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Feb 3, 2011 - blog life    3 Comments

INTERNET O NON INTERNET,QUESTO E’ IL PROBLEMA…!!!

Tutti matti per l’Internet

Gli psichiatri affermano che già milioni di persone nel mondo soffrono di una sindrome dissociativa indotta dall’uso eccessivo delle risorse web.

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Foto via Fotolia

Che per i bambini passare troppe ore davanti alla console non fosse salutare, già si sapeva; ma i più forse sottostimavano il rischio senza rendersi conto che la giovanissima età e la mancanza di parametri comparativi di valutazione potevano indurre fenomeni anche gravi di isolamento, dissociazione e transfert.

Dagli ultimi studi eseguiti in varie nazioni sembra tuttavia che anche gli adulti non siano affatto immuni dagli effetti negativi della sovraesposizione alle lusinghe dei lunghi collegamenti, specialmente da quando tecnologia e alta velocità hanno reso così piacevole l’interazione con il PC.

Si viene perciò spesso a creare, in modo tanto più subdolo quanto più impercettibile, una sorta di forte dipendenza dal mezzo, legata a una predisposizione a immedesimarsi in situazioni di fantasia, vivere avvenimenti in universi paralleli e interagire con una realtà fittizia attraverso i propri avatar, cioè personaggi fantastici che danno corpo all’immaginazione creativa.

Trance dissociativa quindi, oltre che vera e propria dipendenza dal PC; con la differenza che quest’ultima può essere ritenuta una vera e propria dipendenza psicofisiologica, a causa delle scariche adrenaliniche provocate dall’azione; né più né meno della dipendenza subita dal giocatore incallito che passa giorni e notti al tavolo verde o al casinò.

Nel caso del navigatore web tuttavia il caso è ancora più complesso, arrivando a concretizzare un disturbo (o meglio un insieme di distrurbi) ossessivo-compulsivo, una specie di trance dissociativa indotta dal terminale, un oscuro “male dell’Internet” tanto più presente in percentuale tra la popolazione anche adulta quanto maggiore e più agevole è la distribuzione del web sul territorio.

L’Internet Addiction Disorder (IAD) è uno stato di disagio mentale, possiamo dire una vera e propria malattia, che colpisce strati sempre più vasti di popolazione; ad esempio, si stima che nella sola Corea del Sud, dove 9 abitazioni su 10 sono dotate di collegamento Adsl o satellitare, circa 2 milioni e mezzo di persone trascorrano oltre 2 ore al giorno davanti al monitor e sono quindi potenzialmente vittime della sindrome.

Per combattere la dipendenza -le persone colpite non sono più in grado di scindere la realtà virtuale da quella effettiva e possono commettere atti socialmente inaccettabili anche perché facilmente in preda a deliri di onnipotenza- sono stati creati veri e propri centri di “disintossicazione” chiamati Internet Rescue Camp dove i drogati dall’internet vengono curati con le più moderne tecniche terapeutiche appicate in un ambito comportamentale ispirato alla più rigida disciplina militare.

La soluzione coreana è allo studio anche di altre nazioni che riportano effetti del tutto simili; USA, Giappone, Cina e Taiwan sono tra le realtà più avanzate nello specifico settore di cura e prevenzione anche perché ormai la letteratura medica riporta vere e proprie tabelle con le quali misurare il rapporto di dipendenza e i gradi di astinenza dal beneamato computer.

Anche in Italia si comincia a sentire il bisogno di centri di assistenza, per la prevenzione se non proprio per la cura, visto che l’informatizzazione da noi è ancora all’anno zero; tuttavia chi avesse urgenza di un consiglio o di un test, può rivolgersi alla SIIPAC, (Società Italiana per l’Intervento sulle Patologie Compulsive) un’associazione senza fine di lucro che -tra l’altro- è in grado di prestare la propria esperienza anche in questo specifico settore.

 

 

Nov 12, 2008 - internet    16 Comments

NAVIGARE TROPPO ALTERA IL CERVELLO

1.jpg Nelle prossime generazioni, chi sa dominare la tecnologia sarà in posizione vantaggiosa rispetto a chi ne è schiavo.

[ZEUS Newswww.zeusnews.it – ]

 
Internet altera l’evoluzione del cervello

L’uso delle nuove tecnologie, e di Internet in particolare, sta alterando i nostri cervelli apportando un cambiamento evolutivo: stiamo diventando più bravi a filtrare le informazioni e a prendere decisioni rapidamente.

Allo stesso tempo stiamo creando una generazione di Internet-dipendenti, affetta da deficit dell’attenzione, stressata per la necessità di cercare continuamente nuovi stimoli e nuove informazioni.

