Mag 27, 2008 - blog life    1 Comment

eBay

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Il bambino messo all’asta su eBay

Una mamma mette all’asta per scherzo il figlio di otto mesi. La polizia sta indagando.

[ZEUS Newswww.zeusnews.it – 26-05-2008]

 

“Metto in vendita il mio bambino quasi nuovo perché piange troppo. Maschio, lungo 70 cm, può essere usato in una fascia portabambini o in un passeggino”: quest’annuncio ha campeggiato su eBay sabato scorso per un paio d’ore, poi è stato tolto.

L’inserzionista è una giovane mamma di Krumbach, in Baviera, che si trova ora indagata dalla polizia in seguito a quello che lei ha definito “solo uno scherzo” e che invece, per i poliziotti, è un sospetto di “traffico di bambini”.

Uno scherzo un po’ folle – che peraltro ha dei precedenti – e che ha spinto quelli che hanno visto l’annuncio ad avvisare la autorità, le quali hanno avviato le indagini e posto il bambino sotto custodia.

Intervistata da Bild, la donna ha detto: “Era solo uno scherzo. Volevo solo vedere se qualcuno avrebbe fatto un’offerta. Hanno portato mio figlio in ospedale e la settimana prossima dovrò sottopormi ad alcuni test psichiatrici.

Nessuno, comunque, ha avanzato offerte nelle due ore in cui l’annuncio è rimasto online. La base d’asta era di 1 euro.

 

 

Mag 27, 2008 - blog life    Commenti disabilitati su VIOLENZA SULLE DONNE

VIOLENZA SULLE DONNE

 

  

Un dramma quotidiano che si consuma quasi sempre in famiglia:
i principali colpevoli sono ma mariti, compagni e parenti

Parlano i dati. E non lasciano scampo. In Italia, la violenza sulle donne (spesso madri), sessuale, fisica e psicologica, è un problema quotidiano. Che si consuma quasi sempre in famiglia. E di cui la maggior parte delle donne fa ancora fatica a parlare. E’ una strage di innocenti, in pieno terzo millennio, in un paese che si ritiene avanzato e paladino della difesa dei diritti umani.

L’indagine Istat. Il 21 febbraio 2007, l’Istat ha presentato i risultati di un’indagine finanziata dal Ministero per i Diritti e le Pari Opportunità con i fondi dell’Unione Europea, per la prima volta completamente dedicata a questo fenomeno.
 Venticinquemila donne tra i 16 e i 70 anni, provenienti da tutto il territorio nazionale, formano il campione esaminato. Il metodo usato è stato quello dell’intervista telefonica. I dati si riferiscono al periodo gennaio-ottobre 2006. In pratica l’altro ieri. Informazioni più che attendibili, riportate da tutti i più importanti quotidiani e telegiornali, e di cui si è parlato (finalmente) il 25 novembre scorso, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”. Prima e dopo, il niente. Il tema, come spesso capita, scompare da tutti i grandi media.

Vocabolario. Prima dei dati, però, tre definizioni che forse è meglio non dare per scontate: -Violenza fisica: va dalle forme più lievi a quelle più gravi; si intende la minaccia, per una donna, di essere colpita fisicamente, di essere spinta, strattonata, presa a schiaffi, calci, pugni, colpita con un oggetto, ustionata o minacciata con le armi;
-Violenza sessuale: comprende stupro, tentato stupro, rapporti sessuali non desiderati subiti per paura delle possibili conseguenze, attività sessuali degradanti e umilianti;
-Violenza psicologica: ha varie forme, e spesso molte donne faticano a rendersi conto di essere vittime di una forma di violenza: ne fanno parte, tra le altre, le denigrazioni, il controllo dei comportamenti, le intimidazioni, le limitazioni economiche imposte dal partner e le strategie di isolamento.

