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Mar 26, 2011 - messaggi    9 Comments

CARO LADRO,

imagesCANJFFA7.jpgè inutile dirti che sei una brutta persona perchè sei molto peggio, hai rubato un angelo sulla tomba di Osvaldo G. a Imola, e con lui un pezzetto di cuore perchè glielo aveva regalato suo figlio.

Da tempo pensavo di scriverlo ed oggi mi sono decisa.

Non so dove hai messo l’angelo che hai rubato, se lo hai messo davanti ad un’altra tomba spero che il defunto ti appaia in sogno per dirti di vergognarti, se l’hai in casa spero che diventi il tuo porta sfotuna, se l’hai regalato o venduto spero che se ne accorgano e ti riempiano di insulti.

Da parte mia mi fai solamente SCHIFO…

Mar 16, 2010 - blog life    6 Comments

MESSAGGI AUTODISTRUTTIVI

2136772636.jpgSe usi il telefonino ti intercettano,sul web ti leggono anche gli sconosciuti.Ma chi ha voglia di privacy come fa con internet?Forse può rifugiarsi su PRIVNOTE (https://privnote.com) ,il sito che permette di inviare messaggi di testo che poi,una volta letti,si autodistruggono.Come nei film di spionaggio.Il sistema è semplice:quando abbiamo finito di scrivere,il messaggio si trasforma in un indirizzo web,da inviare poi al destinatario.Una volta letto,sparirà ogni traccia.

Gen 28, 2010 - messaggi    8 Comments

L’UOMO DELLE PULIZIE

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Un disoccupato sta cercando lavoro come uomo delle pulizie alla Microsoft.
L’addetto del dipartimento del personale gli fa fare un test (che consiste nello scopare il pavimento), poi lo intervista e alla fine gli dice:

 “Sei assunto, dammi il tuo indirizzo e-mail, così ti mando un modulo da riempire insieme al luogo e la data in cui ti dovrai presentare per iniziare.”
L’uomo, sbigottito, risponde che non ha il computer nè tantomeno la posta elettronica. Il tipo gli risponde che se non ha un indirizzo e-mail significa che virtualmente non esiste e quindi non gli possono dare il lavoro.
L’uomo esce, disperato, senza sapere cosa fare e con solo 10 dollari in tasca. Decide allora di andare al supermercato e comprare una cassa di 10 chili di pomodori. Vendendo porta a porta i pomodori in meno di due ore riesce a raddoppiare il capitale, e ripetendo l’operazione altre 3 volte si ritrova con 160 dollari. A quel punto realizza che può sopravvivere in quella maniera, parte ogni mattina più presto di casa e rientra sempre più tardi la sera, e ogni giorno raddoppia o triplica il capitale.
In poco tempo si compra un carretto, poi un camion e in un batter d’occhio si ritrova con una piccola flotta di veicoli per le consegne. Nel giro di 5 anni il tipo è il proprietario di una delle più grandi catene di negozi di alimentari degli Stati Uniti. Allora pensa al futuro e decide di stipulare una polizza sulla vita per lui e la sua famiglia.
Contatta un assicuratore, sceglie un piano previdenziale e quando alla fine della discussione l’assicuratore gli chiede l’indirizzo e-mail per mandargli la proposta, lui risponde che non ha il computer nè l’e-mail.
“Curioso” osserva l’assicuratore “Avete costruito un impero e non avete un’ e-mail. Immaginate cosa sareste se aveste avuto un computer !!!”
L’uomo riflette e risponde “Sarei l’uomo delle pulizie della Microsoft”.

Morale n°1: Internet non ti risolve la vita.
Morale n°2: Se vuoi essere assunto alla Microsoft, cerca di avere una e-mail.
Morale n°3: Anche se non hai una e-mail ma lavori tanto puoi diventare miliardario.
Morale n°4: Se hai ricevuto questa storia via e-mail hai più possibilità di diventare uomo delle pulizie che miliardario.

Set 17, 2009 - messaggi    16 Comments

Un violinista nella metropolitana. Una storia vera.

Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti.
Durante questo tempo, poiché era l’ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro.
Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c’era un musicista che suonava.
Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia.
Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare.
Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l’uomo guardò l’orologio e ricominciò a camminare. Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni.
Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista.
Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini.
Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi.
Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento.
Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32 dollari. Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, ne’ ci fu alcun riconoscimento.
Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti al mondo.
Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino del valore di 3,5 milioni di dollari.
Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari.

