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Apr 29, 2009 - cani    7 Comments

CANI CON LE ALI

Divieti bizzarri in Maremma per gli amici degli animali

Cani a senso unico

 

1505267Secondo il sito del quotidiano toscano “il Tirreno”, nella Ztl di Orbetello i cani possono passare, ma non passeggiare. “All’inizio non abbiamo capito neanche il senso del cartello – dicono i turisti – poi un residente gentilmente ci ha spiegato che se passiamo con il cane perché percorriamo una strada obbligata non c’è rischio; se, invece, un vigile urbano dovesse sospettare che stiamo passeggiando col cane al seguito rischiamo la multa”.

In un parco di Grosseto è stato istituito il senso unico canino su un vialetto che attraversa un parco. Alcuni cartelli danno il via libera ai cani solo da una parte della scorciatoia che consente ai proprietari dei quattrozampe di raggiungere più rapidamente un’area destinata, appunto, ai migliori amici dell’uomo. La presidente Enpa, Giacolini, assicura che tre persone sarebbero già state multate (50 euro a testa) perché andavano contromano: “Ma di cosa hanno paura? Che i cani si scontrino?”. 

Apr 25, 2009 - cani    3 Comments

DA ABBRACCI A ODORI, TANTI ERRORI CON I CANI

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Il gesto di affetto piu’ naturale del mondo, un abbraccio, per un cane ”e’ un segno di sfida”. E’ solo uno degli errori piu’ comuni con i nostri amici a quattro zampe . Rispettare l’animale significa tenere conto della sua diversita’ ,soprattutto senza considerarlo un oggetto ma un soggetto. Soggetto che ha linguaggio e bisogni suoi. Pensiamo di essere attenti e invece siamo semplicemente “ignoranti”. Bando quindi ai profumi per la casa ”distruttivi per l’olfatto di un cane, estremamente sviluppato”. Tornando ai gesti ”per un cane”:  guardarsi negli occhi e’ un segno di incontro per l’uomo, ma per il cane diventa: ”Voglio misurare la tua forza”’. E mentre dare la mano per noi significa socializzare, per il cane e’ chiedere cure. Anche loro hanno un proprio linguaggio. ”Leccarsi il labbro ad esempio per un cane vuol dire avvicinarsi con buone intenzioni. E se poi si esagera con le effusioni, ci dice di non esagerare leccandosi il naso”. Conta anche come ci si muove: ”Se sto dietro ad un cane tenendolo al guinzaglio, pensando di aiutarlo a fargli fare amicizia, in realta’ lo si incita allo scontro. Meglio invece dargli spazio”.

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Apr 14, 2009 - cani    7 Comments

siamo nella…

798924197.jpg1835657132.jpgLe feci dei cani permetteranno di rintracciare il padrone

Schedare tutti i cani, analizzare il Dna delle loro deiezioni lasciate per la strada, identificare e multare il padrone sporcaccione. Al via il progetto pilota.

[ZEUS News www.zeusnews.it 

A Petah Tikva, sobborgo di Tel Aviv, il problema degli escrementi di cane lasciati per la strada deve essere davvero serio se il municipio ha deciso di utilizzare l’analisi del Dna per punire i padroni poco attenti ai bisogni dei loro compagni a quattro zampe e al decoro cittadino.

Nei prossimi sei mesi chiunque possieda un cane dovrà recarsi da un veterinario approvato dall’amministrazione locale e fargli prelevare un campione di saliva, da cui si estrarrà poi il Dna. In questo modo le autorità creeranno un database in cui contenere tutte le informazioni sui quadrupedi cittadini.

Così, quando un solerte cittadino troverà il marciapiede davanti a casa propria imbrattato dalle feci di qualche cane, invece di armarsi di scopa chiamerà la polizia, la quale in base al Dna individuerà il colpevole ma soprattutto il suo padrone.

Questi dovrà quindi pagare una multa, ma se in futuro si comporterà bene e raccoglierà tutti i rifiuti organici del suo cane (e li getterà negli appositi bidoni) riceverà dei buoni coi quali ritirare del cibo per animali domestici. Anche ai cani, d’altra parte, si dà un biscotto quando si comportano bene.

Cosa pensate di iniziative come questa? Si tratta di un utilizzo improprio delle nuove tecnologie, o di una valida strategia per tenere più pulita la città?

