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Nov 3, 2009 - magia    8 Comments

AURA

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COS’E’ L’AURA
E’ un campo energetico pieno di colori che circonda il corpo fisico.
Si suddivide in quattro campi energetici principali detti corpi sottili e cioè:

  • corpo eterico
  • corpo emozionale
  • corpo mentale
  • corpo spirituale

I corpi sottili possono essere percepiti toccandoli con le mani, o visti attraverso il terzo occhio, o fotografati in parte con speciali macchine fotografiche o videocamere.

Il corpo eterico è il contenitore del corpo fisico e sporge da esso da 0.5 cm a 5 cm e si presenta di colore azzurro a rete. E’ possibile fotografarlo con la macchina Kirlian. Un taglio, una ferita nel corpo fisico avviene anche nel corpo eterico. Sanando il corpo eterico guarisce anche il corpo fisico.
Il corpo emozionale è il contenitore delle emozioni e sporge circa 10 cm dal corpo fisico. E’ pieno di colori poichè le emozioni sono colorate. Ricordate nel linguaggio comune le frasi “rosso di rabbia”, “verde d’invidia”. Le emozioni non espresse provocano malattia (per chi trattiene la rabbia, o il dolore…). Imparando ad esprimere le emozioni si recupera la salute emozionale e fisica. Il corpo emozionale si può fotografare con una speciale videocamera collegata col computer.
Il corpo mentale è il contenitore dei nostri pensieri. E’ di colore giallo luminoso sporge circa 20 cm dal corpo fisico. In esso troviamo tutti gli schemi ed i pregiudizi che bloccano la nostra vita (es: se esprimo il mio pensiero mi diranno di stare zitto perchè è una frase stupida e non mi vorranno bene…). Imparando a sciogliere gli schemi ed i pregiudizi si recupera la salute mentale e fisica. Non vi è ancora la macchina che possa fotografare il corpo mentale
Il corpo spirituale è il contenitore della nostra energia più alta, più raffinata, più spirituale, dell’energia di amore universale, di volontà divina, di luce divina. Dista sino ad 1 metro e più dal corpo fisico e si suddivide a sua volta in altri 4 corpi sottili (non esiste ancora una macchina per fotografarlo).

LA PERCEZIONE E L’ESAME DELL’AURA A CHE SERVE?
Serve a conoscere lo stato di salute energetico della persona, i suoi blocchi a livello del corpo eterico, emozionale mentale spirituale. Questi blocchi con gli opportuni interventi terapeutici, possono essere sciolti e l’individuo recuperare così la salute emozionale, mentale, spirituale e fisica.

I COLORI DELL’AURA

BLU
Il blu è il colore della pace, del maestro (di colui che insegna) e della sensibilità. Solitamente appare nella parte superiore del corpo, in corrispondenza del settimo chakra. Una persona che irradia in abbondanza questo colore è solitamente sensibile alle questioni di natura metafisica: più questo colore è elettrico,più le sue qualità affiorano nella vita quotidiana. Può in certe persone tendere verso l’azzurro-cielo vivace, ed è questo indice di grande onestà e di temperamento gradevole. Se l’azzurro è un po’ più pallido, siamo probabilmente di fronte ad un segno di interiorizzazione, quasi timidezza. Se nell’involucro astrale è presente una buona quantità di blu scuro siamo in presenza di persone volitive, che lavorano e che desiderano progredire. Un blu accompagnato ad un rosa vivo è segno di un’inclinazione dell’essere alla meditazione e alla preghiera, accompagnato invece da un rosso carminio, rivela una buona dose di ostinazione.
VIOLA
Il viola è segno di profonda connessione con lo spirito. E’ caratteristico di quelle persone che hanno raggiunto un buon sviluppo spirituale. Quando occupa la maggior parte dell’aura, costituendone dunque la base, è indice evidentissimo di un misticismo, la cui forza va al di là delle contingenze quotidiane. Se accompagnato dal giallo denota una forma di intellettualismo dello spirito e un’interesse profondo per occultismo. Il viola pallido rivela un’interesse per i problemi religiosi, se frammisto al blu, segnala una vera e propria ricerca di purezza, oltre ad evidenziare un carattere affabile.
INDACO
L’indaco rappresenta una combinazione di intuizione e spiritualità.E’ il colore considerato dai buddisti espressione dei più elevati termini vibrazionali. E’ connesso con il sesto chakra di cui pertanto è un ottimo stimolatore, poichè favorisce l’apertura vibrazionale dei 96 vortici del cromatismo. Un’aura permeata di questo colore indica che siamo in presenza di un soggetto che sta approfondendo il suo rapporto con lo spirito essendo il sesto chakra connesso con l’amore celestiale, un amore che va al di là di quello umano e che comprende la vita nel suo complesso.
VERDE
Il verde è il colore della crescita, del rinnovamento. Una persona con molto verde è dotata di una forte energia risanante e nutriente. Un verde vivo è il colore che si nota in quei soggetti che hanno intrapreso un ben preciso cammino interiore, molto generosi e pronti ad aiutare gli altri. Globalmente un bel verde mela è segno del donarsi agli altri. Se frammisto di zone azzurro cielo indica il bisogno e la ricerca dell’autenticità e della bellezza. Occorre particolare attenzione alla presenza di verde elettrico lungo le braccia o all’estremità delle dita, perchè è indice di una naturale predisposizione alla cura mediante l’imposizione delle mani. Se questo colore presenta delle macchie di azzurro vivo, è segno di coraggio, che può arrivare anche al sacrificio; se d’un rosso medio denota una personalità equilibrata, costruttiva e responsabile.
ARANCIONE
Il colore arancio indica equilibrio, armonia, guarigione e ambizione. Rivela sempre una grande attività sia che lo si trovi in tutta l’aura sia che interessi la superficie di un arto. E’ attività di equilibrio e armonizzazione degli elementi discordanti, in modo da trasformarli in unità ordinate ed equilibrate. Se il soggetto, ad esempio, sta riprendendosi da una malattia, sono visibili nell’aura macchie o interi strati di arancione. Questo colore significa che il peggio è passato ed è iniziato un processo di riparazione. Normalmente, quando il periodo di riequilibrio è trascorso, l’arancione lascia il posto al verde (fautore di risanamento e crescita). L’arancione è dunque un colore di transazione.
ROSSO
Il rosso è il colore della vitalità dell’energia, del calore, del dinamismo, della passione, dinamismo di temperamento, da non confondere con quello legato alla forza fisica che si manifesta con lo stesso colore, ma localizzato lungo gli arti. Altro ancora è il significato di questo colore, quando si trova ad essere il colore predominante nell’aura astrale, quasi sotto forma dinubi che inglobano il corpo intero: è in questo caso segno di una personalità esuberante con frequenti cambiamenti d’umore e con sentimenti intensi. Un rosso tendente al vermiglio può essere indice di ansia o nervosismo. Se è accompagnato da strisce verdi, evidenzia il desiderio di contatti umani costruttivi e ferma volontà di realizzarsi. Il rosso smorto, simile al rosa, segnala il bisogno di attrarre a sé e di piacere. Se leggermente striato di rosso vermiglio indica una persona orgogliosa, il rosso tendente all’arancio denota una forte passione sessuale.
GIALLO
Il giallo è per eccellenza il colore dell’intelletto e dell’energia. Ciascuna sfumatura esso abbia denota una capacità di funzionamento o un’espressione dell’intelletto. Se notiamo in particolar modo una nube luminosa di colore giallo in corrispondenza del capo, essa è la manifestazione dell’attività cerebrale. Se il giallo si trova in combinazione, per esempio con il verde, avremo un soggetto che manifesta una forte vitalità, favorita da uno sforzo mentale conscio. Il soggetto è caratterizzato da un chakra mentale sviluppato ed in situazioni di profonda concentrazione, la nube gialla può assumere proporzioni straordinarie. Il colore zafferano appartiene a chi, avendo integrato autenticamente la sua conoscenza spirituale, la irradia sotto forma di saggezza.
BIANCO
In questo colore si concentrano tutti gli aspetti luminosi di un individuo, manifestazione di un bellissimo bianco, è sempre segno di grande purezza e verità. E’ naturale che soltanto l’elevazione costante dei pensieri e l’espansione dell’amore che si irradia e si trasforma in azione, possono infondere questo colore nell’Io di ogni uomo. Senza addentrarci in particolari per i quali il nostro vocabolario è troppo povero, aggiungiamo che quest’aura è la risultante di una straordinaria energia d’amore, d’abnegazione e di volontà, quindi come un’antenna tra due tipi di realtà, stazioni ricetrasmittenti di cristallina purezza. Gli esseri che la sviluppano, ovviamente sono prossimi allo stato di realizzazione che corona l’evoluzione umana e camminano verso alti stati di coscienza. Qualora il bianco sia reso ancor più luminoso da riflessi dorati, siamo in presenza di una persona che presta servizio all’umanità con amore divino.
NERO
E’ come un’apertura nello spazio, che porta da su un’altra realtà. Si trova raramente in un’aura ed indica assenza di luce, profondo oblio che sul piano dell’anima si rivela come un’ambizione frustrata. Raramente troviamo persone la cui aura è invasa dal nero poichè in tal caso emanano un’energia distruttrice che spesso porta all’autodistruzione psichica o fisica.

