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Set 25, 2008 - animali    21 Comments

CERCASI QUEL GIOVANE CHIAVARESE

1478529161.jpg Cane maltrattato ,nasce il caso collari antiabbaio

Sola, denutrita e assetata in una gabbia nel bosco, alla cui rete era appeso anche un collare elettrico antiabbaio. Così è stata trovata “Fortuna”, una cucciolona fantasia, incrocio con un spring spaniel, salvata dalle guardie zoofile dell’Enpa (ente protezione animali) e dai veterinari della Asl 4 di Chiavari, che si sono mossi su ordine della Procura chiavarese. In Procura era arrivata una denuncia contro ignoti, dopo che una coppia di escursionisti si era imbattuta nella gabbia, nei pressi della pista ciclabile di Carasco. La coppia – confermano in Procura – aveva notato il collare elettrico al collo dell’animale.

La scena che si è presentata agli agenti dell’Enpa e ai veterinari pubblici incaricati del sopralluogo, è andata oltre le loro stesse attese. «Nel nostro lavoro siamo abituate a vedere animali maltrattati in tutti i modi – spiega Rosanna Zanardi, presidente Enpa e consulente del tribunale di Genova in materia di animali – ma le condizioni in cui trovava la bestiola erano davvero inconcepibili. Nonostante la giovane età, il cane non riusciva neppure a stare sulle zampe, tanto era debilitata». La bestiola era dentro il gabbione, senza cibo, immersa nelle feci e nelle urine, da almeno una settimana. «Senza il nostro intervento e senza il provvedimento preso dalla magistratura chiavarese – aggiunge Zanardi – la cagnolina sarebbe morta per denutrizione in pochi giorni».

Nel corso del sopralluogo compiuto al momento di liberare l’animale, le guardie zoologiche hanno anche recuperato un collare elettrico antiabbaio, strumento vietato da un’ordinanza ministeriale del 2005, che nei giorni scorsi ha mandato nei guai una coppia di coniugi genovesi. E questo nonostante l’utilizzo sia stato considerato possibile da due sentenze del Tar del Lazio, che prima nel 2006 e poi nel 2007, hanno giudicato illegittima l’ordinanza che ne vietava l’uso, firmata dai ministri della Sanità Francesco Storace e Livia Turco.

«La Cassazione nel 2007 ha dichiarato che “l’abuso del collare elettrico integra il reato di maltrattamento”», spiega il procuratore capo di Chiavari, Luigi Carli, sentenza alla mano. «La stessa ordinanza che ne vieta l’uso prevede alcune ridottissime fattispecie in cui è utilizzabile. Tolte quelle si configura il reato di maltrattamento».

Nel caso di “Fortuna”, comunque, l’idea è che il reato di maltrattamento si possa configurare a prescindere dall’uso del collare elettrico. Le condizioni in cui l’animale è stato trovato, potrebbero essere sufficienti a sostenere la denuncia di cui dovrà rispondere quello che è stato identificato come il proprietario del cane, risultato dalle verifiche dell’Enpa un quarantenne cacciatore residente a Borzonasca. Con gli inquirenti ha sostenuto però di avere recentemente venduto l’animale. E le prime verifiche dell’Enpa avrebbero confermato le sue parole: il cane, in effetti, sarebbe stato ceduto a un giovane chiavarese. Se così fosse, però, il cacciatore rischierebbe comunque una sanzione amministrativa di 151 euro per non aver comunicato il cambio di proprietà.

Set 23, 2008 - animali    32 Comments

è già tempo di calendari…le donnine nude non sono più di moda?

cliccate qui:  http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/qui-vp327486.html#top    ECCOLO QUI IL CALENDARIO DELLA VERGOGNA!!! Bambini con fucili tra cadaveri di poveri animali.I bambini:il nostro futuro.Ma il loro futuro?Da carnefici?Da assassini ?Crescono con un fucile in mano,per loro sarà normale usarlo!

