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FIRMATE LA PETIZIONE del capitolo 2 PER FAVORE !!!

capitolo 1) Lite d’amore, ferisce
il cane di lei: arrestato

di Francesca Alliata Bronner

Tra moglie e marito non mettere il cane. Ovvero, quando un amico a quattro zampe può lasciarci le penne. O meglio il pelo. È accaduto ieri sera, a Roma, durante un animato litigio in casa fra due fidanzati: il cane, un bel cucciolo meticcio di 4 mesi, che la donna aveva adottato con immenso amore, era lì nolente ad assistere, la discussione ha preso poi una piega così violenta che l´uomo, G. Z., un trentaquattrenne romano, ha scagliato tutta la sua rabbia contro il cane, di taglia media, picchiandolo e ferendolo gravemente.

Ed ora il fedele (vero) compagno a quattro zampe di lei è ricoverato in terapia intensiva con prognosi riservata all´ospedale veterinario Gregorio VII di Villa Carpegna.

L´animale, dal pelo fulvo, lo sguardo vispo e l´energia gioiosa di un cucciolo, ha riportato ferite sulla parte posteriore del corpo oltre a fratture di vario tipo e a breve dovrà anche subire un intervento chirurgico, assicurano i veterinari dell´ospedale, che si dicono comunque ottimisti.

L´uomo doveva davvero essere accecato dalla rabbia per arrivare a tanto. Infatti non è finita solo con il sangue e lacrime del povero cagnolino: al momento dell´arrivo degli agenti di polizia, nell´appartamento di via Bolgheri, al quartiere San Paolo, zona Magliana, G. Z. si è scagliato anche contro di loro con un coltello, ferendo lievemente un poliziotto. Arrestato immediatamente dagli agenti ora l´aggressore dovrà rispondere di minacce aggravate dall´uso di arma da taglio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e maltrattamenti di animali. Oltre che farsi perdonare – se mai lo farà – dalla sua (ex) fidanzata.

E non è la prima volta che l´amico a 4 zampe (e non l´amante che sarebbe più comprensibile) finisca vittima di storie d´amore in crisi. Anzi, a guardare le cronache, ormai anche gli animali domestici, rientrano perfino nelle cause d´affidamento in casi di divorzio. I cani, come i figli, sono piezz e´ core.

(25 agosto 2008)

 capitolo 2) cliccate qui :                                                                                      http://firmiamo.it/scempioaportoempedocleapplicazionedelleleggi                                   o nella barra laterale e firmate,grazie!  (link gentilmente ricevuto da Goccia e da 5maggio,grazie)

NOTIZIE DALLA SICILIA
 
Inaudita violenza a Porto Empedocle. Un piccolo cane sepolto vivo da bambini
Episodi drammatici come questo dimostrano come si sia perso completamente ogni valore. Dei ragazzi, bambini in questo caso, sotterrano un cane “VIVO” per gioco.
Pochi giorni fa a Porto Empedocle (Agrigento), un cane randagio è stato legato, brutalmente torturato, sodomizzato ed infine sepolto vivo. A commettere l’efferato atto di violenza un gruppo di ragazzi empedoclini.
Il cane è stato soccorso in extremis dalla Sig.ra Assuntina Rametta, Presidente della locale Associazione Animalista Empedoclina Protezione Cani Randagi Onlus, avvisata da una telefonata anonima. Purtroppo, però, nonostante le cure veterinarie cui è stato sottoposto, a causa delle gravissime lesioni interne ed esterne procurategli dalle violenze, l’animale è deceduto.
La LAV ha scritto al Sindaco e per conoscenza al Prefetto di Agrigento e al Comando Provinciale dei Carabinieri, per chiedere provvedimenti urgenti che assicurino che un tale raccapricciante atto non rimanga impunito. Il coinvolgimento di ragazzi d’età scolare rende ancora più grave l’accaduto e l’esperienza insegna che tali manifestazioni di violenza perpetrati da adolescenti ai danni di animali non devono essere intesi come semplici ragazzate, ma vanno considerati in tutta la loro gravità.
Casi come questo purtroppo non sono isolati. Numerose, infatti, sono le segnalazioni di maltrattamenti e sevizie nei confronti di animali, per lo più cani e gatti, che giungono alla LAV e spesso sono proprio ragazzi in età adolescenziale a compiere questi maltrattamenti. La LAV da anni si avvale della collaborazione di un gruppo di psicologi del CNR di Roma che studiano la crudeltà di bambini e adolescenti nei riguardi degli animali e le relative implicazioni psicologiche, educative e sociali. E’ stato rilevato come spesso negli adolescenti i fenomeni di maltrattamenti sugli animali sono preludio di un comportamento pericoloso e violento da adulti.
“Al Sindaco di Porto Empedocle, quale primo tutore degli animali presenti allo stato libero nel suo territorio, chiediamo una presa di posizione forte su quanto accaduto – ha dichiarato Marcella Porpora, Coordinatrice regionale LAV Sicilia. Atti di efferata violenza perpetrata ai danni di un essere vivente indifeso come questi lasciano sgomenti ma si possono e si devono contrastare e prevenire. Ecco perché al Sindaco abbiamo chiesto di mettere in atto una rete di interventi concreti che coinvolga anche la scuola e i servizi sociali per ricreare un corretto rapporto uomo – animale che dovrebbe essere prioritario per qualunque paese che si definisca civile..”
La promozione di un corretto rapporto uomo animale è estremamente importante poiché il disinteresse e la violenza sugli animali oltre ad essere eticamente inaccettabili si pongono anche in contrasto con i principi generali della L. 281/91, legge quadro sul randagismo, ed in Sicilia della L.R. 15/2000, secondo cui lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale.

