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Dic 8, 2008 - blog life    19 Comments

DAL BLOG DI CARLO-Bandita58

NO ALLA LEGGE ANTI BLOG

logo_small.jpgSembra paradossale, ma è la realtá. Anche il nostro blog puó essere oscurato e tutti noi come Carlo Ruta possiamo essere condannati per stampa clandestina. Infatti esiste una legge (n. 62 del 7/3/2001) che dice a chiare lettere che in Italia siamo tutti in situazione di illegalità. Cosa vogliamo fare? Aspettare che arrivi una denuncia perchè abbiamo espresso le nostre idee? (http://www.minotti.net/2008/08/31/carlo-ruta-i-motivi-del…

Dobbiamo difendere la nostra libertá di espressione ed ognuno deve dare il suo contributo, aiutando a diffondere questo messaggio, per difendere la neutralità e libertà di Internet. Quindi si può partecipare alla grande mobilitazione contro la clandestinità di Internet in Italia. Qua tutte le informazioni su come fare (http://ammazzablog.wordpress.com/4-dicembre/).

E’ fondamentale farlo ora, perché il il Parlamento italiano sta studiando una norma che metterebbe ancor di piú i bastoni tra le ruote di tutti noi che non usiamo questo mezzo per professione ma solo per passione e per far circolare le nostre idee. Questa norma (DDL Levi) deve essere immediatamente ritirata e devono essere sottratti alla legislazione sull’editoria tutti i mezzi internet utilizzati per esprimere e diffondere informazioni ed opinioni se gestiti in forma amatoriale, indipendentemente dalla loro capacità di produrre profitti.

Non possiamo avere dubbi: l’Onorevole Giulietti nel 2001, come relatore della Legge n. 62, dichiarò che “La legge sull’editoria non ha mai avuto tra i suoi obiettivi quello di imbrigliare le attività editoriali sulla rete. Sono quindi falsi gli allarmi e le preoccupazioni diffusi in tal senso”. A distanza di sette anni ed a causa di quella legge, uno di noi, Carlo Ruta è stato condannato per stampa clandestina ed il suo sito è stato oscurato.

Le rassicurazioni di allora sono dunque state inutili come lo saranno quelle di ora.

Non rimaniamo passivi perché domani potrebbe capitare anche a noi.

Facciamo sentire la nostra voce e coordiniamo insieme una lotta per poter continuare ad esprimere i nostri pensieri.

Dic 2, 2008 - blog life    21 Comments

BAMBINI INDACO

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Le nuove razze di bambini

di Leonella Cardarelli

Non tutti gli umani sono proprio umani. Ma come?, vi chiederete voi. Certo, non tutti gli umani sono umani come noi perché ci sono nuove razze di bambini (ormai diventati adulti) che sono umani, sì, ma diversi da noi. Chi non ha ancora sentito parlare dei bambini indaco? Il bello è che non esistono solo i bambini indaco ma anche i cristallo e gli arcobaleno. Gli starseed è  bene metterli in una categoria a parte, vedremo poi il perché.

I BAMBINI INDACO I bambini indaco sono quelli nati dagli anni ‘80. Si ritiene che siano iniziati a nascere dal 1984 ma alcuni non concordano, anzi, già dal ‘79 sono nati i primi bambini indaco. Chi sono questi bambini indaco? Sono una nuova razza di bambini ma attenzione! Non tutti i bambini nati negli anni ‘80 sono indaco! I bambini indaco si riconoscono innanzitutto dall’aura (il colore della nostra vibrazione, la si può vedere mettendo la mano su uno sfondo bianco e sfuocando un po’ gli occhi) che è appunto indaco, anche se spesso il colore dell’aura può cambiare per vari fattori. Oltre all’aura questi bambini hanno un comportamento particolare. Il bambino indaco ha delle caratteristiche eteriche peculiari. In altre parole i bambini indaco hanno nell’eterico una connessione karmica con razze extraterrestri fin dalla nascita e sono molto legati al loro Sé superiore. Questi bambini hanno ad esempio attaccamenti eterici con persone (eteriche) presenti su un dato piano a sua volta eterico. A volte questi attaccamenti sono così forti che gli indaco pensano di essere davvero degli extraterrestri. L’aura di questi bambini, ormai adulti, è indaco perché gli occidentali sono connessi etericamente ai siriani la cui aura è blu, mentre gli orientali sono collegati etericamente ai Pleiadiani la cui aura è violetto. I bambini indaco vengono al mondo con un senso di regalità ed hanno stima di se stessi, sono piuttosto ribelli ed anticonformisti, hanno problemi con le autorità, sono “alternativi” nel senso che spesso trovano un modo diverso per fare le cose, sono considerati sovente asociali o antisociali e la scuola rappresenta per loro una dura prova. I bambini indaco hanno bisogno di guida ed attenzione. Sono irrequieti, si sentono incompresi e dicono chiaramente ciò di cui hanno bisogno (chi vuole può effettuare il test: http://www.stazioneceleste.it/articoli/indaco/test.htm ). Spesso i bambini indaco capiscono solo a 26 o 27 anni qual è la missione della loro vita, nel frattempo i nuovi nati stanno nascendo già con le idee più chiare. Nancy Ann Tappe sostiene che oggi il 90% dei bambini al di sotto dei dieci anni sia indaco e li suddivide in quattro tipologie:

