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Mar 20, 2009 - blog life    4 Comments

L’IMMAGINE DELL’UOMO AL SERVIZIO DELLA TECNOLOGIA

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L’immagine dell’uomo al servizio della tecnologia

In una dimensione dove la ricerca spirituale fosse al primo posto, l’organizzazione sociale potrebbe essere strutturata in modo da orientare la tecnologia al reale servizio dell’uomo. Cioè, la tecnologia potrebbe servire per rendere meno preoccupanti le basi della sopravvivenza, come il vitto e l’alloggio, così da lasciare gli esseri umani liberi da queste preoccupazioni e con una maggiore possibilità di investire sullo scambio e la crescita interiore.
Nella realtà dei fatti, invece, non è difficile incontrare una pubblicità dove un telefono cellulare è associato all’idea di “libertà”, o di “crescita” ed una macchina all’idea di “forza” e di “felicità”. Siamo circondati di stimoli ipnagogici, dove il messaggio continuo è sempre lo stesso: ti sentirai finalmente sicuro (o libero, o forte, o potente) se comprerai questo o quel prodotto.
Capite? La tecnologia non è al servizio dell’uomo, ma l’immagine dell’uomo è al servizio della tecnologia ed è da alcuni anni che l’industria ha capito che il fatturato cresce di parecchio se assieme al prodotto si vende una immagine apprezzabile e desiderata di se stessi. Tutto ciò produce più guadagni (economici), a breve termine, ed una continua miseria interiore (che è la stessa che poi si cerca di utilizzare per continuare ulteriormente a vendere con questo stile), a lungo termine. Infatti, questo tipo di organizzazione commerciale ha bisogno dell’insicurezza incolmabile, per continuare a vendere immagini.
Esasperando la riflessione, possiamo dire che se guardiamo interagire le persone per strada, in buona percentuale sono immagini che interagiscono con altre immagini, osservandosi tra di loro per l’immagine che ciascuno mostra all’altro, non esseri umani che scambiano tra loro arricchendosi reciprocamente.

Giu 4, 2008 - blog life    3 Comments

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Elogio dell’offline

Consideriamo una possibile giornata tipo dell’uomo di oggi: le nuove tecnologie hanno realmente apportato dei benefici alla nostra vita, o l’hanno soltanto resa più frenetica?

[ZEUS Newswww.zeusnews.it – 03-06-2008]

Dal cellulare parte alle 06:45 la musichetta di Kill Bill. Ogni cinque minuti, finché il nostro non si alza; si siede al computer, che aveva lasciato acceso, e controlla a che punto sono i torrent che sta scaricando; controlla la posta; dà una sbirciatina su facebook; apre il suo aggregatore per vedere le novità dei suoi blog preferiti; un salto sul forum che parla della sua prossima auto per controllare che non abbiano cambiato allestimenti e prezzi nottetempo; dà un’occhiatina all’asta su eBay.

Ma è tardi, deve scendere… Per il caffè non c’è tempo. Salta in macchina, recupera il suo auricolare Bluetooth, lo collega al telefono e inizia la prima telefonata. Nel frattempo imposta il navigatore satellitare e si avvia verso il solito posto di lavoro (la strada la saprebbe anche a memoria).

Strada facendo, riceve una decina di nuove email sul suo Blackberry… tutte cose urgentissime da risolvere: deve tirare fuori il suo eeePC 901 da cui potrà recuperare quelle informazioni preziose.

Arriva in ufficio. Accende il Pc e trova 150 email, di cui 50 sono dell’antispam. C’è un webcast alle 10 ma prima deve finire di salutare tre “contatti” su Msn. …Ok, va bene, sentiamoci su Skype, a dopo! Il plugin Flash deve essere aggiornato, altrimenti niente webcast. Squilla il telefono: c’è una videochiamata in arrivo. Pausa caffè saltata.

In pausa pranzo gli tocca lavorare; si fa sera, torna a casa e si butta sui forum per capire se vale proprio la pena scaricare l’ultimo firmware del suo decoder satellitare per potersi godere un po’ di tennis. Nel frattempo mette in carica l’auricolare Bluetooth, il Blackberry, le stilo della fotocamera, l’aspirabriciole della cucina, lo spazzolino per i denti. È fatta! Ha vinto l’asta su eBay per la custodia in pelle del suo nuovo eeePC che gli arriverà direttamente da Hong Kong.

Una sbirciatina al conto corrente on line; ricarica la prepagata del suo cellulare perché c’è in offerta il raddoppio delle ricariche; scarica la posta e risponde a una decina di messaggi. Prenota un volo low cost per Parigi, tra sei mesi: non lo sa se ci andrà, ma tanto costa solo 99 centesimi!

È stanco. Deve andare a letto: domani mattina deve correre alla Fnac in centro perché è arrivato l’iPhone in Italia e ci sono solo pochi pezzi disponibili.

Chi scrive è un grande fruitore di tecnologia e non crede (né vuole) che si debba tornare indietro. Però ha un po’ paura dei display flessibili, della miniaturizzazione estrema dei Pc, di Wi-Max e Lte… L’ingresso di Internet nelle nostre vite si farà sempre più pervasivo e pretenderà che gli utenti siano always on line.

Alle email si sostituiranno invadenti videomessaggi a cui non si potrà nemmeno rispondere in pantofole; i telefoni cederanno il posto a ubiquitous device che ci renderanno raggiungibili ovunque. Le birrerie saranno solo su Second Life e gli stadi negli studi di Mediaset. Restate offline, finché potete…