COME VEDERE L’AURA

Per vedere l’aura di un soggetto:

  1. Ponete un soggetto a quarantacinque- settanta centimetri da una parete bianca spoglia. Evitate pareti tinte o tappezzate;
  2. Usate illuminazione indiretta o se possibile la luce del giorno naturale;
  3. Guardate il soggetto da almeno tre metri e mezzo;
  4. Chiedete al soggetto di rilassarsi, di respirare profondamente e di oscillare piano lateralmente tenendo le mani disgiunte lungo i fianchi;
  5. Guardate oltre la testa e le spalle del soggetto e concentratevi sulla parete dietro a lui o lei;
  6. Non guardate il soggetto, concentrandovi invece sulla trama della tinta o della superficie della parete;
  7. Mentre guardate oltre il profilo del corpo, dove inizia l’aria e finisce il corpo, vedrete una fascia di luce confusa attorno al soggetto, dai sei millimetri a un centimetro circa di spessore. Questa è l’aura eterica;
  8. Continuate a guardare oltre il profilo del corpo e dovreste vedere il soggetto come se fosse illuminato dal di dietro, a volte da un colore giallo brillante o argenteo. Un lato brillerà forse di più o pulserà leggermente. Raramente le aure sono uniformi;

Ogni persona è diversa. Alcuni soggetti avranno aure meno visibili di altri e non sempre l’osservatore vedrà subito i colori. L’involucro indistinto o l’alone attorno al corpo sarà visibile nel giro di pochissimo, di solito dopo un minuto o meno.
Sfruttate soggetti diversi e fate esperimenti con l’illuminazione e lo sfondo. Ben presto vedrete una seconda e più grande fascia di luce dagli otto ai settanta centimetri attorno al corpo. Questa è l’aura astrale. Di solito è più scura e più diffusa.

Per vedere la vostra stessa aura:

  1. Mettetevi davanti ad uno specchio ad almeno mezzo metro, possibilmente anche più distanti;
  2. Sistematevi in modo che nello specchio dietro di voi sia visibile una superficie di colore bianco o neutro;
  3. Rilassatevi, respirate profondamente e oscillate piano lateralmente;
  4. Focalizzatevi sulla trama della superficie della parete dietro voi;
  5. Mentre fissate la parete oltre la testa e le spalle, vedrete l’alone di luce attorno al corpo muoversi con voi mentre dondolate piano;
  6. Ricordatevi di respirare profondamente, dato che ora siete sia l’osservatore che il soggetto;
  7. L’illuminazione dovrebbe essere attenuata, né troppo luminosa né troppo scura. Sperimentate. Non si possono vedere aure nella totale oscurità e la luce brillante cancellerebbe ogni cosa tranne le aure più vibranti;
  8. Il colore degli abiti non è importante. Scoprirete forse che il vostro colore aurico, appena vi siete abituati a vederlo, striderà con alcuni capi del vostro vestiario, vedrete comunque i colori veri qualsiasi cosa indossiate;
  9. Fate esperimenti con la proiezione di un colore. Pensate ad un colore e cercate di visualizzarlo; tramite questo esercizio potete mutare temporaneamente il vostro colore di base e vedere il cambiamento;
  10. Mentre espirate, l’aura dovrebbe ampliarsi. Il declamare i numeri dall’uno al trenta con voce normale aiuterà a liberare l’energia. Respirate ogni due numeri. Accelerate il conteggio dal numero venti in avanti senza più fare respiri e osservate la vostra aura cambiare dimensione e vibrazione. Appena riprenderete a respirare normalmente con calma, l’aura tornerà alla sua dimensione precedente ma sarà un po’ più luminosa.

Mar 21, 2009 - magia    3 Comments

LA MIA VITA PRECEDENTE

L'alchimia

L’alchimia

DIAGNOSI:


Io non so come ti senti, ma tu eri una femmina nella tua passata incarnazione.
Sei nata nelle vicinanze dell’attuale USA nel Centro-Sud all’incirca nel 1450.

La tua professione era chimico, alchimista, fabbricante di veleni.


Il tuo profilo psicologico nella passata vita era:

Ti piaceva viaggiare e investigare; potevi essere un detective o una spia.


La lezione che devi imparare dalla passata vita in quella presente:

Dovresti sviluppare te stesso: distribuire amore ed coltivare l’abilità a piantare la speranza nei cuori della gente.

L’ambizione non è tutto, la vera ricchezza è seppellita nella tua anima.

Feb 24, 2009 - magia    5 Comments

LE PIETRE:SIGNIFICATO,COME PURIFICARLE,CARICARLE,I CHAKRA


AGATA CORALLO (CORNIOLA)
L’Agata Corallo può servire per rimuovere disturbi emotivi favorendo la comprensione e l’accettazione della sofferenza. Utile nei momenti di sconforto è una pietra che infonde amore e consolazione. Può essere utile per rafforzare lo scheletro ed il rinnovo del tessuto cellulare. Nei momenti di cambiamento fisico, menopausa e andropausa, aiuta ad alleviare i disturbi collegati.
Rafforza il legame con la terra e le sue energie, ci dona coraggio, stabilità e serenità e resistenza, aiuta a vivere nel momento presente e mantiene in movimento la vita, stimola la concentrazione e la creatività.


 

AGATA NERA
Rinforza il sistema immunitario. Aiuta nella formazione delle cellule, quindi è utile in tutte le malattie degenerative come l’aids, la sclerosi multipla e il cancro. Per i disturbi dell’equilibrio e dei movimenti, ottima quindi per la labirintite. Dona coraggio e protegge dalla sfortuna e dalle negatività. 

AMETISTA
Rinforza i sistemi: endocrino e immunitario. Esalta l’attività del cervello destro, delle ghiandole pineale e pituitaria. Potente depuratore del sangue. Aiuta nei disordini mentali. Purifica e rigenera a tutti i livelli di coscienza. Rappresentazione fisica del Raggio Viola dell’alchimia e della trasmutazione. L’ametista insegna l’umiltà, ci aiuta a liberarci dall’orgoglio per aprire la porta del regno della conoscenza e della saggezza. E’denominata la Pietra dell’anima. Cura e scioglie l’ansia mentale. L’ametista ha un buon rapporto con il Quarzo Rosa. Tenere in casa un’Ametista purifica l’ambiente, tiene lontane le persone negative e ci fa sentire più sereni e disponibili verso tutti.

Il nome deriva dal greco e significa “non intossicante”e per questo, nell’antichità, si credeva proteggesse dall’ubriachezza. E’ anche chiamata la pietra dell’umiltà per la sua capacità di placare l’orgoglio e tradurlo, invece, in riflessione ed introspezione. Riduce la collera ed ha effetti benefici sullo stress da lavoro. Posta sopra altre pietre riesce a purificarle.

 

 

CORALLO
Non è esattamente una pietra, potremo definirla come la sostanza, per eccellenza, in equilibrio tra il regno animale, vegetale e minerale. Un’ampia letteratura su questo materiale ha messo in luce le sue virtù e il suo potere, in Africa e in Asia, per esempio, colui che avesse utilizzato come ornamento per il capo il corallo rosso, chiamato anche pietra di sangue, avrebbe ottenuto l’ispirazione divina.

 


FLUORITE
La Fluorite è una pietra insostituibile poiché permette di accrescere il proprio intelletto e coscienza. Grazie alla sua varietà di colori è utile per tutti i centri di energia. Insegna ad accettare le proprie responsabilità. E’ utile per la meditazione, per eliminare i blocchi emotivi e per i disturbi respiratori. Contenendo fluoro è indicata per tutti i problemi di denti.
Sviluppa e raffina lo spirito e la percezione, coordina i due emisferi cerebrali, porta a una maggiore concentrazione e precisione, acuisce la capacità di discernimento e chiarisce le percezioni intuitive.  
 

