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Gen 4, 2010 - animali    4 Comments

BELLE STORIE,PIU’ UNICHE CHE RARE

Animali salvati… gli altri 

 

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Storie vere di animali di ogni specie salvati dalla morte.

Ogni giorno sentiamo di storie di cani e gatti salvati: dalla strada, dai maltrattamenti, da una vita in canile. Molto piu’ raramente ci capita di sentire le storie degli altri animali salvati. Quelli che i piu’ non considerano animali, ma solo “produttori” di carne, latte e formaggio. Vogliamo riportare alcune storie di questi animali che hanno un destino infinitamente peggiore di cani e gatti, per i quali non esistono protezioni, e quasi non esistono rifugi. Dal sito di Progetto Vivere Vegan riprendiamo alcuni frammenti di storie di animali salvati.

Mozzarella…

Una ragazza che si e’ laureata in veterinaria per lavorare con gli animali “da reddito”, racconta dello shock che ha subito nella sua prima esperienza al macello, dove tanti animali giungevano gia’ morti, colpiti da infarto durante il trasporto; e poi le stalle, con i maiali tenuti sul cemento che si automutilavano, e i vitelli al buio, le vacche alla catena. Ha cambiato mestiere e ha smesso di mangiare carne, ma non latte e formaggi. Occultava a se stessa il grido delle mamme quando veniva loro strappato il vitellino, e i loro pianti disperati che pure ben conosceva. Ma una sera, tornando a casa ha visto una cosa nera sul ciglio della strada: sembrava un grosso cane, ma era un bufalotto. Abbandonato perche’ maschio, inutile che non valeva nemmeno la pena di ucciderlo. E’ stato curato, accudito, coccolato. Aveva bisogno di latte ma anche del calore di un corpo: di calore e carezze. Lui, Emilio-Giovanni, e’ stato fortunato, tutti gli altri, centinaia di migliaia, muoiono cosi’. Per la mozzarella.

Topicidi…

Girava per casa, come a volte capita a chi sta in campagna. Lei voleva prenderlo con la gabbietta, il padre no: aveva deciso di andare per le spicce con la colla topicida. E ci era quasi riuscito: quasi, perche’ il topino e’ stato trovato in tempo. Si e’ lasciato pulire da quella schifezza senza paura, aveva ripreso a mangiare, e gli piaceva venire a dormire nella mano. Dava le testatine e non voleva mai ritornare nella sua casetta. Era domestico, come lo puo’ essere un gatto o un criceto. Pareva andasse tutto bene, ma quella colla e’ un veleno e penetra nel corpo uccidendo lentamente. Le colle, e i topicidi di vario genere sono in libera vendita. Le aziende di derattizzazione sono legali.

Euro 1,60…

Questo e’ valore di una gallina “da brodo”: cioe’ galline da uova a fine carriera. Riscattate per 3 euro e 20 sono finite in un pollaio dove fare le uova non e’ obbligatorio per vivere. Appena hanno potuto mettere le zampette su un prato, si sono immediatamente scrollate di dosso gli anni di vita ammassate in una gabbia a produrre uova. Hanno conosciuto il sole, l’erba, il piacere di correre e svolazzare. Hanno provato la gioia di farsi bagnare dalla pioggia, di raspare la terra. Sono affettuose, curiose e allegre. Libere di viversi la vita.

Prendete ‘sta roba…

“‘Sta roba”, come l’aveva chiamata il pastore, era un agnellino malconcio il cui destino era quello di “santificare” la Pasqua o di andarsene per malattia. Tre mesi di cure e allattamento, e quella “roba” e’ diventata una bella pecora. Ti segue sempre come un cagnone affettuoso, ti cerca, vuole giocare a testate, cerca sempre la compagnia. Ora vive da persone che se ne prendono cura assieme ad altri animali.

Tante storie

Ogni storia e’ diversa ma ogni storia ci dice come una mucca o un coniglio, un asino o un maiale siano animali come gli altri: che hanno bisogno di calore e compagnia, ma sopratutto di liberta’ e di non subire violenza. Quella violenza che invece e’ la norma in ogni tipo di allevamento, quale che siano le dimensioni dei box, perche’ nulla e’ piu’ atroce che far nascere qualcuno per poi ammazzarlo.

Altre storie di animali, le potete trovare sul sito Incontra gli Animali.

Set 15, 2009 - cinema e tv    24 Comments

Earthlings, tutta la crudeltà dell’uomo verso gli animali

Earthlings è un documentario sugli animali (QUI  trovate uno spezzone), e su tutte le torture e i maltrattamenti che gli animali subiscono da parte dell’uomo.