Data: 13 agosto 2008

Autore:Michele Santoro

Ago 21, 2008 - blog life    16 Comments

GRAZIE PER I PREMI-21 agosto 2008

1670803662.jpgAl ritorno dalle ferie ho trovato una gradita sorpresa:3 premi ricevuti dalla simpatica Michela Buongiorno  A mia volta li assegno a questi miei amici di cui troverete i link giù in basso(così vi fate un giretto panoramico del mio blog):il premio ABBRACCIO lo dono volentieri a michela,mammola,convolvolo,don luciano,giugno,paoletta,petalo di rosa,poldy,sabrina e sililhina.Il premio BRILLANTE WEBLOG lo assegno con piacere a icy-moon,il sole di laura,lababbaiola,morgana,pioggia di marzo,ricky rany,teocon,cindy.Il premio BRILLANTE WEBMWS a laurela,leonardo,marcello,mary-joy,mostriciattoli,paola dei gatti,petrelli,rosanna,goccia-Nessuno è obbligato ad accettarli,io ho dato con cuore ma ognuno è libero di fare come vuole.Un saluto a tutti voi.

PALIO DI SIENA.TRADIZIONE VIOLENTA?

 Non avevo mai seguito il palio,non mi interessava.poi shannara me ne ha parlato in un commento ,poi caso vuole che il 16 agosto accendo la tv e vedo i cavalli alla partenza,così ho guardato…orribile…orribile…cavalli allo sbaraglio…che sbattono con violenza nel muro…frustate…cattiveria…cavalli a terra…fantini che cadono…io che urlo quando li vedo frustare quelle povere bestie,bellissimi cavalli…non sono riuscita a guardare fino alla fine…ero troppo arrabbiata e scandalizzata e ho deciso di documentarmi ma anche di dare la parola a chi il palio lo ama…

La tradizione del Palio di Siena è tristemente conosciuta per il numero significativo di incidenti, anche mortali, subiti dai cavalli, costretti a correre il più velocemente possibile su una pavimentazione e lungo un tracciato totalmente inadatti alle caratteristiche di questi animali. Sebbene gli organizzatori abbiano introdotto alcune misure di sicurezza, la natura stessa della gara, pregna di rivalità e astio fra le varie contrade, porta inevitabilmente a spingere la competizione oltre i limiti civili fino a provocare numerosi incidenti che causano la morte di più di un cavallo, e il ferimento di un certo numero di cavalli e fantini, ogni anno. Una guerra fra contrade combattuta all’ultimo sangue, spingendo i cavalli fino a rischiare la morte pur di vincere. Questo spettacolo, che pretenderebbe di divertire il pubblico presente in piazza, e le famiglie che lo seguono in TV, in realtà è pieno zeppo di espressioni violente che vengono recepite dagli spettatori in modo subliminale: l’odio tra le varie contrade, il forte stress dei cavalli prima della partenza, le violentissime frustate (nerbate) al proprio cavallo e ai cavalli e fantini avversari durante la corsa, il rischio di provocare un incidente mortale pur di vincere, gli incidenti mortali e i ferimenti che capitano regolarmente da sempre. La sofferenza psicologica e fisica inflitta ai cavalli, utilizzati come strumenti per raggiungere l’obiettivo di vincere il nemico, viene recepita da tutti, ma soprattutto dai più giovani nei quali il concetto di moralità è ancora in fase di sviluppo, sotto forma di divertimento. In questo modo, il fine ludico di questo spettacolo giustifica e svuota completamente di significato la violenza inferta sul più debole. Cancella completamente il sentimento di compassione e di empatia verso il diverso che invece dovrebbe essere stimolato durante il processo di sviluppo della moralità del bambino. E’ nostro dovere morale proteggere i più giovani da queste tradizioni che non rispecchiano più il pensiero di un Paese moderno e civilizzato e rendere attente le autorità sulla pericolosità di tutti i modelli che istigano alla violenza già in tenera età.

Gli incidenti

Al Palio di Siena si utilizzano Cavalli mezzosangue, leggeri e veloci, totalmente inadatti a questo tipo di gara. Per rendere più eccitante lo spettacolo i cavalli vengono spinti a completare il tracciato in 1 solo minuto, mentre un tempo lo si percorreva in 3 minuti.

Il risultato inevitabile di queste iniziative discutibili sono gli incidenti. La percentuale di incidenti causati dal Palio di Siena calcolata per un periodo di 35 anni (dal 2 luglio 1970 all’anno 2004) corrisponde al 64.86%. Secondo i dati forniti dalla LAV, dal 1970 ad oggi sono morti complessivamente 48 cavalli considerando sia quelli feriti durante la gara e abbattuti successivamente lontano dalle telecamere, e sia quelli morti durante gli interventi.

Questo significa che in media muore più di 1 cavallo ogni anno.

