Mag 21, 2008 - creatività    1 Comment

simpatia in cucina

318c098dc134e0e01195b59e5b6c80a5.gif1-Ecco come far diventare le carote numero uno! Taglia cinque fette da una carota e dai alla restante parte una forma di automobile da corsa con due semplici incisioni (vedi foto). Usa 4 fette per le ruote e la quinta per il volante, attaccandole al corpo dell’auto con degli stuzzicadenti.
2-Prendi un uovo sodo e tagliane una delle due estremità, in modo che possa stare in piedi da solo. Prendi un pomodoro e taglialo a metà; poi appoggia un97c8b16ca0d8e13944635b6a42b9e707.gifa delle due metà sull’uovo. Guarnisci il pomodoro con dei puntini di maionese, ed ecco comparire il perfetto fungo casetta7ee86ccc0e7a9d6634c81663c6348073.gif dei Puffi. Non velenoso ma salutare… e molto gustoso!       3-La nave dei pirati! Prepara un toast con insalata e formaggio; usa uno spiedo di legno come albero della nave e riempilo di pezzetti di verdura (pomodorini, rapanelli, ecc.). Completa con una fetta di formaggio a mo’ di vela e con mezzo rapanello rovesciato a mo’ di cabina di avvistamento del vascello… pronti a salpare!
   

Scommetti che adesso mangiano più volentieri?

Mag 21, 2008 - blog life    4 Comments

CITTADINI SORVEGLIATI

0f64e0a1fb3935f62d14ee3df879a77d.jpgCittadini sorvegliati a loro insaputa, via Bluetooth L’esperimento, durato sei mesi, è stato realizzato senza che nessuno sospettasse alcunché. [ZEUS News – www.zeusnews.it – 24-04-2008] Foto di Jeff DaviesLa prigione, si sa, non sempre raggiunge gli obiettivi che si propone: chi vi entra corre il rischio di uscirne peggiorato, anziché riabilitato. Così, quando si è scoperto che due responsabili dell’attentato di Madrid nel 2004 si erano conosciuti in prigione, una volta usciti si erano tenuti in contatto e insieme erano stati arruolati da un’organizzazione vicina ad Al-Qaeda, è sorto il problema di come monitorare gli spostamenti degli ex-galeotti, per evitare il ripetersi di tragedie analoghe a quella avvenuta nella capitale spagnola. La soluzione è poi stata individuata nei chip Rfid (Radio Frequency IDentification, ossia Identificazione a radio frequenza): essi permetterebbero di seguire gli spostamenti di chi esce di prigione e controllare se qualcuno di loro si incontra troppo spesso. L’idea è parsa così buona che nel Regno Unito hanno pensato di organizzare una sorta di “prova generale”, per toccare con mano l’efficacia di un metodo che sulla carta semrbava tanto promettente. Come fare, dunque, a realizzare un affidabile esperimento su vasta scala? Usando, invece dei chip Rfid, i segnali emessi dai cellulari e smartphone dotati di tecnologia Bluetooth: la tecnologia per intercettare questi dispositivi, dopotutto, è piuttosto a buon mercato. In tal modo, chi negli ultimi sei mesi sia passato per la città di Bath può star sicuro di essere stato monitorato – senza essere stato prima avvisato – nei propri spostamenti, e che i suoi incontri sono stati diligentemente registrati. Durante il test sono stati catturati i dati di 10.000 singoli dispositivi appartenenti alla gente che vive e lavora a Bath (si tratta di circa un ottavo dell’intera popolazione cittadina): di tutti costoro qualcuno conosceva la posizione e le persone che incontrava, con l’approssimazione di una decina di metri.

Mag 21, 2008 - blog life    1 Comment

DONNE IN RETE

85dba74e178333d0e6fef63b4d9f59a1.jpgè un’associazione che riunisce differenti figure femminili con il comune obiettivo di occuparsi di problematiche prettamente legate al cosiddetto sesso debole. Non solo un’associazione di pazienti o una società scientifica, però, ma un progetto in cui medici, giornaliste, esponenti politici ed altre figure legate al sociale (professioniste in genere di diversi settori) mettono a disposizione la propria esperienza e competenza per la tutela dei pazienti. Il portale www.donneinrete.net, nato nel gennaio 2008, è finalizzato proprio a chiarire le idee circa il Papillomavirus Umano ma l’intenzione è quella di rendere il servizio, con il tempo, un vero punto di riferimento per la salute ed il benessere psicofisico delle donne, toccando anche altre patologie di cui quest’ultime possono essere vittime.

Mag 20, 2008 - blog life, tecnologia    1 Comment

LA COMPAGNA VIRTUALE

La compagna di letto virtuale per scacciare la solitudine

Una ragazza virtuale che fa “compagnia a letto” e reagisce ai movimenti.f926046015addb0c727e02b44de16f2f.jpg

[ZEUS Newswww.zeusnews.it – 20-05-2008]

Drew Burrows, studente della New York University, era stanco di tornare a casa alla sera, tardi, dopo aver lavorato tutto il giorno per poi sdraiarsi da solo in un letto vuoto. Rimasto single da troppo tempo, ha deciso che era ormai necessario trovare una soluzione.

Che cosa dunque potrebbe risolvere meglio questo problema se non una ragazza virtuale? Non si lamenta, aspetta fedele e poi, quando ci si sdraia, cambia posizione e si avvicina, reagendo a ogni mossa del partner umano. L’illusione di trovarsi al fianco una persona vera è così praticamente perfetta, a parte il fatto che manca la terza dimensione.

