OCCHIO !
La multa col trojan
Se trovate sul parabrezza una multa per divieto di sosta che vi invita a verificare online foto e targa, attenti al virus.
[ZEUS News – www.zeusnews.com – 05-02-2009]
Una volta i creatori di virus stavano seduti comodamente al computer e sfruttavano Internet per inviare i propri malware. Adesso, vuoi per la concorrenza, vuoi perché gli utenti si son fatti furbi, le strategie sono cambiate.
I criminali informatici di Grand Forks (Usa) hanno ideato un sistema originale per convincere le loro vittime a visitare il loro sito e farsi infettare: anziché usare una mail, meglio una multa sul parabrezza.
In realtà, naturalmente, la multa è falsa. Il foglietto che alcuni hanno trovato tornando all’auto ha però tutta l’apparenza di una contravvenzione per divieto di sosta e fornisce l’indirizzo di un sito dal quale scaricare le foto che provano il misfatto.
Chi decidesse di seguire le indicazioni troverebbe le istruzioni per scaricare una toolbar chiamata PictureSearchToolbar.exe che, installata, infetterebbe il Pc della vittima con il trojan che Symantec e McAfee
chiamano Vundo e Kaspersky Monder.
Vundo, a sua volta, farebbe apparire una finestra d’informazioni che indica la presenza di malware (e, in effetti, starebbe dicendo la verità) e poi convincerebbe l’utente a installare un falso antivirus, che naturalmente sarebbe un malware.
Inviare milioni di e-mail di phishing porta un guadagno al mittente, ma che gli eventuali profitti di un’infezione da Vundo possano ripagare la fatica e il tempo perso per la consegna manuale delle false contravvenzioni è davvero incredibile.
NUOCE GRAVEMENTE ANCHE ALL’AMBIENTE
Composizione di una sigaretta:
1. Uscita del fumo principale
2. Materiale filtrante (carbone attivo ed altri)
3. Adesivo
4. Fori di ventilazione (non sempre presenti)
5. Inchiostro
6. Adesivo
7. Uscita del fumo secondaria
8. Filtro
9. Carta del filtro
10. Tabacco e addiitivi
11. Carta
12. Punto di combustione e ceneri
di Marinella Correggia |
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il mondo…
Il mondo sarà aggiustato solo quando gli uomini saranno aggiustati ossia, saranno leali ed onesti …
Un bambino ed il suo papà erano seduti sul treno.
Il viaggio sarebbe durato un’ora circa.
Il padre si siede comodamente e si mette a leggere una rivista per distrarsi.
Ad un certo punto il bambino lo interrompe e domanda: “Cos’è quello, papà?”.
L’uomo si volta per vedere quello che gli aveva indicato il bambino e risponde: “E’ una fattoria.”
Incomincia di nuovo a leggere quando il bambino gli domanda un’altra volta: “Quando arriveremo, papà?”.
Il padre gli risponde che manca ancora molto.
Aveva di nuovo cominciato a leggere la sua rivista quando un’altra domanda del bambino lo interrompe e così per tantissime altre volte.
Il padre disperato cerca la maniera di distrarre il bambino.
Vede sulla rivista che stava leggendo la figura del mappamondo, la rompe in molti pezzetti e li da al figlio invitandolo a ricostruire la figura del mappamondo.
Così si siede felice sul suo sedile convinto che il bambino sarebbe stato occupato per tutto il resto del viaggio.
Aveva appena cominciato a leggere di nuovo la sua rivista quando il bambino esclama: “HO TERMINATO”.
“Impossibile! Non posso crederci! Come hai potuto ricostruire il mondo in così poco tempo?”
Però il mappamondo era stato ricostruito perfettamente.
Allora il padre gli domanda di nuovo: “Come hai potuto ricostruire il mondo così rapidamente?”
Il bambino risponde: “Non mi sono fissato sul mondo…. dietro al foglio c’era la figura di un uomo,
HO RICOSTRUITO L’UOMO E IL MONDO SI E’ AGGIUSTATO DA SOLO !!!!”.
Memole-Gattonzola domani compie gli anni !!!
chiamatemi serendipity
La parola Serendipità deriva da Serendip, l’antico nome persiano per Sri Lanka.
Il termine fu coniato dallo scrittore Horace Walpole il 28 gennaio 1754 che lo usò in una lettera scritta a Horace Mann, un suo amico inglese che viveva a Firenze.
Serendipità è un neologismo poco usato nella lingua italiana, proveniente dall’assai più diffuso corrispondente inglese serendipity.
Horace Walpole fu ispirato dalla lettura della fiaba persiana “Tre principi di Serendippo” di Cristoforo Armeno nel cui racconto i tre protagonisti trovano sul loro cammino una serie di indizi, che li salvano in più di un’occasione.
La storia descrive le scoperte dei tre principi come intuizioni dovute sì al caso, ma anche allo spirito acuto e alla loro capacità di osservazione.
