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Dic 17, 2010 - blog life, motori    6 Comments

LE ROTONDE MAGICHE

L’uomo che odiava i semafori

Nessuno ha probabilmente mai sentito parlare di Frank Blackmore, morto a 92 anni qualche giorno fa. Eppure, come Churchill disse dei piloti della Royal Air Force dopo la seconda guerra mondiale, mai così tante persone hanno dovuto riconoscenza a così poche, e in questo caso a una sola: l’inventore delle moderne rotonde stradali.

Dovunque ce ne sia una, gli incidenti diminuiscono del 40 per cento e i feriti e le vittime del 90 per cento, senza contare – in Italia – il beneficio collaterale della scomparsa dei lavavetri.

La storia di Blackmore è davvero straordinaria e giustamente tutti i giornali inglesi lo hanno celebrato come un dimenticato eroe del nostro tempo. A Swindon e Hemel Hempstead ci sono ancora agli incroci le apparentemente complicatissime minirotonde che progettò all’inizio degli Anni 70. Le chiamano «rotonde magiche» perché, una volta entrato, ne esci illeso grazie a quella che sembra una magia, ma è solo il frutto dei brillanti calcoli di un ingegnere stradale appassionato.

Nato in Algeria da un missionario britannico e una svizzera francofona, Blackmore aveva ereditato dal padre l’inclinazione a fare qualcosa per gli altri e dalla madre un simpatico accento francese. Si era arruolato nella Raf nel 1939 e aveva combattuto in guerra, meritandosi una medaglia. Congedato nel 1959, aveva lavorato all’ambasciata inglese di Beirut come attaché e interprete.

Tornato a Londra, trovò un impiego come ingegnere del traffico al Transport and Road Research Laboratory, dove finalmente incontrò la propria ossessione: gli incroci stradali.

Li giudicava frustranti e inutili e pensava che dovesse esserci un modo per liberarsene. Gli uomini che nei weekend portano moglie e figli nei pressi di un aeroporto per vedere gli aerei decollare e atterrare forse sono persone insensibili, ma Blackmore era anche peggio. In qualunque viaggio, si fermava continuamente agli incroci, lasciava la moglie Eva e le due bambine in auto e osservava a lungo il traffico, immaginando soluzioni. Non c’è da meravigliarsi se il matrimonio durò poco. Al ritorno da ogni vacanza, i rullini fotografici contenevano centinaia di immagini di incroci, cartelli stradali e automobili, e nessuna della famiglia.

Anche quando andò a Parigi, Frank non perse tempo a visitare il Louvre o a salire sulla Tour Eiffel. Scalò direttamente l’Arc de Triomphe, che sta al centro della prima rotonda della storia, e osservò per ore non lo splendido panorama, ma il traffico. Poiché le foto che scattava agli incroci non rendevano giustizia alla complessità del problema, si inventò il modo di riprenderli in un solo fotogramma, usando una fotocamera montata su un bastone e puntata verso uno specchio concavo.

In un paese in cui si guida a sinistra, Blackmore si fece promotore di una campagna perché nelle rotonde la precedenza fosse data a destra e inventò le minirotonde destinate a snellire il traffico senza rallentarlo, le prime delle quali furono sperimentate a Peterborough nel 1969. Fu una giornata memorabile, perché per quasi 24 ore quell’instancabile ingegnere in camicia bianca, la parte terminale della cravatta infilata nella cintura, rimase nell’incrocio reggendo un microfono in una mano e un altoparlante nell’altra, dando istruzioni agli automobilisti su come affrontare la novità.

Era così generoso e dedito agli altri da risultare a volte imbarazzante. Se qualcuno apprezzava una giacca che portava, se la toglieva e gliela regalava. Tutti gli esperti di traffico sono concordi nel dire che dobbiamo a Blackmore la maggiore sicurezza degli incroci nei paesi europei, senza che lui ne abbia ricavato nulla oltre al suo stipendio. Il più bel necrologio per ricordarlo lo ha messo online Leif Ourston, la cui impresa costruisce rotonde in Canada: se Frank è in Paradiso – ha scritto – sta sicuramente spiegando a Dio come può sistemare meglio gli incroci del cielo.
 

The Magic Roundabout Swindon
 
Magic Roundabout sign

Se gentilmente prima di spiegarlo a Dio volesse fare un salto in Italia a spiegare alla maggioranza degli italioti che devi dare precedenza a sinistra quando entri in una rotonda……sarebbe altresì interessante scoprire chi è l’italiano che ha deciso che all’interno delle rotonde ci devi sempre mettere un’opera d’arte contemporanea orrenda…

Ott 3, 2008 - motori    4 Comments

RISPARMIO AUTENTICO !

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Come Risparmiare sulla Rc Auto (assicurazione auto)

TRATTO DA www.spiritum.it 

 

Come Risparmiare sulla Rc Auto (assicurazione auto)

L’Italia ha alcuni meccanismi malati, è fuor di dubbio.

Se leggete questo breve post stimo che un 10% di voi risparmierà mediamente 500 € l’anno sull’rc auto.

Il meccanismo malato n°1 che abbiamo, è che anche quando le buone cose ci sono (ad esempio leggi), non vengono applicate. E nei casi fortunati in cui vengono applicate vengono nascoste.