 

Gen 30, 2009 - cani    8 Comments

segnalato da pupillo shan che ringrazio

Pioggia di mail per il cane segregato.

Animali morti nella ciotola dell’acqua, niente cibo nè riparo. Il padrone vuole che resti lì. Anpana: “Sono quaranta giorni che nessuno fa nulla”.

SIENA30.01.2009
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Strada dei Tufi Il recinto è in una zona isolata

Il tam tam è rimbalzato in ogni parte d’Italia, e la vicenda del cane segregato in pessime condizioni igieniche in un recinto nella strada dei Tufi ha commosso ed indignato tutti coloro che amano e rispettano gli animali. Una pioggia di mail ha inondato le caselle di posta elettronica di Forestale, assessore all’Ambiente del comune di Siena, servizio veterinario e anche del Corriere di Siena. “A metà dicembre fu segnalato alla nostra associazione, l’Anpana di Siena, – spiegano – un cane che viveva confinato in un campo alle porte di Siena. Un nostro volontario si recò sul posto e restò sbigottito dalla visione: il cane era un incrocio di maremmano, che viveva completamente isolato, in un recinto di fortuna, fra gli escrementi. Il suo giaciglio era una cuccia di plastica ed il riparo una specie di bandone di latta arrugginito, nel secchio dell’acqua c’era uno scarafaggio morto. Non c’erano ciotole con il cibo. Subito chiedemmo l’intervento del corpo Forestale dello Stato, che, a sua volta, richiese l’intervento della Usl – servizio veterinario. A distanza di 40 giorni il cane si trova sempre nella stessa condizione, sempre isolato, sempre senza riparo dal freddo, dal caldo e dall’acqua, in completa solitudine, con, evidentemente, il benestare della Usl e del corpo forestale. A chi giova che un animale venga tenuto in questo stato? Che significato ha la parola “maltrattamento” per gli enti di Siena preposti al controllo del benessere degli animali?”. “Dalla visione delle foto scattate il 13 dicembre – proseguono i soci dell’Anpana – scorso emerge che il povero animale era costretto a bere acqua sporca, nella quale galleggiava persino un animale morto e che la recinzione non presentava un adeguato riparo né dalla pioggia, né dal freddo, né dal sole estivo. Inoltre all’interno del recinto non erano presenti ciotole con il cibo, mentre era visibile del materiale tagliente e rugginoso con il quale il cane avrebbe potuto ferirsi. Essendo evidentemente mancato un tempestivo intervento atto a fare cessare la situazione di degrado e sofferenza in cui è costretto a vivere il cane, chiediamo chiarimenti in proposito, ed anche il significato che le autorità attribuiscono al concetto di maltrattamento animale, che non include le sole violenze fisiche, ma tutte quelle situazioni che pregiudicano il benessere fisico e psichico dell’animale”. “Credo che sia vergognoso trattare così gli animali – dice un altro messaggio – specie se pensiamo che nessuno è obbligato a tenerli, ma è altresì scandaloso che chi dovrebbe essere sensibile per mestiere ne faccia solo una questione d’ufficio. Ho sempre pensato che se è vero che esistono regole, è altrettanto vero che esiste il buonsenso e che a volte è quello che maggiormente contraddistingue il vero senso civico e sociale delle persone. Mi auguro che la questione non finisca su una scrivania ma che chi ha il potere per fare, faccia”. La responsabile dell’Anpana di Siena, una volta scoperta la situazione incredibile in cui era costretto il cane, aveva anche contattato il proprietario, avanzando una proposta di addestramento e migliore custodia della bestiola. L’uomo, pur disposto a far addestrare l’animale che attualmente morde, non è stato disposto a modificare le regole di vita del suo cane

S.Gu.

Gen 22, 2009 - cani    29 Comments

CACCIA AL KILLER

Caccia al serial killer dei cagnolini
Li uccide e infierisce sui loro corpi

Associazioni animaliste e forze dell’ordine sono alla ricerca di un

40enne stempiato e dai capelli castani che rapisce i cani e poi li uccide seviziandoli brutalmente. Il caso è approdato sulle tv nazionali. 

 Viareggio, 21 gennaio 2009 –

Il terrore per il serial killer dei cani. 

