Mag 31, 2009 - animali    1 Comment

INVASIONI TERRESTRI

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In soccorso ai selvatici vicini
1856486784.jpgLa specie umana è invasiva e lascia poco spazio e pochissimi margini di sicurezza alle specie animali selvatiche, pur tutelate dalla legge; per non dire di quelle “domestiche” a scopo alimentare, direttamente destinate a rapida macellazione. Il traffico automobilistico che travolge milioni di vertebrati, soprattutto anfibi, i veleni sparsi in agricoltura che uccidono animali insettivori (mentre i macchinari agricoli li triturano), l’antropizzazione dell’ambiente che non lascia rifugi sono altrettanti attacchi alla sopravvivenza di animali di terra e d’aria. Un capitolo a parte riguarda i pesci, uccisi dall’inquinamento dei fiumi e dei mari anche quando non vengono pescati.

Oltre a un comportamento prudente in automobile e all’acquisto di prodotti biologici, con qualche attenzione possiamo salvare e soccorrere ricci e rospi, pipistrelli e uccelli liberi. Anche se abitiamo in città.

Intanto gli uccelli. Devono, quanto e come noi e in estate possono trovare difficoltà e dover volare a lungo per trovare di che dissetarsi. Allora, mettiamo sul balcone un piatto non profondo con dell’acqua e rinnoviamola ogni giorno. Nelle strade, ciò aiuterà anche animali di terra. La Lipu (www.lipu.it) offre modelli di mangiatoie che ci permettono di nutrire cince e passeri l’inverno quando invece il cibo scarseggia. Se ci sono gatti nei paraggi, le mangiatoie siano poste in alto. Il direttore della riserva di Monteranno, sul suo terreno ha un sistema di carrucole per approvvigionare mangiatoie poste molto in alto, fuori dalle grinfie feline.

Ma non finisce qui. In una romantica notte di primavera possiamo far parte delle squadre di volontari che muniti di guanti e secchielli aiutano i rospi a non finire schiacciati mentre goffamente attraversano le strade per andare dai siti di svernamento a quelli di riproduzione, negli specchi d’acqua. La Lac (esempio www.lacveneto.it) e il Centro Arcadia (www.centrostudiarcadia.it) soprattutto in Nord Italia organizzano queste squadre di soccorso anfibi, oltre a chiedere provvedimenti alle istituzioni locali.

Un altro animaletto minacciato è il riccio. Nelle zone coltivate trova poche possibilità di vita ormai, per via delle monocolture, dei pesticidi e concimi chimici, dei macchinari. Si rifugia talvolta nelle zone residenziali. Chi ha un giardino può renderlo “amico dei ricci” con queste avvertenze: preferire alle reti metalliche – pericolose – le siepi e le staccionate, anche più belle a vedersi. Evitare l’uso di veleni in giardino come nell’orto. Invece dei concimi chimici, usare il compost. Non eliminare possibili nascondigli come siepi, cespugli, foglie, cavità, mucchi di sassi e vecchie radici di alberi. I mucchi di rami secchi radunano diversi insetti, il nutrimento naturale del riccio. Se si scopre un nido di ricci con i piccoli, ricoprirlo subito e proteggerlo da cani e gatti (ma se ci sono loro, difficilmente avremo ricci…). Infine falciare solo una parte del giardino e fare estrema attenzione quando si usa la falce…

Anche i pipistrelli sono minacciati. Animali antichissimi, ottimi catturazanzare (ciascuno ne acchiappa 3 mila per notte) e non solo, rischiano l’estinzione perché, come le api, sono sensibilissimi ai cambiamenti ambientali causati dall´uomo (distruzione e scarsità dei rifugi, inquinamento luminoso, turismo di massa, pesticidi, diminuzione di insetti dovuta agli insetticidi e all´agricoltura intensiva). Possiamo aiutarli anche posizionando una apposita casetta per pipistrelli in giardino o sulle pareti esterne. Ne hanno realizzate al Museo di Storia Naturale dell´Università di Firenze (www.msn.unifi.it) .

INVASIONI TERRESTRIultima modifica: 2009-05-31T21:52:00+02:00da lauratani
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1 Commento

  • sindaco in lungo week end…