Earthlings è un film crudo, duro, ma realista: mostra realmente quale e quanta sia la crudeltà dell’uomo nei confronti dell’animale, una crudeltà inutile e senza fine.

Sono sincera, non sono riuscita a vederlo tutto fino in fondo, mi sono fermata ai primi fotogrammi  perchè sono scoppiata in lacrime.

Lug 15, 2009 - animali    18 Comments

IL GIGANTE E IL CAGNOLINO

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Corrono insieme, l’una a fianco all’altra. Una cagnetta bianca e un’elefantessa asiatica. Bella e Tarra. Due amiche per la pelle. Giocano, si fanno piccoli scherzi, si fanno tenerezze, e passano ore a esplorare i boschi insieme o a tuffarsi negli stagni. La loro amicizia è già leggenda: «Americani, guardateli! – esortava qualche mese fa un servizio della Cbs News – se questi due animali hanno superato immense differenze e sono stati capaci di diventare amici, che scusa abbiamo noi esseri umani?».

Ma non è stata solo l’America a guardare. La storia dell’amicizia fra la cagnetta e l’elefantessa corre sul web, e il video che li mostra girovagare insieme nel “Santuario degli Elefanti”, nel Tennessee, è diventato ”virale”: centinaia di migliaia di persone l’hanno visto, e in 23 Paesi è stato per mesi il video più popolare.

La vicenda di Bella e Tarra sembra tolta di peso da un film di Walt Disney, e difatti la società cinematografica avrebbe voluto comprarne i diritti. Ma al Santuario degli Elefanti, dove Tarra vive dal 1996, dopo una triste vita nei circhi, gli amministratori hanno sorpreso il mondo: «Grazie, no» hanno risposto alla lucrosa proposta di fare un film. Per loro, elefanti e cani non sono su questa terra per intrattenere gli esseri umani. E se la storia di Bella e Tarra può servire a salvare altri elefanti, sono felici di raccontarla e di farla circolare sul web, come sono felici di invitare ospiti a visitare la grande tenuta dove tanti vecchi elefanti si sono ritirati a vivere gli ultimi anni della loro vita. Ma trasformarla in uno spettacolo, quello no: perché è proprio dal mondo dello spettacolo che la fondatrice del Santuario, Carol Buckley, è fuggita, ”sottobraccio” a Tarra, 13 anni fa. Dopo aver lavorato come organizzatrice di spettacoli con elefanti, la signora non ha resistito più davanti alla sofferenza e all’umiliazione di questi dolci giganti, e insieme a un addestratore, Scott Blais, ha aperto una ”casa di riposo” per elefanti.

La ”casa” in realtà è una tenuta di 1350 ettari fra le colline, i campi e i torrenti del Tennessee. Negli anni, e con l’aiuto di finanziamenti pubblici e di offerte, la coppia ha creato un centro modello, dove gli elefanti vengono trattati con grande umanità, e lasciati liberi di fare quel che vogliono. 24 elefanti sono approdati nel Santuario, alcuni ridotti talmente male che ci sono voluti mesi per rimetterli in forze. Carol e Scott avrebbero decine di storie commoventi da raccontarvi. E almeno una ve la vogliamo raccontare: quella di Jenny e Shirley, due elefantesse che si erano conosciute in un circo, quando Shirley era già anziana e Jenny era una ”cucciola” spaventata.

Shirley fece da madre per la piccola elefantina. Ma la vita le separò presto, per farle reincontrare casualmente 22 anni dopo, proprio nel Santuario del Tennessee. Nel 1999, Jenny e Shirley si sono trovate a pochi metri di distanza, e dopo più di due decenni senza vedersi si sono immediatamente riconosciute. Il loro incontro è stato così emotivo e intenso, proboscidi intrecciate, orecchie che si agitavano, barriti, che Carol e Scott hanno deciso di assegnare loro un unico spazio per la notte. Le due elefantesse sono state inseparabili per dieci anni, Jenny ancora immersa nel ruolo filiale e l’anziana Shirley in quello di materno. Ma è stata Jenny ad andarsene per prima: una vita durissima nei circhi, complicata da una ferita causatale durante gli addestramenti, e mai completamente rimarginata, l’hanno stroncata, nell’ottobre del 2006. Accanto a lei, tenera e fedele, la vecchia Shirley ha continuato a carezzarla con la proboscide fino all’ultimo.

