Nov 17, 2008 - blog life    6 Comments

finalmente un muro che non è sinonimo di prigione

Il “Muro Verde” Enel
A Milano, il primo giardino verticale alimentato soltanto dal sole

Comunicato Stampa del 09/06/2008

Il “Muro Verde” Enel, un giardino tutto rinnovabile

A Milano esiste un muro molto particolare. Si tratta di un innovativo progetto di riqualificazione urbana realizzato da Enel: un giardino verticale nutrito esclusivamente dall’energia del sole.

 

Il recupero di un muro, un residuo di guerra, come espressione di un nuovo linguaggio. Nasce così il Muro Verde realizzato da Enel in corso di Porta Ticinese, un giardino verticale alimentato dal sole, in un’area, di alto valore storico e monumentale.

L’iniziativa si inserisce in una modalità di comunicazione a 360°, che intende promuovere un impegno concreto a sostegno dell’ambiente e di nuove tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili: quello del progetto Ambiente e Innovazione di Enel, che prevede 7,4 miliardi di euro di investimenti, da qui al 2012.

 Il “Muro Verde” verrà infatti alimentato soltanto dall’energia del sole, sia per l’illuminazione notturna, sia per l’irrigazione, grazie a una serie di pannelli solari fotovoltaici installati in posizione praticamente verticale e posti alla base dai tecnici di Enel.si. Questa soluzione rende “autosufficiente” la struttura dal punto di vista dei consumi, permettendo nel complesso, un risparmio di 750 kg di anidride carbonica annua.

Oltre all’assenza di qualsiasi tipo di emissione e, quindi, il risparmio dei combustibili fossili, i principali vantaggi degli impianti fotovoltaici sono l’estrema affidabilità (hanno infatti una vita utile superiore a 25 anni), i costi di manutenzione ridotti al minimo e la modularità e flessibilità di installazione.

Il progetto si compone di due elementi principali: la siepe antigraffiti, che corre lungo l’intera facciata nella parte inferiore e l’installazione artistica di rami e piante rampicanti nella parte superiore. Il giardino verticale, che sorge su una struttura alta 18 metri e profonda 60 centimetri, svolge importanti funzioni: assorbe CO2 dall’ambiente circostante, assorbe raggi UV e calore e mantiene la costruzione più fresca. Ne consegue un risparmio di energia, che evita la perdita di calore durante le ore notturne.

 Inoltre, delizierà i passanti con le essenze e i colori delle 400 piante di specie diversa, accuratamente selezionate, che vivranno all’interno della singolare struttura: falso Gelsomino, Alloro, Ginestra, Lespedeza, Oleandro, Pittosporo, Spirea, Edera, Deuzia e Abulia.

L’inattesa superficie verde, nata in mezzo all’asfalto e al cemento su patrocinio del Comune di Milano e progetto di Temprano (società specializzata in progetti di comunicazione sostenibile in grado di valorizzare il territorio), farà entrare nelle case della metropoli lombarda una verticalità esotica e inconsueta, apportando un tocco di verde e di benessere.

finalmente un muro che non è sinonimo di prigioneultima modifica: 2008-11-17T15:54:00+01:00da lauratani
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6 Commenti

  • Ciao Lauretta! volevo chederti una cosa: ma come si fa a linkare una frase, o un nome…?!!! Tante volte vedo sugli altri blog che passando il cursore su alcune parole, compare la manina e cliccandoci sopra puoi arrivare ad un altro sito… ma come si fa?! Tu lo sai?!!
    Ti mando un bacione e ti auguro una dolce serata! a presto! ;-)))

  • Ma ciao gemellina! Benino, e tu? Oggi in caccia di asili per il pupo… terribilmente indecisa sulla scelta…

  • La mia è una zona poco popolosa… e sono anche andata a visitare qualche asilo privato. Vuoi una chicca? … in uno mi hanno chiesto 5600 euro come retta annuale! Non ti sembra un po’ esagerato? A me quasi è venuto da ridere…

  • Ma Montalbano non è ancora finito…eheheh! ;-))) Dolcissima notte a te!

  • ciao laura buona settimana

    ma perchè c’è il login?
    l’hai rimesso tu?

  • L’iniziativa è interessante e spero possano seguirne altre che contribuiscano a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Il rispetto dell’ambiente è fondamentale per la nostra salute ed il futuro dei nostri figli ma spesso a prevalere sono gli interessi ed ecco spiegato perchè nessuna compagnia automobilistica punta sulle macchine ad idrogeno ed il petrolio continua ad essere l’unico riferimento.