Numeri spaventosi. E veniamo ai principali risultati dell’indagine, che riguardano, lo ricordiamo, anche il Sud Italia: sono quasi 7 milioni le donne che hanno subito uno (o più insieme) dei tre tipi di violenza (citati sopra) nel corso della loro vita.
Il 14,3% delle donne con un rapporto di coppia attuale o precedente, inoltre, è stata vittima di almeno una violenza fisica o sessuale da parte del proprio partner; se poi si considerano solo le donne con un ex partner, la percentuale arriva a toccare il 17,3%.
Il 24,7% delle donne italiane ha invece subito violenze da un altro uomo.
Mentre la violenza fisica è più di frequente opera dei partner (12% contro 9,8%), accade il contrario per quel che riguarda la violenza sessuale (6,1% contro 20,4%), soprattutto per il peso delle molestie sessuali. La differenza, infatti, è quasi nulla per gli stupri e i tentati stupri.

Il silenzio.
Il vero problema è che le vittime restano quasi sempre in silenzio: il 96% delle violenze subite da un non partner e il 93% di quelle subite dal proprio compagno, infatti, non sono denunciate. Non crediamo serva aggiungere commenti a questa amarissima realtà.

Gli stupri in famiglia. La maggior parte delle violenze si consuma in ambito familiare, e gran parte delle vittime (e spesso si parla di madri con figli) ha subito più episodi di violenza nel corso della propria esistenza. C’è da aggiungere che tale violenza ripetuta avviene più frequentemente da parte del partner che dal non partner (67,1% contro 52,9%).
Gli stessi partner, mariti o compagni, sono anche i maggiori responsabili degli stupri (il 69, 7%). Nel 17,4% dei casi, gli autori delle violenze sono comunque conoscenti della vittima. Sono nel 6,2% dei casi, gli autori sono estranei; inoltre, nel 91,1% dei casi gli stupri sono ripetuti, e nell’ 11,2% la donna era in cinta. Il contrario di quello che vorrebbero farci credere i mass media. Altro che extracomunitari, quindi. Come si deduce facilmente dai dati, dunque, per una donna il rischio di subire uno stupro (piuttosto che un tentativo di stupro) è tanto più elevato quanto più è stretta la relazione tra autore e vittima.

La violenza psicologica. Sette milioni 134 mila donne hanno subito o subiscono violenza psicologica in Italia: le forme più diffuse, in questo caso, sono l’isolamento o il tentativo di isolamento (46,7%), il controllo (40,7%), la violenza economica (30,7%), la svalorizzazione (23,8%) e le intimidazioni nel 7,8% dei casi.
Il 43,2% delle donne ha subito violenza psicologica dal proprio partner attuale. Di queste, 3 milioni 477 mila ne sono state vittima sempre o spesso (il 21,1%); 6 milioni 92 mila donne hanno invece subito solo violenza psicologica dal partner attuale (il 36,9% delle donne che attualmente vivono in coppia); 1 milione 42 mila donne hanno subito, oltre alla violenza psicologica, anche quella fisica o sessuale.

La violenza in famiglia non è percepita come reato.
Può sembrare incredibile, ma sono tantissime le donne che spesso non si rendono conto di essere vittime di violenza, e considerano normali tali comportamenti. Ciò avviene nei troppi casi in cui la violenza si verifica in famiglia, e spesso è accompagnata da un claustrofobico clima di omertà. Infatti, il 21,3% delle vittime, pur avendo avuto la sensazione che la propria vita fosse in pericolo in occasione della violenza subita, non l’ha considerata un reato. Solo il 18,2% delle donne pensa alla violenza subita in famiglia come tale (e quindi degna, almeno in teoria, di essere denunciata); per il 44% si è trattato semplicemente di “qualcosa di sbagliato”; mentre, per il 36%, solo di “qualcosa che è accaduto”. Anche nel caso di stupro o tentato stupro, solamente il 26,5% delle donne lo ha considerato un reato.

Le conseguenze della violenza subita. Le donne che hanno subito più violenze dai propri partner, in quasi la metà dei casi hanno sofferto, a seguito di esse, di perdita di fiducia e autostima, di sensazione di impotenza (44,9%), disturbi del sonno (41,5%), ansia (37,4%), depressione (35,1%), difficoltà di concentrazione (24,3%), dolori ricorrenti in diverse parti del corpo (18,5%), difficoltà a gestire i propri figli (14,3%), idee di suicidio e autolesionismo (12,3%).

