crolli e decine di vittime.
Migliaia di sfollati .
Una tragedia.
Una preghiera per loro…
Sono circa 50 le unità cinofile giunte sul luogo del disastro: L’Aquila e i paesi limitrofi colpiti dal sisma. Provengono dalla Lombardia, dal Lazio, dalla Toscana dal Veneto e da altre regioni, e sono organizzate dall’Ucis, Unità Cinofile Italiane da Soccorso. Arrivano perfino i cani da valanga dalle zone più montuose perché la solidarietà che in queste ore stringe tutto il Paese attorno alla provincia Aquilana è come un benefico virus che ha contagiato ogni sezione locale di soccorso.
Le prime unità ad arrivare sono state quelle della sezione abruzzese dell’Associazione Nazionale Alpini, poi quelle dell’Associazione alpini di Lombardia, dal Piemonte, da Verona. E ancora, 4 unità sono state inviate dalla polizia che ha anche inviato 8 operatori della sezione scientifica per il delicato compito dell’identificazione delle vittime.
“Sono unità che subiscono un addestramento particolare che va dai 18 ai 20 mesi – ha spiegato Albino Tomaselli segretario nazionale dell’Ucis all’Adnkronos – e viene effettuato sia dal conduttore, proprietario del cane, che dall’amico a quattro zampe e comincia sin da quando il cane è un cucciolo.
“Si comincia con mettere vicine delle casse – ha continuato a spiegare Tomaselli – e si fa cercare al cane un figurante nascosto. Dopo gli esercizi tra le casse si passa alle macerie vere e proprie, allestite in campi organizzati appositamente per gli addestramenti, dove sempre un figurante si nasconde e attraverso il gioco, una pallina o anche un alimento particolarmente caro all’animale, si induce l’amico a cercare la persona”.
“L’animale non si fermerà finché non l’avrà trovata – assicura il segretario dell’Ucis – e comincerà così ad abbaiare per segnalare al proprio conduttore la presenza di un disperso, appunto. L’animale viene, poi, gratificato con carezze e complimenti”.
“Le razze più utilizzate sono i pastori tedeschi, il pastore australiano, i border collie, labrador e golden retriver – ha aggiunto Tomaselli – e da tempo vengono utilizzati anche i meticci, che hanno un grande fiuto e sono molto duttili all’addestramento”.
La ricerca di dispersi tra le macerie dopo un terremoto o altre catastrofi naturali è una fra le tante specializzazione delle unità cinofile.
Il cane poliziotto, in particolare, deve avere dei requisiti fisici e caratteriali necessari per svolgere missioni speciali.