Lug 21, 2009 - blog life    16 Comments

senso di colpa

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Il Senso di Colpa: il grande alleato

Il senso di colpa, tipico della religione ebraica, alveo iniziale del cristianesimo, è passato, da generazione a generazione, fino a noi, grazie alla religione cattolica. La Bibbia, infatti, descrive come il peccato originale (ed il conseguente senso di colpa) provengano da Adamo ed Eva e come, in seguito al loro comportamento, l’uomo abbia perduto il Paradiso.
Se proviamo a ragionare come un bambino, ci potremmo chiedere: se l’uomo deriva dagli originari primati, che già 55 milioni di anni fa popolavano il nostro pianeta, che c’entrano Adamo ed Eva? Infatti, da un punto di vista storico non c’entrano nulla e la Chiesa ha impiegato qualche secolo ad accettare le teorie evoluzionistiche sull’origine della specie umana (tra una condanna al rogo e l’altra), pur continuando ad utilizzare la trappola del senso di colpa.
Allora, il senso di colpa da dove nasce e a che serve?
La radice del senso di colpa è la presenza di una immagine idealizzata di noi stessi, costruita nelle primissime relazioni di vita, a cui non riusciamo (e non riusciremo mai) ad aderire, perché quest’immagine non tiene conto dei nostri limiti, che ci rendono reali esseri umani. Pertanto, la sua presenza dentro di noi ci impedisce costantemente di crescere, perché non ci consente di toccare i limiti e di poterli superare.
Ad esempio, uno dei sensi di colpa più diffusi è legato all’idea di poter ferire una persona amata, a cui siamo profondamente legati. In qualsiasi relazione dove c’è spazio per l’intimità ci si ferisce di frequente, perché i propri limiti ci portano ad essere spesso distratti e, quindi, non “impeccabili” nei confronti dell’altro (come pure nei confronti di Dio). Se continuiamo, però, a mantenere integra l’immagine di noi stessi che non ferisce mai l’altro, ogni volta che, invece, ciò accade, e cioè lo feriamo, dovremo distogliere l’attenzione: minimizzando l’accaduto, negando l’evidenza dei fatti, o giustificandoci con le scuse più varie, perché ci fa troppo male (incrinare l’immagine di “buoni” è troppo doloroso).
Oppure, se proprio non riusciamo a mascherare l’accaduto, dovremo ammettere, solo per un attimo, di aver sbagliato, cercando di richiudere l’attenzione subito dopo, magari scusandoci e promettendo di non ricaderci più: l’immagine, in tal modo, appare appena intaccata e può facilmente essere ricostruita. Anzi, possiamo pensare di essere ancora più “buoni”, perché riusciamo anche a riconoscere i nostri errori ed a scusarci con l’altro.
Infatti, l’ultima fase dell’intera sequenza è la riparazione dell’immagine: dobbiamo fare qualcosa (ai nostri occhi ed a quelli degli altri) per dimostrare che siamo realmente come quell’immagine ci impone di essere. Questo vuol dire che faremo qualcosa per dimostrare che siamo realmente “buoni”.
In realtà, anche se ci arrabbiamo tantissimo, quando qualcuno la mette in discussione, siamo noi stessi i primi a non credere in quell’immagine, ma non sapendo come venir fuori da questa trappola, troppo sofisticata per cavarcela da soli, riduciamo questa consapevolezza ad un lumicino e la releghiamo in cantina.
L’utilità del senso di colpa è evidente: si crea un legame di dipendenza, dal quale l’altro non riesce più ad uscire. Si può, infatti, contagiare inconsapevolmente, un altra persona con il virus dell’attaccamento all’immagine, illudendola che se aderirà a quell’immagine, non sarà più sola e si sentirà sempre protetta. A quel punto, il programma inconsapevole del “nuovo schiavo” sarà quello di esplorare il mondo, e la propria interiorità, senza mai infrangere l’immagine: ogni volta che proverà a varcare la soglia della sua gabbia, il senso di colpa lo riporterà indietro.

senso di colpaultima modifica: 2009-07-21T20:02:00+02:00da lauratani
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16 Commenti

  • Buone le tue susine laura: passi per un caffè?
    don luciano

  • Stai già dormendo?
    Buona notte
    don luciano

  • Si cert: non sei venuta per il caffè! Avevo invitato anche il tuo nuovo amico del blog. Vuoi un po di gelato’
    don

  • Ascolta laura: ma tu di Icy non hai più avuto notizie?
    Sono passato stasera da lei ma tutto è fermo a dicembre
    don luciano

  • Tripla porzione ragazzi, tripla porzione ….
    è in tavola
    don luciano

  • Ciao carissima, tutto bene ???
    Tra non molto parto per le vacanze e andrò, come sempre, a Caorle in provincia di Venezia, e comprerò altri oggetti di Murano da aggiungere alla mia raccolta. Ciao e buona giornata

  • Il risveglio questa mattina già è stato moooolto movimentato… ora è tornata la calma… speriamo duri fino a sera perchè già sono sfinita.

    Un abbraccio!

  • buona giornata! spero che il tuo risveglio sia stato buono, il feroce è scomparso?, mi sono impiasyricciato tutto! con il gelato, ne devo avere ancora un po’ su un occhio, beh vado a prendere il pane,poi torno tra le tegole, ciao cgdg

  • buon giorno laura,
    dormito bene? Ho preparato un buon caffè con pasticcini. Inviterò anche quul golosone di Pony e il nostro nuovo amico.
    Un abbraccio laura
    don luciano

  • quando ero ragazzino e cornificavo le fidanzatine mi prendeva un forte senso di colpa…:)

    buongiorno sindaco

  • weeee ciao laura si la religion ecristica è basata sul senso di colpa, anche se nno solo, e poi la chiesa nno ha accettato affatto la teoria evoluzionistica, è creazionista la chiesa non evoluzionista, torniamo al senso di colpa, nella nostra civiltà esiste perchp strettamente collegato a quello del perdono, questo si autentico caposaldo cattolico

  • tutto bene li?

  • ho di che passare il tempo! guarda, leggi, impara! certo che anche le tue! ciao cgdg

  • Ciao Laura e buona giornata a te. Per me è tutto OK, anche perché si avvicina il momento del “meritato” riposo che se non sarà “vacanza” almeno sarà rilassamento, dolce far nulla, letture a più non posso… e mi sà che “chiudo” anche il blog e mando in ferie anche lui!!!!! Ci vuole!!! E tu? Programmato il riposo estivo?

    Interessante questo tuo post sui “sensi di colpa”. Anche io avevo elaborato una mia “convinzione” sui sensi di colpa, non proprio “perfetta” come questo tuo post… ma credo sufficiente a non impedirmi di superare gli inevitabili”limiti” che poi avrebbero potuto influire sulla mia “crescita”.

    Credo siano un bene i sensi di colpa perché ci impediscono o, almeno, fanno da freno a quelle azioni che, poi, potrebbero rivelarsi dannose per noi stessi o per gli altri… ma non devono essere un ostacolo alla nostra voglia di fare, conoscere, esplorare….. non devono essere un “paravento” dietro cui nascondere le nostre debolezze o, come ben spiegato nel tuo post, la “falsa” immagine di noi stessi!!!!

  • Ciao laura,
    passi per un gelato? Hai letto il commento provocazione del vecchio caro pony?
    don luciano

  • a proposito della berté, se tu sei cattiva lo sono anch’io perché la penso esattamente come te.