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MA CHE BEL DIVERTIMENTO…! DA MORIRE DAL RIDERE !!!

    

Suicide hill, cavalli al galoppo verso la morte con SUICIDERACE -clicca qui:    http://hk.youtube.com/watch?v=_4pig67unHo&feature=related

Ogni anno a Suicide Hill ad est della città di Washington l’ Omak Stampede definito anche “rodeo locale” o “la corsa a cavallo più mortale del mondo” è una gara legata alle tradizioni locali fin dal 1980.

La gara dura quattro giorni e quattro notti, la parte della gara più pericolsa è dove i cavalli sono lanciati ad un folle galoppo giù per una collina fortemente in discesa che termina bruscamente in un fiume in cui gli animali devono nuotare furiosamente, dopo il brusco impatto con l’acqua, per far fronte alla corrente che talvolta li porta via, causandone il decesso per affogamento, gli animali devono in seguito affrontare una faticosa e irta salita.

Con regolarità nella gara rimangono uccisi dei cavalli, almeno uno o due ogni anno, alcuni animali muoiono per attacchi cardiaci in seguito allo sforzo fisico, hanno ossa spezzate o tagliate in seguito agli scontri con gli altri cavalli od alle rovinose cadute che spesso avvengono, inevitabilmente.

La corsa della morte

Si chiama “Suicide Race”, la corsa del suicidio, e già il nome dice tutto. E’ considerata la corsa a cavallo più dura e pericolosa del mondo e si tiene ogni anno nella seconda settimana di Agosto a Omak, nello stato di Washington, in occasione del tradizionale rodeo.
Dozzine di cavalli e cavalieri si sfidano in una galoppata ventre a terra lungo il pendio della Suicide Hill: 69 metri di discesa con un una pendenza di oltre 62° che termina nelle acque tumultuose dell’ Okanogan River, contro cui i cavalli devono lottare strenuamente se vogliono uscirne vivi. Al vincitore vanno una sella, una briglia e 650 dollari.
Questa corsa rievoca le gare a cavallo degli Indiani d’America e viene disputata con regolarità dal 1935.

Tra il 1983 e il 2007 ventuno cavalli hanno trovato la morte in occasione di questa folle gara: zampe rotte per scontri o cadute, infarti e annegamenti sono le cause di decesso più frequenti. Molte associazione animaliste americane si battono da anni per chiederne la sospensione, ma fino ad oggi non hanno ottenuto alcun risultato: la Suicide Race attira infatti ogni anno a Omak oltre 81.000 persone che generano un indotto di milioni di dollari, indispensabili alla sopravvivenza dell’economia locale.
Ma quanto valgono la vita e le sofferenze dei cavalli coinvolti in questo ennesimo business della morte?


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MA CHE BEL DIVERTIMENTO…! DA MORIRE DAL RIDERE !!!ultima modifica: 2008-08-28T23:22:00+02:00da
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