Ve la faccio breve per non menarvela più di tanto:

UN CITTADINO PUO’ ACQUISIRE LA CLASSE DI BONUS MALUS RC AUTO DI UN ALTRO FAMILIARE CONVIVENTE!

Il caso in cui si trova buona parte della gente è di un figlio che paga moltissimo di rc auto, mentre genitori assicurati da anni che non pagano quasi nulla perchè sono in una classe di bonus malus bassa.

La novità è qui: il figlio può prendere la classe di bonus/malus dei genitori,ma è valido anche tra persone adulte conviventi.

Adesso, non gasatevi tutti, perchè troverete dei muri a parlare con le assicurazioni, ma se mi seguite vedrete che molti ce la faranno!!

E per chi ce la fa si parla di risparmiare anche 1.000 eurini l’anno!!

La legge che ha reso possibile ciò è questa (prima non era assolutamente così):
Legge 2 aprile 2007, n. 40 (volgarmente chiamata Legge Bersani).

Ciò che dice è questo:
L’impresa di assicurazione, in tutti i casi di stipulazione di un nuovo contratto, relativo a un ulteriore veicolo della medesima tipologia, acquistato dalla persona fisica gia’ titolare di polizza assicurativa o da un componente stabilmente convivente del suo nucleo familiare, non puo’ assegnare al contratto una classe di merito piu’ sfavorevole rispetto a quella risultante dall’ultimo attestato di rischio conseguito sul veicolo gia’ assicurato.

 

Come Fare:
Vi posso assicurare che le assicurazioni vogliono fare questo come io di buttarmi giù da un palazzo. Ho personalmente verificato che alcune compagnie fanno resistenza. Dovete seguire quello che vi dico io, e non credere alle assicurazioni.

NOTA IMPORTANTE:
io l’ho fatto personalmente, avrei dovuto pagare più di 1.000 euro di rc auto e ne pago 300. Quindi o qualcuno ha deciso di regalarmi i soldi, o è come vi dico io (e non come vi dicono eventuali assicuratori scorretti).

Caso 1: Non avete una polizza assicurativa rc auto intestata a voi e comprate un’auto.
Siete fortunati, è il caso più semplice.
1) Andate all’anagrafe e richiedete una copia dello stato di famiglia (elenco delle persone che convivono con voi, si paga penso un piccolo ticket [dovrebbero abolirlo a breve]).
2) Fate fare al parente che convive con voi e ha la classe bonus malus più bassa un “attestato di rischio” dal suo assicuratore (è gratuito, è quel documento dove c’è indicata la classe di bonus/malus).
3) Vi dovete portare dietro il libretto della macchina che volete assicurare.

Andate da una compagnia assicurativa e, appoggiando sul bancone i documenti che avete (attestato di rischio, libretto dell’auto, e stato di famiglia), pronunciate le seguenti parole:
“Buongiorno,
vorrei un preventivo per una polizza rc auto per quest’auto (indicare il libretto dell’auto). Come classe di bonus/malus per la legge Bersani prendo questa del mio famigliare convivente (indicare gli altri 2 fogli).”

Se la persona che avete di fronte è corretta non dirà una sillaba, e vi farà il preventivo. In caso contrario andate da un altro assicuratore (anche se impuntandovi avreste senza dubbio ragione).

Caso 2: Tutti gli altri casi.
Qui vi avviso che è un pò più dura, ma se mi seguite alla fine probabilmente ce la farete.
Il punto è che nella legge c’è scritto: “in tutti i casi di stipulazione di un nuovo contratto” e “acquistato“. E qui le compagnie assicurative si attaccheranno a tutto pur di non migliorarvi le condizioni.

NOTA: Essendoci quelle 2 frasi citate subito qui sopra, ci sono dei vincoli, però tutti superabili. Nel senso che “in tutti i casi di stipulazione di un nuovo contratto” si può superare chiudendo la vecchia polizza e aprendone una nuova. E l’aver “acquistato” il mezzo si può superare facendo un passaggio di proprietà. Ma non fatelo, è sufficiente far capire al vostro assicuratore che siete intelligenti e avete capito la cosa, e c’è caso che lui ceda. Comunque ricordo che in questo caso non c’è obbligo a farvi il passaggio di classe di bonus e malus, ma ci si può sempre provare, no?

Voi andate dal vostro assicuratore (con in mano i 3 documenti elencati nel Caso 1, vedi punti 1), 2), e 3) precedenti).
E dite questo:
“Buongiorno,
io ho una polizza con voi per quest’auto (indicare libretto).
Vista la legge Bersani, se io chiudessi la mia polizza e successivamente ne facessi un’altra con un’altra compagnia, mi farebbero questa classe di bonus/malus di un famigliare convivente (indicare gli altri 2 documenti).
Quindi ditemi voi: Devo chiudere la polizza con voi, o mi cambiate la classe di bonus/malus?”.
Qui preparatevi ad obiezioni. Ma se vi va di sbattervi e girare per compagnie, molto probabilmente troverete chi ve lo fa, e dopo potrete andare a disdire la polizza con il vostro vecchio assicuratore con un sorriso in faccia che vale più di ogni alta soddisfazione che abbiate avuto nella vita.

Mar 27, 2008 - motori    1 Comment

la mia KALOS

non ho ancora fotografato la mia Kalos,per ora vi propino la foto di un catalogo.la mia Kalos è più fotogenicae8d4132d5c5def56599a1006cb17097d.jpg