CACCIA: A PADOVA CALENDARIO COMUNE CAMPO S.MARTINO CON BIMBI ARMATI, PROTESTA ANIMALISTI


Padova – Un calendario dedicato integralmente ai cacciatori, con tanto di  bambini con prede e fucili alla mano. E’ l’iniziativa che il Comune di Campo San Martino (Padova) patrocina attraverso l’assessorato alle politiche sociali. A denunciare il calendario 2009 e’ l’associazione centopercento animalisti che si domanda come “il comune di Campo San Martino (Padova) abbia avuto il cattivo gusto di patrocinare un calendario avente come tema i cacciatori, animali morti e bambini che imbracciano fucili”.
“Questo calendario – denuncia il Presidente Paolo Mocavero – e’ sponsorizzato e voluto dall’assessore alle politiche sociali di Campo san Martino, Moreno Facco. La pubblicazione dona il meglio di se esibendo nelle foto bambini che armati attorniati da animali morti. Un bambino mai dovrebbe conoscere un’arma da fuoco, le  foto del calendario mostrano immagini degne di uno scenario di guerra”. Alla luce di cio’ l’assciazione ha affisso manifesti di protesta nella cittadina patavina. Uno striscione e’ stato collocato all’entrata del paese ribattezzato “Campo San (con una croce sul San) Aguzzino”. Su www.centopercentoanimalisti.com e’ stata pubblicata la foto del calendario ‘incriminato’.
(Paj/Ct/Adnkronos)







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ASSASSINI CRIMINALI

Tentano d’impiccarlo ma “fido” riesce a salvarsi.

 

cane straziato

E’ molto difficile commentare episodi di gratuita violenza, soprattutto quando si sfoga contro esseri viventi deboli ed indifesi. A volte contro uomini e donne, a volte contro anziani e bambini, spesso contro gli animali. Episodi come quello accaduto il due settembre scorso in Sardegna, vanno ad aggiornare la purtroppo nutrita schiera di vittime della demenza umana, talmente vile ed ignobile da aver “eroicamente” ucciso diverse pecore e tentato d’impiccare un piccolo cagnolino.

La scena che lo scorso 2 settembre si apre davanti agli occhi di due turisti in vacanza, che avevano deciso di fare una passeggiata nella campagna di Sessa, località tra Cuglieri e Santa Caterina nell’oristanese, è proprio questa. Carcasse di animali in putrefazione, un odore nauseabondo ed un piccolo cane gravemente ferito, ma ancora vivo, che si rannicchiava vicino ad una pecora ormai in avanzato stato di decomposizione. 

I due coniugi hanno cercato di soccorrere il cane, ma il precipizio in cui si trovavano gli animali non era agevole, così hanno chiesto aiuto ai vigili del fuoco.

Durante l’intervento, raccontano ancora i turisti, i vigili fanno la scoperta più atroce: «Il cane aveva annodata al collo una corda che gli era stata annodata dai suoi aguzzini nel tentativo di impiccarlo. Provvidenzialmente però, la fune si era spezzata. L’altro capo, infatti era rimasto attaccata al ponticello». Dobbiamo rigraziare i vigili del fuoco: «Per la grande umanità che hanno dimostrato, intervenendo tempestivamente».

Oggi la storia ha un lieto fine perchè il piccolo cane sta meglio, ma questo non aiuta a comprendere gesti simili. Quali i motivi? dispetti tra pastori? una bravata? nulla che comunque giustifichi tale scempio.

La foto ritrae un cane diverso da quello protagonista della vicenda, ma testimonia ulteriormente la quotidiana crudeltà dei maltrattamenti contro gli animali, nonostante l’aggravamento del reato previsto dal codice penale.

Set 17, 2008 - animali    21 Comments

DUE GEMELLINI !!!!

GIAPPONE, NAT1593549835.jpgI PRIMI CUCCIOLI DI PANDA ‘NIPPONICI’803763712.jpg

(ANSA) – TOKYO, 16 SET – Il Giappone festeggia la nascita dei primi due panda di sangue nipponico: nel fine settimana sono venuti alla luce due cuccioli di panda gigante, partoriti da Rauhin, una femmina di otto anni, in assoluto il primo esemplare nato nell’arcipelago a diventare mamma. Il lieto evento ha avuto luogo all’alba di sabato nello zoo del parco divertimenti ‘Adventure World’ di Shirahama, nella prefettura centro-occidentale di Wakayama. I due cuccioli, un maschio e una femmina, misurano rispettivamente 24 e 20 centimetri per un peso di 194 e 116 grammi, e – secondo i responsabili della struttura che li ospita – risultano in buone condizioni di salute. La prima ‘mamma panda’ nipponica e’ nata nel settembre 2000 nello stesso zoo di Shirahama, che adesso conta, con ben otto esemplari, la collezione piu’ ampia al mondo – esclusa la Cina – di panda giganti. Il parto gemellare ha riempito di gioia gli appassionati di animali dell’arcipelago, che negli ultimi mesi avevano sofferto la perdita di due panda, uno anziano e uno appena nato: ad aprile era deceduto, nello zoo di Ueno a Tokyo, il popolarissimo panda Ling Ling, mentre il mese scorso era arrivata la doccia fredda per la morte improvvisa di un cucciolo, nato da appena tre giorni e frutto di una rara inseminazione artificiale andata a buon fine.