Questa è una storia vera. L’esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione della metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. La domanda era: “In un ambiente comune ad un’ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?”.

Ecco una domanda su cui riflettere: “Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?”

Tratto: da: washingtonpost.com – thepopuli.it

Set 6, 2009 - messaggi    31 Comments

IL BAMBINO E IL GELATO

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Qualche tempo fa, quando un gelato costava molto meno di oggi, un bambino di dieci anni entrò in un bar e si sedette al tavolino. Una cameriera gli portò un bicchiere d’acqua.

“Quanto costa una coppa gelato ?” chiese il bambino.

“Un euro” rispose la cameriera.

Il bambino prese delle monete dalla tasca e cominciò a contarle.

“Bene, e quanto costa invece un gelato semplice?”

In quel momento c’erano altre persone che aspettavano e la cameriera cominciava un po’ a perdere la pazienza.

“80 centesimi!” gli rispose in maniera brusca.

Il bambino contò le monete ancora una volta e disse:

“Allora mi porti un gelato semplice!”

La cameriera gli portò il gelato e il conto. Il bambino finì il suo gelato, pagò il conto alla cassa e uscì. Quando la cameriera tornò al tavolo per pulirlo cominciò a piangere perché lì, ad un angolo del piatto, c’erano 20 centesimi di mancia per lei.

Il bambino aveva rinunciato alla coppa gelato proprio per riservare la mancia alla cameriera.

Ago 24, 2009 - messaggi    56 Comments

dal blog di Nadia

VI CHIEDO SOLO 10 MINUTI PER LEGGERE QUESTI 2 POST

TRATTI DAL BLOG DI NADIA.

GRAZIE 

23/08/2009

 

FACCIAMO TANTO RUMORE! (aggiornamento)

 

Per prima cosa voglio ringraziare tutte le persone amiche e non, che hanno condiviso il mio appello per Fabrizio, malato di SLA. E SIETE VERAMENTE TANTI!
Questo nostro grido collettivo non servirà soltanto per Fabrizio, ma per tutti quelli che si trovano nelle sue stesse condizioni.
GRAZIE DAVVERO DI CUORE!
Questa mattina ho parlato per telefono con lui e mi ha confermato che domani, lunedì 24/8 si ricovererà presso l’ospedale Niguarda di Milano per controlli e accertamenti della sua malattia.
Lui è a conoscenza di tutti i riferimenti di appoggio che sono stati segnalati da noi, ma il problema dell’assistenza sanitaria a domicilio, sussiste soprattutto a Torino e provincia, contrariamente ad altre regioni più organizzate.
Mi invierà un’altra mail (quando potrà) come testimonianza, ma intanto noi sappiamo già che nella Regione Piemonte ci sono queste carenze.
Tutto dipende dalla politica, tanto per cambiare, quindi ci daremo da fare inviando reclami e richieste agli Enti competenti regionali.

Invierò le sue mail e se potete fatelo anche TUTTI VOI, a questi indirizzi:

-AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica,
http://www.aisla.it. segreteria@aisla.it
– Regione Piemonte direzioneB20@regione.piemonte.it

– Amm.ne Comunale di Torino segreteria.vicesindaco@comune.torino.it
– USL di Torino e Collegno asl5urp@asl5.piemonte.it
– Ministero della Sanità urpminsalute@sanita.it
– Vari partiti politici (opposizione e non)

INSOMMA, CONTINUIAMO A FARE TANTO RUMORE PER TUTELARE LA VITA DI CHI STA PEGGIO DI NOI!
GRAZIE!

Nadia 

22/08/2009

 

FACCIAMO TANTO RUMORE!( PRIMA PARTE)

HO RICEVUTO SUL MIO BLOG QUESTI DUE MESSAGGI (che riporto integralmente):

Scritto da : fabrizio | 20/08/2009

ho 41 anni sono malato di SLA ho bimba di 11 anni. mi sottoporrei a peggiori torture pur di vederla crescere .. ma farmi fare tracheostomia significa imprigionare 24 ore su 24 la mia bimba e mia moglie. xché il malato di SLA tracheotomizzato va “aspirato” ogni ora. non potendomi permettere infermiere e badanti…..e non volendo morire lasciando sul lastrico mia moglie e mia figlia sono costretto a morire …considerato che l’assistenza grava tutta sulla famiglia e non ci sono centri pubblici dove ricoverano malati di SLA. La differenza tra gli eroici melazzini e borgonovo spesso la fa il vile denaro. e questa è l’ingiustizia nella già ingiusta e atroce malattia.