Relativamente al brutto incidente avvenuto nel 2004 durante la seconda tornata del palio di Siena, dove si è assistito ad una scena straziante in cui un cavallo si è schiantato contro un ostacolo fisso ed è crollato a terra rimanendo esangue sulla pista, finendo calpestato al giro successivo, poiché non è stata interrotta la corsa, riportiamo qui di seguito uno stralcio della salda presa di posizione dell’Associazione Veterinari per i Diritti degli Animali:

“L’AVDA, condanna il comportamento tenuto dagli organizzatori, che non hanno fermato la corsa, e dagli organi di informazione televisiva che hanno minimizzato la vicenda e non hanno dato il giusto rilievo ad un evento che significa dolore e sofferenza per gli animali ma anche uno spettacolo diseducativo perché la violenza è sempre da condannare anche (e forse soprattutto) quando coinvolge un essere vivente che non può sottrarsi allo strazio né esprimere a parole il suo dolore. L’AVDA sottolinea con forza che non si può giustificare per motivi di storia o di tradizione nessuna usanza che finisca col procurare dolore ad altri esseri senzienti. Il filo rosso che lega la “storica” tradizione del Palio è fatto di sangue: quasi 50 cavalli morti in cinquant’anni. Mentre in ogni campo si inneggia alla modernità, al superamento delle tradizioni, all’emancipazione offerta da una cultura laica e libera da lacci e laccioli, retaggio di antiche credenze, le uniche situazioni nelle quali permane il richiamo al passato come valore da salvaguardare ad ogni costo, anche al prezzo di introdurre contraddizioni in un testo di legge, sono quelle nelle quali sono coinvolti gli animali.”

Palio Siena: Lav, fermare strage cavalli

16 agosto 2006 alle 18:13 — Fonte: repubblica.iti                                                                                                                                  A poche ore dalla corsa del Palio di Siena — con il suo record negativo di almeno 48 cavalli morti a partire dal 1970 — e alla luce del drammatico bilancio degli ultimi quattro mesi di palii in Italia, con 8 cavalli uccisi nelle corse organizzate a Floridia (Siracusa), Fucecchio (Firenze), Ferrara, Feltre (Belluno), Piazza Armerina (Enna), Servigliano (Ascoli Piceno), e numerosi altri rimasti feriti o sottoposti a doping (Floridia: positivi al doping 6 cavalli su 16), la Lav fa appello ai ministri della Salute e dell’Interno ritenendo “indispensabili e urgenti misure restrittive e nuove leggi per impedire una tale carneficina”.

In un comunicato, Roberto Bennati, vicepresidente Lav, sostiene che “le nostre istituzioni, e non più soltanto noi animalisti, non possono più tollerare queste stragi e hanno il dovere di intervenire per garantire l’incolumità dei cavalli costretti a correre nei palii nazionali e degli altri animali involontari protagonisti di pericolose feste paesane. Non riteniamo coerente né civile che in Italia sia più semplice ottenere la condanna di chi maltratta o uccide un cane o un gatto piuttosto che un cavallo costretto a correre su una pista inadatta o persino dopato, né che le disposizioni del Codice penale in materia di maltrattamenti non possano essere applicate alle manifestazioni storiche e culturali autorizzate dalla regione competente”.

Per Bennati, “ferire e mandare a morte cavalli in nome di tradizioni e per il pubblico divertimento, è grave quanto abbandonare, maltrattare o uccidere un cane o un altro animale: nel caso dei palii si tratta di violenze prevedibili a causa delle caratteristiche della corsa, non di incidenti da attribuire al caso, da prevenire e perseguire penalmente senza garantire alcuna impunità. Se applicassimo questo principio, il Palio di Siena non dovrebbe più svolgersi”. Pur dalla sua posizione abolizionista nei confronti dei palii e delle altre feste con animali, la Lav sollecita quindi i ministri di Salute e Interno ad approntare una “urgente iniziativa legislativa volta a disciplinare in maniera restrittiva le corse di equidi svolte su percorsi cittadini, prevedendo, fra l’altro, obbligatoriamente e preventivamente analisi antidoping effettuate da enti terzi indipendenti come Unirelab”; controlli veterinari, identificazione e accertamento delle buone condizioni fisiche e psichiche dei cavalli a cura di medici veterinari dell’Unire, non uso dei purosangue.

Viene chiesta inoltre l’applicazione dell’art. 8 del Decreto del presidente del Consiglio del febbraio 2003, che a distanza di oltre tre anni è stato attuato da una sola Regione con atto legislativo. In pratica viene chiesto che la pista delle corse sia ricoperta da materiale idoneo ad attutire i colpi degli zoccoli degli animali sul terreno asfaltato o cementato; che il percorso della gara, se su fondo asfaltato o in cemento, sia circoscritto con adeguate sponde capaci di ridurre il danno agli animali, nell’eventualità di una caduta, nonché per garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone che assistono alle manifestazioni.

La Lav sollecita anche una direttiva urgente del ministro dell’Interno alle Prefetture affinché le Commissioni di vigilanza sui pubblici spettacoli non concedano il nulla osta per le corse di equidi in percorsi urbani delle Regioni che non hanno ancora recepito con atto legislativo e sanzioni l’articolo 8 del Dpcm in questione.                                                                                                                                                   Qui di seguito pubblico il post di SHANNARA a cui io ho proposto di poter dire la sua versione a difesa del palio.