Secondo il neuroscienziato Gary Small, dell’Università della California, la prossima generazione vedrà convergere abilità tecnologiche e sociali e solo chi le padroneggerà entrambe sarà in posizione vantaggiosa: “sapranno se la riposta migliore a un’email o a un messaggio istantaneo sarà una chiacchierata piuttosto che un’altra email”.

Il dottor Small aveva già affermato che la navigazione in Internet aiuta a mantenere in forma il cervello. Ora mette in guardia dai rischi che una vita unicamente “virtuale” comporta, anche dal punto di vista neurologico. Nel suo ultimo libro ha infatti analizzato come la tecnologia abbia influenzato lo sviluppo il funzionamento e l’interpretazione delle informazioni da parte delle menti giovani.

“La tecnologia influisce sulla nostra evoluzione”, nel senso che chi saprà servirsene si troverà in posizione migliore di chi invece si ritroverà tagliato fuori o, peggio, schiavo.

Chi si farà dominare dalla tecnologia e vedrà venire meno i contatti umani – continua il professore – potrebbe subire anche la “perdita della capacità di leggere le espressioni emozionali e il linguaggio del corpo”.

Per non essere sopraffatti e non perdere il contatto con la vita reale la ricetta è semplice: dare un taglio alla tecnologia, come fare una cena in famiglia, trovare un equilibrio. È importante capire come la tecnologia influisca sulle nostre vite e sui nostri cervelli e prenderne il controllo”.

 

Ott 16, 2008 - scienza    20 Comments

INTERNET FA BENE ALLA SALUTE

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Fare ricerche online mantiene in forma il cervello
Uno studio americano rivela che la ricerca in Internet impegna il cervello più della lettura di un libro e lo mantiene attivo e in salute.

[ZEUS News – www.zeusnews.it – 15-10-2008]

Nessuno potrà più dire che passare troppo tempo a navigare in Internet rimbambisce; anzi, più si fanno ricerche nella Rete più si tiene allenato il cervello.

È questa la conclusione di uno studio condotto da dei ricercatori dell’Università della California di Los Angelese su 24 volontari tra i 55 e i 67 anni. A tutti è stato chiesto di leggere un libro e di fare ricerche in Internet mentre veniva monitorata la loro attività cerebrale.

Del gruppo di volontari, la metà aveva già esperienza nell’uso della Rete, mentre l’altra metà no. Ebbene, i test hanno dimostrato che compiere una ricerca online – se già si conosce il Web – impiega il cervello di più di quanto faccia la lettura.

“Abbiamo osservato che nel leggere un libro viene attivata la corteccia visuale, la parte del cervello che controlla la lettura ed il linguaggio. Nel fare ricerca su Internet c’è un’attività molto maggiore ma solo nel gruppo che ha esperienza di Internet” hanno spiegato i ricercatori.

Le persone di mezza età e anziane possono quindi tenere allenata la propria memoria e le proprie capacità cognitive (soggette a un certo degrado con il passare degli anni) semplicemente imparando a usare Internet e continuando a sfruttarne le risorse nel tempo.

“Le persone che hanno esperienza di Internet usano una parte maggiore del proprio cervello nel corso della ricerca” – ha concluso il dottor Gary Small, esperto di invecchiamento che lavora per l’Università. “Ciò lascia supporre che il solo fatto di far ricerca su Internet possa allenare il cervello, lo tenga attivo e in salute”.

Mag 9, 2008 - blog life    2 Comments

VIRTUALE…REALE

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REALE:effettivo-originale-veritiero-sicuro-certo-attendibile-credibile-giusto-preciso-esatto-proprio-genuino-autentico-valido-sincero-puroVIRTUALE:possibile-probabile-potenziale-ipotetico-eventuale-effettuabile-non reale

ho sempre usato la parola “virtuale” e credevo di usarla con cognizione di causa.la realtà è questa che si vive,la vita virtuale è quella che si vive in apparenza.e la usavo sicura che questo fosse il suo vero significato,ed ero ferma su questa posizione.ma poi cosa è successo:internet…quello che più di tutti rappresenta una realtà virtuale…allora mi sono chiesta:-cosa è reale o no?-io sono reale e navigo in internet,non sono finta,sono di carne e ossa!sono forse virtuali gli altri “naviganti”?no,anche loro sono di carne e ossa!è forse virtuale il rapporto perchè non ci si può toccare?allora sono virtuali anche tutte le persone che si scrivono o si telefonano,ma ho l’impressione che anche loro siano di carne ed ossa…perciò???a voi l’ardua sentenza…!!!