TU ABITI A SCANDIANO IN VIA GRAMSCI 20?

Cane e gatti abbandonati in balcone senza cibo nè acqua

GAZZETTA DI REGGIO-   SCANDIANO. Chiusi in balcone, al quarto piano, senza che vi fosse alcun riparo per proteggerli dal sole battente. E con le ciotole di cibo e acqua ormai vuote.
Per portare in salvo un cucciolo di cane e due gatti, ieri pomeriggio a Scandiano, si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Reggio.
A segnalare la presenza dei tre animali sono stati alcuni passanti, preoccupati perchè da qualche giorno li avevano notati sul terrazzo di una palazzina di via Gramsci, al civico 20, sotto il sole.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale Tresinaro-Secchia. Che attraverso un balcone vicino hanno controllato, assieme al servizio veterinario dell’Ausl, in che condizioni fossero gli animali. E’ così che si sono resi conto che cane e gatti non avevano più di che sfamarsi.
Dopo aver cercato a lungo e invano di rintracciare i proprietari – a quanto pare in ferie – gli agenti sono stati costretti a far intervenire i vigili del fuoco.
I quali, autorizzati dal magistrato di turno, con l’autoscala sono saliti fino al quarto piano e hanno prelevato tutti e tre gli animali.
Il cagnolino e i due mici sono stati affidati ai volontari del canile di Scandiano, dove sono stati finalmente rifucillati. I proprietari, però, ora rischiano una denuncia penale per maltrattamento e abbandono di animali.

(07 settembre 2008)
Set 6, 2008 - animali    4 Comments

SIAMO TROPPI ANCHE NOI UMANI !!! CI SPARERETE ?

«Troppi cinghiali, serve la caccia»

02 settembre 2008| Elena Romanato 1206928119.jpg

390813211.jpgDopo la riapertura della caccia al capriolo, su decisione del Tar di Genova, una nuova tegola sta per abbattersi sulla testa dell’Enpa. La tegola viene da AIW-Associazione Italiana della Wilderness – che gestisce 42 “Aeree Wilderness” per la loro tutela ambientale, ma che prende in considerazione la caccia come fattore risolutivo contro la sovrappopolazione animali. Oggetto di polemica è proprio la caccia a cinghiali e caprioli.

«L’Enpa è un organismo per molti versi meritorio – dice il segretario generale dell’AIW Franco Zunino – ma che ha spesso, specie in provincia di Savona, l’abitudine di occuparsi più di problemi ambientalistici che non di tutelare gli animali dai maltrattamenti dell’uomo per cui fu fondato. E allora la sua opera si spreca in sterili polemiche con scarso senso pratico, la cui morale finisce per essere: per difendere gli animali l’uomo, ma anche l’ambiente, subisca danni e stia zitto».

Secondo l’associzione le proposte dell’Enpa fatte per ridurre l’impatto dei cinghiali sull’agricolture non sono valide sarebbero prive di fondamento scientifico. «Innanzi tutto non risulta affatto vero – continua Zunino – che in tutto il mondo i cinghiali si controllano con iniziative che esulino dall’uso del fucile; anzi è proprio con questo mezzo che in tutto il mondo si controllano i sovrappopolamenti di fauna selvatica. E la ragione è molto semplice. L’abbattimento di animali in soprannumero è il metodo più facile, più efficiente e meno costoso per la collettività. Gli istituti scientifici di cui parla l’Enpa servono, ovviamente, ma solo a studiare la dinamica delle popolazioni e a stabilire la quota di animali da abbattere ( e spesso a coordinarli sono proprio organismi di cacciatori o ad essi vicini, e comunque super -partes e non certo in mano agli anti caccia)».

Zunino passa in rassegna, bocciandole, le proposte dell’Enpa come quella di creare nei boschi delle postazioni dove gli animali possano trovare del cibo, i cavi elettrici a tutela dei campi coltivati o i contributi per costruire “robuste recinzioni” contro i cinghiali. «Preciso – conclude Zunino che non siamo un’associazione di cacciatori come accusa l’Enpa, si tratta di una cosa ben più seria».