L’ultima “novità”: lo “Stalking”.
Il fenomeno dello “stalking”, di cui si è molto parlato negli ultimi mesi, è in realtà strettamente connesso al tema della violenza psicologica. Si tratta di comportamenti persecutori ai danni delle donne (e sono due milioni e 77mila quelle che in Italia hanno subito tali forme di violenza) da parte dei partner al momento della separazione o in seguito ad essa.
Ora vediamo in pratica cosa sono costrette a subire queste donne: il 68,5% dei partner cerca insistentemente di parlare con contro la loro volontà; il 61,8% chiede ripetutamente appuntamenti per incontrarle; il 57% le aspetta fuori casa, o a scuola, o al lavoro; il 55,4% invia loro messaggi, telefonate, e-mail, lettere o regali indesiderati; il 40,8% le segue o le spia; l’11%, infine, adotta altre strategie. Quasi il 50% delle donne vittime di violenza fisica o sessuale da un partner precedente ha subito anche lo stalking.

E i figli? Chiudiamo con un ultimo dato, che ci riporta, in parte, all’intervista a Concita De Gregorio: 690 mila donne hanno subito violenze ripetute da partner e avevano figli al momento della violenza. Il 62,4% ha dichiarato che bambini e ragazzi hanno assistito ad uno o più episodi di violenza. Nel 19,6% dei casi vi hanno assistito “raramente”, nel 20,2% “a volte”, nel 22,6% “spesso”.

Conclusioni. Inutili ulteriori considerazioni a questo dramma nazionale. Donne e uomini, madri e padri, amici e parenti omertosi (oltre, evidentemente, ai mass media, a chi governa, e alle autorità che dovrebbero garantire la sicurezza di ogni cittadino) possono solo rendersi conto in fretta di quanto fino ad oggi è accaduto. E da qui ripartire. Per il bene e il futuro di tanti figli incolpevoli. A. Pr.

Per approfondire:

www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070221_00/ (permette di scaricare tutti i dati; tra le altre cose, sono anche disponibili i grafici che evidenziano le differenze tra sud, centro e nord Italia in merito alle diverse tipologie di violenza);

www.repubblica.it/2007/02/sezioni/cronaca/istat-violenza-donne/istat-violenza-donne/istat-violenza-donne.html (un articolo sull’indagine Istat pubblicato da “Repubblica”);

www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/violenza-donne/violenza-donne/violenza-donne.html (un altro articolo sul tema pubblicato da “Repubblica”);

http://www.controviolenzadonne.org/

http://www.donneinsieme.org/

Mag 25, 2008 - blog life    3 Comments

SAGRA DELLE ALFONSINE

ecco le foto che ho scattato alla festa delle Alfonsine7e4a895d100a789ae73994c3cfbb9038.jpg0b7a64c6126d49b373256a5f53a9307c.jpg8009a7c654e8bd5506f27c930279d91a.jpg355c547f13c4c31959fc83fefdbdf46a.jpg<a href=   6a6eeeb500c6fb8207c3d0865bf74a00.jpgd8888392ec5539b997bcdf90fcc8839e.jpg5b4f5175c05d4a90caa6af18aab7b44d.jpg

 

  

24a Sagra delle Alfonsine
La Festa degli Spaventapasseri 
Da Piazza X Aprile a Piazza Resistenza, Alfonsine
Da giovedì 22 a domenica 25 maggio 2008

