Browsing "consigli"
Nov 20, 2015 - consigli    Commenti disabilitati su Come affrontare una suocera invadente e gelosa: regole di sopravvivenza

Come affrontare una suocera invadente e gelosa: regole di sopravvivenza

La Famiglia del Mulino Bianco, nella stragrande maggioranza dei casi, non esiste. Piccole lotte intestine covano sotto le tovaglie ricamate all’intaglio e, spesso, la causa dei malumori più avversi è la suocera. Non importa che sia la mamma di lui o di lei, ma tutti ne abbiamo una e non è facile gestire un rapporto ostico e ostile.

Ad ogni modo, non si può eliminare questa figura parentale – così come non si possono eliminare gli altri componenti della famiglia… -, ma bisogna necessariamente scendere a compromessi e calarsi sul ring quando serve.

In questa guida cercheremo di darvi delle piccole regole di astuzia per ovviare ad una suocera invadente e/o gelosa, consigli utili che potranno essere adottati anche con gli altri membri della famiglia qualora non riescano a stare al loro posto.

Discutine con il partner

La prima cosa da fare, a prescindere da tutto, è comunicare il disagio che provate. Può capitare, infatti, che la suocera tenga praticamente in scacco il figlio o la figlia, tanto che questi accondiscende ad ogni cosa che gli viene imposta senza batter ciglio e senza tenere in considerazione voi: un classico caso di mammone.

Discutete con il partner a cuore aperto, cercando di non urtare la sua sensibilità: dovrà essere chiaro che, sebbene stiamo parlando della mamma, questa non è autorizzata ad interferire in tal modo nella loro vita, che non può presentarsi a tutte le ore in casa vostra, e che è assolutamente vietato mettere le mani (proprio in senso fisico) in cassetti, armadi e via dicendo.

Fategli capire che il suo comportamento vi offende e vi disturba, e che voi mai vi sognerete di andare a casa dei suoceri e comportarvi in questo modo.

Insieme cercate un modo per ovviare alla situazione e, nel caso, decidete di parlare assieme alla suocera invadente.

Capire il perché dell’ostilità

Molto spesso l’ostilità che si crea con la suocera deriva soltanto da gelosia nei vostri confronti, nessun altro motivo specifico. In fondo, se ci pensate bene, il “suo bambino” o la “sua bambina” non sono più a casa con lei, nel nido d’amore perfetto che lei aveva creato e curato per anni. Il distacco può essere esternato come un attacco all’altro, complice il fatto che “l’altro” ha rovinato il suo idillio di mamma.

Considerate che la gelosia può essere molto forte soprattutto nei casi in cui il vostro partner sia figlio unico, o comunque il figlio prediletto. Se questo è il motivo, allora una discussione pacata e a cuore aperto con la suocera può rivelarsi la scelta giusta: fatele capire che intendete il suo disagio e che non siete una minaccia per lei; in fondo, l’amore per la mamma è completamente diverso da quello per il proprio partner e pertanto insostituibile.

Se invece il comportamento di vostra suocera ha natura diversa, sta a voi cercare di capire quale sia e agire di conseguenza. Non vi ritiene la persona giusta per suo figlio/a? Preferiva l’ex? Avete in passato litigato su qualcosa che ha incrinato il rapporto? Vagliate la situazione e poi affrontatela.

Cercare un punto di incontro

Un vecchio detto dice “Se non puoi combatterli, fatteli amici”. Beh, è vero! Il punto di incontro può essere appunto il partner, ma anche trovare argomenti e valori che vi uniscono può essere importante:

  • chiedetele di insegnarvi a preparare quel piatto che piace tanto al vostro partner
  • fatela sentire “mamma”, chiedendole di raccontarvi di quando il figlio/a era piccolo
  • aiutatela nello shopping in qualche occasione importante (tipo a scegliere un abito per una festa)
  • “usate” i nipotini come “arma”: nessuno resiste alle tenerezze dei più piccoli
  • donatele un pensiero speciale con un bigliettino mirato a seppellire l’ascia di guerra
  • fatela sentire importante quando viene a casa vostra, ma mettete dei paletti severi per tutto il resto (non si fruga fra le cose personali, non si accettano critiche continue sull’educazione dei figli, la gestione della casa, ecc.)
  • ritagliatevi dello spazio con lei, che sia andare dal parrucchiere o un’uscita al ristorante che le piace tanto, fatevi conoscere meglio!

Se, anche seguendo questi consigli, la situazione non migliora, giocatevi la carta del suocero: spesso ha una visione più tranquilla delle cose e riesce a far ragionare la moglie meglio di chiunque altro!

come affrontare la suocera invadente e gelosa

Ott 2, 2015 - consigli    Commenti disabilitati su Come difendersi da un vicino molesto

Come difendersi da un vicino molesto

Come difendersi da un vicino molestoAlzi la mano chi di noi non ha un vicino rumoroso o fastidioso. Ecco, tutti ne abbiamo almeno uno, e magari oltre ad essere rumoroso è anche maleducato e quindi ogni nostro reclamo per metterlo in riga risulta inutile. E in questi casi, come fare a difendersi da un vicino molesto?

La questione è regolata dalla legge, in quanto non sono ammessi rumori e/o schiamazzi che superino i tre decibel rispetto alla normale tollerabilità. Ma c’è da dire che la questione è piuttosto variegata. Facciamo un po’ di chiarezza.

Vicino molesto, cosa fare?

Prima di passare alle vie legali, provate a parlare in maniera civile con il vostro vicino cercando di spiegargli il problema.