Ce ne sono di storie tristi e amare, fra i vecchi elefanti che vivono finalmente sereni nel Santuario del Tennessee. Ma è quella più gioiosa di Bella e Tarra che ha conquistato la fantasia del mondo. Gli elefanti del santuario si scelgono sempre un amico, e girano a coppie o a gruppetti. Tarra ha scelto Bella, una buffa cagnetta bianca, uno dei tanti cani che hanno trovato anch’essi ospitalità nel Santuario. Bella si fida ciecamente di Tarra, e nei giorni caldi si accuccia sotto di lei, per stare all’ombra. Quando vuole una carezza, le si sdraia pancia all’aria sotto il muso, e Tarra le gratta con la proboscide. Le due passano le giornate girovagando, e talvolta si seggono fianco a fianco a guardare l’orizzonte, perse in chissà quali pensieri. E quando Bella è stata male, ed è stata ricoverata nell’infermieria del Santuario, Tarra si è piazzata giornate intere davanti alla costruzione, testa bassa, occhi in giù, proboscide pendula: il ritratto della malinconia. Fino a che Scott non ha sollevato la cagnetta in braccio e gliel’ha portata, permettendole di farle una carezza sulla testa con la punta della probiscide, e ha fatto così ogni giorno fino a che Bella non è guarita del tutto e non è potuta tornare a scorrazzare con la sua gigantesca amica del cuore.

Lug 7, 2009 - animali    6 Comments

L’idea di protezione degli animali inizia a farsi strada anche in Cina

Prima legge a tutela degli animali in Cina 

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L’idea di protezione degli animali inizia a farsi strada anche in Cina.

 

Di fronte alle continue notizie di animali scuoiati vivi, di sterminio di randagi, degli orsi sfruttati fino alla morte per la bile, e alle decine di altre che ci arrivano ogni giorno dalla Cina questa puo’ sembrare una piccola, irrilevante notiziola che non merita piu’ di un’alzata di spalle.

Parliamo di quella riportata dal quotidiano inglese The Guardian relativa alla stesura della prima legge protezionistica di quel paese. Siamo ancora allo stato di uno studio portato avanti da un gruppo di legali coordinati da un professore di giurisprudenza e assistiti da esperti della RSPCA (la Società Reale per la Prevenzione delle Crudeltà sugli Animali).

Questa bozza di legge, che dovrebbe essere sottoposta ai governanti cinesi entro la fine di quest’anno, conterrebbe indirizzi per programmi di sterilizzazione e impianto di microchip, vaccinazioni e controllo delle zoonosi in modo “civile”, ma il focus dovrebbe essere comunque quello di prevenire il maltrattamento degli animali.

Attualmente in Cina non e’ previsto alcun tipo di sanzione per atti di crudelta’ e uccisione di animali domestici: solo le specie “in pericolo di estinzione” godono di qualche forma di protezione. Cani, gatti e gli altri animali “da cibo”, no. Animali bruciati vivi, bastonati a morte, non sono opera di pazzi o di criminali, ma sono i metodi che spesso le stesse autorita’ locali prevedono o accettano per la “lotta al randagismo” o per pretese misure sanitarie di contenimento di qualche malattia.

E’ di questi giorni la notizia dell’uccisione di 22.000 cani nella provincia di Shaanxi dopo che si sono registrati 8 casi di rabbia, su questo stesso sito e’ stata riportata la notizia dell’ingiunzione, da parte di un’altra municipalita’, di tenere un solo cane e “liberarsi” degli altri.

Se questa proposta venisse approvata, questi massacri, che oggi sono “legali”, non potrebbero piu’ succedere perche’ il maltrattamento di animali verrebbe punito anche con la prigione.

Il professor Chang Jiwen, dell’Accademia Cinese per le Scienze Sociali afferma che “In Cina comincia a farsi strada la consapevolezza dell’importanza del concetto di benessere animale perche’ questo ha implicazioni nell’economia e nel commercio oltre che sul piano religioso ed etico”. Sulle prospettive, molto relaisticamente aggiunge: “il futuro e’ luminoso, ma la strada per arrivarci e’ tortuosa”.

Affermare che, se mai esistera’, questa legge rappresenti una vittoria dei movimenti animalisti cinesi (che esistono) e il risultato concreto di tante proteste e boicottaggi da ogni parte del mondo, puo’ suonare trionfalistico. E in effetti, di fronte alla situazione tragica degli animali in quel paese, sarebbe fuori luogo.

Altrettanto sbagliato sarebbe pero’ sottovalutare questi timidi passi nella direzione giusta, non cogliere il segno della crescita, o del sorgere, di una cultura di rispetto verso gli animali.

Di fronte alle notizie dalla Cina, ma anche di fronte a quelle di casa nostra, tante volte si e’ tentati dal farsi prendere dallo scoramento, dal pensare che questo scenario di crudelta’ sia immutabile. Non e’ cosi’, e il pensarlo e’ il peggior danno che possiamo fare agli animali.

