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il meccanismo dell’illusione

Il fenomeno dell’illusione consiste nel confondere una parte per il tutto: vedo una persona di spalle, ha la testa di una forma simile a quella di un amico, mi avvicino per salutarla e mi fermo, deluso dalla scoperta che si tratta di un’altra persona. L’illusione si basa sempre sulla somiglianza tra 2 forme simili, che possono essere confuse tra loro: ciò spiega solo il come dell’illusione, ma non il perché. Magari, non mi accorgo che quell’amico mi manca e che vorrei vederlo: questo è il perché dell’illusione.
Il perché dell’illusione è da cercare in una emozione o in un bisogno di cui non siamo consapevoli, che ci induce a vedere cose che non esistono. Sono particolarmente noti quegli esperimenti che dimostrano come persone affamate tendono a vedere panini e torte nella maggior parte delle immagini ambigue, che vengono loro sottoposte. Quindi, i bisogni e le emozioni irrisolte tendono sottilmente a far percepire situazioni, contesti, oggetti e significati che non esistono.
Oltre il 90% delle persone vivono in uno stato di sonno, cioè di inconsapevolezza, che porta a sviluppare illusioni collettive, tutta la giornata, per tutta la vita. Non potrebbe essere altrimenti, visto che la consapevolezza è una sudata conquista di pochi e che l’illusione cresce unicamente sul terreno dell’inconsapevolezza.
Quindi, ogni volta che non sono consapevole di un’emozione, tenderò a sviluppare un’illusione: ad esempio, non sento la mia rabbia e mi illudo che il rapporto con il mio amico sia fluido e scorrevole. Poi, mi viene la gastrite e vado dal medico, che mi riempie di farmaci e ciò mi evita di ascoltare il sintomo (frutto dell’emozione sottostante): così facendo, perdo continuamente l’opportunità di ascoltarmi un po’ più attentamente e continuo a sviluppare disarmonia, visto che i farmaci influiranno negativamente su altri organi. L’attaccamento all’immagine che ho di me stesso, poi, cristallizza l’intera sequenza: io sono una persona pacifica e tollerante, che va d’accordo con tutti e che non crea attriti con gli amici. Che bella persona che sono! Anche se lo stomaco non è molto d’accordo, posso continuare a raccontarmela come mi pare.
Tutto ciò fa pensare a quanto la consapevolezza impegni: nel momento in cui cominciate a tradurre i vostri sintomi fisici con l’espressione delle vostre emozioni, comincia un nuovo mondo, tutto da scoprire. Ed il percorso che ne consegue, gradualmente, impone delle scelte.
Quelli che seguono sono solo alcuni chiari esempi di come l’illusione può prendere piede nella vostra vita, per creare, o riprodurre, una sottile gabbia, il cui unico obiettivo è quello di proteggervi dal reale contatto con la Realtà.

il meccanismo dell’illusioneultima modifica: 2009-05-25T19:49:00+02:00da
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