Il Palio: proviamo a spiegarlo

Ho scritto un commento sul blog Non*Mi*A(lauratani), un universo che vi consiglio di visitare perché fa riflettere, divertire, crescere. Il tema è il Palio di Siena.  Così, prima di partire per le vacanze, lascio un argomento “forte”, su cui gli animalisti più estremisti si tuffano ogni anno e che a livello nazionale è molto dibattuto. Ricordo solo che del Palio si sono innamorati uomini di cultura, politici anche moderni (Veltroni, per esempio), poeti da Dante a Montale. I commenti, se civili e non offensivi verso l’una o l’altra parte, sono graditi.

Il Palio non è una manifestazione riesumata ed organizzata a scopo turistico: è la vita del popolo senese nel tempo e nei diversi suoi aspetti e sentimenti. Se resiste dal 1644 una ragione ci sarà, no? Giudicarlo solo per quanto avviene in corsa significa togliergli tutta la sua magia. Nessuno nega che per i cavalli sia un forte stress, che le frustate (a Siena si chiamano nerbate) non facciano certo bene alla pelle, ma allora bisognerebbe chiudere anche gli ippodromi. Tante volte i fantini vittoriosi hanno raccontato: “Ho cercato di nerbare il cavallo il meno possibile, non se lo meritava. Solo in fondo gli ho dato un colpetto, per chiedergli un ultimo sforzo sulla via del trionfo”. Ma è accaduto anche che la mia Contrada abbia perso un Palio condotto in testa per 2 giri e mezzo perché il fantino non ha mai nerbato il cavallo, neanche quando veniva superato a pochi metri dal traguardo: “Era inutile, era troppo stanco, non ce l’avrebbe fatta lo stesso. Perché infliggergli un’ulteriore umiliazione?”. Lo spirito è questo, fermo restando che, come in tutte le cose, per arrivare alla vittoria si fa tutto: si corrompe il prossimo, si nerbano i cavalli e i fantini avversari, si esagera.
Il Palio, però, non è uno spettacolo in cui l’uomo e l’animale sono opposti, alla ricerca della morte dell’altro, come accade nella corrida. E’ una Festa in cui le due componenti sono fortemente fuse, lottano e volano insieme per un unico traguardo. E il cavallo è quanto di più amato si possa trovare: viene assegnato 3 giorni prima della corsa, viene coccolato, accudito, vegliato, avvicinarsi alla stalla è praticamente proibito perché ci sono contradaioli che fanno la guardia affinché il suo sonno non sia disturbato. La stessa dedizione, per esempio, non sempre è proiettata sul fantino. I bambini lo accarezzano, gli portano caramelle e carote, il popolo lo adora e non lo incolperà mai della sconfitta. Il cavallo a Siena è una divinità, e come tale viene trattato prima, durante e dopo la corsa.
967371786.jpgRacconto due aneddoti, uno più breve e uno un po’ più articolato, per spiegare il forte legame di adorazione che lega i destrieri al popolo senese. E’ opinione unanime che la più bella foto di Palio mai scattata sia datata luglio 1977: vinse il Montone con il cavallo scosso Quebel (cavallo scosso vuol dire senza fantino, che era caduto) e un fotografo immortalò l’attimo in cui un contradaiolo, piangendo di felicità, lo bacia appassionatamente sul muso mentre lui, mansueto e con uno sguardo dolcissimo, si prende tutte le effusioni con piacere e gratitudine. In quello scatto ha eternato l’anima del Palio, l’amore sviscerato per il vero protagonista della Festa, quello che non tradisce e sulla cui lealtà puoi mettere la mano sul fuoco.
Il secondo aneddoto è degli anni Ottanta. Nell’agosto 1981 vinse il Nicchio con un cavallino meraviglioso di nome Balente (questa volta con il fantino in groppa). L’anno dopo, nell’agosto 1982, andò in sorte a un’altra Contrada, il Leocorno, che ovviamente era favorita. Partì la corsa e l’accoppiata si ritrovò seconda dietro a un’altra Contrada favorita, che poi arrivò prima. Per tentare il sorpasso, il fantino del Leocorno prese una curva impostando una traiettoria troppo stretta e cadde. Alla fine, nessuno riuscì a fermare Balente, che uscì da piazza del Campo da solo e si avventurò per strade che, evidentemente, conosceva bene. Si fermò solo davanti alla stalla del Nicchio, che non correva. Capirete, i bambini impazzirono a quella vista e lui (notare bene, era pur sempre un animale libero, senza alcun controllo: poteva scalciare, imbizzarrirsi, fare danni a cose e persone) si fece accarezzare, baciare, coccolare come se fosse un agnellino. Arrivarono di corsa gli uomini del Leocorno per recuperarlo e quelli del Nicchio glielo riconsegnarono, non prima però di aver disegnato un enorme cuore blu (il colore nicchiaiolo) nel punto in cui si era fermato. Evidentemente non si era sentito maltrattato e l’anno prima si era trovato così bene che era tornato a casa.
Potrei anche parlare di Panezio, cavallo chiamato il ragioniere perché sapeva contare con la zampa, oppure di Brandano, che sapeva quando si avvicinavano i giorni del Palio e cominciava a scalpitare nella sua stalla per la voglia di andare a correre in piazza. Sarebbe utile, sarebbe inutile, non lo so. Diciamo che rispetto l’opinione di tutti e capisco che, da profani, il Palio possa sembrare un’inutile barbarie. Non nego che la pista abbia visto anche la morte di alcuni soggetti (gli stessi Quebel e Brandano hanno chiuso tragicamente sul tufo le loro strepitose carriere), ma se il destino di un cavallo è quello di correre, non esiste posto migliore di Siena per farlo. Non è una corsa fine a se stessa, è la rappresentazione della vita, un salto indietro nel tempo, un luogo che per due volte all’anno, per 4 giorni, esce dal tempo, si trasforma in un universo lontano anni luce da qualsiasi galassia, dove si ripete un rito allo stesso tempo amato e odiato (a seconda dell’esito), ma atteso con la febbre alta nei restanti 10 mesi, quando le Contrade sono centro di aggregazione, discussione e, per quanto possibile, lontananza per i giovani da problemi attuali come la solitudine, la droga e via dicendo. Nelle fredde sere d’inverno sapere dove andare invece di isolarsi non è una fortuna da poco!!!! Chi si lancia in giudizi guardando solo la corsa non è obiettivo, spesso suo malgrado, e dovrebbe ritagliarsi una settimana di ferie a Siena: per sentire la magia prima dell’assegnazione dei cavalli, per respirare la follia dopo la vittoria.