 

MAGNESITE
La Magnesite , grazie alle sue proprietà purificanti e disintossicanti, può essere utile per i problemi di obesità e durante le diete dimagranti. Può anche essere adatta, come l’Howlite, per i disturbi reumatici e dentali, per livelli elevati di colesterolo e per condizioni di persistente debolezza. Aiuta a purificare il sangue.
Trasmette pazienza e tranquillità, depura corpo e anima, stimola la disponibilità all’ascolto, approfondisce l’amore per noi stessi e anche per il prossimo.
 

MOHAWKITE / MOKAITE
La Mohawkite favorisce le aperture in situazioni stagnanti . La trasmissione e ricezione di messaggi attraverso il piano eterico. Ottima per la meditazione. Può servire per diminuire i depositi di grasso del corpo. Introdotta in una crema per il viso o il corpo rende la pelle vellutata.
Pietra sacra per il popolo tibetano.
 

 

OPALE
E’ conosciuta per la sua proprietà di scomporre la luce nei colori che la compongono, proprio per questo gli antichi ritenevano che l’opale avesse la capacità di “schiarire” le idee e rafforzare la memoria. Gli antichi romani credevano donasse capacità profetiche a chi la indossava.

 

ossidiana.jpgOSSIDIANA
E’ una pietra che nasce dal fuoco, una parte della lava che si solidifica a contatto con l’aria, ed è, probabilmente, l’amuleto per eccellenza oltre che il materiale con il quale venivano costruiti utensili.
Allontana la sfortuna ed è particolarmente adatta a chi è eccessivamente razionale in quanto sblocca l’eccessivo autocontrollo.


OSSIDIANA NOBILE ROSSA

Pietra psichica come tutte le ossidiane, serve a rimuovere blocchi emotivi o fisici. Accelera la guarigione delle ferite e la rigenerazione dei tessuti. L’ossidiana nobile aiuta a superare gli shock, le paure, i blocchi e i traumi di ogni tipo. Rende più consapevoli e spinge a modificare gli schemi di comportamento. Se tenuta nell’ambiente, lo purifica da ogni influenza negativa.


PERLA
Non è una pietra ma un granello di sabbia infiltratosi all’interno di un’ostrica, per la tradizione orientale, invece, sarebbero gocce di rugiada catturate dagli stessi molluschi. Gli indù vi attribuivano poteri magici ed erano convinti che si formassero nel cervello e nello stomaco degli elefanti. E’ il simbolo della purezza e dell’amore, ma si consiglia di non regalare alla propria compagna un anello con perla se l’evento è il fidanzamento, qualcuno crede porti sfortuna. 

 

PIETRA DEL SOLE O ELIOLITE
Rasserena e infonde gioia di vivere, stimolando uno stato d’animo “Solare”. Aiuta nel riuscire a non disperdere inutilmente le forze e le energie necessarie per i propri obbiettivi (da usare in occasione di nuove iniziative intraprese, come l’apertura di un nuovo esercizio, ecc.). Indicata per combattere la depressione e la predisposizione al pensiero pessimistico e negativo, infonde fiducia nel destino e in sè stessi, spingendo all’azione. Benefica per il sistema nervoso vegetativo e per la produzione delle energie di autoguarigione.


PREHNITE
La Prehnite , pietra per sognare e ricordare, può accrescere lo stato meditativo e le capacità profetiche. Può anche essere usata per aumentare la propria energia ed i propri campi protettivi. Può essere utile per i problemi dei reni, della vescica e del tessuto connettivo. In elisir con altre pietre serve per i calcoli renali o biliari.

 

QUARZO FUME’
Il Quarzo Fumé, che ha le proprietà del Quarzo Ialino, è indicato per il suo colore scuro per il 1° chakra. Può essere utile per superare la dipendenza dal fumo, dall’alcool e dalle droghe, e dalla depressione. Rafforza l’epidermide, il tessuto connettivo ed il sistema muscolare.
Provenienza: Minas Gerais- Brasile
Classe minerale: ossidi
Chimica: silicio e ossigeno

QUARZO GHIACCIATO
Esalta le proprietà cristalline del sangue. Attiva e rinforza le ghiandole pineale e pituitaria. Equilibratore emozionale. Stimola le funzioni cerebrali. Amplifica le forme di pensiero. Dà energia a tutto spettro e attiva i livelli di conoscenza. Respinge le negatività nel proprio campo di energia ed ambiente. Riceve, attiva, memorizza, trasmette ed amplifica l’energia. Eccellente per la meditazione.

 


QUARZO IALINO O CRISTALLO DI ROCCA
Esalta le proprietà cristalline del sangue, corpo e mente. Attiva e rinforza le ghiandole pineale e pituitaria. Stimola le funzioni cerebrali. Amplifica le forme di pensiero. Dà energia e attiva tutti i livelli di conoscenza. Respinge le negatività dal proprio campo d’energia ed ambiente. Riceve, attiva, memorizza, trasmette ed amplifica l’energia. Eccellente per la meditazione. Migliora la comunicazione ed il colloquio con l’Io superiore e gli spiriti guida.
Stimola lo sviluppo della completezza e della forza interiore, porta chiarezza e purezza nell’anima e nello spirito e ci aiuta a prendere le decisioni giuste, approfondisce l’intuito e la meditazione ed energia.


SODALITE
Aiuta il pancreas, equilibra il sistema endocrino, rinforza il metabolismo ed il sistema linfatico. Bilancia la polarità maschile e femminile. Attenua la paura. Calma e schiarisce la mente: è un leggero sedativo. Penetra attraverso l’illusione, portando chiarezza e verità. Favorisce la comunicazione, l’espressione creativa. E’una delle pietre che risvegliano il terzo occhio, libera il subconscio dai vecchi schemi mentali aprendo la strada ad un pensiero consapevole.
Approfondisce il pensiero e indirizza il nostro spirito alla verità, stimola la concentrazione, aiuta a realizzare gli ideali e gli obiettivi spirituali, trasmette stabilità, calma e solidità, regala fedeltà a noi stessi e agli altri.
 

TURCHESE
Il Turchese, pietra sacra per gli Egizi, i Persiani e gli Indiani d’America, è vista come una pietra protettiva, avendo il potere di proteggere dalle radiazioni con un campo di energia. Può essere usato per i problemi di gola, respiratori, nervosi, balbuzie e incubi. E’ anche una pietra protettiva per tutti i viaggiatori. Tra le proprietà della pietra spicca quella di avere la capacità di allontanare le energie negative, e sviluppare la capacità comunicativa di chi la indossa.

Cenni di cristallo terapia

COME PURIFICARE LE VOSTRE PIETRE: Lavate ogni volta i cristalli con acqua corrente, tenendole in mano sotto il getto del rubinetto e pensando che mentre l’acqua scorre purifica e rigenera le vostre pietre.

COME CARICARLE. Mettetele sopra ad un’Ametista per una giornata, oppure esponetele alla luce del Sole all’alba o al tramonto. Buon lavoro. PIETRE TERAPEUTICHE.

1° CHAKRA:quarzo affumicato, ematite, granato, rubino, corallo, tormalina nera, onice, ossidiana – per problemi sessuali, circolazione arti inferiori, stitichezza, emorroidi, costituzione debole, istinto di sopravivenza. Posizionare le pietre sul pube (appena sopra gli organi genitali).

2° CHAKRA: Diaspro, Corniola, Malachite – Problemi all’apparato riproduttivo, ghiandolare surrenale, senso del desiderio. Posizionate le pietre due cm sotto l’ombelico.

3° CHAKRA: Quarzo citrino, occhio di tigre, Ambra, Topazio. Problemi agli organi proposti alla digestione, pancreas, zuccheri nel sangue, aggressività, rabbia repressa, ulcere, gastriti, calcoli renali, fegato, emozioni. Posizionare le pietre nella cavità toracica (all’inizio dello sterno).

4° CHAKRA:Quarzo rosa, Avventurina, Tormalina. Problemi al sistema immunitario, anticorpi, polmoni, problemi cardiaci, circolazione arti superiori, sentimenti amorosi, altruismo. Posizionare le pietre vicino al cuore.

5° CHAKRA: Sodalite, Lapislazzuli, Agata blu, Acquamarina, Turchese,. Problemi al metabolismo, tiroide, bocca, orecchie, denti. gola, problemi nella comunicazione. Posizionare le pietre sulla gola.

6° CHAKRA:Ametista, fluorite. Problemi al sistema ormonale, mal di testa, ipofisi, intuizione, sensitività. Posizionare le pietre sulla fronte (alla fine del naso).

