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Mar 18, 2009 - internet    12 Comments

le parole che tu hai scritto…

Parole al vento?Wordle: parole myblog

NO!

Una nuvola di parole,le tue!

E queste sono le mie di questo blog,

le parole più ricorrenti.

Incredibile!

Su http://www.wordle.net

basta scrivere un testo o un link

e avrete la word-cloud

parole_myblog.jpgche potrete modificare a piacere sia come forma,contenuto o colore,

e copiare il codice che vi verrà dato. 

Feb 27, 2009 - internet    2 Comments

I PRO E I CONTRO DELLA TECNOLOGIA.ECCO DUE STORIE A CONFRONTO

Uccide la madre: gli aveva sequestrato il videogioco

Non pensava che la madre sarebbe rimasta morta per sempre.

[ZEUS News www.zeusnews.com – ]

Chi non ricorda il caso di Brandon Crisp, l’adolescente canadese fuggito di casa perché i genitori gli avevano proibito di giocare con la Xbox e trovato morto in seguito per una caduta?

Un altro caso per certi versi analogo e conclusosi tragicamente è avvenuto lo scorso ottobre in Ohio, negli Stati Uniti, ed è giunto in questi giorni a una prima conclusione.

Il diciassettenne Daniel Petric, appassionato di Halo 3 fino alla dipendenza, circa tre mesi fa si era visto portare via la propria copia dai genitori, che tentavano di “disintossicarlo”.

Furibondo perché non poteva più utilizzare il proprio gioco preferito, Daniel aveva sparato a entrambi i genitori uccidendo la madre e ferendo gravemente il padre. Credendoli entrambi morti, aveva poi messo la pistola nella mano del padre, cercando di inscenare un omicidio-suicidio.

Scoperto il delitto, Daniel è stato processato come un adulto riconosciuto colpevole dell’omicidio della madre. La sua difesa ha inutilmente cercato di dimostrare l’infermità mentale, asserendo che egli soffre di dipendenza da videogiochi, ufficialmente riconosciuta come disturbo psichiatrico dall’American Medial Association.

Daniel Petric potrebbe ora passare il resto della propria vita in prigione. Secondo il giudice che ha presieduto il processo, James Burge, non è tuttavia possibile escludere che Daniel sia stato reso “mentalmente instabile” dal videogioco.

“Sono fermamente convinto che Daniel Petric non aveva idea, quando ha ideato il suo piano, che se avesse ucciso i suoi genitori questi sarebbero rimasti morti per sempre ha dichiarato il giudice.

 

La polizia trova il ladro con Facebook

A Queenstown (Nuova Zelanda) la polizia identifica un ladro grazie agli utenti del social network.

[ZEUS News www.zeusnews.com – ]

Anche Facebook ha la sua utilità: oltre a permettere a milioni di persone di mettersi in mostra consente alla polizia di arrestare i ladri.

È successo in Nuova Zelanda dove la polizia di Queenstown ha diffuso le immagini di un ladro ripreso dalle telecamere di sicurezza del pub che stava cercando di svaligiare (senza peraltro riuscire ad aprire la cassaforte).

L’uomo, un ventunenne, si era attrezzato con guanti e passamontagna per compiere il proprio “lavoro” ma, sopraffatto dal caldo, li aveva levati mostrando così il volto alla telecamera.

La polizia ha diffuso le immagini registrate sia tramite i mezzi tradizionali – come i vari notiziari – che su Facebook. Proprio alcuni utenti di Facebook l’hanno riconosciuto e hanno segnalato la sua identità alla polizia, che ha arrestato il colpevole.

“Abbiamo trovato un nuovo modo per acciuffare i criminali hanno commentato le autorità. “Certo, Facebook non ci permetterà di scovare tutti i delinquenti, ma già il fatto che ci può aiutare è una cosa positiva”.

 

 

 

Nov 12, 2008 - internet    16 Comments

NAVIGARE TROPPO ALTERA IL CERVELLO

1.jpg Nelle prossime generazioni, chi sa dominare la tecnologia sarà in posizione vantaggiosa rispetto a chi ne è schiavo.

[ZEUS Newswww.zeusnews.it – ]

 
Internet altera l’evoluzione del cervello

L’uso delle nuove tecnologie, e di Internet in particolare, sta alterando i nostri cervelli apportando un cambiamento evolutivo: stiamo diventando più bravi a filtrare le informazioni e a prendere decisioni rapidamente.

Allo stesso tempo stiamo creando una generazione di Internet-dipendenti, affetta da deficit dell’attenzione, stressata per la necessità di cercare continuamente nuovi stimoli e nuove informazioni.

Secondo il neuroscienziato Gary Small, dell’Università della California, la prossima generazione vedrà convergere abilità tecnologiche e sociali e solo chi le padroneggerà entrambe sarà in posizione vantaggiosa: “sapranno se la riposta migliore a un’email o a un messaggio istantaneo sarà una chiacchierata piuttosto che un’altra email”.

Il dottor Small aveva già affermato che la navigazione in Internet aiuta a mantenere in forma il cervello. Ora mette in guardia dai rischi che una vita unicamente “virtuale” comporta, anche dal punto di vista neurologico. Nel suo ultimo libro ha infatti analizzato come la tecnologia abbia influenzato lo sviluppo il funzionamento e l’interpretazione delle informazioni da parte delle menti giovani.

“La tecnologia influisce sulla nostra evoluzione”, nel senso che chi saprà servirsene si troverà in posizione migliore di chi invece si ritroverà tagliato fuori o, peggio, schiavo.

Chi si farà dominare dalla tecnologia e vedrà venire meno i contatti umani – continua il professore – potrebbe subire anche la “perdita della capacità di leggere le espressioni emozionali e il linguaggio del corpo”.

Per non essere sopraffatti e non perdere il contatto con la vita reale la ricetta è semplice: dare un taglio alla tecnologia, come fare una cena in famiglia, trovare un equilibrio. È importante capire come la tecnologia influisca sulle nostre vite e sui nostri cervelli e prenderne il controllo”.