Quattro giornate di spettacoli,gastronomia,mercato di notte,competizioni sportive:le attività produttive incontrano l’intrattenimento per dare vita ad una fiera paesana che ha saputo rinnovare la sua antica vocazione agricola,per attirare,anno dopo anno,sempre maggiori visitatori.La manifestazione è conosciuta anche Sagra degli Spaventapasseri,in quanto è proprio il tipico fantoccio che i contadini sistemavano in mezzo ai campi,la mascotte che si trova un po’ ovunque lungo il percorso della festa,che si snoda da piazza X Aprile, passando per Piazza Gramsci,sino a Piazza Resistenza,e che vede coinvolte un po’ tutte le realtà locali,dalle associazioni di promozione sociale e culturale,ai commercianti,alle consulte di quartiere,ai volontari.Troveranno posto durante la Sagra l’esposizione di macchine agricole d’epoca,la gimkana trattoristica,le degustazioni di piadina romagnola classica con assaggi gratuiti,i concorsi degli spaventapasseri,il caffè letterario con libreria.Troverete gli stand gastronomici con piatti tradizionali di carne e di pesce e lo stand dei panificatori.L’alternativa è costituita da diverse piccole “Osterie” con piatti umbri,piatti al tartufo, salumi e prodotti tipici locali.Infine spettacoli di danza e ginnastica,concerti, mostre di pittura,mostra estemporanea.

Mag 25, 2008 - sfoghi    9 Comments

LA MIA MAMMA SI CHIAMA SPLENDIDA

Mamma,ma cosa ci fai in cortile?E lei mi guarda con un visetto da bimba entusiasta:-Ora che stò meglio mi porti a fare un giro?-La guardo la mia amata vecchietta,è un pò piegata dalle tante,troppe malattie,che le hanno lasciato tracce indelebili sul corpo in questi ultimi ventisei anni.Ma non indossa una delle sue solite camicie da notte…!Ha un vestitino semplice,con lo spallone e le sta un pò largo,ma si sa,è dimagrita tanto.Però io quell’abito non l’ho mai visto prima…Le guardo i piedi:scarpe coi tacchi!Ma da dove saltano fuori?!?Sono anni che è,che era, su una sedia a rotelle-Mamma,ma con quelle scarpe dove vuoi andare?Non sei abituata a camminare,non puoi farcela!-Il suo sguardo deluso mi fa troppo male,i miei sensi di colpa mi fanno vacillare,come se non mantenessi fede ad una promessa,e poi alla mia mamma ho sempre dato tutto-Se proprio vuoi facciamo un giro attorno a casa…-E lei era già felice.Non mi sembra vero che sia tutto finito:basta ospedali…basta dolore…basta medici…basta disperazione…basta visite…basta stanchezza…basta stanchezza…basta stanchezza…E la mia mamma era lì,lì con me…Ci avviamo lentamente ed io in quel momento ho provato felicità,la vera,autentica felicità…felicità totale…ho provato una senzazione di serenità assoluta…indescrivibile…profonda…   meravigliosa…e lei se ne è accorta e tranquillamente,pacatamente:-Guarda Laura che è tutto un sogno…–Mamma,ma cosa dici:è troppo reale,troppo bello…tu sei qui,io sono qui.Stiamo benissimo–Credimi,è un sogno…-Ed io,di nascosto per non farmi vedere da lei,perchè non volevo che pensasse che non le credevo,perchè non le volevo credere!,mi dò un pizzicotto.E non ho sentito nulla…

Mag 25, 2008 - tecnologia    Commenti disabilitati su una luce nel buio…

una luce nel buio…

09c28e34f3d9a7b4cff4c2cbb5a1a6ab.jpgHo regalato una lucina al mio pc,così non ha più paura del buio
Mag 23, 2008 - gioielli    11 Comments

gioielli

 fate clic sulle foto*******66792e01d5424c7786776c87f7da6ffa.jpgce22ab50321ded3d982e7fcbeaf0e9f6.jpgEcco un’idea semplice semplif2dbfde90563c916826e623cd374edaf.jpgce per creare “gioielli”c75c09e69e415841d059066aae9fec69.jpg senza spendere molto,che possono essere realizzati anche dalla più pigra persona senza alcun talento creativo.chi invece creativo è riuscirà a fare,con questa idea ,che più facile non ce n’è,cose veramente graziose-OCCORRENTE PER IL GIROCOLLO:spille da balia,perline,cordino.ESECUZIONE:si infilano le perline nelle spille da balia,io ho scelto spille da balia di diverse misure.si infila il cordino nel cerchietto delle spille,disposte a gradazione di misura,facendo attenzione che siano tutte girate nello stesso verso-OCCORRENTE PER IL BRACCIALE:spille da balia,perline,elastico cm.20 e alto quanto l’altezza delle spille.ESECUZIONE:cucire ad anello,con piccoli punti,l’elastico.si infilano le perline nelle spille e queste vanno messe in gran numero attorno all’elastico fino a coprirlo completamente.le spille vanno infilate nell’elastico come se le spille fossero chiuse (ho fatto una foto di esempio)895d98558a0864d10e99553bada95b91.jpg