Se abitate in condominio, potete rivolgervi direttamente all’amministratore redigendo una lettera che spiega il problema e chiede provvedimenti, inviandola poi con raccomandata con ricevuta di ritorno. L’amministratore è tenuto a far rispettare le regole, quindi dovrà provvedere in tal senso. Nel caso in cui neanche il suo intervento dia buoni risultati, occorre rivolgersi ad un avvocato e, in seconda istanza, ad un Giudice di Pace.

Nel caso in cui la vostra abitazione non sia all’interno di un palazzo e il discorso affrontato civilmente con il vicino non abbia sortito l’effetto desiderato, potete rivolgervi al sindaco del comune di competenza presentando un esposto su carta semplice, chiedendo un atto conciliatorio. Anche in questo caso, se la situazione non migliora, occorre far riferimento ad un avvocato e/o al Giudice di Pace.

In casi di grave inquinamento acustico e/o ambientale (produzione di fumi, vapori nocivi, gas, rumori oltre i tre decibel), si può far riferimento all’ARPA, l’ente per la protezione ambientale regionale, che provvederà a fare un sopralluogo misurando l’entità della contaminazione.

Se ci sono gli estremi, si può anche chiedere un risarcimento per danni.

Set 18, 2015 - consigli    Commenti disabilitati su Come sapere se lui o lei ti sta mentendo

Come sapere se lui o lei ti sta mentendo

Come sapere se lui o lei ti sta mentendo

Le bugie hanno le gambe corte, ma ci sono alcuni che sono bravi a camuffare ogni segnale facendoci credere qualunque cosa. Ma è davvero così difficile smascherare un bugiardo? Beh, impossibile no, ma se volete sapere se lui o lei sta mentendo, dovete fare leva sull’osservazione dell’altro, al fine di individuare quella sfumatura, nella voce o nel corpo, che indica che ciò che si dice effettivamente realtà non è.

Se il bugiardo o la bugiarda in questione è una persona a voi cara, non dovreste avere molti problemi nel cercare di capire cosa c’è di diverso in questi: basta sapere cosa notare.

Di solito chi mente ha lo sguardo sfuggente, non riesce a guardare dritto negli occhi: questo è un primo segnale che deve mettervi in guardia, anche se molti bravi bugiardi sono ben oltre questa fase e sanno anche guardarvi dritto negli occhi mentendovi senza pudore. Ma andiamo avanti.

Chi dice bugie tende ad assumere un atteggiamento di chiusura, con braccia e gambe incrociate, ad esempio, o comunque in atteggiamento distaccato rispetto alla vostra persona: ciò indica che l’interlocutore non è ben disposto nei vostri confronti e che vi sta nascondendo qualcosa. Notate, poi, anche il tono di voce: negli uomini che mentono la voce diventa più cupa, al contrario nelle donne diventa più acuta.

Per sapere se lui o lei ti sta mentendo, infine, puoi far ricorso sulla conoscenza dell’altro. Alcune persone, infatti, tendono ad avere degli atteggiamenti particolari quando dicono bugie, come ad esempio un tic particolare quale toccarsi il naso o un orecchio: fateci caso.

Dic 5, 2014 - consigli    Commenti disabilitati su APRIRE UNA PORTA BLINDATA

APRIRE UNA PORTA BLINDATA

 

Un sistema semplice, efficace e utilizzato anche da fabbri e vigili del fuoco per soccorrere chi è rimasto chiuso fuori dalla porta di casa è quello di utilizzare una pellicola di plastica robusta e flessibile tipo quella usata per le radiografie. La si infila fra il battente ed il telaio della porta in corrispondenza della serratura e muovendola su e giù, sa la porta non è chiusa a più mandate, si riesce a spingere lo scrocco e in pochi minuti la porta magicamente si apre.
In alternativa alle lastre si possono utilizzare un tesserino, tipo patente o codice fiscale. L’importante che sia di plastica robusta ma anche flessibile.
La porta blindata che per molti rappresentava un senso di sicurezza può non esserlo se usata in modo sbagliato. È bene fare attenzione chiudendo sempre la porta con più mandate e non solo tirandola altrimenti per i ladri l’accesso diventa molto semplice.

Ago 22, 2014 - animali, consigli    Commenti disabilitati su Alle formiche non piace il caffè

Alle formiche non piace il caffè

 

Non si sa da dove siano entrate, ma… sono entrate!
Come accade tutti gli anni, l’estate ha portato l’allegria nella nostra vita e le formiche nelle nostre case.
Ma la strategia vincente è presto detta.
Prima regola: seguire la scia, per scoprire da dove vengono.
Seconda mossa: conservare i fondi del caffè e metterli lungo il percorso.
Gli indesiderati ospiti non si faranno più vedere. 
Facile, veloce, economico, ecologico e non inquinante
(speriamo solo che le formiche non scoprino quanto è buono il caffè, altrimenti invitano i parenti )

Mag 31, 2013 - consigli    1 Comment

ZANZARE: LIMONE, ACETO, FILO DI RAME… PROBLEMA RISOLTO

Cosa fare per evitare che le zanzare depongano milioni di uova e proliferino? Il pericolo è nascosto nell’acqua stagnante, come quella che si accumula nei sottovasi delle piante che, in questo periodo, a causa dell’innalzamento delle temperature, vengono innaffiate più spesso.

E’ consigliabile, dunque, svuotare spesso i recipienti e gli annaffiatoi . Inoltre, laddove si verifichi un piccolo ristagno di acqua, come nei sottovasi stessi, si può inserire un filo di rame, che libera ioni ed ossido di rame impedendo la schiusa delle larve.

Inoltre, qualche fetta di limone imbevuta nell’aceto e lasciata a mollo in un recipiente, contribuisce ad allontanare questi insetti molesti.