Set 5, 2008 - animali    9 Comments

UNA VACCA DEL SEGNO DEL TORO

Una vacca da record
sfama migliaia di persone

Durante la sua lunga vita ha avuto ben 9 figli. Da sola ha sfamato più di 60.000 bocche con le 150 forme di Parmigiano Reggiano ricavato dal suo latte. Così Giusta «la rossa», nata il 2 maggio 1997, vive in un allevamento di vacche da latte di Cavriago, situato in via Neida, di proprietà della famiglia Catellani.
Lei, vacca rossa, è ancora salda nel suo posto di regina, produce ogni giorno latte, tenendo alto l’emblema della «reggianità» quando, purtroppo, la maggior parte delle sue consorelle, di altre razze, sono divenute bistecche da più di sei anni.
Oggi questi allevamenti si stanno diffondendo anche fuori provincia, come a Parma dove già ci sono due caseifici che producono Parmigiano Reggiano di razza Reggiana in purezza, oppure come a Reggio, dove sono undici. Sul territorio ci sono in complesso ben 2.565 capi, in 177 allevamenti.

Domenica prossima 7 settembre avrà luogo all’ente fiera di Reggio, in zona Mancasale, la tredicesima Mostra nazionale bovini di razza reggiana, un evento aperto gratuitamente al pubblico oltre che agli allevatori, ed organizzato proprio dall’Associazione nazionale allevatori di bovini di razza reggiana, con la collaborazione dell’Apa di Reggio.
La rassegna si svolgerà dalle 8 alle 16. Alla mostra parteciperanno più di 30 capi di Razza reggiana suddivisi in 6 categorie. Gli animali verranno valutati nel ring adiacente alla mostra con la proclamazione del vincitore per categoria, a partire da manzette di 10 mesi d’età arrivando a vacche ancora in latte di 11 anni.
Ci sarà anche Giusta «la rossa»

Set 4, 2008 - animali    36 Comments

BUONE NOTIZIE !

ANIMALI: GIAPPONE, NATO PANDA DA INSEMINAZION920253708.jpgE ARTIFICIALE1631118760.jpg

 TOKYO, 27 AGOSTO 2008 – Esultano in Giappone gli amanti degli animali: dopo la prematura dipartita, ad aprile, del popolarissimo panda Ling Ling, ieri una femmina di panda gigante ha dato alla luce un cucciolo di 24 centimetri, frutto di una rara inseminazione artificiale andata a buon fine. Il lieto evento ha avuto luogo nello zoo municipale di Kobe, nel Giappone centrale, alle 15:46 locali (le 08:46 in Italia). La nascita del cucciolo e’ da considerarsi un piccolo miracolo: si tratta del dodicesimo panda nato in Giappone, ed e’ solo la quarta nascita in assoluto per inseminazione artificiale, dopo il primo caso del 1988 presso lo zoo di Ueno a Tokyo. La madre del cucciolo e’ un panda gigante di nome Tan Tan, di 12 anni, che per l’occasione e’ stata tolta dall’esposizione e godra’ di una meritata vacanza per circa una settimana. Il nuovo nato, di cui non si conosce ancora il sesso, risulta in buone condizioni di salute e sara’ esposto al pubblico entro tre mesi. La scelta del nome sara’ affidata ai visitatori dello zoo, che potranno votare il proprio appellativo preferito. Sia la madre, Tan Tan, che il padre, altro panda gigante di dodici anni di nome Ko Ko, sono stati presi in prestito dalla Cina con un ‘affitto’ di un milione di dollari all’anno fino al 2010, e lo zoo, per contratto, e’ tenuto a consegnare il cucciolo alle autorita’ cinesi entro i primi 18 mesi di vita.

Sassuolo: ritrovati gattini nel cassonetto

per adottarli telefono 0536 885210


Sassuolo – Sarebbero morti di fame e di sete o forse schiacciati dal camion compattatore che raccoglie i rifiuti i 5 gattini salvati da due ragazzine da una fine tremenda, i piccoli erano in un cassonetto della spazzatura del parco Vistarino.