Ago 19, 2008 - blog life    51 Comments

PECHINO 2008

 

OLIMPIADI 2008: NO ALLO STERMINIO DI ANIMALI IN CINA

 Sperando che anche questa petizione non venga cancellata questo è il link dove firmare:     http://firmiamo.it/sterminiogatticinesixolimpiadi

In  Cina esistono purtroppo poche leggi in difesa degli animali. Sono costantemente vittime di infiniti maltrattamenti, solo per citarne qualcuno:

I mercati degli animali sono noti per la loro crudeltà. Animali di molte specie, tra cui gatti, cani, uccelli, polli e rettili sono confinati in gabbie metalliche in cui possono muoversi con difficoltà. Spesso gli animali vengono scuoiati vivi e lasciati morire per dissanguamento.

Allevamento degli orsi per la bile: gli orsi della luna (Moon Bears) vengono uccisi per le loro cistifellee. Migliaia di orsi vivono una vita di torture negli allevamenti in cui viene estratta la loro bile, utilizzata poi dalla medicina tradizionale per curare malesseri di vario genere. Gli Orsi sono imprigionati in gabbie piccolissime e tutto ciò è causa di terribili sofferenze sia fisiche che mentali. I metodi di estrazione della bile inoltre sono molto dolorosi, come anche il trattamento chirurgico per l’impianto di un catetere d’acciaio nell’addome o per la creazione di un foro permanente nell’addome noto come “free-dripping” (sgocciolamento libero).

Peta ha condotto indagini nel mercato delle pellicce di cane e di gatto, mostrano al mondo, cosa quell’industria macabra cercava di nascondere. Persino investigatori di lunga esperienza sono rimasti sconvolti: milioni di cani e gatti bastonati, impiccati, dissanguati, strangolati con filo metallico, tutto per poi trasformare la pelliccia in capi di vestiario ed accessori. Questa pelliccia spesso viene deliberatamente etichettata in modo fraudolento come pelliccia di altre specie di animali e venduta poi ad ignari consumatori.

Animalisti di Pechino sono sconcertati e stanno protestando riguardo alla decisione presa dal governo locale di ripulire le strade dai randagi in vista delle Olimpiadi del 2008. Nessuno conosce il numero dei gatti presenti sulle strade, ma Animal Care Association di Pechino stima che dai 160.000 ai 200.000 animali siano in pericolo, contando randagi e senza tetto. Qin Xiaona, leader del gruppo di Pechino, ha denunciato alla stampa internazionale il modo brutale in cui vengono trattatati gli animali: “Sono condizioni da tortura”. Il Times riporta che i gatti vengono rinchiusi in “gabbie grandi come un forno a microonde”, teoricamente dovrebbero essere trasportati in un centro zoologico nella provincia di Changping ma la maggior parte di loro sono malati. Le autorità governative hanno ordinato la totale “rimozione” degli animali randagi da Pechino entro la fine di giugno, vogliono che gli atleti olimpici non ne vedano nemmeno uno.

L’associazione francese One Voice, di recente ha realizzato un video documentario sul commercio della carne di cane in Cina. Gli animali vittime di questo brutale mercato vivono tra atroci sofferenze e muoiono uccisi nei modi più cruenti immaginabili. I cani caricati sopra camion, all’interno di piccole ed affollate gabbie, viaggiano anche per 48 ore prima di giungere a destinazione, un interminabile viaggio senza cibo, senza acqua. Arrivati poi ai ristoranti vengono stipati dentro gabbie metalliche piccolissime, appoggiate sul suolo, dove aspettano all’aperto il loro destino. I clienti vogliono la carne fresca. Il video è visionabile al link: http://www.onevoice-ear.org/films/chiens_chine_vgb.htm

In mezzo a tanti orrori, gli animali cinesi possono contare sul supporto di straordinarie persone che quotidianamente lavorano affinché la situazioni cambi e sia restituita agli animali, la libertà ed il rispetto che meritano.
Il “Chinese Companion Animal Protection Network – CCAPN” è un coordinamento di associazioni ed individui che da dentro il paese lavora per cercare di rendere giustizia ai senza voce. Oltre 40 gruppi, che quotidianamente promuovono campagne di vario tipo, dalla protezione degli animali e contro la carne di cane/gatto, a progetti educativi a campagne di adozioni randagi da loro salvati e curati. Vi è Animals Asia, guidata da una straordinaria donna che da anni da voce a chi non ne ha. Animals Asia è un ente di beneficenza con sede a Hong Kong, che si dedica a porre fine alle crudeltà ed a ripristinare il rispetto per gli animali in Asia.

