il cassetto degli appunti

MA NON COMMENTATE CON BANALITA’ PER FAVORE ELENCANDO MUCCHE, GALLINE, PECORE, MAIALI E GATTI…!

“Come cucinare i gatti”, Sagra del Prugnolo. La lav chiede la presenza delle forze di polizia

  

La LAV ha inoltrato una segnalazione ai NAS dei Carabinieri, al Corpo Forestale dello Stato, alla Polizia Municipale e al Sindaco, chiedendo accurati controlli in occasione della manifestazione “I giorni del Pastore e Sagra del Prugnolo”, prevista sabato 8 e domenica 9 maggio a Pieve Santo Stefano (Arezzo), con specifico riferimento alla Conversazione in programma sabato 8 maggio, dal titolo “A cena con Beppe Bigazzi: Come cucinare i gatti”, affinché non si commettano reati o apologia di reati contro gli animali.

“Se anche l’incontro fosse concepito in chiave ironica o come rivisitazione storica di tramontate pratiche culinarie, rappresenterebbe comunque un evento discutibile, in quanto potenzialmente oggetto di fenomeni di emulazione da parte del pubblico partecipante – dichiara Ilaria Innocenti, responsabile LAV settore Cani e Gatti – Raccomandiamo agli organizzatori di comunicare ai presenti, in modo esplicito, il  fatto che uccidere e mangiare gatti è un reato”.

“Ci chiediamo se le ragioni di tale incontro non siano da ricercarsi nell’intenzione di usare la giusta indignazione di alcuni, come già avvenuto in seguito alle dichiarazioni rilasciate da Beppe Bigazzi durante una puntata della trasmissione “La Prova del cuoco”, per suscitare maggior clamore sull’evento – conclude Ilaria Innocenti – Eppure alla Sagra del Prugnolo gli argomenti di cultura gastronomica non dovrebbero mancare, dal momento che questo fungo merita un posto d’onore tra le specie commestibili e si presta a molte preparazioni gastronomiche”.

Oltre che dall’art. 544 bis del Codice penale, infatti, il consumo di carni feline, come quelle canine, è tassativamente vietato dal Dpr 320 del 1954 “Regolamento di Polizia veterinaria”.

I gatti, infine, sono protetti anche dalla Legge quadro 281/91 in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, secondo cui lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di loro, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente. 

MA NON COMMENTATE CON BANALITA’ PER FAVORE ELENCANDO MUCCHE, GALLINE, PECORE, MAIALI E GATTI…!ultima modifica: 2010-05-29T14:43:00+02:00da
Reposta per primo quest’articolo