-chi vuole fare un bracciale più completo e particolare può,prima di cucire l’elastico,ricoprirlo con del tessuto leggero.si fa un tubo con la stoffa molto più lungo dell’elastico per permettere l’elasticità.ci si infila dentro l’elastico e si cuce.risulterà un bracciale arricciato in cui infilerete le spille.

 

 

Mag 23, 2008 - tecnologia    2 Comments

DIOR

L’ultima tendenza? Il colmo della chic attitudine? Il must da avere assolutamente e di cui non si potrà piu fare a meno? No, non è una borsa, non è un vestito, non è un paio di scarpe…nemmeno un gioiello… ma quasi… Si tratta dell’ultima meraviglia firmata Dior. La maison conta sette gesti che fanno “l’essere Dior”. Sette come i sette giorni della settimana, i sette peccati capitali, le sette meraviglie… gesti che sono vestirsi, svestirsi, guardare, sedersi, o anche scendere una scala e che rappresentano l’universo Dior. A questi gesti si unisce anche un ottavo gesto…telefonare! E bene si tratta di un cellulare di ultimissima generazione che rivoluzionerà il mondo della tecnologia con il Communication Link Personal System, cioè, il Dior Mini. Il Dior Mini è l’inseparabile dispositvo del telefonino. Un telefonino sviluppato grazie alla tecnologia Sony e l’abilità artigianale svizzera, vero gioiello tecnologico disponibile in due modelli: Diamond and Sapphire Crystal in acciaio inossidabile e cristallo nero impreziosito con 640 diamanti, o il modello Sapphire Crystal in acciaio inossidabile e cristallo zaffiro di diversi colori quali “Pure White”, “Glorious Black”, “Mirror Gray”, “Happiness Pink” o “Dazzling Red”.

Il Dior Mini, si rivela essere l’accessorio cult che ci risolverà tanti problemi. Non vi capita mai di non sentire il cellulare quando squilla o invece di sentirlo ma non trovarlo tra le mille cose che riempiono in borsa? O peggio… non vi è mai capitato di essere in riunione o al cinema, e di non riuscire a spegnerlo subito mentre squilla? Ecco… il Dior Mini ha la risposta a tutti questi piccoli problemi. Appeso alla borsa o al collo come un ciondolo gioiello, il Dior Mini, grazie alla tecnologia Blootooth, si collega direttamente al telefono permettendoci di rispondere alle chiamate, di effettuare chiamate, di consultare il menu del telefono, leggere l’ora oppure spegnere il cellulare. Un accessorio legato al cellulare che si rivela essere un perfetto accessorio moda da esibire in ogni situazione e che si abbina al cellulare (per il più lussuoso Diamond and Sapphire Crystal, il Dior Mini si veste anche con un diamante incastonato in un anello bianco). Suono cristallino, video, immagini e suonerie create in esclusiva per Dior, materiali preziosi e motivo cannage dal design firmato Dior, altissima qualita delle immagini, risoluzione camera 2 mega pixels, peso di 125g, tecnologia qualband e simbolo stella, i cellulari saranno disponibili nelle migliori boutiques Dior del mondo ad un prezzo di 3.200 € per il Sapphire Crystal, e a 18.000 € per il Diamond and Sapphire Crystal, venduti con il loro inseparabile Dior Mini. E.L.

