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animali abbandonati:istruzioni per l’uso

Cosa fare quando si trova un cane o un gatto abbandonato
A chi non è capitato di imbattersi in un cane o un gatto senza casa? In effetti non è così difficile. Secondo gli ultimi dati resi noti dal Ministero della Sanità, nel nostro paese a fronte di 6 milioni di cani e 6 milioni di gatti che hanno un proprietario, ci sono 150.000 cani randagi e 2.600.000 gatti che vivono per strada. Ma cosa si deve fare quando si trova un animale in difficoltà, magari impaurito e affamato? E cosa non fare… (Alessandro Bolla 16 settembre 2008)
Se trovi un cane
• Avvicinati all’animale con calma e non camminare in maniera diretta verso di lui: il cane potrebbe interpretare questo gesto come una minaccia, spaventarsi e scappare o diventare aggressivo. Stai accucciato e presta attenzione ai suoi segnali: denti scoperti, ringhi, pelo irto devono metterci in guardia. Nei casi più difficili, se il cane è molto impaurito e diffidente è meglio non avvicinarsi e far intervenire gli esperti del canile, della ASL o di una delle tante associazioni di tutela degli animali presenti in tutta Italia. Se invece si lascia avvicinare puoi rifocillarlo con un po’ di acqua e di cibo. Il cibo spesso è anche un ottimo modo per fare “amicizia” e per far capire all’animale che non vogliamo fargli del male.
• Poi chiama la Polizia Locale, oppure il servizio veterinario dell’ ASL, o l’Ente Protezione Animali (Enpa) o una delle associazioni di volontari che si occupano di animali abbandonati e informali del ritrovamento. Una volta che l’avranno recuperato il cane sarà portato nel canile e rimarrà in osservazione per circa 10 giorni. Al termine dei quali, se non verrà trovato il legittimo proprietario, sarà disponibile per l’adozione.
• Controlla che non abbia il tatuaggio, guardando nell’interno coscia o all’interno del padiglione auricolare (spesso è difficile da vedere a causa del pelo, quindi meglio rivolgersi al veterinario).
 
ALCUNE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
Enpa
Mondo gatto
Opitalia
Prontofido
Lega del cane
Sos Randagi
 

• Vuoi portarlo temporaneamente a casa? Prima di tutto è bene farlo controllare dal veterinario, anche se il suo stato di salute è apparentemente buono. Il veterinario oltre a visitarlo e ad accertarsi che l’animale non sia malato o che non abbia parassiti, può verificare anche la presenza del tatuaggio o del microchip di identificazione (con un apposito lettore) ed eventualmente risalire al proprietario, oppure ti darà tutte le informazioni necessarie per la sua cura.
• Se è visibilmente ferito, magari a causa di un incidente, non somministrargli alcun farmaco (i farmaci che vanno bene per noi spesso non vanno bene per gli animali) né cibo, né acqua e portalo subito dal veterinario. Per evitare di peggiorare eventuali traumi o fratture appoggialo su qualcosa di rigido che faccia la funzione di una barella.

Se trovi un gatto

I cuccioli possono essere malati o avere
parassiti. Meglio portarli subito dal veterinario e non farli entrare in contatto con altri animali di casa.

• Se si tratta di un gatto che si è perso o è stato abbandonato ed è abituato al contatto con l’uomo non dovresti avere grandi difficoltà ad avvicinarlo. Se è proprio timido prova a offrirgli un po’ di cibo. Se invece si tratta di un gatto randagio oppure di un gatto molto spaventato, riuscire a prenderlo potrebbe essere molto difficile.
In questo caso è meglio rivolgersi direttamente a una delle numerose associazioni per la tutela degli animali (vedi box) che hanno le competenze e le attrezzature necessarie per recuperarlo senza eccessivi traumi.
• Una volta avvicinato puoi fare due cose: chiamare qualche associazione di volontariato che si occuperà di lui; oppure portarlo dal veterinario che controllerà il suo stato di salute e ti darà le indicazioni su come occuparti di lui

 
I NUMERI DELL’ABBANDONO


Gli ultimi dati ufficiali disponibili sull’abbandono risalgono al 2006. Secondo le stime di: Lega Nazionale per la Difesa del Cane, LAV e Gaia Animali&Ambiente, l’abbandono ha riguardato 100.000 cani e 50.000 gatti. Il fenomeno di solito raggiunge il suo apice nei mesi di giugno, luglio e agosto: 60 mila abbandoni in tre mesi, ovvero 20 mila al mese, 700 al giorno, 30 ogni ora, 1 ogni due minuti.

 

• Mentre i cani per la legge hanno un proprietario individuabile (o dovrebbero averlo visto che per legge devono essere tutti registrati) per i gatti non esiste un anagrafe e quindi anche se si è perso – e non è stato abbandonato – è quasi impossibile risalire al suo proprietario. Prova a mettere dei cartelli in giro nella zona dove lo hai ritrovato o senti il veterinario di zona.
• Se decidi di portalo a casa, prima di farlo entrare in contatto con altri eventuali amici a quattro zampe, consulta il veterinario 
Si accerterà che non abbia malattie trasmissibili e ti consiglierà il modo migliore per inserire l’animale in modo da evitare traumi anche agli altri animali di casa.


Se trovi un cucciolo

• I cuccioli, sia di cane sia di gatto, sono molto più delicati degli adulti e qualunque segno di

 
PER CHI ABBANDONA ADESSO C’E’ LA GALERA


L’abbandono degli animali è un reato penale punito dalla legge con l’arresto fino a un anno e una multa che può arrivare a 10.000 euro. Se l’animale abbandonato provoca un incidente poi, il proprietario ne è responsabile e può essere chiamato a rispondere anche di omicidio colposo.
Secondo le statistiche negli ultimi 10 anni gli incidenti gravi provocati da animali smarriti, abbandonati o randagi sono stati 45.000, con 4.000 feriti e 200 morti.
Se si è testimoni di un abbandono occorre prendere subito il numero di targa o qualche altro riferimento utile all’identificazione del colpevole e fare denuncia.

 

malessere come vomito o diarrea deve mettere in allarme.
Ma non solo, anche se non hanno sintomi evidenti i cuccioli possono essere affetti da qualche malattia. Quindi se ne trovi uno e decidi di adottarlo la prima cosa da fare è portarlo dal veterinario (potrebbe anche avere un padrone ed essersi perso, in questo caso per i cani si tratterebbe di furto)
• L’importante poi è non farlo entrare in contatto con gli altri animali di casa, neanche temporaneamente: il piccolo potrebbe infatti essere portatore di parassiti o di malattie pericolose anche per un animale adulto.
• Altra cosa da evitare è quella fargli il bagnetto, meglio portarlo prima da un veterinario che ci darà i consigli migliori per curarlo.

animali abbandonati:istruzioni per l’usoultima modifica: 2009-05-14T20:25:00+02:00da
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