7°CHAKRA: Quarzo Ialino, diamante. Problemi psicologici, mentali, depressione, alimentazione, epifisi (ghiandola che governa il sonno e la voglia). Posizionare le pietre sulla sommità del capo (in posizione verticale da seduti).

Dic 31, 2008 - magia    6 Comments

DIVINAZIONE CON LE RUNE

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  • f f,
  • u u,
  • th,þþ (th),
  • a a,
  • r r,
  • k k,
  • g g,
  • w w,
  • h h,
  • n n,
  • i i,
  • j j,
  • ï,eiï (æ, ei),
  • p p,
  • R z (R),
  • s s,
  • t t,
  • b b,
  • e e,
  • m m,
  • l l,
  • ŋŋ (ng),
  • d d,
  • o o.

Le rune possono essere incise su pezzi di legno, su ciottoli, su pietre o cristalli. Si gettano o si estraggono per poi leggerne il significato e trarre gli auspici.

h-HAGALAZ: Forza incontrollabile della natura sia a livello fisico che spirituale. Risoluzione di un mistero, rottura. Annuncia rottura, in ogni forma. Runa negativa che annuncia un evento naturale come una nascita o una morte.

i-EHWAZ: Cambiamenti: traslochi. Albero cosmico, scoprire qualcosa di celato nella terra, resurrezione. Rialzatevi e ricominciate da capo. Grazie alla sua influenza lunare Eihwaz vi da la forza per farvi superare le avversità che alla fine volgeranno a vostro vantaggio. Rovesciata: non è una runa negativa indica sempre un desiderio di cambiamento. Diffidenza, sfiducia, fretta sconsiderata.

z-ALGIZ: Purezza, protezione, preghiera, sacerdotessa. Periodo particolarmente favorevole. Rovesciata: Pericoli nascosti. Avvertimento che riguarda i problemi che possono arrivare in futuro.

b-BERKANA: Rappresenta il concetto di madre e figlio e, in senso metaforico, avere e coltivare nuove idee. Runa della nascita o della rinascita, simbolo di fertilità. Rovesciata: Sterilità, situazione stagnante. Possibili problemi famigliari, malattia.

m-MANNAZ: L’individuo ed il genere umano, il rapporto fra voi e gli altri. La generazione dell’uomo e della donna, il mondo dell’al di là, intelligenza. Rovesciata: disillusione, depressione, incapacità di vedere la realtà.

w-WUNJO: Gioia, illuminazione, preghiera, grazia: ricompensa spirituale. Rovesciata: dispiacere, dolore, pena. Non prendere decisioni importanti per il futuro. Un socio potrebbe fare il doppio gioco.

p-PERTH: Segreto, mistero, gioco delle fate, fato, profezia. Predice una rivelazione. Vi sarà svelato un segreto o verrete in possesso di qualcosa perso da lungo tempo. Potrebbero essere in arrivo ricompense inattese. Indica la chiusura di un ciclo. Rovesciata: spiacevole sorpresa. Solitudine, malinconia.

e-EIWAZ: Attendibilità, credibilità, lealtà. Chiarimenti in una situazione alla fine positiva. Motivazione a raggiungere gli obbiettivi. Rovesciata o con rune negative: debolezza senso di confusione, inganno.

r-RAIDO: Rappresenta un viaggio, ma anche inviare e ricevere messaggi. Può indicare l’ordine dopo il caos ma anche sacrificio, l’evoluzione personale per un diverso stile di vita o una nuova visuale. Rovesciata: viaggio spiacevole o arrivo di una persona non gradita. Indica anche stasi o crisi personale.

t-TEIWAZ: Autorità, capacità di comandare, motivazione. Una forte motivazione si associa ad una grande forza di volontà. Affronterete le difficoltà senza arrendervi. Vittoria in sfide e competizioni. Rovesciata Ingiustizia, sconfitta, situazione di blocco mentale. Probabile separazione.

k-KANO: La runa del fuoco. Fiaccola, cosa celata. Fine dell’oscurità e fuoco della trasformazione. E’ una Runa positiva, aiuta la "guarigione" in tutti i suoi aspetti: dalle difficoltà negli affari ai problemi di salute. Riposo, purificazione, trasmutazione. Rovesciata: perdite, fine di un amore o scioglimento di società.

g-GEBO: L’unione sia sentimentale che lavorativo: legame. Indica anche la capacità di mantenere la propria individualità in un rapporto stabile. Runa sempre positiva non ha significati negativi.

a-ANSUZ: Cambiamenti. La runa della comunicazione, specie fra insegnanti e allievi, usare la sensibilità per ascoltare le forze interiori. Rovesciata: Vi verrà detta una menzogna. Problemi negli studi. Incapacità di discernimento.

s-SOWELU: Totalità, sole, luce, protezione dal mondo sovrannaturale, successo. Grandi vittorie negli affari, o eccessivo superlavoro. Egocentrismo e mancanza di considerazione per il prossimo.

th-THURISAZ: Volontà istintiva, incantesimo, magia, ammaliamento. Indica la forza di chi si difende la reazione. Avviso di protezione contro la tentazione di un’eccessiva ambizione. Rovesciata: Essere privi di difese, violenza distruttiva, costrizione, menzogna o tormento interiore.

d-DAGAZ: Punto di incontro fra gli opposti. Giorno nella sua compiutezza, trasformazione. Conclude il ciclo iniziatico e il ciclo della generazione. La chiarezza che prevale sulla confusione mentale.

o-OTHILA: Ultimo guardiano della soglia. E’ la fine del viaggio e l’ingresso nel regno degli dei, un nuovo sentiero di vita spirituale in arrivo, una illuminazione. Rovesciata: Costrizione, povertà, disordine, fase di stallo o chiusura mentale.

ng-INGUZ: Crescita interiore. Questa runa indica che è il momento di togliersi un peso dall’anima dopo di che potrete ricominciare da capo con nuove energie e nuove idee. Runa molto positiva e solo con molte rune negative indica fallimento fine di una fase della vita e l’inizio di un nuovo periodo.Essere pronti a lasciare le vecchie abitudini per nuove idee, seguendo le richieste interiori.

f-FEHU: Abbondanza, aumento delle proprie sostanze, non per caso fortunato ma per conquista. Evoluzione. L’inizio del ciclo della creazione. Successo, Lavoro che da i suoi frutti. Rovesciata con rune positive indicano ostacoli e ritardi, con rune negative preannunciano perdita materiale, problemi a livello finanziario o sentimentale.

n-NAUDIZ: Resistenza al cambiamento. Visioni illuminanti e capacità di controllare le emozioni, Preoccupazione, conflitto, angoscia. Vita soggetta a rapidi cambiamenti. Rovesciata: E’ necessario toccare il fondo per poter risalire a nuova vita.

i-ISA: Blocco psicologico: culto, luce lunare, conservazione. Matrice divina femminile. Bisogna fermarsi in attesa di momenti migliori. Ritardi, ci si trova ad un punto morto. Elemento di rafforzo delle rune che le stanno vicine.

u-URUZ: Grande energia positiva: promozione, destino, fato. Salute buona o ripresa veloce da una malattia. Miglioramenti e cambiamenti sul lavoro e nelle finanze, promozione o nuova carriera. Con rune positive è successo sicuro. Rovesciata: mancanza di forza di volontà, sfuggono le opportunità, tendenza a farsi guidare da altri. Poca salute. Se ci sono rune positive, sta arrivando un cambiamento positivo mentre, con rune negative, il cambiamento sarà sgradevole.

j-JERA: Periodo di felicità: raccolto, giustizia, fuoco sacro. Jera indica che raccoglierete i frutti del vostro lavoro che sono intesi sia in senso negativo che positivo. Invito all’ottimismo, ciclicità.

l-LAGUZ: Rinnovamento: energia vitale e crescita organica. Acqua, iniziazione magica, evocare gli spiriti, vaticinio, intuito. L’oceano è il mare immenso sotto il quale si cela il mondo dei morti; l’Ade. Quando esce Laguz bisogna fare attenzione ai pericoli della vita. Mente viva, intuito e intelligenza, natura artistica. Agire immediatamente per risolvere un problema. Rovesciata: si attraversa un momento molto confuso, si potrebbero prendere decisioni errate. Mancanza di obbiettività.

la Runa senza numero e senza disegno: E’ la Runa del Karma, del Destino. I alcuni sistemi di divinazione non è contemplata e viene intesa come materiale di scorta.