Mag 23, 2008 - animali    9 Comments

CURIOSITA’ SUI GATTI

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Lo sapevi che i gatti… ?
  • Saltano 2 metri e mezzo e cioè 5 volte la loro altezza
  • Il loro campo visivo è di 287° mentre l’uomo è di 210°
  • Hanno 244 ossa mentre l’uomo ne ha 198
  • Riescono a distinguere gli oggetti con un sesto della luce necessaria all’uomo
  • Percepiscono i suoni con una frequenza pari ai 45 kHZ mente l’uomo solo a 17 kHZ
  • Per percorrere 100 metri impiegano 9″ netti
  • Maschi che vivono in campagna riescono a spostarsi su aree che vanno dai 32 ai 93 ettari
  • Circa mentre le femmine su aree dai 6 agli 8 ettari. In città posso spostarsi tra 1,5 e 8 km
  • Sono sprovvisti delle ghiandole sudoripare e che è infatti grazie all’incessante leccaggio del loro mantello che abbassano la loro temepratura corporea dovuta all’evaporazione della saliva durante la stagione calda
  • Sognano molto di più rispetto a uomini e cani
  • Neri porterebbero sfortuna solo in Italia; Nell’Europa settentrionale questi gatti sono invece considerati portafortuna
  • Non percepiscono i sapori dolci
  • Hanno anche loro dei record? Quello per il micio più pesante spetta ad un gatto di 21 kg
  • Non possono muovere la loro mandibola lateralmente


I paesi con il maggior numero di gatti e cani?
USA: 76 milioni di mici circa e 61 milioni di cani
Cina: 53 milioni di mici e 23 milioni di cani
Brasile: 12 milioni di mici e 30 milioni di cani

Che razza di mici va per la maggiore negli USA?

  • Persiano (20,4%)
  • Maine Coon (4,3%)
  • Exotic (2,7%)
  • Siamese (1,9%)
  • Abissino (1,4)


Questa è una tabella che,approssivativamente,rapporta l’età felina a quella umana


 Età gatto  6 mesi  1 anno  3 anni  6 anni  9 anni  12 anni  15 anni  18 anni
 Età uomo  10 anni  15 anni  25 anni  35 anni  50 anni  65 anni  75 anni  90 anni

 

Mag 23, 2008 - gatti    3 Comments

il gatto non è un mistero

Anarchico, intelligente, enigmatico: un studio cerca di tratteggiare il carattere del meno addomesticato degli animali domestici

Prepara un agguato, balza, poi si accuccia, infine fa le fusa: improvvisamente, però, tira fuori le unghie. «Non esistono gatti da soccorso, gatti da guardia, gatti per ciechi, gatti poliziotto, gatti addestrati a individuare esplosivi… Tutto ciò è un sollievo: se si racconta la storia del cane da una prospettiva scientifica, si rischia di attirarsi le ire di schiere di amanti degli animali imbevuti di falsi miti», spiega Stephen Budiansky, giornalista scientifico e autore de “Il carattere del gatto – origini, intelligenza, stratagemmi del Felis silvestris catus” (Raffaello Cortina Editore). «Sui gatti, invece, nessuno si fa illusioni. I gatti sono gatti e chi ne possiede uno in carne e ossa lo sa bene».

Divinità per gli egizi, entità diabolica nel Medioevo, compagno di meditazione per filosofi quali Cartesio e Voltaire, animale domestico mai davvero addomesticato: dalla storia all’etologia, il libro cerca di offrire una chiave di lettura per comprendere alcuni degli enigmi dei piccoli felini che «con i loro occhi lucenti e il passo felpato, si sono sempre sottratti a spiegazioni definitive». In realtà tutto è molto più chiaro di quel che sembra: le fusa, le posture del corpo, i miagolii e anche i gesti più misteriosi del gatto, come quando reagisce improvvisamente con un morso alle carezze – gradite fino a un secondo prima – del suo amico umano.