1)l’indaco umanista: è iperattivo, è un avido lettore e non riesce ad essere ordinato. E’ socievole e sta bene in mezzo a molta gente, fa tante cose insieme e si distrae facilmente

 2)l’indaco concettuale: è atletico e molto interessato ai progetti più che alle persone. Ha problemi di controllo: i maschi vogliono controllare la madre e le femmine vogliono controllare il padre. Nel caso questo si verifichi è bene intervenire tempestivamente. Questi bambini possono altresì divenire preda di tossicodipendenze durante l’adolescenza, perciò vanno piuttosto guidati e controllati

 3)l’indaco artista: è creativo in ogni sua  forma ed ha molti interessi

4)l’indaco interdimensionale: è il più robusto fra gli indaco e non gli si può dire niente perché risponde: “Sì, lo so, lo so fare”.

Lo scopo della razza indaco è di gettare i semi per la nuova umanità. Come molti di voi già sanno stiamo per entrare nella quarta dimensione e visto come siamo ridotti non avremo molte possibilità di entrarci se non ci evolviamo rapidamente. Così non solo gli angeli e gli spiriti elementali stanno facendo il possibile per riportarci verso Casa ma abbiamo anche queste nuove razze di bambini che con la loro energia ci stanno aiutando. In realtà ci hanno già aiutato molto e il merito è anche nostro perché noi, permettendo loro di adattarsi, abbiamo fatto sì che espandessero la loro energia che ha scongiurato molte disgrazie profetizzate molto tempo fa. Il loro scopo è stato anche quello di aprire le porte ai bambini cristallo. E’ bene però tener sempre presente che un bambino indaco (o cristallo o arcobaleno)  non è necessariamente più evoluto di un bambino “normale”. Ognuno di noi è sempre una parte di Dio e ognuno di noi può scegliere come vivere.

 

I BAMBINI CRISTALLO I bambini cristallo (o Cristallini) sono nati dal 2000 in poi e hanno caratteristiche fisiche peculiari (e non eteriche come gli indaco). Si pensa che i Cristallini siano i bambini dei bambini indaco. I Cristallini sono molto pacifici e vulnerabili e non ce ne sono molti perché l’umanità deve essere pronta a riceverli. Ad esempio Gesù era un Cristallino e fu “trattato male” perché l’umanità non era pronta a riceverlo. Non a caso Gesù è detto Cristo, da cui Cristallo. I bambini cristallo hanno un’energia molto potente, diciamo che riescono a materializzare subito ogni loro desiderio e questo può portare anche a conseguenze negative nel caso di ambienti non proprio pacifici. Per questo i bambini cristallo non si sono ancora diffusi, dobbiamo lavorare ancora con gli indaco per aprir loro le porte.

 I BAMBINI ARCOBALENO I bambini arcobaleno sono nati dal 2004 in poi (quelli nati alla fine del 2003 possono essere considerati cristallo-arcobaleno) e sono esseri straordinari. Sembra che i bambini arcobaleno incorporino l’energia della Dea Madre e vogliono mostrarci come ottenerla. Purtroppo, per ovvie questioni di tempo, visto che gli arcobaleno sono nati da poco, le testimonianze a riguardo sono ancora esigue. E’ importante comunque sia per i genitori che per gli insegnanti prestare molta attenzione all’educazione di questi bambini perchè essi sono qui per noi.

