione: per non farlo indurire metti nella scatola una fetta di pane fresco e chiudi con cura.

Bisc1381079105.jpgotti sempre fragranti

Appena aperti, i biscotti hanno un profumo e una fragranza che con il tempo si perde. Ma se metti nella scatola dove li conservi della carta velina bianca accartocciata, vedrai che il gusto non svanirà così presto.

Lunga vita al purè

Ti è avanzato qualche mestolo di purè e non sai cosa farne? Mettilo in un contenitore, versaci sopra un sottile velo di latte, chiudilo con cura e conservalo in frigorifero. Il giorno dopo sarà ancora buono e potrai usarlo per realizzare delle crocchette semplici, con l’aggiunta di un uovo e parmigiano, o più saporite con dello speck.

 

A lunga conservazione

1393244246.jpgPrima di congelare le verdure, ricordati di sbollentarle: l’operazione blocca l’attività di alcuni enzimi prolungandone la conservazione. I soli vegetali che si possono congelare senza scottatura sono i pomodori interi, i peperoni (tagliati a metà e privati dei semi) e i fagioli sgranati.

Aromi sempre freschi

Ti servivano 10 grammi di cardamomo per una nuova ricetta, e adesso cosa te ne fai degli altri 90 rimasti nella confezione? Niente paura, per mantenere inalterata la fragranza degli aromi, basta conservali nel frigorifero in un sacchetto di carta per alimenti leggermente inumidito.

Niente plastica per la verdura

Quando riponi in frigo la verdura, evita di usare dei sacchetti di plastica. Impediscono all’aria di circolare e la fanno marcire. Meglio usare dei sacchetti di carta.

Le patate via dal frigo

Certe volte si pensa che il frigo conservi meglio qualsiasi alimento. Non è così per le patate. Vanno sempre conservate a temperatura ambiente: il freddo troppo intenso le danneggia.

Mar 31, 2009 - cibi    4 Comments

UNITA’ DI MISURA ” FAI DA TE”

mani_sale.jpg

Ogni regime alimentare si basa sul rispetto delle quantità imposte dal nutrizionista. Ma non sempre in casa abbiamo a portata di mano bilance così precise da saper individuare anche il singolo grammo. Si finisce così per regolarsi a occhio, con il rischio però di sbagliare e intaccare le possibilità di riuscita della dieta.
Che fare, dunque? Un buon sistema consiste nell’adottare un sistema di misurazione delle quantità basato sulle nostre mani o su oggetti di uso comune.

Facciamo qualche esempio:

  • due pugni equivalgono alla porzione ottimale (250 g) di verdura cruda;
  • un pugno è lo spazio che dovrebbe occupare nel piatto una porzione di verdura cotta;
  • il palmo della mano corrisponde a circa 120-140 g di carne o pesce;
  • due dita di una mano equivalgono a una porzione di formaggio stagionato di 40-50 g;
  • 1 pallina da tennis corrisponde a una porzione di frutta di 150-200 g.
  • Il diametro del tappo di una bottiglia di acqua minerale equivale a 100 g di spaghetti n.3 crudi.

Le altre unità di misura più frequenti (in grammi)

1 cucchiaino da tè/caffè 5
1 cucchiaio da tavola 10
1 tazza da caffè 60
1 tazza da tè 150
1 tazza di latte 250
1 scodella 350
1 bicchiere da vino 125/150
1 bicchiere da acqua 200

Mar 3, 2009 - cibi    22 Comments

CALCIO


 – SALUTE Diamoci al calcio…
di Sara Gilardi

Non stiamo parlando di quello giocato sui campi da pallone ovviamente, ma del minerale più abbondante nel nostro organismo: l’adulto ne possiede tra 1 e 2 kg e mezzo il 99% del quale è depositato nelle ossa e nei denti mentre il restante 1% si trova nei tessuti molli, nei fluidi e nel sangue.
Il calcio è fondamentale per la buona salute di ossa e denti, per la coagulazione del sangue, il funzionamento di muscoli, sistema nervoso, ormoni ed enzimi, combatte l’insonnia; insieme al magnesio è fondamentale nel buon funzionamento del sistema cardiovascolare.
Il fabbisogno giornaliero di Calcio va dagli 800 mg nei bambini fino a 5 anni, ai circa 1200 tra i 6 e i 10 anni per arrivare a 1500 negli adolescenti.
In età adulta i fabbisogni sono variabili perché aumentano in situazioni particolari come la gravidanza, l’allattamento e la post menopausa, ma si attestano tra gli 800 e i 1500 mg.

La nostra riserva di calcio, che ci costruiamo strada facendo, raggiunge il “picco” verso i 25 anni ed è rappresentata dalle ossa, per questo andrebbe curata particolarmente l’assunzione di questo prezioso minerale in infanzia ed adolescenza: ciò che abbiamo messo da parte è la nostra assicurazione per la vecchiaia quando saremo più a rischio di osteoporosi e fratture.
Come alimentarsi allora per non andare incontro a carenze?
Sicuramente una dieta varia è una buona soluzione con particolare attenzione per quegli alimenti che ne sono ricchi come latte, yogurt, formaggio, ma anche broccoli, rucola, cavolo nero, ceci secchi, coste, spinaci e anche mandorle, nocciole e sesamo.
Tra i formaggi, in chi ha problemi di peso, via libera alla ricotta e al cucchiaio di parmigiano sulla pasta (quest’ultimo, da solo apporta circa 130 mg di Calcio).
Una menzione particolare, però va fatta per l’acqua: esistono acque naturalmente ricche di questo minerale che se assunte quotidianamente, funzionano da integratore a zero calorie.
Attenzione anche al consumo eccessivo di proteine animali, caffè, alcolici e sale.
Un occhio di riguardo andrebbe dato alle combinazioni alimentari: il calcio, come il ferro ed altri sali minerali risente dell’abbinamento con alimenti che contengono ossalati (come i pomodori) e acido fitico (come i cereali integrali) che ne diminuiscono l’assorbimento.

