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Ott 26, 2009 - cura    12 Comments

10 regole da…ricordare

Dagli ultimi studi emerge che aumentare la memoria è facile; basta allenare il cervello giorno per giorno, come in palestra. Ottima notizia: relax e buon cibo giocano un ruolo fondamentale! Ecco le 10 regole infallibili:
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1 – Se non alleni la memoria, la perdi! Fare un po’ di movimento fisico – 30 minuti 4/6 volte a settimana – non solo ti mantiene in forma ma incrementa le neuroproteine, con un aumento della connessione tra le cellule cerebrali.
2 – Stop allo stress. Impara a rilassarti: gli ormoni generati dalla tensione, infatti, agiscono sull’ippocampo, che è il centro della memoria nel cervello.
3 – Dimentica i dolci. Oltre a far ingrassare, gli zuccheri (e i carboidrati raffinati) causano l’indebolimento della memoria. Infatti, i diabetici hanno più probabilità di ammalarsi di demenza.
4 – Sorseggia un po’ di vino. Bere una quantità MOLTO moderata di vino rosso (per una donna, non più di 1 bicchiere al giorno) rallenta la crescita delle placche nel cervello. Il che riduce il rischio di Alzheimer.
5 – Usa le spezie. Alcuni studi hanno dimostrato come la curcuma incrementi le funzioni del cervello. È lei (e non lo zafferano), che colora di giallo il curry: benvenute quindi le cene al ristorante indiano!
6 – Chiudi gli occhi. Esperimenti dell’università di Harvard hanno mostrato come 45 minuti di “pisolino” aumentino il risveglio delle informazioni memorizzate.
7 – Evita la soia. Ha tantissime virtù ma non quella di aiutare a ricordare, sostengono i ricercatori dell’università di Oxford. Mangiare ogni giorno prodotti a base di soia, infatti, ridurrebbe le funzioni della memoria del 20%.
8 – Viva l’amicizia! Dì addio al sudoku e alle attività “in solitaria”. Parlare con qualcuno per 10 minuti aumenta la tua memoria molto di più che strizzare il cervello con un rompicapo…
9 – Abbuffati di mirtilli. Una tazza al giorno di questi gustosissimi frutti di bosco rende la memoria pronta & veloce.
10 – Profuma la casa. Annusare una fragranza floreale – a patto che non sia lavanda – aumenta la velocità di apprendimento del 17%. Ottime fresia, gardenia, lillà e rosa.

Ott 7, 2009 - cura    16 Comments

Emicrania: combatterla col cacao?

 
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 Una tazza di cioccolata, fatta con la polvere di cacao, per cancellare il mal di testa. Il cacao potrebbe essere infatti la nuova arma contro l’emicrania grave, grazie agli effetti antinfiammatori utili per la prevenzione e la cura. Ma attenzione, la ‘cura dolce’ funziona solo con il cacao puro, non con cioccolatini, tavolette e altri prodotti al cioccolato che, al contrario, possono aumentare il dolore. Chi soffre di emicrania, inoltre, deve anche evitare altri alimenti ‘nemici’ come formaggi, salumi, agrumi e alcol. Le indicazioni arrivano da uno studio condotto da ricercatori della Missouri State University (Usa), coordinati da Paul L. Durham.
I benefici del cacao puro (theobroma cacao), spiega Durham, sono legati alla sua capacita’ di ridurre la risposta infiammatoria. Una dieta arricchita di questo alimento, nei ratti, si e’ dimostrata in grado di ‘reprimere’ le proteine associate ai processi che innescano e fanno proseguire risposte infiammatorie come quelle all’origine dell’emicrania. Ma se il cacao contiene prodotti fitochimici che danno sollievo da dolore, la cioccolata consumata in barrette o altri prodotti puo’ dare l’effetto esattamente contrario, per la presenza di caffeina che riduce il flusso sanguigno. La maggioranza dei prodotti a base di cioccolata, inoltre, ha spesso una quantita’ ridotta di cacao che, in piu’, perde le sue qualita’ nei processi di trasformazione.
Per sperimentare l’effetto terapeutico, pero’, si possono utilizzare pero’ estratti concentrati di cacao, piu’ efficaci, o prodotti ad alto contenuto di cacao che non subiscono grandi trasformazioni industriali.
I ricercatori sottolineano la necessita’ di approfondire le ricerche anche per verificare i benefici nella riduzione dell’ipertensione, della depressione e per migliorare il metabolismo.
Nell’emicrania, spiegano infine, hanno un ruolo chiave anche altri importanti fattori. Primi tra tutti lo stress e i problemi ormonali.

