Mag 13, 2009 - cura    11 Comments

ginseng ed eleuterococco

GINSENG

f192bcd21d3d69c38427e925fe07c8e7.jpg52134831b85bbef6635cd2140cc42f05.jpgStimola le ghiandole surrenali, antistress (resistenza al freddo, al calore, a intossicazioni chimiche, alla fatica,etc.), stimola la sintesi proteica e il SNC attività ipoglicemizzante (riduce la concentrazione ematica di glucosio, utile nel diabete mellito), ipolipemizzante (riduce il tasso dei lipidi nel sangue), ipocolesterolemizzante (abbassa il colesterolo), epatoprotettore, attività antiaggregante piastrinica e fibrinolitica, immunostimolante, potenziamento del NGF (nerve growth factor), anabolizzante (stimola i processi costruttivi dell’organismo) generale, miglioramento dei riflessi, accellerazione alla risposta nervosa, riequilibra il sistema nervoso, etc.

Ha alto contenuto di principi attivi tonificanti : ginsenosidi (composti chimicamente molto complessi), vitamine del gruppo B, vit. C, olio essenziale (0.05%), peptidi, pollini, saponosidi, aminoacidi, minerali (tra cui germanio) ed oligoelementi.

Contiene anche manganese che è un potentissimo antiastenico.

Esteriormente ha effetto revitalizzante del tessuto cutaneo, sostantivante e lucidante dei capelli

E ‘ sicuro dal punto di vista tossicologico, pressocché esente da effetti collaterali, anche se dosi prolungate possono dare effetti simili a quelli dati da una dose eccessiva di corticoidi.

In genere si somministra in brevi periodi (ad es. tre mesi) ed a intervalli regolari.

I ginsenosidi sono anche “scavenger” (spazzini) antiradicali liberi potenti.

Detto anche Panax ginseng.
Habitat: Il Panax Ginseng è nativo della Cina e coltivato estensivamente in Cina, Korea, Giappone e Russia. Il Panax quinquefolia è nativo del Nord America.
Il Panax Ginseng è la qualità più pregiata tra le 50 specie che compongono la famiglia.

Ha un alto contenuto di isoflavoni (fitoestrogeni) e altre sostanze ormonosimili come l’estradiolo, che hanno un influsso diretto nel regolarizzare la produzione ormonale femminile.

Caratteristiche e proprietà:
Il Ginseng non ha bisogno di presentazioni, perché è la sostanza energizzante probabilmente più conosciuta e più usata che si trovi in natura.
Ha alto contenuto di principi attivi tonificanti: ginsenosidi (composti chimicamente molto complessi), saponine con struttura triterpenica, tutte le
vitamine del gruppo B (tra cui si trova una percentuale – dallo 0, 01 allo 0, 1 – di colina, una sostanza già presente nell’organismo e che partecipa al controllo della pressione sanguigna, abbassandola e regolarizzandola) , vitamina C, vitamine A, E e K, acido folico (con il quale si identificano fattori vitaminici in precedenza indicati come vitamina B1, B2 e vitamina M), olio essenziale (0.05%), peptidi, pollini, saponosidi, tutti gli aminoacidi essenziali, minerali ed oligoelementi (sodio, potassio, magnesio, zolfo, fosforo, ferro, zinco, cobalto, manganese – un potentissimo antiastenico – antifatica, alluminio, rame, germanio, silicio, vanadio e diverse terre rare), enzimi (amilasi, glicolasi, fenolasi), acidi grassi polinsaturi (oleico, fitosterolico, serterpenico, stiroleico, oleanolico); acidi organici basi di acidi nucleici e nucleosidi: Adenina, Guanina, Uracile e Uridina; i fitosteroli: Campesterolo, beta-sitosterolo, Stigmasterolo; Sostanze ormonosimili di tipo estrogeno e androgeno: Estriolo, Estrone, beta-estradiolo; amido, mucillagine, tannino, olii e resine.
Di recente, una sostanza antiossidante denominata “Maltol”, è stata scoperta da ricercatori Coreani.
E le ricerche continuano, per svelare i segreti di una radice che pare non voglia smettere di essere considerata veramente misteriosa.

Anche se cure miracolose sono state attribuite al Ginseng e il suo nome botanico latino suggerisce una abilità da panacea, il suo uso principale è come tonico. La sua unica combinazione di componenti e principi attivi agisce su una vasta gamma di funzioni come l’assorbimento del glucosio, la funzione cerebrale, la respirazione e le ghiandole endocrine. La radice è usata come tonico per invigorire e combattere la fatica, la ridotta capacità sul lavoro, la concentrazione, e nella convalescenza.
Il Ginseng aiuta a ripristinare la normale funzione ghiandolare dopo la contraccezione o la terapia ormonale (di sintesi).
Al ginseng, la moderna farmacologia riconosce una azione tonica e corroborante, confermando l’esperienza millenaria orientale.