Qualsiasi altro animale domestico è sociale allo stato brado: il gatto no, è anzi assolutamente solitario in natura. Eppure, a livello puramente anatomico, ben poco differenzia il micio che sonnecchia sul divano dal suo parente selvatico. Il gatto domestico ha matenuto molte delle caratteristiche asociali e persino antisociali del suo analogo selvatico: territorialismo, diffidenza, avversione ai cambiamenti improvvisi, tendenza a “spruzzare” di urina il territorio (che si tratti di un albero o di un comò, poco importa). Le cose che il Felis silvestris fa e quelle che non fa, nel suo ruolo di gatto domestico, ormai da 4mila anni, sono sempre state presenti nel suo patrimonio biologico: a questo livello, le differenze tra la stirpe dei gatti domestici e quella dei gatti selvatici sono sottilissime.

Anche nel rapporto tra sessi i gatti domestici restano imbevuti del loro retaggio evolutivo. La struttura territoriale e sociale tipica del mondo felino sembra ottimizzata per incoraggiare scontri violenti tra maschi e femmine, persino nell’accoppiamento: il pene del gatto, per esempio, è ricoperto di piccole appendici simili a spine che – dopo la penetrazione e l’eiaculazione – provocano una stimolazione molto dolorosa della vagina quando l’organo maschile si ritrae. È probabilmente questa la causa del comportamento della femmina subito dopo l’atto sessuale: alla fine del rapporto essa immancabilmente si volta e sferra una violenta zampata sul naso del maschio. Baruffe sessuali a parte, nel loro stato naturale i gatti ingaggiano dispute solo per il controllo del territorio. La lotta termina quando uno dei contendenti abbandona il campo: non c’è bisogno di ulteriori umiliazioni. Per questo motivo, nella storia dell’evoluzione del Felis silvestris, si è data particolare rilevanza allo sviluppo dei segnali aggressivi.

Molto è dato anche dal carattere: ci sono gatti intraprendenti e gatti timidi, amichevoli e ostili: ma tutti, o quasi, mostrano di non avere alcun interesse nel dimostrare agli uomini di saper fare qualcosa. Ecco perché «quando scegliendo a caso tra persone con stili di vita e formazioni differenti, – racconta Budiansky – si chiede se siano più intelligenti i cani o i gatti, i cani vincono a man bassa». Ma «i padroni dei gatti hanno da tempo escogitato la loro replica a quasta calunnia popolare, ovvero che i gatti sono semplicemente troppo intelligenti per mettersi a fare tutti quegli stupidi giochetti che i cani eseguono volenterosamente e che sembrano impressionare facilmente quell’umanità già così impressionabile di cui facciamo parte».

Mag 22, 2008 - blog life    5 Comments

il grande fratello?


Il Garante per la privacy multa i supermercati spioni

Usare i dati delle “tessere fedeltà” per le proprie campagne marketing richiede l’approvazione esplicita dei clienti.

[ZEUS Newswww.zeusnews.it – 21-05-2008]

 Se un supermercato propone a un cliente abituale una tessera fedeltà tramite la quale accumulare punti non gli sta facendo un favore, ma probabilmente cerca di raccogliere informazioni che siano utili per migliorare i propri affari.

La cosa, in sé, potrebbe anche essere legittima se il cliente in questione venisse informato del destino dei dati che sta consegnando prima di firmare il modulo. Se questo non avviene, il supermercato abusa della fiducia del cliente e il Garante per la privacy può anche multarlo, come successo alla catena GS.

Una sanzione da 54.000 euro è dunque stata inflitta “per non aver informato correttamente la clientela dell’uso che avrebbe fatto dei dati forniti per l’adesione a un programma di fidelizzazione. … Non veniva specificato che i dati personali sarebbero stati utilizzati anche ai fini di analisi delle abitudini, delle scelte di consumo e per strategie di marketing.”

Gli altri ipermercati si ritengano avvisati e si mettano in regola prima di essere colpiti a loro volta dalle sanzioni: raccogliere informazioni sui prodotti acquistati dai clienti al fine di classificarli e “programmare le campagne promozionali o inviare comunicazioni commerciali mirate” non è accettabile se non viene offerta la possibilità di esprimere chiaramente la propria volontà: si può voler attivare una tessera fedeltà senza per questo desiderare di essere invasi dalla pubblicità o spiati quando si fa la spesa.

 

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