Ott 5, 2009 - cura    6 Comments

EVITIAMO CHE I NOSTRI BIMBI DIVENTINO ANGELI

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Ogni anno in Italia ci sono 50 famiglie distrutte da una tragedia senza confini: 50 bambini perdono la vita per soffocamento da corpo estraneo  non solo per il “corpo estraneo” che hanno ingerito accidentalmente ( palline di gomme, prosciutto crudo, insalata,caramelle gommose,giochi etc etc …), ma soprattutto perche’ chi li assiste nei primi drammatici momenti di solito NON è “ formato “ a queste manovre e genera disastrose conseguenze.

Il NON SAPERE genera errori: prendere per i piedi un bambino che è ostruito, o peggio ancora mettere le dita in bocca, sono le prime due cose che vengono fatte dal soccorritore occasionale non preparato…e che di solito cagionano la morte del bambino.
Ma allora cosa fare ?
Questi siti ci daranno tante utili informazioni che potrebbero aiutarci a salvare una vita:

http://www.manovredisostruzionepediatriche.com/

http://www.happyfamilyonlus.it/

Set 29, 2009 - cura    5 Comments

NEI SOSPETTI?

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Può capitare di avere dei nei e non sapere se sono innocui o a rischio.

 

In questo LINK troverete qualche consiglio su come controllarli.

Prevenire è meglio che curare.

Ed essere tranquilli non fa mai male.

Giu 20, 2009 - cura    5 Comments

EUSTRESS o non DISTRESS…questo è il problema !

Lo Stress e le Piante Adattogene

Nel linguaggio quotidiano il termine stress è 460912883.2.jpgutilizzato molto spesso per indicare una situazione psico-fisica caratterizzata da malessere generale e tensione, a loro volta associati a disordini sempre più comuni nella società contemporanea: ansia, insonnia, irritabilità, stanchezza, depressione.

E’ innegabile che lo stress sia una condizione in grado di influenzare non poco lo stato di salute di una persona e le ricerche scientifiche evidenziano quanto possano essere profondi gli effetti dello stress sull’organismo umano. Per esempio sono stati ripetutamente dimostrati gli effetti negativi dello stress sullo stato emotivo e sul sistema immunitario delle persone.

1372066860.pngRecentemente si ha la tendenza a distinguere tra “eustress” (stress in positivo) e “distress” (stress in negativo). Il prima risulta essere l’insieme di tutti gli stimoli fisici, fisiologici e psicologici, che rappresentano le gioie e i dolori quotidiani e che ci permettono di sentirci “vivi” e “attivi” e quindi in buona salute. Praticare sport in maniera regolare comporta sicuramente dei piccoli stress per il nostro organismo ma nel tempo gli effetti di questa attività risulteranno essere positivi in termine di benessere. Chi svolge ad esempio lavori all’aria aperta, andrà incontro a stress fisici maggiori rispetto a chi svolge lavori di ufficio ma riuscirà sicuramente a sviluppare una maggiore resistenza in termini di adattamento agli sbalzi termici con un conseguente rafforzamento delle difese immu1557692963.8.jpgnitarie nei confronti di determinati disturbi stagionali come ad esempio quelli legati alle vie respiratorie.

Quando però le situazioni di stress diventano troppo intense e troppo prolungate si corre il rischio che gli strumenti di cui il nostro organismo è dotato non siano sufficienti a ristabilire una condizione di equilibrio e occorrerà quindi utilizzare una strategia di recupero psico-fisico caratterizzata da riposo e tranquillità. In un contesto del genere la natura ci offre delle piante medicinali, dette adattogene, le cui proprietà possono essere di valido aiuto. Il termine adattogeno è stato coniato appositamente per spiegare proprio l’azione che q639160643.jpgueste piante svolgono nei confronti dell’organismo supportandolo nel processo di adattamento a forti stimoli esterni.

Tra le piante adattogene più comuni troviamo il ginseng (Panax ginseng), l’eleuterococco (Eleutherococcus senticosus), la whitania (Whitania somnifera) e la rodiola (Rhodiola rosea). Le proprietà adattogene di queste piante sono utili non solo in situazioni di stress già in atto ma anche a scopo preventivo.