* adattogeno – agisce sui sistemi immunitario, endocrino e nervoso grazie alla sua abilità di aumentare la capacità dell’organismo di adattarsi allo stess interno ed esterno rafforzando quei sistemi. Il farmaco adattogeno è una sostanza che aumenta la capacità di reazione del cervello e del surrene, migliorando quindi la resistenza dell’organismo di fronte ai più diversi agenti lesivi di carattere chimico, fisico, meccanico, farmacologico e biologico. In altre parole, il farmaco adattogeno aiuta l’organismo ad adattarsi più facilmente alle circostanze che lo colpiscono.

* tonico – agisce su tutti i sistemi grazie alla sua abilità di rinvigorire e rafforzare tutti i sistemi e gli organi. Il ginseng coreano è particolarmente utile nei pazienti in convalescenza da gravi incidenti, operazioni chirurgiche serie, o malattie debilitanti legate all’età. E’ utile nel sostegno delle malattie a lungo termine, delle debolezze respiratorie, della debolezza sistematica, della funzione cerebrale, per l’assorbimento di zucchero, per le ghiandole endocrine, e per tutte le malattie da deficienza.

* stimolante – agisce su tutti i sistemi grazie alla sua abilità di aumentare temporaneamente la funzione e l’attività in modo rapido

* ipoglicemizzante – agisce sul sistema endocrino e sulla funzione ormonale grazie alla sua abilità di ridurre o controllare l’alto tasso di zuccheri nel sangue (che è principalmente responsabilità del pancreas)

* stimola le ghiandole endocrine e surrenali

* riequilibra e stimola il sistema nervoso centrale

* antiastenicoantifatica – agisce sul sistema endocrino e la funzione ormonale grazie alla sua abilità di prevenire e/o alleviare la fatica – grazie alla presenza di Manganese che è un potente antifatica

* antistress – dà resistenza al freddo, al caldo, alle intossicazioni chimiche, alla fatica, ecc.
Esperimenti sull’uomo e sull’animale ribadiscono l’effetto antistress del ginseng. Da queste ricerche si deduce che non soltanto il ginseng accresce la resistenza in situazioni stressanti “eccitando” semplicemente il sistema nervoso ma si pensa che riesca anche ad intervenire a livello ormonale. La sua azione equilibratrice dipenderebbe dall’interazione tra i suoi principi attivi con gli psicoormoni, cioè quegli ormoni che non solo defluiscono dal cervello per trasmettere ordini a tutto l’organismo ma circolano all’interno del cervello stesso.

* afrodisiaca – stimola il desiderio e le funzioni sessuali.
Alla capacità di combattere efficacemente lo stress, si collega infatti la possibilità del ginseng di intervenire positivamente nella risoluzione di alcuni problemi sessuali, come l’
impotenza
, la frigidità , la mancanza di desiderio. Un elevato livello di stress, infatti, rappresenta sicuramente uno dei principali fattori che influenzano negativamente una felice vita sessuale.
Se poi, all’accrescimento della capacità di resistenza in situazioni stressanti aggiungiamo l’azione antidepressiva e quelle toniche e rivitalizzanti, appare evidente come il ginseng, pur non essendo una sostanza afrodisiaca in senso stretto, possa essere molto utile in tutti i casi di “stanchezza sessuale”.

* stimola la sintesi delle proteine

* anabolizzante – stimola i processi costruttivi dell’organismo (crescita muscolare)

* accelera il metabolismo

* abbassa e controlla il tasso di lipidi nel sangue agendo così sul fegato e sui sistemi di disintossicazione

* protegge il fegato

* eupeptico – favorisce la buona digestione

* stimola il sistema immunitario

* potenzia il fattore di crescita dei nervi

* migliora i riflessi * agisce sul sistema cardiovascolare con regolazione della pressione arteriosa – grazie alla presenza di colina, una sostanza già presente nell’organismo e che partecipa al controllo della pressione sanguigna, abbassandola e regolarizzandola

* antiossidante – i ginsenosidi sono potenti spazzini dei radicali liberi. Il “notiziario Chimico Farmaceutico” informa che, in pubblicazioni di alto livello scientifico vengono riportati gli effetti radioprotettivi degli estratti di ” Panax Ginseng” contro i danni cellulari da radiazioni, affermando che è possibile avere una radioprotezione simile a quella della cisteamina. Il ginseng protegge dalle radiazioni (per es. quelle dei telefoni cellulari) rimuovendo i grassi ossidati della membrana cellulare; è l’azione antiossidante quella che previene e diminuisce il danno delle radiazioni.

* antidepressiva e tonica per il sistema cerebrale – il Panax ginseng ha dimostrato di migliorare il tono dell’umore, la capacità mnemonica e l’attentività. Secondo la medicina Ayurvedica, il Panax ginseng è una delle piante maggiormente toniche e ringiovanenti, rivitalizza il corpo e la mente. E’ indicata in modo particolare per correggere i disturbi degli anziani.

E’ totalmente sicuro dal punto di vista tossicologico, poichè privo di effetti collaterali.