Le due eroine si chiamano Sara e Michelina, erano al parco ed hanno sentito alcuni lamenti arrivare da un bidone, una volta capito che si trattava di qualcosa di vivo le ragazzine hanno rovistato nel cassonetto scoprendo i 5 gattini all’interno di un sacchetto dell’immondizia perfettamente sigillato. Nulla si sa su chi possa averli gettati via come un rifiuto oramai inutile, un gesto di una crudeltà inaudita avvenuto in pieno centro a Sassuolo; i piccoli hanno 45 giorni è facile quindi ipotizzare che fino ad ora abbiano goduto delle cure amorevoli della madre e non solo, fatto che rende ancora più incredibile questo insensibile abbandono. Al momento i 5 gattini, 3 maschi e due femmine, sono oggetto delle amorevoli cure di Sara e Michelina ma si candidano già all’adozione. Chi fosse interessato a prendersi cura di uno o più dei 5 micetti può telefonare al numero 0536-885210. Non è difficile immaginare quanto scompiglio possono creare cinque gattini in una casa, magari in un piccolo appartamento ma non giustifica il gesto e soprattutto lo si sarebbe potuto evitare sterilizzando la gatta che li ha partoriti, una pratica semplice e nota a tutti i veterinari.


Naturalmente abbandonare dei gattini destinandoli a morte sicura è meno costoso che sterilizzarne la madre ma forse chi lo ha fatto ha scordato che il maltrattamento di animali è un reato penale previsto dall’articolo 544-ter del Codice Penale: “1.Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale”. Chi ha lasciato quei gattini rischia quindi anche un anno di carcere e fino a 15mila euro di multa, il reato poi prevede che si agisca d’ufficio, senza alcuna denuncia. Forse era meglio spendere un centinaio di euro per la sterilizzazione della gatta.

Set 1, 2008 - animali    37 Comments

ULTIME NOTIZIE:BUONE NOTIZIE.CAPITOLO 1 E 2

Salvati quaranta criceti, “Saranno adottati tutti”

di Sara Grattoggi

Due brutte avventure trasformatesi in storie da Walt Disney. Con un doppio lieto fine che ha salvato la vita a 45 cuccioli. Quaranta criceti, due pappagalli e tre gattini neri. Una moderna e più variopinta “Carica dei 101”, in cui la parte degli eroi però – per una volta – è toccata agli uomini. Uomini con una sensibilità particolare e una “divisa” che lo testimonia. Che sia la tuta catarifrangente dei vigili del fuoco, la croce blu delle guardie dell´Enpa o la tonaca del parroco di Sant´Ambrogio.

La prima storia comincia nel marzo scorso, quando le guardie zoofile dell´Enpa trovarono in un mercato del Trionfale a Roma due pappagalli e quaranta piccoli criceti (tutti cuccioli di due o tre mesi) schiacciati nella gabbia di un venditore abusivo e vicini al soffocamento. Subito scattò la denuncia per maltrattamento di animali e il sequestro dei cuccioli. Che però, costituendo il “corpo del reato”, non potevano essere adottati. La speranza di trovare una casa per i piccoli animali, che vivono circa due anni, sembrava impossibile.

E i quaranta roditori rischiavano di diventare di nuovo vittime, questa volta dei lunghi tempi della giustizia. Ma il Pubblico Ministero ha disposto che gli animaletti fossero venduti con asta pubblica, senza aspettare il processo. L´offerta dell´Enpa non si è fatta attendere e l´ente è ora alla ricerca di “genitori adottivi” per i piccoli criceti (i pappagalli hanno già una nuova casa). Basta inviare una e-mail a romaenpa. org per candidarsi, ma le selezioni – fanno sapere i volontari – sono severe.
La seconda avventura, invece, ha coinvolto ieri tre gattini, rimasti incastrati in un tubo di plastica contenente dei cavi elettrici nella chiesa di Sant´Ambrogio.

Allarmato dai miagolii provenienti dalla galleria servizi don Gino, il parroco, ha chiamato il 115, pensando ad un gatto intrappolato. I vigili del fuoco hanno fatto la scoperta: una volta rotto il tubo di plastica sono sbucati non uno, ma tre gattini neri, bagnati e impauriti.

(02 settembre 2008)

Buone notizie per la sottoscritta e per tutti quelli che adorano gli animali e disapprovano i maltrattamenti sulle povere cavie: presto i test di detergenti e cosmetici sugli animali saranno una cosa passata!

La terra dei canguri ancora una volta si mostra pionieristica: il lavoro nell’Institute of Health and Biomedical Innovation (IHBI) sono stati messi a punto modelli tridimensionali di pelle umana realizzata a partire da cellule della pelle.

Su queste ‘pelli umane sintetiche’ verranno condotti test allergici e di contatto relativi a prodotti chimici, medici e cosmetici: niente più somministrazioni ad ignari e innocenti animali!

Le cavie tutte, non solo quelle in foto, salutano e ringraziano.