Ott 26, 2008 - cura    5 Comments

prevenzione

Se conoscere
significa curare
Il cancro è ancora molto diffuso, ma per certi tumori alcuni accorgimenti e regolari controlli possono consentire di intervenire subito e con crescente successo. A partire dalle donne, i cui punti deboli sono seno e utero
1557692963.4.jpgControllare il proprio peso, seguire una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura, svolgere un’attività fisica, limitare il consumo di alcolici, dare un taglio alle sigarette, curare l’igiene personale. E naturalmente, effettuare regolari controlli medici. Sono le “regole d’oro” per prevenire i tumori, diagnosticare la malattia e intervenire tempestivamente per arginarla. Cioè, in molti casi, per salvarsi la vita: “In Italia ogni anno circa 300 mila persone sono colpite dal cancro e quasi 150 mila muoiono. In tutto, nel nostro paese, il carico di pazienti viventi con tumore è di oltre 1,8 milioni – spiega Morando Soffritti, direttore scientifico dell’Istituto nazionale Ramazzini, la Onlus nata a Bologna nel 1987 per lo studio e il controllo dei tumori e delle malattie ambientali – Oggi, però, è possibile sottoporsi a esami che consentono di fare diagnosi molto precoci e quindi di curare meglio i pazienti, con buoni risultati anche di guarigione. Le terapie e i trattamenti dei sintomi, in particolare il dolore nelle fasi avanzate e progressive della malattia, sono pure migliorati”.
Per effettuare i controlli preventivi più appropriati ci si può rivolgere al proprio medico. Inoltre, esistono oggi anche “pacchetti” preconfezionati, che includono le visite specialistiche più importanti per la diagnosi precoce dei tumori. È il caso di Salute Mia, in vendita nei CoopSalute dei tre ipercoop bolognesi: il piano sanitario per la salute delle donne studiato con la collaborazione tecnica di UniSalute – la compagnia di assicurazione di Unipol Gruppo Finanziario per l’assistenza sanitaria – include esami come la mammografia, la visita senologica o l’ecografia pelvica a un costo contenuto. Sono questi, infatti, i controlli necessari per diagnosticare un tumore al seno o al collo dell’utero, che rappresentano le neoplasie maligne più frequenti nella donna.
“I dati parlano chiaro – conferma Soffritti – In Italia una donna su dieci corre il rischio di ammalarsi di cancro della mammella durante l’arco della vita, e la fascia di età a maggior rischio è quella fra i 70 e i 79 anni. Oltre l’età incidono anche fattori come la predisposizione genetica, l’obesità, terapie ormonali e l’esposizione ad agenti ambientali chimici e fisici, in particolare le radiazioni ionizzanti. Si tratta dunque di un tumore che complessivamente ogni anno fa registrare in Italia oltre 31 mila nuovi casi e 11 mila decessi”. Meno frequenti, ma non per questo meno preoccupanti, i tumori al collo dell’utero, legati per lo più a scarsa igiene, attività sessuale promiscua e infezioni virali: un caso ogni 163 donne.
Sottoporsi a controlli è, in ogni caso, fondamentale. “In Italia – conclude Soffritti – circa l’80% delle donne con cancro della mammella sono vive dopo cinque anni dalla diagnosi, un risultato questo tra i migliori a livello nazionale ed europeo, e sicuramente correlato alla diagnosi precoce. Tra le donne affette da carcinoma del collo dell’utero la percentuale scende un pochino: il 64%. Se il cancro viene diagnosticato in fase iniziale, però, le probabilità di guarigione sfiorano il 100%”.

prevenzioneultima modifica: 2008-10-26T16:30:00+01:00da lauratani
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5 Commenti

  • mia madre era sata operata da veronesi nel 72 ed è vissuta fino a marzo di quest’anno

  • ciao lauretta,
    buona serata e… appena puoi passa da me!
    KISS.

  • Ben tornata laura! Sono certo che hai trascorso un buon fine settimana! Ti mando un grosso ciao
    luciano

  • Ciao Laura, non so se ci sei o non ci sei…questo è il dilemma con cui anfrò a dormire stanotte.

    In ogni caso, buon inizio settimana 🙂

  • hai fatto bene a postare cio’,ma io preferisco non commentare,mia zia ha il tumore al seno,e non sono sicura che la chemio glielo abbia annientato,e mia madre deve farsi operare a una ciste all’utero,avrebbero gia’ dovuto operarla ma il dottore che doveva,sen’e andato dall’ospedale,era pure molto bravo,e lei non l’hanno chiamata,voglio proprio vedere quando si decideranno!!!! un bacio laura tua missyna,interessante anche il post dell’attacco cardiaco,molto interessante.