Con i fari puntati sulla Cina in occasione delle Olimpiadi a Beijing, c’è un’opportunità d’oro per cambiare. Per favore, scrivi una lettera alle autorità e sollecitale ad emanare una legge per la protezione degli animali, così che le crudeltà possano avere fine. Prima di ogni cosa serve una legge che vieti simili atrocità. Per favore, nel caso in cui personalizziate i messaggi, mantenete un tono educato, messaggi colmi di rabbia od insulti sono solo controproducenti, non aiutano gli animali ne tanto meno i gruppi cinesi che sul posto lavorano per la loro protezione.

 

Pechino, al bando la carne di cane
Ma non decolla il made in Italy

La ‘prelibatezza’ è off limits nel villaggio olimpico e sconsigliata nei menù dei ristoranti “per non urtare la sensibilità di atd3b23e30eb2ae4988fd3c4da1623e4b0.jpgleti e turisti”

 
Testo molto piccolo Testo piccolo Testo normale Testo grande Testo molto grande

 PECHINO, 11 luglio 2008 – Carne di cane al bando in tutti i ristoranti del villaggio olimpico. Lo hanno deciso le autorità cinesi “per  non urtare la sensibilita’ di atleti e turisti stranieri”. Fuori dal villaggio il piatto cinese – da molti considerato una vera prelibatezza – potrà essere presente nei menù anche se viene caldamente ‘sconsigliato’, almeno nel mese delle olimpiadi.

 

A dare la notizia è la Coldiretti, che nel contempo lamenta una scarsa diffusione del Made in Italy durante le olimpiadi a causa delle molte barriere commerciali ancora presenti alle esportazioni.
 

La campagna cinese – aggiunge Coldiretti – ricorda gli sforzi compiuti dalla Corea del Sud per vietare il popolare consumo di carne di cane durante le Olimpiadi di Seul del 1988, a seguito delle feroci critiche degli animalisti. 
 

Quello della difficoltà di trovare cibo Made in Italy – insiste Coldiretti – è un evidente paradosso soprattutto alla luce delle grande diffusione di imitazioni sugli scaffali cinesi dei prodotti alimentari dove il falso Made in Italy e’ arrivato spesso prima di quello originale e rischia di comprometterne la crescita.La Cina ha deciso di vietare la vendita di carne di cane in hotel e ristoranti durante le Olimpiadi di Pechino di agosto per non urtare la sensibilita’ di atleti e turisti stranieri che, tuttavia, non potranno godersi molte specialita’ ‘made in Italy’ per le barriere commerciali ancora presenti alle esportazioni. E’ quanto afferma la Coldiretti, sottolineando che il bando alla carne di cane nei menu’ e’ obbligatorio per i ristoranti del villaggio olimpico e che comunque, fino alla fine dei giochi, viene consigliato di evitare questo piatto che viene considerato una prelibatezza in molte regioni del Paese.
  L’attenzione agli ospiti stranieri , precisa la Coldiretti, non ha pero’ fatto venir meno i pesanti vincoli protezionisti ancora presenti per prodotti della gastronomia Made in Italy: prodotti come la mozzarella di bufala campana Dop e altri formaggi freschi e a pasta filata non saranno sulle tavole del gigante asiatico per la ‘quarantena’ di 21 giorni imposta dalle autorita’ locali mentre per i prodotti ortofrutticoli freschi, in particolare mele e kiwi, sono presenti ostacoli di carattere burocratico, sanitario ed amministrativo, che hanno impedito sinora le spedizioni. Solo recentemente – continua la Coldiretti – c’e’ da registrare il positivo sdoganamento di alcune centinaia di prosciutti made in Italy che difficilmente riusciranno ad arrivare sulle tavole di atleti e turisti per il mese di agosto.
  “Si tratta di un evidente paradosso – commenta la Coldiretti – soprattutto alla luce delle grande diffusione di imitazioni sugli scaffali cinesi dei prodotti alimentari dove il falso Made in Italy e’ arrivato spesso prima di quello originale e rischia di comprometterne la crescita”. Sui banchi dei supermercati cinesi, si segnala, sono numerosi i prodotti del falso Made in Italy: dal Parmesan al Provolone, dall’ extravergine alla mozzarella che vengono dall’estero, ma anche quelli di produzione locale come i pomodorini di collina, pomodori pelati, caciotta e pecorino, ma con raffigurata sulla confezione una mucca al posto della pecora.