Come procedere per la lettura delle Rune

Concentratevi e mescolate bene le rune nel vostro sacchetto. Potete pronunciare una preghiera del tipo :

Grande Odino, Signore delle Rune – Amabile Freya, Dea delle Rune Guidate la mia mano ed i miei pensieri, che io riceva una giusta lettura In questo momento ho bisogno di informazioni e di aiuto Guidatemi con le Vostre mani e con il Potere di Aria, Fuoco, Terra ed Acqua Cosi’ sia

Ponete ora la domanda

Estraete le Rune in numero corrispondente al tipo di lettura scelta Mettetele davanti a voi come le avete tirate fuori, dritte o rovesce. E adesso procedete alla lettura.

Diversi metodi per leggere le rune

Estraete una sola Runa :
al mattino, per avere una idea sulla giornata – cosa accadra’ oggi ?

se non si conosce il motivo di una inquietudine : quale e’ il motivo dei miei problemi ?

per qualcuno assente da casa : come sta ?

Estraete tre Rune
per rispondere alla domanda : si o no ?

tutte e tre positive : si
tutte e tre rovesciate : no
due positive : si la terza runa, quella negativa, indica dove e’ la difficolta’.

Estraete tre rune
la prima : il problema cosi’ come e’.
La seconda : cosa fare.
La terza : cosa accadra’ (se si segue l’avviso della seconda runa) e quindi cosa NON accadra’ se si continua cosi’ come adesso.

Estraete cinque rune
La prima : il passato, cosa ha causato questa situazione
la seconda : il presente, il problema che c’e’ ora

Si legge la quarta : l’aiuto che vi potete aspettare di ricevere (da altri, da se’ stessi, da forze cosmiche)

si legge la quinta : quale aspetto del problema deve essere accettato e non si puo’ modificare

si legge la terza : il risultato finale

Questi avvenimenti accadono in tre mesi.

Estraete sette rune
Si riferiscono ad avvenimenti tre mesi nel passato e tre mesi nel futuro

Si presta a domande piu’ complesse che necessitano di maggiori informazioni.

Prima e seconda : il problema
terza e quarta : fattori del passato che hanno causato cio’
quinta e sesta : l’avviso delle Rune
settima : il risultato (se si segue l’avviso delle rune)

Giu 7, 2008 - magia    3 Comments

*STONEHENGE

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Nei paesaggi dell’Irlanda e della Gran Bretagna sono disseminati
antichissimi “monumenti” megalitici: menhir, dolmen, pietre oscillanti e
cromlech. Eppure queste pietre gigantesche furono collocate e ordinate
secondo precisi calcoli astronomici da popolazioni all’apparenza primitive.
Ma perché comunità dalla “economia di sussistenza” sentivano il bisogno di
determinare con matematica sicurezza solstizi e movimenti lunari? Si può
parlare di “ricerca scientifica” presso gli antichi Celti di Gran Bretagna e
d’Irlanda? Un vecchio manoscritto conservato nella Biblioteca del Collegio
del Corpus Christi a Cambridge raffigura il cerchio di pietre di Stonehengeaa246ab7f5ed6f6261cb0c960c479acb.jpg
con sotto questa didascalia.

“Stonehenge, presso Amersbury in Inghilterra. Nel 483 A.D. il Mago Merlino
trasportò la danza dei Giganti dall’Inghilterra a Stonehenge”

Soffermiamoci sull’espressione “danza dei Giganti”. Durante tutto il Medio
Evo, le pietre ritte, i dolmen, i menhir, i cromlech furono noti in tutta
l’Europa sotto le varie denominazioni di “pietre delle fate, pietre
vacillanti, pietre che girano “. L’arcivescovo di Uppsala in Svezia, Olaus
Magnus, grande “fabbricatore” di libri, battezzò “danza dei Giganti” quegli
strani cerchi di pietra, senza dubbio perché scorgeva in essi, al pari
dell’amanuense del manoscritto di Cambridge, dei Giganti trasformati in
pietra dal Mago Merlino durante un balletto misterioso. San Gildas vi
scorgeva l’opera del diavolo:

“meraviglie diaboliche che superavano in mole e numero tutto ciò che aveva
prodotto l’Egitto”.


Lasciamo le epoche mitiche. Già nel 1747 Stukeley propose una ardita
ipotesi. Stukeley fu uno strano personaggio. Medico, si interessava più alle
pietre ritte che abbondano nello Wiltshire, che non alla medicina. Fin dalla
più tenera infanzia, visse in mezzo a quei cerchi magici di pietre elevate,
di allineamenti geometrici, e li interrogava. Li abbandonava solo per meglio
pensare ad essi. Al ritorno, attratto dal loro mistero, chiedeva ad essi in
ginocchio il segreto della loro simmetrica disposizione. Un giorno, dopo
anni di pazienza, di studi e di meditazioni, ritenne di averlo scoperto.
Ecco, secondo lui. il segreto:

“Sulla collina Hakpen esiste un piccolo cerchio, che precede un viale
formato da sei o otto pietre, orientate da est a ovest. Fra Kennet e
Avebury, vi è un altro viale che conduce ai cerchi, ma con direzione
nord-sud. Se si congiungono questi frammenti con una linea curva e si sa
guardare, si distingue perfettamente che Hakpen è la testa di un serpente,
il viale il suo corpo e Avebury è una parte sinuosa del corpo, la cui coda
si trova tracciata – più lontano – dalle due pietre del dolmen chiamato
“Rifugio della pietra lunga” e situato a mezza strada tra Avebury e
l’estremità dell’animale.”

Stonehenge e i cromlech similari sono dunque testimonianze di un culto del
serpente. A tale ofiolatria bisognava dare un nome per descrivere i templi
all’aria aperta. Lo Stukeley dette loro il nome di “Dracontia”. Ed ecco,
sulla base di molti testi latini, inventato di sana pianta un nuovo culto.

Tuttavia, poco a poco, alcune osservazioni dapprima fortuite, poi
controllate e confrontate, indussero qualche dotto a pensare ad un rapporto
tra la forma di Stonehenge, il suo orientamento e il corso del sole. Pare
che il primo a richiamare l’attenzione su tale eventualità sia stato un
certo John Smith nel 1771. Ma, prima di esporre teorie e ipotesi moderne
sull’origine, la data e il significato di Stonehenge, conviene dire qualche
parola sul monumento.

Stonehenge è inserita essenzialmente entro un’area rituale di forma
circolare, delimitata da un fossato e da una serie di cerchi di pietre poste
verticalmente, alle quali conduce un largo viale, orientato da nord a est e
definito da due scavi. Al centro dell’area si innalzano altri monoliti, uno
dei quali supera i dieci metri di altezza. Alcune pietre sostengono
architravi che le uniscono due a due. Quattro di tali monoliti, sormontati
da tre architravi, ancora si elevano così come erano all’origine, proprio di
fronte al viale che conduce a Stonehenge.

Il cerchio di pietre esterno porta il nome di “Cerchio di Sarsen”
espressione il cui significato si è perduto e che in senso stretto si
applica soltanto ai menhir dello Wiltshire. La parola sarsen è stata poi
estesa alla pietra arenaria a tubercoli con la quale tutti i monoliti sono
stati realizzati. Il diametro del cerchio è di circa trenta metri. Sulla sua
circonferenza si elevavano trenta monoliti; oggi ne rimangono solo sedici,
che – quasi tutti – raggiungono i quattro metri di altezza. Gli architravi
che li sormontano portano l’altezza complessiva a metri 4,75. Tali
architravi, tagliati in forma di arco, sono leggermente più larghi alla
sommità anziché alla base in modo da controbilanciare l’effetto della
prospettiva. Essi erano fissati sulle pietre mediante un dado tagliato in
modo da incastrarsi in una caletta ricavata nello spessore dell’architrave
medesimo.


Nell’interno del Sarsen Circle vi è un secondo cerchio di ventitré metri di
diametro: quello delle Pietre azzurre – Bluestone Circle – e di tali pietre
ne restano una ventina, la maggior parte contrapposte diametralmente. Sempre
verso l’interno, si succedono poi altri due ordini di pietre collocate in
forma di ferro di cavallo, aperto in direzione nord-est.

Il primo, la cui costruzione ricorda quella del Sarsen Circle, era in
origine formato da cinque gruppi di due monoliti, sormontati da un
architrave. Il gruppo più alto raggiunge l’altezza di dieci metri. Il
secondo, formato da strutture più piccole, conta diciannove pietre, la più
alta delle quali raggiunge soltanto l’altezza di metri 2,40.