 Passiamo ora ad analizzare gli Starseed. STARSEED (SEMI STELLARI) (http://www.progettoterra.it/starseed.htm) Gli starseed sono una categoria a parte di individui in quanto non sono umani al 100%. Essi hanno almeno un genitore che non è sulla Terra e il genitore vero è quello extraterrestre. Sovente i genitori fisici del bambino sono starseed a loro volta.  Il corpo degli starseed è umano ma loro si sentono strani perchè percepiscono che sono diversi e provano una profonda attrazione per certi animali, come i delfini che somigliano molto alla loro forma originale (su Sirio, pianeta degli Starseed, c’è una razza chiamata Nommos che ha  le sembianze di un delfino). Incisioni rupestri rappresentanti delfini che scendono da astronavi ed entrano in acqua sono state ritrovate presso i Dogon africani e molte altre antiche tribù “primitive” in tutto il mondo.  E’ probabile che anche gli Starseed siano venuti sulla Terra per aiutarci ad evolvere. Ecco alcune caratteristiche degli Starseed:

– si sentono molto soli – non si sentono pienamente umani – la maggioranza degli starseed porta geni cristallini per la ricodifica/ascensione. I geni cristallini permettono loro di accedere ad altre dimensioni – hanno una temperatura corporea più bassa del normale – spesso sono in conflitto con il genitore del sesso opposto – sono affascinati dalle stelle e dalla metafisica Fisicamente il bambino starseed assomiglia più al padre. Il suo vero genitore non lo abbandona mai ma lo guida continuamente. Questo spiega anche perché ci sono molte navi spaziali in questo periodo sulla Terra: si tratta in gran parte dei genitori o delle famiglie degli starseed che sono interessati a vedere l’ascensione.

Nov 26, 2008 - blog life    15 Comments

DAL BLOG DI MARY_IOY

Ragazzo scomparso 

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A tutti coloro che passano per il mio blog:

 RAGAZZO SCOMPARSO

Chiunque avesse da segnalare qualcosa al riguardo contatti le forze dell’ordine dando i riferimenti del caso.

E’ sott’inteso che in casi del genere sono importantissimi la tempestività e la diffusione dell’informazione. 


E’ scomparso martedì 11 novembre da GENOVA, ha 16 anni.

Si chiama Giorgio Rumolo (FROG).

Aiutatemi, passate parola.

Frequenta il terzo anno dell’istituto alberghiero “Marco Polo” di GENOVA.

E’ alto 1,75 m, magro, capelli e occhi castani.

Grazie a tutti per l’impegno che ci state mettendo.

Grazie di cuore.


Primo articolo sul secolo XIX.

E’ andato in onda l’appello su “Chi l’ha visto?”.

18/11/’08 Nuovo articolo sul secolo XIX. 

..

 