PETIZIONI on line

Tutte le petizioni le trovate qui:  http://www.animalisti.it     

 

In questa sezione sono presenti tutte le petizioni degli Animalisti Italiani. Scegli la Campagna e scarica il modulo per la raccolta delle firme. Ogni firma è importante!                                                                 http://www.animalisti.it/prg/client/template/mainpage.php?module=petizioni&operation=list

Lasciaci la tua e-mail e sarai aggiornato sulle iniziative dell’associazione.

 

TUTTE LE INFORMAZIONI SU http://www.animalisti.it
petizione per la campagna:
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Mag 13, 2009 - cura    11 Comments

ginseng ed eleuterococco

GINSENG

f192bcd21d3d69c38427e925fe07c8e7.jpg52134831b85bbef6635cd2140cc42f05.jpgStimola le ghiandole surrenali, antistress (resistenza al freddo, al calore, a intossicazioni chimiche, alla fatica,etc.), stimola la sintesi proteica e il SNC attività ipoglicemizzante (riduce la concentrazione ematica di glucosio, utile nel diabete mellito), ipolipemizzante (riduce il tasso dei lipidi nel sangue), ipocolesterolemizzante (abbassa il colesterolo), epatoprotettore, attività antiaggregante piastrinica e fibrinolitica, immunostimolante, potenziamento del NGF (nerve growth factor), anabolizzante (stimola i processi costruttivi dell’organismo) generale, miglioramento dei riflessi, accellerazione alla risposta nervosa, riequilibra il sistema nervoso, etc.

Ha alto contenuto di principi attivi tonificanti : ginsenosidi (composti chimicamente molto complessi), vitamine del gruppo B, vit. C, olio essenziale (0.05%), peptidi, pollini, saponosidi, aminoacidi, minerali (tra cui germanio) ed oligoelementi.

Contiene anche manganese che è un potentissimo antiastenico.

Esteriormente ha effetto revitalizzante del tessuto cutaneo, sostantivante e lucidante dei capelli

E ‘ sicuro dal punto di vista tossicologico, pressocché esente da effetti collaterali, anche se dosi prolungate possono dare effetti simili a quelli dati da una dose eccessiva di corticoidi.

In genere si somministra in brevi periodi (ad es. tre mesi) ed a intervalli regolari.

I ginsenosidi sono anche “scavenger” (spazzini) antiradicali liberi potenti.

Detto anche Panax ginseng.
Habitat: Il Panax Ginseng è nativo della Cina e coltivato estensivamente in Cina, Korea, Giappone e Russia. Il Panax quinquefolia è nativo del Nord America.
Il Panax Ginseng è la qualità più pregiata tra le 50 specie che compongono la famiglia.

Ha un alto contenuto di isoflavoni (fitoestrogeni) e altre sostanze ormonosimili come l’estradiolo, che hanno un influsso diretto nel regolarizzare la produzione ormonale femminile.

Caratteristiche e proprietà:
Il Ginseng non ha bisogno di presentazioni, perché è la sostanza energizzante probabilmente più conosciuta e più usata che si trovi in natura.
Ha alto contenuto di principi attivi tonificanti: ginsenosidi (composti chimicamente molto complessi), saponine con struttura triterpenica, tutte le
vitamine del gruppo B (tra cui si trova una percentuale – dallo 0, 01 allo 0, 1 – di colina, una sostanza già presente nell’organismo e che partecipa al controllo della pressione sanguigna, abbassandola e regolarizzandola) , vitamina C, vitamine A, E e K, acido folico (con il quale si identificano fattori vitaminici in precedenza indicati come vitamina B1, B2 e vitamina M), olio essenziale (0.05%), peptidi, pollini, saponosidi, tutti gli aminoacidi essenziali, minerali ed oligoelementi (sodio, potassio, magnesio, zolfo, fosforo, ferro, zinco, cobalto, manganese – un potentissimo antiastenico – antifatica, alluminio, rame, germanio, silicio, vanadio e diverse terre rare), enzimi (amilasi, glicolasi, fenolasi), acidi grassi polinsaturi (oleico, fitosterolico, serterpenico, stiroleico, oleanolico); acidi organici basi di acidi nucleici e nucleosidi: Adenina, Guanina, Uracile e Uridina; i fitosteroli: Campesterolo, beta-sitosterolo, Stigmasterolo; Sostanze ormonosimili di tipo estrogeno e androgeno: Estriolo, Estrone, beta-estradiolo; amido, mucillagine, tannino, olii e resine.
Di recente, una sostanza antiossidante denominata “Maltol”, è stata scoperta da ricercatori Coreani.
E le ricerche continuano, per svelare i segreti di una radice che pare non voglia smettere di essere considerata veramente misteriosa.