Serendipità è dunque – filosoficamente – lo scoprire una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un’altra.
Ma il termine non indica solo fortuna: per cogliere l’indizio che porterà alla scoperta occorre essere aperti alla ricerca e attenti a riconoscere il valore di esperienze che non corrispondono alle originarie aspettative.
Oltre ad essere spesso indicata come elemento essenziale nell’avanzamento della ricerca scientifica (spesso scoperte importanti avvengono mentre si stava ricercando altro), la serendipità può essere vista anche come atteggiamento, e – come tale – viene praticata consapevolmente più spesso di quanto non si creda.
Ad esempio tutte le volte che si smette di arrovellarsi nel ricordare un nome, nella speranza che l’informazione emerga da sé dalla memoria, in realtà ci si sta affidando alla serendipità.
Una famosa frase per descrivere la serendipità è del ricercatore biomedico americano Julius H.Comroe:
«la serendipità è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino».
PER NON DIMENTICARE…
PER RICORDARE… PER SEMPRE
VIVIAMO MEGLIO,VIVIAMO ECO
Anno nuovo vita nuova, per noi e per il nostro pianeta.
Matt Malten, esperto di scienze ambientali della University of Washington in St. Louis, ha una serie di suggerimenti per un 2009 piu’ ‘verde’. Per l’automobile, d’obbligo sono una buona manutenzione di olio, filtri e pneumatici anche se l’ideale resta l’uso del trasporto pubblico o della bicicletta. Passando alla nota dolente della casa, qui sono principalmente due i settori in cui impegnarsi, da una parte il controllo del consumo di elettricita’ – e quindi luci al LED (che hanno consumi quasi pari a zero), per l’illuminazione e totale spegnimento degli apparecchi elettronici (veramente out le lucine rosse dello stand-by) – e dall’altro evitare lo spreco di acqua – e quindi caricare a pieno lavatrici e lavastoviglie per ridurre i lavaggi, e per bere riempire le bottiglie di vetro filtrando l’acqua del rubinetto. Come dimenticare la spesa? Impossibile. Al mercato e al supermercato quindi portare una borsa di tela e abbandonare i sacchetti di plastica (sono molto inquinanti e se anche riciclati la loro produzione richiede molta energia) e privilegiare i prodotti con imballaggi ecologici e di origine locale (quanto inquina il trasporto commerciale su gomma!). Sono tutti piccoli gesti ma aiutano sicuramente a vivere meglio!
norme europee
Qui Europa
Parcheggio disabili: parte la campagna informativa dell’Unione europea
Scopo della campagna è far conoscere le caratteristiche del contrassegno europeo, che permette a una persona con disabilità di beneficiare delle facilitazioni offerte ai disabili anche negli altri Paesi dell’Unione
ROMA – La Commissione Europea Occupazione Affari sociali e Pari opportunità ha lanciato una campagna informativa per far conoscere le caratteristiche del contrassegno europeo di parcheggio per i disabili. Tale contrassegno consente a un disabile, che ha diritto a particolari agevolazioni nel Paese in cui risiede, di beneficiare delle facilitazioni offerte ai disabili negli altri Paesi dell’Unione in cui si sposta. L’iniziativa è stata promossa dopo l’approvazione, avvenuta in data 3 marzo 2008, da parte del Consiglio dell’Unione Europea, della Raccomandazione 2008/203/CE sul contrassegno di parcheggio dei disabili (che modifica la raccomandazione 98/376/CE).
Il contrassegno europeo è stato introdotto da una raccomandazione del Consiglio nel 1998. La raccomandazione prevede che i contrassegni per disabili abbiano caratteristiche uniformi e che vengano riconosciuti da tutti gli Stati membri, in modo da facilitare gli spostamenti in auto dei loro titolari. L’allegato della raccomandazione, intitolato: “Disposizioni relative al modello comunitario uniforme del contrassegno di parcheggio per disabili”, precisa le caratteristiche del contrassegno europeo (misure, colore, plastificazione, indicazioni riportate).
Spetta agli Stati membri rilasciare il contrassegno, in base alla propria definizione di disabilità e secondo le modalità loro prescelte. La raccomandazione non si propone infatti di modificare le norme nazionali sul rilascio del contrassegno di parcheggio per disabili; tuttavia, il fatto che il contrassegno sia riconosciuto in tutta Europa facilita notevolmente la libera circolazione e l’autonomia dei disabili nella Ue. Il testo delle raccomandazioni e gli altri documenti correlati sono disponibili alla pagina http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=432&langId=en. In Italia si può fare riferimento al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali – D.G. per l’inclusione sociale e la CSR/Divisione V (Via Fornovo 8, 00192 ROMA).
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TAO
Il dono disinteressato dell’amicizia
è una delle più grandi gioie della vita