Fate un copia e incolla e inserite questo appello sul vostro blog

Nov 24, 2008 - blog life    5 Comments

ESSERE DONNA

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La Strega

Nel corso dei secoli, la società patriarcale ha cercato di reprimere e costringere l’essere donna nell’immagine angelicata della madre (identificata iconograficamente nella figura della Vergine, nei Paesi di cultura cristiana), o in quella ad essa apparentemente opposta: la strega. Immagini che, nel tempo, si sono cristallizzate in due rigidi stereotipi, di cui positivo il primo e negativo il secondo.
Una divisione così netta dell’identità femminile ha causato la perdita culturale del potere che in essa risiede in quanto tale, in modo autentico e cosciente.
Per ovvi motivi, la “donna – strega”, il lato femminile oscuro e da temere, è l’aspetto preso meno in considerazione e sul quale invece vale la pena soffermarsi, poiché racchiude in sé la natura ed il potere originario della donna.
Strega, dal greco Strix, letteralmente significa animale notturno. Il verbo stregare ha il doppio significato di: praticare malefici, incantesimi, sortilegi, ma anche affascinare, soggiogare, sedurre.
Già in queste definizioni troviamo elementi interessanti su cui riflettere.
L’identificazione della Strega con gli animali notturni esprime l’affinità tra la donna e l’energia lunare, anziché all’energia solare, tradizionalmente maschile. Per quanto riguarda il praticare incantesimi e malefici, alla strega veniva attribuito un potere definito soprannaturale, in quanto non saputo gestire dalla società dell’epoca; e questo era sufficiente per mandare al rogo quelle donne che avevano un “potere” di guarigione, o un intuito, superiore a quello degli uomini.
L’aspetto legato alla seduzione (dal latino “Sedùcere”: condurre in disparte), ci fa pensare al potere della donna di affascinare e trasportare a sé un uomo. Anche questa pratica, come la precedente, fu mal tollerata dalla società dell’epoca, e forse anche da quella attuale.
Due autori, Ann e Barry Ulanov, definiscono la donna come “la donna-strega che scoppia di energia”, alla ricerca spasmodica del significato della vita. L’impulso irresistibile della strega è essere se stessa, indipendentemente dagli altri, con fini propri da raggiungere, risorse proprie a cui attingere e pozzi profondi dai quali trarre materiale, portandolo alla superficie.
Se lo leggiamo con gli occhi di oggi, troviamo nell’essere femminile la creatività tipica della donna, che si esplica nello scrivere libri, sognare nuovi mondi e promuovere mezzi per raggiungere ciò che vuole per se stessa e per i figli.
Contrariamente, se la strega, che vive in ogni donna, viene repressa, se non trova un’apertura verso l’esterno, per essere soddisfatta, ricade addosso alla donna stessa come un’angoscia intensa, con insoddisfazione e rabbia, come simboleggia l’immagine della strega che digrigna i denti ed emette terribili suoni. 

Nov 19, 2008 - blog life    14 Comments

19 novembre 1989

 219463,1221910416,1.jpgCiao babbo,

ai tuoi tempi il computer non “andava di moda”,

altrimenti lo avresti avuto anche tu,

tecnologico come eri.

Ti scrivo qui perchè ho la senzazione che un sussurro,scritto con questi tasti,si ingigantisca per arrivare fino a te.

19 anni fa te ne sei andato all’improvviso,lasciandoci affranti,sgomenti,stupiti e assolutamente impreparati a questo tuo viaggio fatto con tanti,troppi anni di anticipo.

Ora anche mamma è lì con te,

adesso tocca a te accudirla,

stalle accanto,

sai quanto ne ha bisogno…

Vi voglio bene,lo sapete vero?

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  Amo Tutto Ciò Che è Stato

Amo tutto ciò che è stato,
tutto quello che non è più,
il dolore che ormai non mi duole,
l’antica e erronea fede,
l’ieri che ha lasciato dolore,
quello che ha lasciato allegria
solo perché è stato, è volato
e oggi è già un altro giorno.

Fernando Pessoa

Nov 17, 2008 - blog life    6 Comments

finalmente un muro che non è sinonimo di prigione

Il “Muro Verde” Enel
A Milano, il primo giardino verticale alimentato soltanto dal sole

Comunicato Stampa del 09/06/2008

Il “Muro Verde” Enel, un giardino tutto rinnovabile

A Milano esiste un muro molto particolare. Si tratta di un innovativo progetto di riqualificazione urbana realizzato da Enel: un giardino verticale nutrito esclusivamente dall’energia del sole.

 

Il recupero di un muro, un residuo di guerra, come espressione di un nuovo linguaggio. Nasce così il Muro Verde realizzato da Enel in corso di Porta Ticinese, un giardino verticale alimentato dal sole, in un’area, di alto valore storico e monumentale.

L’iniziativa si inserisce in una modalità di comunicazione a 360°, che intende promuovere un impegno concreto a sostegno dell’ambiente e di nuove tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili: quello del progetto Ambiente e Innovazione di Enel, che prevede 7,4 miliardi di euro di investimenti, da qui al 2012.

 Il “Muro Verde” verrà infatti alimentato soltanto dall’energia del sole, sia per l’illuminazione notturna, sia per l’irrigazione, grazie a una serie di pannelli solari fotovoltaici installati in posizione praticamente verticale e posti alla base dai tecnici di Enel.si. Questa soluzione rende “autosufficiente” la struttura dal punto di vista dei consumi, permettendo nel complesso, un risparmio di 750 kg di anidride carbonica annua.