Ago 10, 2008 - blog life    10 Comments

STELLE CADENTI,FRA FISICA E MITOLOGIA

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Da che Terra e’ Terra, nel suo incessante, infaticabile viaggio intorno al Sole,
il nostro pianeta ha sempre attraversato zone, in cui si concentrano numerosi
piccoli corpi celesti che sarebbero frammenti di comete e/o residui originati
dall’esplosione di remotissimi pianeti e pianetini. Alcuni di questi corpi
entrano nella sfera d’azione della forza di gravita’ terrestre e precipitano, a
una velocita’ di circa 260.000 km/h, verso la superficie della Terra, con esiti
differenti a seconda della loro grandezza e consistenza. Secondo gli scienziati,
la Terra ha memoria di antichissimi impatti vertiginosi risalenti fino a oltre
quattro miliardi di anni fa, con “doni” celesti di un peso consistente come la
sessantina di tonnellate del meteorite rinvenuto in Namibia nel 1920, che
peraltro si ritiene caduto sulla Terra solo ottantamila anni fa. Col passare del
tempo, pero’, la “generosita’” celeste sembra (fortunatamente per noi)
diminuita, anche se gli esperti calcolano che ogni anno cadano sulla Terra
almeno 150 meteoriti, molti dei quali si inabissano negli oceani. Per fare un
paio di esempi piu’ vicini alla nostra epoca, i meteoriti che piovvero sulla
citta’ di Siena il 16 giugno 1794 avevano un peso variabile fra pochi
milligrammi e i 3 kg., mentre un altro meteorite caduto in Alabama nel 1954
aveva un peso di circa 4 kg. Comunque, la maggior parte degli sciami meteorici
che la Terra incontra adesso sulla sua orbita sembra siano formati ormai in
grande prevalenza da piccole schegge che si consumano quasi totalmente
nell’attrito con l’atmosfera terrestre, limitandosi cosi’ a mettere in scena
quel suggestivo spettacolo che noi chiamiamo stelle cadenti.
Ad esse gli esseri umani sembra siano stati sempre molto sensibili, e hanno
attribuito loro significati differenti e contrastanti, piu’ spesso forse
negativi come e’ il caso degli Spartani, che vi vedevano un segno sfavorevole
verso il re, che veniva quindi deposto, e quello di antiche religioni orientali,
fra cui in particolare quella persiana, in cui le stelle cadenti erano viste
come demoni femminili che attentavano all’ordine cosmico. In epoca cristiana, le
stelle cadenti dei primi d’agosto sono state interpretate come le lacrime del
martire Lorenzo che fu arso vivo su una graticola; lacrime che vagano senza
riposo per il cosmo, finche’ non cadono appunto sulla Terra nell’anniversario
del martirio. Un’altra interpretazione cristiana medievale ne fa una
testimonianza del viaggio delle anime dei defunti, mentre nell’induismo si
suggerisce l’immagine delle anime che tornano a incarnarsi sulla Terra. Al di
la’, o forse proprio in virtu’ delle molteplici interpretazioni, una cosa e’
certa: anche adesso che sappiamo quasi tutto sulla loro realta’ scientifica, le
stelle cadenti sono ancora capaci di suscitare emozioni e -perche’ no?-
suggerire interrogativi (e forse risposte) anche a supporto dei nostri miti
personali.
E’ questo il caso, mi pare, della poesia X agosto di Giovanni Pascoli, per il
quale, ancora bambino, questa data rappresento’ un giorno di tragico lutto, a
seguito del quale la famiglia Pascoli fu praticamente distrutta. Il 10 agosto
1867, infatti, suo padre, Ruggero, fu ucciso, come recita la dedica della
poesia, da “alcuni ignoti uomini atroci”, mentre tornava a casa dalla Fiera di
Cesena. Dopo quasi trent’anni, nel 1896, al poeta riusci’ di elaborare questo
trauma dandogli una dimensione cosmica. Non so se dalla scrittura della poesia
gli sia venuta non dico la rimarginazione della ferita, ma almeno una qualche
consolazione. Resta pero’ il fatto che l’elegia X agosto riesce a inscrivere
l’essere umano in un quadro piu’ vasto, dove il dolore umano e quello animale
sono messi allo stesso pari perche’ (sembra lecito leggere tra le righe) la vita
e’ una sola e le sorti dell’uomo e dell’animale fatalmente si intrecciano, si
rispecchiano, coinvolgendo in tal modo anche il Cielo nell’unico dramma della
violenza contro la creatura inerme, che si svolge sulla Terra. Un Cielo
“infinito” “immortale” che tuttavia si commuove e inonda del suo pianto
“quest’atomo opaco del Male”.
Ecco dunque di Giovanni Pascoli la poesia
 
X AGOSTO
San Lorenzo, io lo so perche’ tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perche’ si’ gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
 
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.
 
Ora e’ la’, come in croce, che tende
Quel verme al suo nido lontano;
e il suo nido e’ nell’ombra, che attende,
che pigola sempre piu’ piano.
 
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e resto’ negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono …
 
Ora l’a’ nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
 
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
Sereni, infinito, immortale,
oh! D’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!
 
 
 

Ago 5, 2008 - blog life    57 Comments

DUE PREMI RICEVUTI DA SILILHINA,GRAZIE DELLA FIDUCIA!

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    Due nuovi premi da una nuova amica,che ringrazio per la stima e la fiducia.Ha un bellissimo nome:SILILHINA, che mi ricorda il suono di un bosco incantato.Questi premi li assegno a TUTTI,TUTTI,TUTTI i miei amici,perchè tutti loro meritano un ABBRACCIO e ,dato che sono miei amici,è ovvio che si meritano il PREMIO ALLO SVILUPPO DELLA MENTE,i miei amici sono tutti dei geni! Perciò cari  amici e care amiche aprite l’armadio dei premi e metteteci anche questi.Si si,proprio tu che leggi in questo momento…dico proprio a te!ciao187213417.jpg! E questo è l’armadio che mi ha regalato Marcello-Misticsoon per metterci i miei premi(non avrà voluto prendermi in giro?…)