Al centro del monumento, entro il secondo ordine di pietre a ferro di
cavallo., vi è una pietra piatta della lunghezza di circa cinque metri,
coricata sul suolo. La forma e la giacitura le hanno valso il nome di
“pietra di altare”, appellativo che niente può giustificare.

Questo è Stonehenge. Notiamo qualche altro particolare: all’esterno del
Sarsen Circle si rilevano due serie di buche “Z” e “Y”, le prime a una
distanza dal cerchio che varia fra metri 1,50 e metri 5. Le altre a circa 12
metri. La loro funzione rimane misteriosa. Non sembra esservi dubbio che
furono scavate dopo l’erezione dei monoliti. In essi sono stati ritrovati
resti di pietre e di vasellame. Infine, completamente all’esterno, contigua
al fossato circolare, esiste una terza serie di buche, note sotto il termine
di “Aubrey Holes”, dal cognome dell’antiquario che le scoprì nel 1666.

Queste ultime furono accuratamente scavate lungo la circonferenza di un
cerchio di 85 metri di diametro e il loro centro non si allontana mai più di
30 o 35 centimetri da tale cerchio. Come le buche “Z” e “Y”, anche queste
sono state trovato piene di resti diversi: ceneri di legna, residui di selci
provenienti dal taglio di arnesi di pietra, tracce di cremazione ecc.

Sin qui nulla di eccezionale nella disposizione del complesso, se si
eccettua la regolarità con cui sono collocati i grandi monoliti del Sarsen
Cirele e del Bluestone Circle e anche naturalmente ciò che desta meraviglia,
è la mole di lavoro che richiese l’erezione di quei massi. Solo ciò
basterebbe a far ricercare i motivi che dettero origine a una simile
impresa.

Soffermiamoci su qualche punto di rilievo: le Quattro Stazioni per esempio.
E il nome dato a quattro punti situati sul cerchio delle buche di Aubrey,
segnati alcuni da pietre, altri da monticelli (piccoli tumuli, prominenze di
terreno, che non superano l’altezza di metri 1,50). Vi è anzitutto una
pietra che porta il numero 91 – tutte le pietre di Stonehenge hanno un
numero e sono numerate in senso orario partendo dal viale di nord-est –
posta tra le buche di Aubrey 10 e 11. Continuando nella stessa direzione e
seguendo il cerchio delle buche di Aubrey si trova, a ricoprire le buche 17
e 18, un monticello che porta il numero 92, circondato da un fosso poco
profondo. Diametralmente opposti alla pietra 91 e al monticello 92, si
trovano una seconda pietra, la 93, e un secondo monticello, il 94. Se si
congiungono questi quattro punti, due a due mediante due linee, il 91 con il
93 e il 92 con il 94, si rileva che le due linee si intersecano al centro, o
molto vicino, di Stonehenge ove formano un angolo di 60% corrispondente
all’angolo al centro di un triangolo equilatero.

Vi è di più. La Pietra del Tallone, Heel Storie n. 96, che è posta a circa
77 metri dal centro di Stonehenge nel viale che conduce al monumento, è in
fila con un’altra pietra larga, detta Pietra del Massacro – n. 95 – coricata
nel passaggio che, attraverso il fosso circolare, conduce al viale del
monumento.

Tale pietra è chiamata così perché sul suo lato esterno si scorge ancora la
traccia del tallone del monaco contro il quale l’aveva scagliata il diavolo.
La Hell Storie, che è circondata da un fosso, è leggermente inclinata verso
il monumento e, questa sentinella isolata, posta come è nel viale e rivolta
verso il “santuario”, sembra rendergli omaggio. L’inclinazione, che rammenta
quella del fedele davanti alla divinità, rafforza l’effetto misterioso di
quelle mute testimonianze di un culto dimenticato.

Davanti a tali quantità di pietre si può percepire la sensazione di un
passato perduto nel subcosciente. Si comprende perché, nei secoli del Medio
Evo mistico quando l’immaginazione popolava l’universo di demoni, elfi,
giganti e fate, fu naturale scorgere in Stonehenge, come in molti altri
monumenti megalitici, fantastici balletti di giganti pietrificati, qui per
opera di un mago, altrove per l’intervento di un santo. A Stonehenge il Mago
Merlino, nelle lande di Auray, San Cornelio. Se ci si mette al centro di
Stonehenge e si guarda nella direzione della Hell Stone, si nota anzitutto
che la sommità di quella pietra coincide con l’orizzonte e, se ha scelto per
l’osservazione il giorno del solstizio di estate, il 21 giugno, scopre che
in quel giorno il sole appare sulla sommità della pietra. Sembra sia stato
l’antiquario John Smith a constatare per primo, nel 1771, tale coincidenza.
Nel 1901 l’astronomo inglese Sir Norman Lockyer riprese lo studio del
fenomeno e cercò di stabilire in quale misura gli allineamenti di Stonehenge
potevano avere una qualche relazione con il corso del sole.

Il problema consisteva anzitutto nel determinare se la Hell Storie era stata
messa là dove si trova in modo che la sua sommità coincidesse col sorgere
del sole in un dato momento dell’anno. Si è potuto calcolare che il sole
doveva apparire nel viale centrale e sulla sommità della pietra nell’anno
1840 a.C. Ma sappiamo che ad ogni levata del sole corrisponde, in un dato
momento dell’anno, un tramonto del sole diametralmente opposto che però si
può osservare solo se i due orizzonti della levata e del tramonto sono alla
stessa altezza sull’orizzonte, così come avviene in mare. Alla levata del
sole, osservata sulla sommità della Hell Stone, il 21 giugno nel solstizio
di estate, corrisponde dunque un tramonto del sole, diametralmente opposto,
il 21 dicembre, giorno del solstizio di inverno.

Che cosa si nota a Stonehenge? Torniamo al nostro punto di osservazione e
precisamente il centro del monumento. Da qui. il 21 dicembre, si scorge il
tramonto del sole proprio a sinistra della pietra più alta, quella che segna
il posto del gruppo di due pietre poste verticalmente sormontate da un
architrave. Ossia, quando il monumento era intatto, il sole appariva
inquadrato in quella porta rocciosa.

Nel 1912, John Abercromby fece al riguardo una osservazione molto
pertinente. Sino allora, seguendo le conclusioni un poco arrischiate di Sir
Norman Lockyer, dei suoi predecessori e dei suoi discepoli, si riteneva in
generale che Stonehenge fosse un monumento associato ad un culto solare e
che la grande festa di tale culto avesse luogo nel solstizio di estate, il
21 giugno. Con molta sagacia, Abercromby fece notare che non vi è alcun
tempio, in qualsiasi religione, nel quale, una volta entrati, si ritorni
verso l’ingresso per porsi di fronte al punto dove si celebra il culto.
Sembra dunque improbabile che l’oggetto del culto celebrato a Stonehenge sia
stato il sole del solstizio di estate. Al contrario si può benissimo
supporre che sia stato piuttosto il sole del solstizio di inverno, in quanto
in quel periodo poteva apparire inquadrato nel grande arco centrale del
monumento.

Qualunque opinione si abbia di tali giochi siderali, come li considerano –
spesso a ragione alcuni archeologi, bisogna riconoscere che nel caso
specifico, eccezionale, esistono fatti dalla cui constatazione non si può
prescindere. Nel 1846, il Reverendo Eliot Duke fece dal canto suo un certo
numero di osservazioni curiose sulle Quattro Stazioni e vide che esisteva
una relazione tra la loro posizione e i solstizi di estate e di inverno. Fu
lui ad osservare che due linee congiungenti le stazioni 9193 e 92-94 si
intersecavano al centro di Stonehenge. Parimenti sembra che, dopo alcune
osservazioni più recenti, vi sia una relazione tra Hell Stone e le Quattro
Stazioni e che questi cinque siti siano più antichi del monumento stesso.

Sembrerebbe inoltre che, stando al centro di Stonehenge sia possibile vedere
la levata del sole, sulla sommità della pietra 93, il 6 maggio e l’8 agosto
e, sulla sommità della pietra 91, il 5 febbraio e l’8 novembre. Date che
possono essere considerate come corrispondenti all’inizio delle quattro
stagioni.

Ciò premesso, stando alle teorie solari e tralasciando quelle puramente
fantastiche, qual è il significato di questo strano monumento? Alcuni
sostengono, forse a ragione, che si trattava di un tempio dedicato a un
culto solare la cui grande festa coincideva con il solstizio di inverno.
Altri, seguendo le concezioni di Sir Arthur Evans, l’esploratore di Creta
antica e dei palazzi minoici, vi scorgono l’immagine di un labirinto,
l’ingresso di una tomba mistica, di un antro spalancato che metteva in
comunicazione il mondo sublunare con il mondo infernale.