La ragazza bidimensionale appare sul letto grazie a un proiettore e reagisce alle azioni dell’occupante in carne e ossa grazie a un sistema di sensori all’infrarosso. Certo, non c’è la possibilità di un contatto fisico, eppure “è così bello se sei stanco e trovi qualcuno con cui raggomitolarti”, dice il suo creatore.

Burrows ha già in mente come evolvere la propria invenzione: aggiungedo un cuscino delle dimensioni della ragazza o una intramontabile bambola gonfiabile per rasserenare le notti di tutti quei single forzati che non riescono ad abbandonarsi sereni e solitari tra le braccia di Morfeo.

 

 

Mag 18, 2008 - blog life    4 Comments

la casa sull’albero

ab7fa57f8957985fe5296634a0f1661d.jpg373e0dd518b7461b3c7cf2ddf893130b.jpg

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quando è stata l’ultima volta che sei salito su un albero? per la stragrande maggioranza di noi è difficile ricordarlo. è molto probabile che durante la nostra infanzia sia successo alcune volte – sia che siamo saliti a pochi passi dal terreno sia che ci siamo arrampicati sui rami più alti sentendo il vento soffiare – ma è certamente difficile ricordare la nostra prima volta. quanti anni avevamo? da adulti ci dimentichiamo facilmente cosa si provava a scrutare tra le foglie, mentre guardavamo dall’alto cosa accadeva in lontananza e in basso. come altre, quell’esperienza della nostra infanzia sembra essere persa per sempre. ma non è così. non conta come salire su un albero: ma esserci           la casa è dell’artista Terunobu Fujimori

Mag 17, 2008 - blog life    2 Comments

TASER

cc8a374390adacb385988f27c84f472f.jpgTaser e altre armi vomitevoli

Dopo i risultati spesso discutibili e a volte tragici del taser, negli USA sono allo studio progetti alternativi per rendere inoffensive le persone senza provocare danni permanenti.

[ZEUS Newswww.zeusnews.it – ]

Più volte è stato raccontato e abbiamo avuto modo di vedere l’uso disinvolto del taser da parte delle forze di polizia di tutto il mondo; ma le cronache riportano anche come l’impiego dell’elettroshock come arma di difesa non sia priva di inconvenienti specie se la vittima è sofferente di cuore o peggio portatore di pacemaker.

La Invocon (Innovative Concepts in System Engineering) è in possesso di un brevetto per un apparecchio in grado di inviare raggi invisibili anche attraverso i muri che provoca temporanea sordità, perdita d’equilibrio sino allo svenimento e conati di vomito in tutto simili agli effetti del mal d’auto.

A seguito di un contratto stipulato con la Marina USA, l’arma dovrebbe essere presto in produzione; concepita per non arrecare danni all’organismo ed essere eminentemente dissuasiva, se ne prevede l’impiego su vasta scala, specie in contemporanea all’uso – già impiegato operativamente – di luci abbaglianti in grado di disorientare gli avversari.

Quanto alla polizia USA, ha allo studio una versione parzialmente derivata, cioè una specie di torcia elettrica lunga una quarantina di centimetri, in grado di accecare temporaneamente mediante una potente emissione luminosa di particolari LED; inoltre lo sfarfallio della luce e l’alternanza dei colori provocheranno – anche qui per buona misura – vomito e disorientamento totale.

Senza entrare nel merito della notizia, pure in questo caso le soluzioni si presentano non prive di inconvenienti; basti pensare ai portatori di alcuni gravi handicap, agli anziani e ai giovanissimi, nonché ai malati di epilessia, ai quali già la normale luce lampeggiante può scatenare attacchi incontrollabili.

Qualche perplessità desta anche l’affermazione circa i “raggi” in grado di passare attraverso i muri: qualsiasi radiazione aumenta la propria lunghezza d’onda attraversando un materiale non idoneo ad arrestarla; di norma gli effetti fisici sono più legati alla frequenza che all’ampiezza della vibrazione (pensiamo ad esempio alla luce che attraversando il vetro di una finestra si trasforma parzialmente in calore).

 

 

Mag 16, 2008 - giardino    1 Comment

*Talmud*

91c546c7b3c9536e3a50e3bd7c626af2.gifnel8c28345de47b533718cb7c7bf4e92d10.jpg Talmud è scritto che accanto ad ogni filo d’erba,c’è un angelo che dice:-“CRESCI!”…

Mag 15, 2008 - animali    1 Comment

SOS DA MISSY-andate su: http://www.handlewithcare.tv/it/

186ef2dd8d97c63fbd01790442e8a1e6.jpg76ffea476485263cdd5dfc3cc19ccfd4.gifLaura ti mando questo della lav,aiuta anche tu gli animali,grazie.Messalina

 

Ma una prima vittoria, ancorché temporanea contro questo commercio è stata raggiunta: il Pubblico Ministero dello Stato del Parà, in Brasile, ha emanato un bando all’esportazione di animali vivi da macello.

 

Cosa puoi fare tu?

Invia una e.mail di sostegno al PM del Parà: se il bando diverrà definitivo più di 100.000 bovini saranno salvati da un orribile viaggio per mare.

 

Esprimi il tuo NO al commercio degli animali vivi!

 

Compila i campi previsti per l’invio, alla pagina:  http://www.handlewithcare.tv/it/   e cliccate su AGISCI-

Per saperne di più sulla Campagna che vede la LAV insieme alle associazioni riunite nella coalizione WSPA in una protesta globale contro il trasporto di animali vivi su lunghe distanze, visita la pagina Handle with care.

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