Ago 4, 2008 - blog life    19 Comments

i ladri non vanno in ferie

475675c63af1d45c87e32bdda14f7560.gifCOME DIFENDERSI DAI TOPI DI APPARTAMENTO
Il decalogo della sicurezza
Il “topo d’appartamento”, in genere va di fretta e non è un professionista: quando incontra qualche difficoltà preferisce lasciar perdere. Ecco come mettergli i bastoni tra le ruote.Non aprire mai la porta agli sconosciuti: potrebbe essere un sopralluogo per un furto.Attenzione a segni e simboli geometrici incisi sulla porta o sul citofono: sono segni convenzionali usati dai ladri per identificare le case meno protette o più … appetibili.Proteggere sempre tutti gli ingressi: non solo la porta, ma anche le finestre.
  1. Se ci sono grondaie, ringhiere o impalcature “scalabili” da ladri-acrobati spalmare di grasso ogni possibile appiglio.
  2. Quando ci si fa installare un sistema di allarme, chiedere che i segnalatori luminosi e le sirene siano sistemate in alto: sarà più difficile neutralizzarle.
  3. Fare molta attenzione nella scelta della domestica o della baby-sitter: potrebbero rivelare, anche involontariamente, i punti deboli della casa.
  4. Non spargere la voce che si è in partenza.
  5. Evitare di consegnare le chiavi al custode prima di andare in vacanza: rubarle da una portineria per duplicarle è facilissimo.
  6. Non custodire oggetti di valore o armi in casa. Se non si può farne a meno, usare una cassaforte: i ladri di appartamento difficilmente hanno il tempo e la capacità di scassinarla.
  7. Aumentano i furti commessi mentre ci sono persone in casa: non dormite con le finestre aperte, se abitate ai piani bassi. E, comunque, sistemare3013d8d5a4b501981c2ac2c8b9aec7f3.jpg ostacoli che, cadendo, facciano molto rumore. In genere, i ladri, se scoperti, scappano.
Il decalogo per le persone anziane
  1. NON ANDARE  a ritirare la pensione DA SOLI. Se proprio non è possibile farsi accompagnare, NON FERMARSI  a contare il denaro per strada ma riporlo subito in una tasca interna del cappotto o dell’abito.
  2. Dopo aver ritirato la pensione NON fermarsi a chiacchierare per strada ma tornare subito a casa e depositarlo subito in un luogo sicuro.
  3. MAI recarsi sul mercato con tutto il denaro della pensione. Evitare anche di portare troppe borse della spesa.
  4. Tenere la borsa in maniera che risulti dalla parte interna del marciapiede.
  5. Evitare di camminare sul margine esterno del marciapiede e se si ha l’impressione di essere seguiti chiamare subito aiuto.
  6. IN CASA non lasciare mai grandi somme di denaro a portata di mano.
  7. Non aprire mai agli sconosciuti anche se le loro scuse per entrare nell’alloggio potrebbero impietosire. Se qualcuno volesse entrare in casa spacciandosi per incaricato di qualche Ufficio Pubblico (INPS – Assistente Sociale) telefonare subito alle Forze dell’Ordine perché controllino.
  8. Segnalare al Comando di Polizia Municipale eventuali lampade spente dell’illuminazione pubblica.
  9. Per i turisti della terza età: portare sempre un numero di recapito e il nome dell’Hotel dove si alloggia. E’ utile in caso di smarrimento della via di casa.
Ago 4, 2008 - blog life    44 Comments

Premio PROXIMIDADE ricevuto da PAOLA DEI GATTI

Premio Proximidade assegnatomi da Paola dei gatti (Paola grazie!Grazie mille!)

Proximidade_pierangelaConsegno  il Premio Proximidade a tutti i miei amici che passano a trovarmi,agli amici di “vecchia data” e agli amici “nuovi”,a voi che passate di qua con regolarità,a chi passa ogni tanto e a chi ,passando per la prima volta,vorrà essere mio amico…e a voi tutti chiedo di firmare la petizione che trovate nel banner nella barra laterale qui a fianco per il canile,per un’Italia migliore!                                                                                                                        

APPELLO DI GABRIELLA VITAGLIANO A: Tutti                                                                                                                          

Viviamo nel 2008 e ci sono ancora paesi, come il mio, Piedimonte Matese; che non ha alcuna struttura comunale per accogliere cani abbandonati!!! Le nostre strade sono piene di povere bestiole maltrattate ed abbandonate e nessuno se ne occupa! Sono stanca di tutto questo! Stanca del menefreghismo collettivo del pese e soprattutto di quello del comune!!! Spendete soldi a non finire per costrire strutture che restano abbandonate in eterno!!! Realizzate qualcosa di concreto!!! Aiutatemi a mandare avanti questa mi lotta… da sola non posso farcela! Sono solo una studentessa 23enne che non h1794839027.jpga alcun potere su nulla!!! Firmate questa petizione!!!

http://www.firmiamo.it/canilepiedimontematese

 leggete anche il post precedente !      
Ago 3, 2008 - blog life    2 Comments

il5maggio mi ha fatto l’onore di ben 4 premi !!!

Non ho parole per ringraziare il5maggio,mi ha assegnato ben 4 premi,a cui davanti metto la sua amicizia, che di sicuro è di gran valore,e le sue belle parole nei miei riguardi.Ricambio di cuore con un bacione.Questi sono i premi che devolvo a tutti i miei amici più cari,a cui dò il compito di…venirseli a prendere.Ciao a tutti!                                                                                                             

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