Tutto ciò appare piuttosto fantastico. almeno sino a quando non sarà
effettivamente stabilito a quale popolo e a quale civiltà appartenesse
Stonchenge.

E’ impossibile, oggi, collegare Stonehenge a questa o quella civiltà
conosciuta, della Gran Bretagna o del continente. Naturalmente si è parlato
dei Druidi, ma è noto che ad essi non appartiene alcun monumento dell’epoca
del Bronzo o dei periodi anteriori. Dal XVIII secolo in poi si sono
collegati i Druidi con Stonehenge senza supporto alcuno, e ciò ha condotto
soltanto ad un vicolo cieco. I Druidi arrivarono nella Gran Bretagna non
prima del V secolo a.C. ma Stonehenge è, con ogni evidenza, appartenente ad
un periodo storico molto più antico.

In generale si ammette che il monumento possa appartenere alla fine del
periodo Neolitico britannico o all’inizio dell’Età del Bronzo. Questo perché
si sa che alcune popolazioni neolitiche avevano l’abitudine di innalzare
monumenti megalitici e anche perché diversi oggetti ritrovati a Stonehenge
appartengono a tale epoca. Si noterà tuttavia che nessun monumento
dell’epoca neolitica si apparenta, sia pur da lontano, a Stonehenge. Se
dunque accettiamo l’ipotesi neolitica la realizzazione del monumento sarebbe
avvenuta intorno al 1800 a.C.

Stuart Piggott, dell’Università di Edimburgo, che di recente ha studiato
Stonehenge, ritiene che il monumento appartenga a due periodi. Assegna
l’area rituale, il fossato e le buche Aubrey alla fine del Neolitico verso
il 1900-1800 a.C. e gli oggetti trovati presso le Bluestone, il Sarsen
Circle e le altre pietre in esso contenute, intorno al periodo compreso tra
il 1500 e il 1300 a.C. Ricollega così Stonehenge alle collinette rotonde
della civiltà del Wessex, verso la fine della prima età del Bronzo.

R.S. Newall, al contrario, distingue cinque stadi di costruzione, ma fa
rilevare che è impossibile decidere se essi fanno parte di un solo e unico
progetto oppure se è trascorso un periodo di tempo più o meno lungo fra
ciascuno di essi. In contrasto con Piggott, Newall ritiene che i cinque
gruppi di archi che formano a Stonehenge il cerchio esterno a ferro di
cavallo, somigliano stranamente, per la loro forma, a quei cortili esterni
ai “cairn” dell’Irlanda settentrionale che sono unanimemente assegnati
all’epoca neolitica.

Nel 1951, l’Università di Edimburgo decise di iniziare una nuova serie di
ricerche a Stonehenge. La spedizione era diretta da Stuart Piggott
accompagnato da RJ.C. Atkinson, da J.F.S. Stone e da R.S. Newall. La
missione si era proposta il compito di studiare soprattutto il problema
della data di erezione delle diverse parti del monumento e di stabilire un
rilievo fotografico completo.

La Hell Stone è la pietra di volta sulla quale si fonda l’intera teoria
solare e fu pertanto su di essa che si appuntarono le ricerche degli
scienziati. Fu praticata una analisi accurata del terreno ai piedi della
medesima e i resti che furono raccolti, una volta analizzati con il metodo
del carbonio radioattivo, fornirono la data del 1848 a.C. con un errore
possibile di 275 anni.

Appare evidente la coincidenza di tale data con quelle già precedentemente
indicate. Le buche “V” e “Z” fornirono parimenti alcune materie organiche
che permisero di fissare la loro data al 1500 a.C. corrispondente all’età
del Bronzo.

Una serie di immagini scolpite sulla pietra n. 53 raffiguranti una scure e
un pugnale fornirono altri argomenti di indagine che ancora oggi sono
rimasti al semplice stato di ipotesi.

Le lame di scure, raffigurate in grandezza naturale sulla pietra di
Stonehenge, non creano difficoltà di interpretazione. Sono tutte del tipo
usato in Inghilterra nell’età del Bronzo e un esemplare di questo tipo è
stata trovato non lontano da Stonehenge e si trova oggi nel museo di
Salisbury. Invece il pugnale trovato inciso sulla pietra 53 è di tipo
sconosciuto nell’Europa occidentale di quell’epoca. Tale forma è di un tipo
scoperto sulla costa dell’Egeo. Infatti una stele che sormonta una delle
tombe preomeriche di Micene, ci fornisce un modello simile di tale arma. In
essa vediamo raffigurato sopra un carro un guerriero armato di uno di tali
pugnali. a lama triangolare. Le tombe di Micene sono assegnate al 1600-1500
a.C. Se dunque le sculture di Stonehenge raffigurano ciò che pare sia
ammesso da tutti, un pugnale di tipo miceneo, avremmo una nuova indicazione
di possibili rapporti tra il mondo Egeo e la Gran Bretagna durante l’età del
Bronzo.

Ma il mistero tuttavia perdura completo, sia circa l’architetto, sia circa
il popolo che si recava a Stonehenge per adorare il sole.

Quale fu il popolo che spostava come per gioco tali massi di pietra? Quali
riti esso celebrava con lunghe processioni che percorrendo il viale a passi
lenti si dirigevano verso il santuario?

Nei secoli trascorsi. erano offerti solo canti e preghiere oppure su quelle
enormi e immense lastre di pietra, la Pietra del Massacro e l’Altare colò il
sangue e al sole, fonte di ogni vita, furono offerti come nel Messico, cuori
ancora palpitanti? Non sapremo mai niente di tutto ciò.

Talvolta dobbiamo rassegnarci a non sapere mai. Dopo il Mago Merlino, dopo
la Danza dei Giganti, ecco ora che appare anche lo spettro di Dedalo che,
proveniente dalla lontana Grecia anche lui erra, tra le rovine di
Stonehenge, come il principe Oberon e il folletto Puck, il re Artù, la fata
Morgana e i Cavalieri della Tavola Rotonda.

Il mistero rimane intatto!

Nota

Anche la letteratura si è ampiamente impadronita del mito di Stonehenge.
Recentemente Edward Rutherfurd nel suo libro “Sarum” narra diecimila anni di
storia, dall’ultima era glaciale ai giorni nostri, della magica piana di
Sarum, nome anglo-latino di Salisbury, in mezzo alla quale sorge il tempio
misterioso di Stonehenge, cuore geografico e spirituale dell’Inghilterra,
crocevia di popoli e microcosmo ove si rispecchiano tutte le appassionanti e
complesse vicende che hanno fatto la grandezza del nostro continente e dei
popoli dai quali ognuno di noi discende.

 

                

 

 

 

 
 
 

 

 


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Mag 12, 2008 - magia    Commenti disabilitati su l’animale guida

l’animale guida

 

Gli animali guida o piu’ comunemente “Animali Totem” sono quelli con cui una persona riesce a legare particolari affinita’ fisiche e mentali. Osservando un animale si riesce a percepire il suo umore e quindi si decodificano i suoi comportamenti, spesso questi sono strettamente collegati ai legamenti affettivi, ma non sempre.

Ogni animale detiene uno spirito, nella maggior parte dei casi si tratta di uno “spirito di potere” che puo’ essere quello dell’animale stesso ma anche quello di un altro spirito che usa le sue sembianze.

Secondo gli Anasazi ( i nativi americani ) ogni essere umano possiede 9 totem due dei quali camminano al nostro fianco costantemente (le guide piu’ importanti), mentre gli altri sette seguono tutte le direzioni possibili, quindi: nord, est, sud, ovest, sopra, sotto e dentro.

L’animale guida puo’ aiutarvi ad entrare in contatto con la natura e a ricercare la connessione con la Terra e quindi con la fertilita’, quando ne trovate uno che magari vi colpisce nell’animo o piu’ semplicemente vi regala emozioni vere dovete creare per lui un ambiente ospitale, che possa farlo sentire “a casa” e che possa fargli comprendere un senso di ospitalita’.

Ma una cosa va chiarita, l’animale guida non si sceglie! Non si deve andare nel negozio di animali e dire “scelgo quello”… Assolutamente no. Sara’ l’animale guida a trovarvi o sarete voi ad accorgervene senza selezioni frustranti e puerili.

Come si trova un totem?