Anche se cure miracolose sono state attribuite al Ginseng e il suo nome botanico latino suggerisce una abilità da panacea, il suo uso principale è come tonico. La sua unica combinazione di componenti e principi attivi agisce su una vasta gamma di funzioni come l’assorbimento del glucosio, la funzione cerebrale, la respirazione e le ghiandole endocrine. La radice è usata come tonico per invigorire e combattere la fatica, la ridotta capacità sul lavoro, la concentrazione, e nella convalescenza.
Il Ginseng aiuta a ripristinare la normale funzione ghiandolare dopo la contraccezione o la terapia ormonale (di sintesi).
Al ginseng, la moderna farmacologia riconosce una azione tonica e corroborante, confermando l’esperienza millenaria orientale.

* adattogeno – agisce sui sistemi immunitario, endocrino e nervoso grazie alla sua abilità di aumentare la capacità dell’organismo di adattarsi allo stess interno ed esterno rafforzando quei sistemi. Il farmaco adattogeno è una sostanza che aumenta la capacità di reazione del cervello e del surrene, migliorando quindi la resistenza dell’organismo di fronte ai più diversi agenti lesivi di carattere chimico, fisico, meccanico, farmacologico e biologico. In altre parole, il farmaco adattogeno aiuta l’organismo ad adattarsi più facilmente alle circostanze che lo colpiscono.

* tonico – agisce su tutti i sistemi grazie alla sua abilità di rinvigorire e rafforzare tutti i sistemi e gli organi. Il ginseng coreano è particolarmente utile nei pazienti in convalescenza da gravi incidenti, operazioni chirurgiche serie, o malattie debilitanti legate all’età. E’ utile nel sostegno delle malattie a lungo termine, delle debolezze respiratorie, della debolezza sistematica, della funzione cerebrale, per l’assorbimento di zucchero, per le ghiandole endocrine, e per tutte le malattie da deficienza.

* stimolante – agisce su tutti i sistemi grazie alla sua abilità di aumentare temporaneamente la funzione e l’attività in modo rapido

* ipoglicemizzante – agisce sul sistema endocrino e sulla funzione ormonale grazie alla sua abilità di ridurre o controllare l’alto tasso di zuccheri nel sangue (che è principalmente responsabilità del pancreas)

* stimola le ghiandole endocrine e surrenali

* riequilibra e stimola il sistema nervoso centrale

* antiastenicoantifatica – agisce sul sistema endocrino e la funzione ormonale grazie alla sua abilità di prevenire e/o alleviare la fatica – grazie alla presenza di Manganese che è un potente antifatica

* antistress – dà resistenza al freddo, al caldo, alle intossicazioni chimiche, alla fatica, ecc.
Esperimenti sull’uomo e sull’animale ribadiscono l’effetto antistress del ginseng. Da queste ricerche si deduce che non soltanto il ginseng accresce la resistenza in situazioni stressanti “eccitando” semplicemente il sistema nervoso ma si pensa che riesca anche ad intervenire a livello ormonale. La sua azione equilibratrice dipenderebbe dall’interazione tra i suoi principi attivi con gli psicoormoni, cioè quegli ormoni che non solo defluiscono dal cervello per trasmettere ordini a tutto l’organismo ma circolano all’interno del cervello stesso.

* afrodisiaca – stimola il desiderio e le funzioni sessuali.
Alla capacità di combattere efficacemente lo stress, si collega infatti la possibilità del ginseng di intervenire positivamente nella risoluzione di alcuni problemi sessuali, come l’
impotenza
, la frigidità , la mancanza di desiderio. Un elevato livello di stress, infatti, rappresenta sicuramente uno dei principali fattori che influenzano negativamente una felice vita sessuale.
Se poi, all’accrescimento della capacità di resistenza in situazioni stressanti aggiungiamo l’azione antidepressiva e quelle toniche e rivitalizzanti, appare evidente come il ginseng, pur non essendo una sostanza afrodisiaca in senso stretto, possa essere molto utile in tutti i casi di “stanchezza sessuale”.