Infine occorre ricordare che fondamentale per assorbimento e fissazione del calcio nelle ossa è la vitamina D che viene attivata dall’esposizione al sole: incrementiamo dunque l’attività all’aria aperta, ne trarrà giovamento tutto l’organismo!

(Testo pubblicato su “Il Corriere di Livorno.
Sara Gilardi Biologa e Nutrizionista)

 

In ciascuno dei gruppi che seguono i cibi sono elencati in ordine decrescente in base al contenuto di calcio, che risulta comunque significativo in ognuna delle fonti citate.
FORMAGGI: grana, parmigiano, emmenthal groviera, latteria, fontina, caciocavallo, cheddar, provolone, ecc
LATTE: scremato, parzialmente scremato, intero,yogurt, ecc.
ERBE AROMATICHE, SPEZIE: salvia, pepe nero, rosmarino, basilico,menta ecc.
LEGUMI:soia e farina di soia, ceci, cannellini, fagioli, fave, lenticchie, piselli freschi, ecc.
VERDURE: rucola, tarassaco (dente di leone), prezzemolo, foglie di rapa, agretti, radicchio verde, biete, cicoria, rape, cardi, indivia, spinaci, asparagi, broccoletti, broccoletti di rapa, spinaci, cavolfiori, porri, rape, ecc.
FRUTTA SECCA E OLEOSA: mandorle, fichi secchi, nocciole, noci fresche, pistacchi, noci pecan, uva secca, ecc
CEREALI E DERIVATI: muesli (preparazione a base di fiocchi di cereali, frutta secca e semi oleosi), grano saraceno, pane al malto, farina e fiocchi di avena, pane di segale, panini al latte, cornflakes, germe di grano, ecc.
PESCE FRESCO: latarini, acciughe, polpi, calamari, sugarelli, gamberi, granchi,ostriche,cozze, ecc. 
(vedi acidi grassi omega-3)
ACQUA. Questo alimento merita un discorso a parte, in quanto le acque possono differire molto l’una dall’altra per quantità e per assimilabilità del calcio contenuto. Dato che l’acqua è l’alimento che assumiamo quotidianamente in quantità superiore ad ogni altro e che ci può consentire di introdurre calcio senza calorie nè grassi animali, va posta una particolare attenzione nella sua scelta. Tra le acque minerali sono preferibili quelle purché siano anche abbastanza povere di sodio.
Gen 21, 2009 - cibi    17 Comments

MAGALAURA VI PRESENTA L’ELISIR DI LUNGA VITA

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La vita si allunga con questo menu

Dalle carote all’uva, dai broccoli al cioccolato, tutti gli ingredienti della tavola ideale per la longevità
 L’elisir di lunga vita esiste. Non è una pozione, ma un menu elaborato con l’aiuto della scienza, dove gli alimenti vengono selezionati sulla base delle proprietà benefiche osservate dalla nutrigenomica e cucinati con tecniche semplici, ma in grado di non disperdere le preziose sostanze salvavita. Gli scienziati del Polo scientifico e tecnologico MultiMedica di Milano hanno carpito i segreti del viver bene da veri e propri modelli di longevità: i centenari e i loro figli, che per questioni genetiche hanno una mortalità dell’80% più bassa rispetto alla popolazione generale.
Il menù sfrutta l’azione protettiva di carote e zucche sul sistema immunitario e il contributo che i carotenoidi danno alla riparazione del Dna, l’azione anti-tumori di frutta, verdura, vino, tè, ricchi di flavonoidi che fanno da barriera alle cellule contro l’attacco degli ormoni cancerogeni. E ancora la capacità della buccia di limone e arancia e degli oli essenziali degli agrumi di inibire la crescita di cellule tumorali e di detossificare i cancerogeni. Non mancano lenticchie, fagioli, uva e vino bianco e rosso, e il succo di mirtillo nero, noti per le proprietà anti-ossidanti. E il pesce azzurro, miniera di acidi omega-3, anti-infiammatori e in grado di ridurre il rischio di malattie cardiache. Alleati della longevità sono anche i broccoli, i cavolini di bruxelles, i pomodori e l’aglio. Promosse anche le spezie, dal peperoncino al curry.
Buone notizie per i golosi: nella dieta ‘anti-aging’ c’è spazio anche per un pezzetto di cioccolato fondente amaro (40 grammi circa) al giorno. Alimenti di lunga vita doc, certificati dagli studi sui centenari, sono le nocciole e la frutta secca in genere, soprattutto la macadamia: si tratta di cibi ricchi di acido palmitoleico, di cui sono ricchi i centenari.

Gen 2, 2009 - cibi    13 Comments

marmellata di pomodori verdi.una squisitezza !!!

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