il cassetto degli appunti

“Non smetteremo mai di lottare contro l’utilizzo degli animali al circo, – dicono gli attivisti – questo perchè siamo consapevoli delle sofferenza a cui vengono sottoposti nel corso della propria vita. Gli animali al circo conducono una vita del tutto innaturale e scandita da continue privazioni, felini costretti a sopravvivere in spazi troppo ristretti, lama e dromedari in gabbia, cavalli legati con delle corde. Spesso gli operatori del circo rispondono alle nostre proteste, invitandoci a verificare che i loro animali sono ben tenuti e non maltrattati”.

“Ma per noi, vivere lontano dal proprio habitat naturale, o nascere in cattività ed essere costretti ad affrontare continui spostamenti in gabbia e obbligati ad esibirsi in esercizi che vanno contro la propria natura, è già sinonimo di maltrattamento; senza arrivare poi ai casi di addestramento con l’uso di fruste, spranghe e pungoli di ogni genere, che comunque non sono cosi rari come vogliono far credere i circensi”.
L’associazione conclude in maniera pesante: “100% Animalisti concorda con diversi studi psicologici e ritiene completamente diseducativo portare ragazzi e bambini al circo, dove viene mostrato l’insano modello della sopraffazione sul più debole e del non rispetto verso la sofferenza di un altro essere vivente. L’associazione quindi ancora una volta invita tutti a non partecipare ad uno spettacolo che nasconde violenza e afferma che la propria lotta non si placherà fino a che tutti gli animali, costretti ad una prigionia forzata, saranno liberi da qualsiasi tipo di tortura che si perpetra dietro ai tendoni del circo”.