Inevitabilmente la questione della sicurezza emerge dopo lo studio del 1979 R.K. Siegel, che attribuisce una sindrome da abuso da ginseng, caratterizzata da nervosismo, insonnia, ecc. Lo studio è ormai del tutto screditato, dal momento che 14 delle 133 persone esaminate — le 14 che presentavano la cosiddetta sindrome da abuso di ginseng — stavano tutte usando beveraggi a base di caffeina. In più, il ginseng incluso nello studio comprendeva té, tisane, capsule, estratti, compresse, radici, gomme da masticare, sigarette, e caramelle, fino a ben 15 grammi al giorno! Lo studio è stato totalmente squalificato, ma continua ad essere impropriamente citato.

Raccomandazioni per l’uso
Non raccomandato durante la gravidanza e l’allattamento. Sconsigliato l’uso contemporaneo di grandi quantità di caffeina. Non indicato per i bambini o in caso di iperattività. Non eccedere le dosi consigliate. Non assumere se c’è in corso febbre alta.

Storia e curiosità:
Il Ginseng è una della erbe medicinali orientali più famose nel mondo. La filosofia tradizionale cinese della radice a forma di uomo che migliora e prolunga la vita (nei paesi di origine è conosciuto come “la pozione della longevità”) ha trovato conferma in laboratorio (Schopper), e la maggior parte dei ricercatori concorda sul fatto che il ginseng coreano dimostra eccellenti proprietà adattogene che aiutano a tonificare e riequilibrare le funzioni metaboliche e di ripresa del corpo. Le applicazioni nella medicina tradizionale cinese includono il trattamento della stanchezza generale, della fatica cronica, della inappetenza, dell’anemia, del nervosismo, delle amnesie, della sete e dell’impotenza.

La ricerca scientifica recente sta indagando sulle presunte proprietà anticancro del Ginseng, che si ritiene sia particolarmente efficace per le donne nel prevenire i tumori al seno, grazie al suo alto contenuto di isoflavoni.

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Ic37f28fcca04e8347a823d5a1217ebdc.jpgnformazioni analoghe al ginseng.

Contiene eleuterosidi (0.6-0.9%, composti chimicamente molto complessi), cumarine, lignani, acido caffeico, aldeide ciniferilica,beta-sitosterolo, polisaccaridi, zuccheri semplici, vitamine, caroteni, pectina, cera, lipidi, etc.

E’ diffusamente somministrato anche agli anziani per ritardare gli effetti dell’invecchiamento.

E’ privo di tossicità.

Ambedue sono adattogeni, ovvero droghe inoffensive che non sviluppano un ‘azione specifica ma accrescono la resistenza dell’organismo e normalizzano situazioni patologiche.

Si è visto che, nelle persone affette da diabete mellito di tipo 2, entrambi i tipi di ginseng causano una riduzione della glicemia e dei livelli plasmatici di emoglobina A1c. Assumere contemporaneamente insulina od ipoglicemizzanti orali e ginseng, senza un monitoraggio del livello ematico di glucosio, è causa di ipoglicemia. Esiste solo un caso clinico che descrive, in un soggetto con protesi valvolare cardiaca, una riduzione dell’effetto della warfarina dopo assunzione di ginseng, contraddetto da uno studio sull’animale che dimostra la sua assenza.

 

ginseng ed eleuterococcoultima modifica: 2009-05-13T20:24:00+02:00da lauratani
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11 Commenti

  • Brava Laura, interessante lo studio sul ginseng, per me potrebbe andar bene per ridurre la glicemia, lo proverò.
    pppp

  • Brava Laura, interessante lo studio sul ginseng, per me potrebbe andar bene per ridurre la glicemia, lo proverò.
    pppp

  • Brava Laura, interessante lo studio sul ginseng, per me potrebbe andar bene per ridurre la glicemia, lo proverò.
    pppp

  • Ciao laura: come stai? Vieni a bere una buona tisana da me?
    Ti aspetto
    un abbraccio
    don luciano

  • Si laara due portali su fb: sono ricco io.
    un altra tisana prima di andare a nanna?
    luciano

  • Buongiorno Laura, tempo fa ci fu il boom del gingseng e come tutte le cose ci fu un’invasione avunque se ne parlava e ovunque lo trovavi e tutti decantavano le sue magiche proprietà se non lo provavi eri fuori dal mondo…

    Un saluto e buona giornata.

  • sindaco sintetico

  • Ciao laura. Buon pomeriggio. ti aspetto per il caffè.
    un grosso abbraccio

  • Una curiosità: sicura che di cognome non fai WIKIPEDIA???

  • Buona sera Laura oggi è andata decisamente meglio credo che incominci a stabilizzarsi… spero solo che il cattivo tempo preannunciato per i prossimi giorni non la destabilizzi di nuovo.

    Un saluto e buona serata.

  • Sai che più volte ho provato a prendere il ginseng ?!?!?! E lo trovavo di aiuto per parecchie cose.
    Forse dovrei darne un pochino anche al piccolo “merlino”.
    Comunque ti comunico che sta migliorando. Pensa che quando sono a casa lo tolgo dalla gabbietta e lo lascio nel cortile di casa dove la sua mamma può raggiungerlo per dargli del cibo. Ieri sera ha tentato di volare e, piano piano, sta sempre più sollevandosi da terra. Per me entro oggi volerà.
    Ciao e buona giornata