 Il sogno
Prima di addormentarvi concedete una preghiera agli spiriti guida e cercate di addormentarvi richiedendo una sua manifestazione, se vi apparira’ cercate di parlargli e ponetegli molte domande, cercando di capire se e’ lui il vostro totem, se la risposta e’ affermativa subito dopo il risveglio avrete finalmente la consapevolezza di averlo trovato. Questo metodo e’ decisamente semplice e lo consiglio ai neofili.

 La visione
Questo metodo e’ gia’ piu’ complesso e si deve praticare quando si raggiunge un certo livello di concentrazione mentale.
Recatevi in una localita’ isolata e passate lì almeno un giorno, passate il tempo sgombrando dalla vostra mente ogni pensiero e concentratevi su una preghiera mirata agli spiriti, chiedete assiduamente di ricevere una rivelazione. L’animale potra’ manifestarsi sotto forma di visione, ma anche sotto forma fisica, ad ogni manifestazione accertarsi se sia realmente lui la vostra guida.

 Il Rito
Per questo serve molta pratica e concentrazione.
Entrate nella vostra area rituali (se non sapete cos’e’ sara’ meglio per il momento concentrarsi solo ai punti 1 e 2 ) oscurate le fonti di luce e sedetevi stringendo tra le mani un tamburo, accendete una candela e bruciate dell’incenso rituale con erbe aromatiche. Iniziate a suonare lo strumento in maniera costante e ripetitiva, tenete gli occhi semichiusi fissando la fiamma della candela e lasciate che la fauna entri nella vostra mente. Visualizzate tutti gli animali che riuscite ad immaginare, quando vi sarete abituati al suono vi accorgerete che un animale e’ stato visualizzato per piu’ volte, ponetegli la domanda e attendete una risposta.

Contattare il proprio Animale Guida

Per contattare il proprio animale guida, il metodo più conosciuto è certamente il Viaggio Sciamanico. Tuttavia, prima di arrivare al viaggio vero e proprio, è opportuno seguire un iter per gradi in cui richiamiamo l’animale prima tramite il sogno, poi tramite la danza, infine con il viaggio sciamanico vero e proprio. Dobbiamo comunicargli che siamo coscienti della sua esistenza e che vogliamo stabilire un contatto. Così iniziamo a richiamarlo la sera, prima di andare a dormire.

¨Distesi sul letto, con la mente sgombra da qualsiasi tipo di aspettativa riguardante l’animale che si presenterà, lo invitiamo a mostrarsi nel nostro mondo onirico. Questo invito va ripetuto più e più sere, per facilitare il contatto possiamo accendere una candela bianca (bianca perché è un colore neutro, poiché non sappiamo che tipo di animale sia) e dichiarare che la candela è dedicata al proprio animale guida e che vogliamo incontrarlo.

¨La danza è di per se un modo per incontrare il proprio animale. Si traccia un cerchio di protezione, che serve a non far passare entità indesiderate e a far in modo che in caso di trance non usciamo fuori dalla zona delimitata.
Il cerchio (che può essere tracciato come più ci piace) deve essere abbastanza ampio da permettere il movimento. Al centro andrà la candela bianca per il nostro animale.
Una volta tracciato il cerchio ci si rivolge, una ad una, alle 4 direzioni, girando in senso orario battendo il tamburo o scuotendo il sonaglio (va bene un qualsiasi altro strumento) chiamando gli spiriti animali che risiedono in ciascuna direzione. Le creature alate dell’Est; animali forniti di artigli e scaglie, i rettili dal Sud; le creature acquatiche da Ovest; animali dotati di corna e zoccoli dal Nord. Quindi ci si sposta al centro e si scuote il sonaglio verso l’alto per rivolgersi agli spiriti del Cielo, e verso il basso rendendo omaggio a quelli della Terra della vegetazione e della fertilità.
Infine si accende la candela al centro, questa è come un faro, un richiamo, per far sapere al nostro animale guida che lo stiamo cercando, invitando.
Ora, sempre scuotendo il sonaglio, con gli occhi chiusi o semichiusi, si inizia a danzare (si può anche utilizzare una traccia audio adatta, più o meno ritmata, ma che duri almeno un quarto d’ora). La danza sacra o danza sciamanica non è un’esibizione artistica, si inizia a danzare muovendo magari le mani, le braccia, dondolando il corpo… a poco a poco il movimento della danza verrà spontaneo, molto spesso la danza non è armonica, ci si ritrova a volte a camminare nel cerchio, a pestare a terra i piedi, a rotolarsi… Nel caso riusciamo a contattare l’animale, dopo un po’ sarà lui a muovere il nostro corpo, oppure danzerà con noi.
Una volta conclusa la danza si può meditare o concludere il rituale ringraziando prima gli spiriti della Terra, quelli del Cielo poi le quattro direzioni girando in senso antiorario. Si può anche lasciare un offerta agli spiriti e al proprio animale.

 

Mag 11, 2008 - magia    2 Comments

CERCA IL TUO ANGELO

 

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* Cerca il tuo Angelo con la tua data di nascita e il suo dono**********************
: 21-25 marzo: Vehuiah. Volontà 26-30 marzo: Jeliel. Amore 31 marzo – 4 aprile: Sitael. Costruzione 5-9 aprile: Elemiah. Potere 10-14 aprile: Mahasiah. Purificazione 15-20 aprile: Lelahel. Luce 21-25 aprile: Achaiah. Coraggio 26-30 aprile: Cahetel. Prosperità 1-5 maggio: Haziel. Indulgenza 6-10 maggio: Aladiah. Grazia 11-15 maggio: Lauviah. Vittoria 16-20 maggio: Hahaiah. Rifugio 21-25 maggio: Iezalel. Fedeltà 26-31 maggio: Mebahel. Verità/Libertà 1-5 giugno: Hariel. Chiarezza 6-10 giugno: Hekamiah. Lealtà 11-15 giugno: Lauviah(2). Rivelazione 16-21 giugno: Caliel. Giustizia 22-26 giugno: Leuviah. Espansione 27 giugno-1 luglio: Pahaliah. Redenzione 2-6 luglio: Nelchael. Insegnamento 7-11 luglio: Yeiayel. Fama 12-16 luglio: Melahel. Guarigione 17-22 luglio: Haheuiah. Protezione 23-27 luglio: Nithaiah. Serenità 28 luglio-1 agosto: Haaiah. Finezza 2-6 agosto: yeratel. Civiltà 7-12 agosto: Seheiah. Longevità 13-17 agosto: Reiyel. Liberazione 18-22 agosto: Omael. Crescita 23-28 agosto: Lecabel. Opportunità 29 agosto-2 settembre: Vasariah. Generosità 3-7 settembre: Yehuiat. Accordo 8-12 settembre: Lehahiah. Rettitudine 13-17 settembre: Chavaquiah. Pacere 18-23 settembre: Menadel. Lavoro 24-28 settembre:. Aniel. spezzare il circolo 29 settembre-3 ottobre: Haamiah. Celebrazione 4-8 ottobre: Rehael. Rispetto 9-13 ottobre: Yezalel. Gioie 14-18 ottobre: Hahael. Spiritualità 18-23 ottobre: Mikael. Organizzazione 24-28 ottobre: Veuliah. Riuscita 29 ottobre-2 novembre: Yelahiah. Arte militare 3-7 novembre: Sehaliah. Promozione 8-12 novembre: Ariel. Scoperta 13-17 novembre: Asaliah. Contemplazione 18-22 novembre: Mihael. Generazione 23-27 novembre: Vehuel. Elevazione 28 novembre-2 dicembre: Daniel. Eloquenza 3-7 dicembre: Hahasiah. Pace 8-12 dicembre: Imamiah. Amnistia 13-16 dicembre: Nanael. Comunione 17-21 dicembre: Nithael. Eredità 22-26 dicembre: Mebahiah. Lucidità 27-31 dicembre: Poyel. Fortuna 1-5 gennaio: Nemamiah. Discernimento 6-10 gennaio: Yeialel. Intelligenza 11-15 gennaio: Harael. Ricchezza 16-20 gennaio: Mitzrael. Consolidamento 21-25 gennaio: Umabel. Amicizia 26-30 gennaio: Iahhel. Sapere 31 gennaio-4 febbraio: Anauel. Unità 5-9 febbraio: Mehiel. Vivificazione 10-14 febbraio: Damabiah. Saggezza 15-19 febbraio: Manakel. Conoscenza 20-24 febbraio: Eyael. Trasformazione 25-29 febbraio: Habuhiah. Guarigione 1-5 marzo: Rochel. Ristabilimento 6-10 marzo: Jabamiah. Trasmutazione 11-15 marzo: Haiayel. Motivazione 16-20 marzo: Mumiah. Rinascere

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