Fonte:
The Guardian, China plans first animal welfare law

PETIZIONI on line

Tutte le petizioni le trovate qui:  http://www.animalisti.it     

 

In questa sezione sono presenti tutte le petizioni degli Animalisti Italiani. Scegli la Campagna e scarica il modulo per la raccolta delle firme. Ogni firma è importante!                                                                 http://www.animalisti.it/prg/client/template/mainpage.php?module=petizioni&operation=list

Lasciaci la tua e-mail e sarai aggiornato sulle iniziative dell’associazione.

 

TUTTE LE INFORMAZIONI SU http://www.animalisti.it
petizione per la campagna:
CORRIDA
petizione per la campagna:
Vegetarismo
petizione per la campagna:
Caccia
petizione per la campagna:
Cattività: Delfinari – acquari
petizione per la campagna:
Pellicce
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Maltrattamenti
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Randagismo
petizione per la campagna:
Vivisezione


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Mag 14, 2009 - animali    11 Comments

animali abbandonati:istruzioni per l’uso

Cosa fare quando si trova un cane o un gatto abbandonato
A chi non è capitato di imbattersi in un cane o un gatto senza casa? In effetti non è così difficile. Secondo gli ultimi dati resi noti dal Ministero della Sanità, nel nostro paese a fronte di 6 milioni di cani e 6 milioni di gatti che hanno un proprietario, ci sono 150.000 cani randagi e 2.600.000 gatti che vivono per strada. Ma cosa si deve fare quando si trova un animale in difficoltà, magari impaurito e affamato? E cosa non fare… (Alessandro Bolla 16 settembre 2008)

1224417756.jpgSe trovi un cane
• Avvicinati all’animale con calma e non camminare in maniera diretta verso di lui: il cane potrebbe interpretare questo gesto come una minaccia, spaventarsi e scappare o diventare aggressivo. Stai accucciato e presta attenzione ai suoi segnali: denti scoperti, ringhi, pelo irto devono metterci in guardia. Nei casi più difficili, se il cane è molto impaurito e diffidente è meglio non avvicinarsi e far intervenire gli esperti del canile, della ASL o di una delle tante associazioni di tutela degli animali presenti in tutta Italia. Se invece si lascia avvicinare puoi rifocillarlo con un po’ di acqua e di cibo. Il cibo spesso è anche un ottimo modo per fare “amicizia” e per far capire all’animale che non vogliamo fargli del male.
• Poi chiama la Polizia Locale, oppure il servizio veterinario dell’ ASL, o l’Ente Protezione Animali (Enpa) o una delle associazioni di volontari che si occupano di animali abbandonati e informali del ritrovamento. Una volta che l’avranno recuperato il cane sarà portato nel canile e rimarrà in osservazione per circa 10 giorni. Al termine dei quali, se non verrà trovato il legittimo proprietario, sarà disponibile per l’adozione.
• Controlla che non abbia il tatuaggio, guardando nell’interno coscia o all’interno del padiglione auricolare (spesso è difficile da vedere a causa del pelo, quindi meglio rivolgersi al veterinario).
 
ALCUNE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
Enpa
Mondo gatto
Opitalia
Prontofido
Lega del cane
Sos Randagi
 

• Vuoi portarlo temporaneamente a casa? Prima di tutto è bene farlo controllare dal veterinario, anche se il suo stato di salute è apparentemente buono. Il veterinario oltre a visitarlo e ad accertarsi che l’animale non sia malato o che non abbia parassiti, può verificare anche la presenza del tatuaggio o del microchip di identificazione (con un apposito lettore) ed eventualmente risalire al proprietario, oppure ti darà tutte le informazioni necessarie per la sua cura.
• Se è visibilmente ferito, magari a causa di un incidente, non somministrargli alcun farmaco (i farmaci che vanno bene per noi spesso non vanno bene per gli animali) né cibo, né acqua e portalo subito dal veterinario. Per evitare di peggiorare eventuali traumi o fratture appoggialo su qualcosa di rigido che faccia la fu143965788.jpgnzione di una barella.

Se trovi un gatto

I cuccioli possono essere malati o avere
parassiti. Meglio portarli subito dal veterinario e non farli entrare in contatto con altri animali di casa.

