Set 17, 2009 - messaggi    16 Comments

Un violinista nella metropolitana. Una storia vera.

Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti.
Durante questo tempo, poiché era l’ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro.
Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c’era un musicista che suonava.
Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia.
Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare.
Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l’uomo guardò l’orologio e ricominciò a camminare. Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni.
Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista.
Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini.
Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi.
Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento.
Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32 dollari. Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, ne’ ci fu alcun riconoscimento.
Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti al mondo.
Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino del valore di 3,5 milioni di dollari.
Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari.

Questa è una storia vera. L’esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione della metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. La domanda era: “In un ambiente comune ad un’ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?”.

Ecco una domanda su cui riflettere: “Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?”

Tratto: da: washingtonpost.com – thepopuli.it

Un violinista nella metropolitana. Una storia vera.ultima modifica: 2009-09-17T20:06:00+02:00da lauratani
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16 Commenti

  • Bella questa storia e da spunto a riflettere molto; passano gli anni e invece di essere più ricchi dentro siamo solo più vuoti ,stanchi e annoiati, perchè non sappiamo più riconoscere la bellezza che ci circonda tanto siamo presi solo dalle apparenza e dal correre sempre per arrivare non si sa dove…..

    Un saluto Laura e buona giornata!

  • weeeeeeeeeeeeeee sciaoooooo

  • Calendario degli interventi su Enjambement relativi al tema della cura.
    Dopo i primi lavori già on line ecco date ed aturori dei lavori in pubblicazione nei prossimi giorni
    19 Sergio
    20 C&B
    21 Gabry
    22 Fly
    23 Talamasca
    24 Gowen
    Sei invitato insieme ai tuoi lettori su http://enjambement.myblog.it
    Un saluto
    Grazie Cristiana

  • E’ proprio vero, col ritmo di vita frenetico che ormai abbiamo adottato, ci stiamo perdendo un sacco di motivi per sorridere ed arricchire la nostra vita e nemmeno ce ne rendiamo conto…

  • Ne stiamo perdendo parecchie, troppe ed è veramente un peccato. Riusciamo a dare importanza a cose frivole e superficiali e non a ciò che è veramente utile per la nostra anima. Siamo coinvolti in tante cose, corriamo sempre per paura che a fine giornata non si arrivi a finire tutto, non siamo più capaci di sorridere ad un passante, a un collega, a un amico e abbiamo perso il gusto di stare un pò con noi stessi, di prenderci i nostri tempi…
    Speriamo in un cambio di rotta perché rischiamo di perdere noi stessi…
    Ciao e trascorri un sereno fine settimana.
    Bacioni
    Mary

  • ricordi cosa hai detto? son le persone più insignificanti a saper ascoltare! e chi meno dei bambini? insignificanti poi? cgdg

  • Verissimo, guarda me, ho scritto 200 poesie d’amore e un romanzo, chi ha letto i miei libri, mi ha fatto i complimenti e mi ha mandato bellissimi commenti che mi hanno commosso. Ho preso due premi letterari, dovrei essere sulla strada per diventare famoso e invece nessuno mi caga, sono come quel violinista che nessuno lo ascoltava, solo che lui ha fatto i soldi, io invece li ho spesi per stampare i miei libri. Quando si nasce sotto la costellazione della sfiga, non c’è nulla da fare.
    pppp

  • Ciao Lauretta, passo a salutarti. Come stai e come va? a presto.

  • non passare da me stasere…no…per favore no…..ma solo stasera…solo stasera…

  • Ciao laura: eccomi da te te: passi a bere a qualcosa?
    don luciano

  • Un affogato va bene?
    don luciano

  • Si è proprio così laura …
    teme di essere lui …
    don

  • eh…stai dormendo? Come te la spassi?

  • Un abbraccio e buon inizio di questa nuova settimana Laura!

  • buondì Laura avevo sentito qualcosa del genere e credo che questa storia debba far riflettere un po’ tutti. La vita passa più in fretta di quel che si crede…

  • siamo troppo presi dalla frenesia della nostra vita piuttosto che fermarsi ad ascoltare e vedere le vere bellezze di questo mondo.
    riflettiamo su questo……solo i bimbi ancori incolumi si sarebbero fermati.
    un abbraccio
    Elena