 A Viareggio e in Versilia gli animalisti sono sul piede di guerra. La preoccupazione riguarda in particolare le ‘imprese’ di uno spietato e malvagio personaggio che si aggira non solo nella periferia cittadina (al Varignano) ma anche in varie zone della bonifica massarosese sequestrando docili cani che poi sevizia squartandoli o amputandoli.

Il caso è stato denunciato in diretta tv da Rita Dalla Chiesa nello spazio animalista di ‘Forum’ e si è scatenata la caccia all’uomo

che gira quasi sempre a bordo di un Fiat Ducato bianco e secondo alcune testimonianze arriverebbe in Versilia da un paese della piana di Lucca, anche se questo particolare non è confermato. Avrebbe circa quarant’anni, è un po’ stempiato, con capelli castani.

 

Oltre ai singoli cittadini sono allarmatissime anche le associazioni animaliste. “Stiamo indagando per riuscire a coglierlo sul fatto – spiega Mariella La Galla, volontaria dell’Asav -. Finora ci sono diversi indizi, ma senza le prove che lo inchiodano non possiamo fare nulla e lui, purtroppo, continua ad agire. Speriamo che le forze dell’ordine lo blocchino presto”.

 

Ma cosa accade di preciso? “Si tratta sicuramente di un uomo malato — spiega La Galla – e con una mania per i cani. Adocchia le bestiole particolarmente docili e che si lasciano prendere, le controlla per qualche giorno e poi, appena si presenta l’occasione, le carica sul furgone per poi mettere in atto i suoi macabri giochi.

Non solo randagi quindi, ma anche cani che magari vengono fatti uscire di casa la mattina. Gli ultimi due che sono stati sequestrati e poi sono fuggiti (l’ultima volta due settimane fa) erano in condizioni pietose: una, con tanto di tatuaggio, denutrita e sfinita dalla sete, un altro imbevuto di benzina. I maltrattamenti e le crudeltà cui sono stati sottoposti erano indiscutibili”. E ci sarebbe anche il ritrovamento alcune settimane fa sempre nella zona del Varignano di una cagnolina spellata.

 

Nov 20, 2008 - cani    14 Comments

CUCCIOLO GUIDA I SOCCORSI FINO A SUA MADRE NEL FOSSO

Sani e salvi due cagnetti picchiati e abbandonati.
Ora Freddy e Stella sperano di trovare una famiglia

Maltrattati, cucciolo e mamma. Lei, abbandonata in un fosso. E lui, malconcio, che ha saputo trovare la forza per attirare l’attenzione di un passante, salvando la vita alla sua mamma. Lui è Freddy, lei è Stella. Due trovatelli, due cagnolini, vittime dell’ennesimo episodio di violenza contro gli animali. Il fatto si è verificato nel territorio di Tombolo.

Il racconto è di una delle volontarie dell’Enpa, che cercano di rimediare come possono a maltrattamenti perseguiti severamente dal codice.

«Sono stati gettati brutalmente in un fosso insieme. Lui, Freddy, 3 mesi, era seduto sul ciglio della strada e osservava le auto che gli sfrecciavano vicine. Lei, Stella la mamma, ha due anni ed è una cagnolina molto timida e riservata: si era nascosta nel fosso per paura di essere malmenata». Ma qualcuno è passato lungo il fosso, ha notato il piccolo Freddy.

Ed è stato proprio il cucciolo – guidato dall’istinto di sopravvivenza e dal legame di sangue – a guidare il soccorritore verso la madre.

Stella era terrorizzata, perchè «di botte deve averne prese tante», e fatica ancora a riprendersi. «Ora molto timidamente si avvicina e appena sente il suo nome riempie di baci la volontaria che la ospita. È una mamma molto attenta, ogni volta che Freddy fa qualcosa di sbagliato lo riprende. Sono di taglia piccola, entrambi chippati e vaccinati e avranno la sterilizzazione gratuita». Ora l’Enpa cerca qualcuno che possa adottare il cucciolo e la mamma.

«Per Stella cerchiamo una persona che abbia molte attenzioni da dedicarle, quelle che fin’ora non ha avuto; per Freddy l’ideale sarebbero dei bambini con cui giocare».

Chi fosse interessato, può rivolgersi al 340.3951855 (dopo le 19.30) o al 340.04045155 (dopo le 14.30).

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