* stimola la sintesi delle proteine

* anabolizzante – stimola i processi costruttivi dell’organismo (crescita muscolare)

* accelera il metabolismo

* abbassa e controlla il tasso di lipidi nel sangue agendo così sul fegato e sui sistemi di disintossicazione

* protegge il fegato

* eupeptico – favorisce la buona digestione

* stimola il sistema immunitario

* potenzia il fattore di crescita dei nervi

* migliora i riflessi * agisce sul sistema cardiovascolare con regolazione della pressione arteriosa – grazie alla presenza di colina, una sostanza già presente nell’organismo e che partecipa al controllo della pressione sanguigna, abbassandola e regolarizzandola

* antiossidante – i ginsenosidi sono potenti spazzini dei radicali liberi. Il “notiziario Chimico Farmaceutico” informa che, in pubblicazioni di alto livello scientifico vengono riportati gli effetti radioprotettivi degli estratti di ” Panax Ginseng” contro i danni cellulari da radiazioni, affermando che è possibile avere una radioprotezione simile a quella della cisteamina. Il ginseng protegge dalle radiazioni (per es. quelle dei telefoni cellulari) rimuovendo i grassi ossidati della membrana cellulare; è l’azione antiossidante quella che previene e diminuisce il danno delle radiazioni.

* antidepressiva e tonica per il sistema cerebrale – il Panax ginseng ha dimostrato di migliorare il tono dell’umore, la capacità mnemonica e l’attentività. Secondo la medicina Ayurvedica, il Panax ginseng è una delle piante maggiormente toniche e ringiovanenti, rivitalizza il corpo e la mente. E’ indicata in modo particolare per correggere i disturbi degli anziani.

E’ totalmente sicuro dal punto di vista tossicologico, poichè privo di effetti collaterali.

Inevitabilmente la questione della sicurezza emerge dopo lo studio del 1979 R.K. Siegel, che attribuisce una sindrome da abuso da ginseng, caratterizzata da nervosismo, insonnia, ecc. Lo studio è ormai del tutto screditato, dal momento che 14 delle 133 persone esaminate — le 14 che presentavano la cosiddetta sindrome da abuso di ginseng — stavano tutte usando beveraggi a base di caffeina. In più, il ginseng incluso nello studio comprendeva té, tisane, capsule, estratti, compresse, radici, gomme da masticare, sigarette, e caramelle, fino a ben 15 grammi al giorno! Lo studio è stato totalmente squalificato, ma continua ad essere impropriamente citato.

Raccomandazioni per l’uso
Non raccomandato durante la gravidanza e l’allattamento. Sconsigliato l’uso contemporaneo di grandi quantità di caffeina. Non indicato per i bambini o in caso di iperattività. Non eccedere le dosi consigliate. Non assumere se c’è in corso febbre alta.

Storia e curiosità:
Il Ginseng è una della erbe medicinali orientali più famose nel mondo. La filosofia tradizionale cinese della radice a forma di uomo che migliora e prolunga la vita (nei paesi di origine è conosciuto come “la pozione della longevità”) ha trovato conferma in laboratorio (Schopper), e la maggior parte dei ricercatori concorda sul fatto che il ginseng coreano dimostra eccellenti proprietà adattogene che aiutano a tonificare e riequilibrare le funzioni metaboliche e di ripresa del corpo. Le applicazioni nella medicina tradizionale cinese includono il trattamento della stanchezza generale, della fatica cronica, della inappetenza, dell’anemia, del nervosismo, delle amnesie, della sete e dell’impotenza.

La ricerca scientifica recente sta indagando sulle presunte proprietà anticancro del Ginseng, che si ritiene sia particolarmente efficace per le donne nel prevenire i tumori al seno, grazie al suo alto contenuto di isoflavoni.

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Ic37f28fcca04e8347a823d5a1217ebdc.jpgnformazioni analoghe al ginseng.

Contiene eleuterosidi (0.6-0.9%, composti chimicamente molto complessi), cumarine, lignani, acido caffeico, aldeide ciniferilica,beta-sitosterolo, polisaccaridi, zuccheri semplici, vitamine, caroteni, pectina, cera, lipidi, etc.