• Se si tratta di un gatto che si è perso o è stato abbandonato ed è abituato al contatto con l’uomo non dovresti avere grandi difficoltà ad avvicinarlo. Se è proprio timido prova a offrirgli un po’ di cibo. Se invece si tratta di un gatto randagio oppure di un gatto molto spaventato, riuscire a prenderlo potrebbe essere molto difficile.
In questo caso è meglio rivolgersi direttamente a una delle numerose associazioni per la tutela degli animali (vedi box) che hanno le competenze e le attrezzature necessarie per recuperarlo senza eccessivi traumi.
• Una volta avvicinato puoi fare due cose: chiamare qualche associazione di volontariato che si occuperà di lui; oppure portarlo dal veterinario che controllerà il suo stato di salute e ti darà le indicazioni su come occuparti di lui

 
I NUMERI DELL’ABBANDONO


Gli ultimi dati ufficiali disponibili sull’abbandono risalgono al 2006. Secondo le stime di: Lega Nazionale per la Difesa del Cane, LAV e Gaia Animali&Ambiente, l’abbandono ha riguardato 100.000 cani e 50.000 gatti. Il fenomeno di solito raggiunge il suo apice nei mesi di giugno, luglio e agosto: 60 mila abbandoni in tre mesi, ovvero 20 mila al mese, 700 al giorno, 30 ogni ora, 1 ogni due minuti.

 

• Mentre i cani per la legge hanno un proprietario individuabile (o dovrebbero averlo visto che per legge devono essere tutti registrati) per i gatti non esiste un anagrafe e quindi anche se si è perso – e non è stato abbandonato – è quasi impossibile risalire al suo proprietario. Prova a mettere dei cartelli in giro nella zona dove lo hai ritrovato o senti il veterinario di zona.
• Se decidi di portalo a casa, prima di farlo entrare in contatto con altri eventuali amici a quattro zampe, consulta il veterinario 
Si accerterà che non abbia malattie trasmissibili e ti consiglierà il modo migliore per inserire l’animale in modo da evitare traumi anche agli altri animali di casa.


Se 893468294.jpgtrovi un cucciolo

• I cuccioli, sia di cane sia di gatto, sono molto più delicati degli adulti e qualunque segno di

 
PER CHI ABBANDONA ADESSO C’E’ LA GALERA


L’abbandono degli animali è un reato penale punito dalla legge con l’arresto fino a un anno e una multa che può arrivare a 10.000 euro. Se l’animale abbandonato provoca un incidente poi, il proprietario ne è responsabile e può essere chiamato a rispondere anche di omicidio colposo.
Secondo le statistiche negli ultimi 10 anni gli incidenti gravi provocati da animali smarriti, abbandonati o randagi sono stati 45.000, con 4.000 feriti e 200 morti.
Se si è testimoni di un abbandono occorre prendere subito il numero di targa o qualche altro riferimento utile all’identificazione del colpevole e fare denuncia.

 

malessere come vomito o diarrea deve mettere in allarme.
Ma non solo, anche se non hanno sintomi evidenti i cuccioli possono essere affetti da qualche malattia. Quindi se ne trovi uno e decidi di adottarlo la prima cosa da fare è portarlo dal veterinario (potrebbe anche avere un padrone ed essersi perso, in questo caso per i cani si tratterebbe di furto)
• L’importante poi è non farlo entrare in contatto con gli altri animali di casa, neanche temporaneamente: il piccolo potrebbe infatti essere portatore di parassiti o di malattie pericolose anche per un animale adulto.
• Altra cosa da evitare è quella fargli il bagnetto, meglio portarlo prima da un veterinario che ci darà i consigli migliori per curarlo.

Apr 21, 2009 - messaggi    9 Comments

DUE ARGOMENTI: 1)scandaloso ed orripilante-2)sciacalli

1) Casualmente sono capitata in questo sito

http://www.gibowildflower.net/catalogo_prodotti.asp?LINEA=ORCHIDEE

dove chiamano leggiadri i loro gioielli con

VERE FARFALLE !!!

Si, hai letto bene: collane e ciondoli con vere farfalle vetrificate ( o qualcosa di simile ) che qualcuno avrà pure il coraggio di indossare!

Io lo trovo …orribile, crudele, non so descrivere cosa provo.

Ma sarà legale?

Ma chi le indossa?

Vabbè, so già cosa mi aspetta come commenti: le scarpe di cuoio, le bistecche, le pellicce…cosa hanno di diverso?

Ma lo dico e lo ripeto : per me è una cosa ORRIBILE!!!

E inutile…

vere farfalle.jpg
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2)STRISCIA LA NOTIZIA DI IERI , MARTEDI 21 APRILE
PER CHI HA PERSO LA PUNTATA INVITO A GUARDARE TUTTO IL VIDEO E DITEMI SE SONO O NO SCIACALLI
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