Oltre all’assenza di qualsiasi tipo di emissione e, quindi, il risparmio dei combustibili fossili, i principali vantaggi degli impianti fotovoltaici sono l’estrema affidabilità (hanno infatti una vita utile superiore a 25 anni), i costi di manutenzione ridotti al minimo e la modularità e flessibilità di installazione.

Il progetto si compone di due elementi principali: la siepe antigraffiti, che corre lungo l’intera facciata nella parte inferiore e l’installazione artistica di rami e piante rampicanti nella parte superiore. Il giardino verticale, che sorge su una struttura alta 18 metri e profonda 60 centimetri, svolge importanti funzioni: assorbe CO2 dall’ambiente circostante, assorbe raggi UV e calore e mantiene la costruzione più fresca. Ne consegue un risparmio di energia, che evita la perdita di calore durante le ore notturne.

 Inoltre, delizierà i passanti con le essenze e i colori delle 400 piante di specie diversa, accuratamente selezionate, che vivranno all’interno della singolare struttura: falso Gelsomino, Alloro, Ginestra, Lespedeza, Oleandro, Pittosporo, Spirea, Edera, Deuzia e Abulia.

L’inattesa superficie verde, nata in mezzo all’asfalto e al cemento su patrocinio del Comune di Milano e progetto di Temprano (società specializzata in progetti di comunicazione sostenibile in grado di valorizzare il territorio), farà entrare nelle case della metropoli lombarda una verticalità esotica e inconsueta, apportando un tocco di verde e di benessere.

Nov 13, 2008 - blog life    5 Comments

l’ego e la paura

1557692963.2.jpg460912883.2.jpgL’animale si ferma e fiuta l’aria per capire da dove arriva il pericolo e che forma abbia, cominciando a drizzare le antenne.Ma chiediamoci come mai l’uomo, pur non rischiando la non esistenza fisica, è così schiavo delle paure e dei meccanismi che le mantengono? La risposta va cercata sul piano simbolico. Cosa teme di perdere l’uomo? Il proprio Ego è la risposta. L’Ego rappresenta l’attaccamento alla personalità, cioè l’immagine che ciascuno ha di se stesso. Il senso di identità, infatti è intimamente legato a tale immagine. Se riflettiamo sullo stesso termine “identità”, ci accorgiamo che proviene da “identico”, cioè “uguale a se stesso”, che a sua volta significa che “non cambia mai”. E’ evidente, a questo punto, la differenza con il Sè, che è invece la radice della creatività e del fluire continuo, da una forma all’altra.
Come mai gli esseri umani si attaccano così strettamente all’immagine di se stessi? Attaccarsi all’immagine di se stessi e renderla sempre più gradevole rappresenta una scorciatoia alla felicità: invece di arricchirmi interiormente, mi arricchisco esteriormente, di una serie di poteri che sfoggio per catturare l’approvazione e l’invidia degli altri. In questo modo, partecipo e riproduco un sistema che tende a schiacciare gli altri, in un’ottica di competizione a chi possiede di più. Tra il contadino che si arricchisce nel tempo e sfoggia una bella macchina e la persona che usa ogni potere raggiunto (anche la cultura), per farne mostra con gli altri, non c’è molta differenza: si tratta sempre dell’Ego che cresce, lasciando inalterata la paura di fondo. Mi accetteranno così vestito? La domanda utile è in realtà: mi accetto fino in fondo per ciò che sono?
Tutto ciò è assai distante dal reale potenziale evolutivo dell’uomo, che si basa sull’essenzialità e sull’amore per la Vita. Pertanto, per ripulirsi di tanta immondizia e per evolvere realmente, occorre cominciare ad occuparsi seriamente delle proprie paure.
In tale processo di trasformazione è possibile descrivere alcune fasi, definite per ogni singola paura, che si intrecciano in una spirale che va dal basso verso l’alto, dal buio verso la luce: 1) Riconoscere le tracce; 2) Definire la paura; 3) Gestire la paura; 4) Insegnare agli altri.
Il percorso non ha mai fine, perché insegnare ad affrontare una paura significa immediatamente entrare nel campo di tracce di una paura più profonda, utilizzando la libertà, la fede e la conoscenza che si conquistano continuamente in questo tipo di viaggio.

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