E’ diffusamente somministrato anche agli anziani per ritardare gli effetti dell’invecchiamento.

E’ privo di tossicità.

Ambedue sono adattogeni, ovvero droghe inoffensive che non sviluppano un ‘azione specifica ma accrescono la resistenza dell’organismo e normalizzano situazioni patologiche.

Si è visto che, nelle persone affette da diabete mellito di tipo 2, entrambi i tipi di ginseng causano una riduzione della glicemia e dei livelli plasmatici di emoglobina A1c. Assumere contemporaneamente insulina od ipoglicemizzanti orali e ginseng, senza un monitoraggio del livello ematico di glucosio, è causa di ipoglicemia. Esiste solo un caso clinico che descrive, in un soggetto con protesi valvolare cardiaca, una riduzione dell’effetto della warfarina dopo assunzione di ginseng, contraddetto da uno studio sull’animale che dimostra la sua assenza.

 

Mag 9, 2009 - cura    4 Comments

dimenticare…ma è giusto?

La pillola che cancella i brutti ricordi

Sperimentata con successo sui topi, un giorno la tecnica che rimuove selettivamente i ricordi dolorosi verrà sperimentata sull’uomo.

[ZEUS News www.zeusnews.it

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Foto via Fotolia

“Anche se i ricordi sono degli insegnanti grandiosi e ovviamente cruciali per la sopravvivenza e l’adattamento, rimuovere selettivamente i ricordi incapacitanti, quali i ricordi traumatici della guerra, potrebbe aiutare la gente a vivere delle vite migliori”. A sostenerlo è il dottor Joe Tsien, del Medical College of Georgia School of Medicine.

Quella elargita dal dottor Tsien non è una pillola di saggezza, ma la premessa all’annuncio di una scoperta: la possibilità di cancellare i ricordi dolorosi.

Secondo Tsien non siamo troppo lontani: “Il nostro lavoro rivela un meccanismo molecolare che potrebbe farlo rapidamente e senza danneggiare le cellule cerebrali.

Gli esperimenti finora condotti consistevano nel sottoporre un topo all’elettroshock e poi rimuovere il ricordo del trauma usando un enzima chiamato CamKII, che agisce su una particolare proteina del cervello che svolge un ruolo cruciale nella formazione dei ricordi. Pare che abbia funzionato.

Prima che si possa sperimentare sugli esseri umani – ha precisato il dottor Tsien – ci vorranno anni o forse decenni: “questa metodologia non è applicabile in situzioni cliniche”. Eppure la pillola che cancella la memoria in modo selettivo (solo i cattivi ricordi) non pare più solo un tema da fantascienza.

D’altra parte – avverte ancora il capo dei ricercatori – occorrerà usare con cautela questa scoperta: “Se qualcuno ha una cattiva relazione con un’altra persona, sperare in una pillola che cancelli il ricordo di quella persona o di quella relazione non è la soluzione”.

 

 

Mag 6, 2009 - cura    14 Comments

HAI DECISO?

VUOI SMETTERE DI FUMARE?2.jpg

Vuoi un consiglio per smettere?

Per tenerti lontano dalle sigarette prova a masticare dei chiodi di garofano:

anestetizzano le papille gustative e rendono sgradevole l’aroma della sigaretta.1.jpg

Apr 24, 2009 - cura    3 Comments

cosa dovevo ricordare?

 LA MIA MEMORIA?  ZERO ASOLUTO !!!!1..jpg

Proverò questi semplici consigli:

Per memorizzare un numero di telefono o un numero civico la strategia vincente è quella di associare ogni numero ad una forma simile ad un oggetto oppure ad un animale: per esempio il numero ‘8’ ricorda un pupazzo di neve mentre il numero ‘2’ la silhouette di un cigno.

– Se avete una giornata ricca di impegni provate ad associarla ad una immagine che li raccolga tutti. Per esempio se dovete andare dal pediatra, in banca e fare la spesa, immaginate di entrare in banca con le borse della spesa e di incontrare il medico.

– Dovete fare un discorso o ripetere una lezione? Immaginatela come un percorso a tappe, una strada con dei cartelli con scritte le parole chiave per aiutare la mente a proseguire nel suo viaggio mentale

-è indispensabile tenere sempre arieggiata la stanza dove si studia, la presenza di ossigeno nel luogo dove si lavora aiuta a migliorare l’attenzione del cervello.

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