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e tu come stringi la mano?


C’è chi la stringe come a volerla spezzare, chi invece ne offre solo la punta. Salutare con una semplice stretta di mano può dire molto su di noi ma anche su chi ci sta di fronte. Il gesto di porgerla e la forza con la quale stringiamo la mano è il primo biglietto da visita ad un colloquio di lavoro ma anche con le persone nuove.  Vediamo come catalogare i vari tipi di saluto.

Coloro che mentre salutano mettono l’altra mano sulla spalla dell’interlocutore o torcono la mano verso l’alto danno un chiaro segno di voglia di superiorità; la persona che offre una mano ‘molle’ è solitamente schiva e non ama il contatto con le persone, chi offre solo le dita potrebbe invece essere un timido oppure un arrogante.

 

La mano sudata è una conseguenza diretta della gestione dell’ansia quindi chi offre una mano ‘bagnata’ è spesso una persona che non riesce a controllare il proprio stato emotivo e non è disinvolta nei rapporti umani. Nelle donne la mano fredda è più frequente in quanto hanno una circolazione periferica meno efficiente di quella degli uomini, se però la mano è anche bagnata può indicare un carattere introverso, la tendenza ad avere uno stato nevrotico ma anche una persona depressa.

 

Un altro aspetto importante è l’intensità impressa con la stretta anch’essa legata molto alla personalità della persona. Una stretta di mano decisa e’ sempre indice di carattere estroverso, se è una donna a darla fa pensare ad una figura intelligente e sicura di sé. Una persona dal carattere razionale e dalle grandi capacità organizzative saluta con una stretta salda, se però la pressione è eccessiva è segno di un carattere aggressivo ed esibizionista. La persona dalla indole schiva, timida e diffidente offrirà una mano molle e indecisa.

 



Quando saluti guarda com’è posta la tua mano rispetto a quella del tuo interlocutore. La tua mano è sopra la sua? Tu sei la figura predominante. La tua mano è sotto la sua? Sei in una posizione di sottomissione. Le mani sono allineate e la stretta viene corrisposta in modo identico? Siete in una situazione di parità.

 

Ma tu come stringi la mano? Capirlo è semplice. Se mentre saluti uno sconosciuto la sua mano risulta ‘molle’ la tua presa è stata salda, se invece la stretta che hai ricevuto è stata molto forte hai offerto una mano più morbida.

 



Quali sono le peggiori strette di mano e quali è meglio evitare per non dare una brutta immagine di sé a chi ancora non conosciamo.

La presa da evitare in assoluto per non lasciare un brutto ricordo del momento dell’incontro è quella ‘molle’ perché associata ad una persona dal carattere debole, con poca autostima e mancanza di interessi, ma è da evitare anche la stretta detta ‘trita – ossa’ che lascia nella persona che l’ha ricevuta un pessimo ricordo associato ad aggressività ed arroganza.

 

Un’altra presa che trasmette nella persona incontrata insicurezza è quella fatta in punta di dita, in questo modo infatti la persona fa capire di voler tenere il suo interlocutore a debita distanza.

Un pessimo biglietto da visita è la presa ripetuta quella che continua per molti secondi con movimenti cadenzati e piuttosto vigorosi, sempre senza mollare la stretta quasi a non voler lasciare scampo alla persona appena incontrata. Lascia un brutto ricordo anche la persona che saluta tenendo il braccio rigido poiché da l’idea di non voler entrare in contatto con l’altro e di volerlo tenere a debita distanza.

 


e tu come stringi la mano?ultima modifica: 2008-11-20T16:14:00+01:00da
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