Scritto da : fabrizio | 20/08/2009

la SLA mi è stata diagnosticata da poco quindi ancora scrivo su tastiera. di notte non dormo per l’angoscia. il pc non mi funziona + qdi ti ho scritto utilizzando internet da telefonino dal quale xò non riesco a svuotare posta. ora te ne ho data un’altra così hai anke il mio cognome. se non mi credi ribadiscimelo e ti lascio num telefono ed indirizzo. lunedì sarò ricoverato al nemo di milano (dentro il niguarda)…se vuoi mi puoi venire a trovare o telefonare e chiedere di me. se vuoi ti posso poi lasciare mio indirizzo di casa così potrai scrivermi (io sono di Torino) o venire a trovarmi per verificare mia assurda ingiusta e precaria situazione. ho utilizzato il tuo blog xkè mi ha dato spazio. provando su quello della fondazione borgonovo non pubblicano…situazioni in cui si mette in risalto ke la scelta tra combattere ( io mi farei torturare per veder crescere mia figlia) e la scelta di lasciarsi morire spesso può essere imposta anke dalle disp. economiche. in qualsiasi modo ti sia possibile aiutami se vuoi …e credimi. tutto ciò ke ti servirà per verificare la veridicità della mia situazione ….te la fornirò. ho utilizzato il tuo blog perkè mi ha dato la possibilità di denunciare l’ingiustizia e per mandare un sos. p.s. tanto di cappello a donne come chantal borgonovo . mia moglie xò non sarebbe da meno avendo 3 infermiere a dispozizione e milionate di euro con cui gestire il futuro suo e dei suoi figli. ke nella malattia i meno abbienti siano anke + devastati e muoiano in silenzio…è quanto ho voluto denunciare grazie allo spazio da te concesso. se puoi …se vuoi ….aiutami…in qualsiasi modo. resto a disposizione per darti tutti i miei riferimenti se veramente vorrai verificare e/o aiutare. grazie fabrizio.

VORREI FARE APPELLO A TUTTI VOI CHE LEGGETE PER DIVULGARE QUESTO PROBLEMA, CHE AFFLIGGE NON SOLO FABRIZIO E LA SUA FAMIGLIA, MA TANTE ALTRE PERSONE CHE SOFFRONO DELLA STESSA MALATTIA. FACCIO APPELLO ANCHE A COLORO CHE DIRETTAMENTE POTREBBERO TROVARE QUALCHE SOLUZIONE PIU’ IDONEA.

TUTTO QUESTO PERCHE’? PERCHE’ LO STATO DOVREBBE TUTELARE OGNI CITTADINO CHE, NON AVENDO LA POSSIBILITA’ FINANZIARIA DI ASSUMERE PERSONALE QUALIFICATO PER LA PROPRIA ASSISTENZA, ASPETTA DI MORIRE TRA GLI STENTI NON SOLO FISICI, MA ANCHE MORALI NEI CONFRONTI DEI FAMILIARI CHE SONO IMPOSSIBILITATI A SVOLGERE TALE COMPITO, OLTRE CHE SOPPORTARE IL DOLORE PER LA PERSONA CARA.

SI FA TANTO RUMORE LAMENTANDOCI DEL SISTEMA POLITICO, QUINDI PROPRIO PER QUESTA DEFICIENZA DI ORGANIZZAZIONE, FACCIAMO ANCORA PIU’ RUMORE PER AIUTARE QUESTE PERSONE, CHE SONO PUR SEMPRE NOSTRI FRATELLI.

La persona in questione (ma pensiamo anche a tutte le altre che non conosciamo) è:

Fabrizio S. di COLLEGNO (Torino)

Faccio appello anche a qualche Associazione locale per provvedere a dare un aiuto più immediato. Grazie.

Nadia Consani

Lug 19, 2009 - messaggi    10 Comments

LE PERSONE VENGONO NELLA TUA VITA PER UNA RAGIONE

 DAL BLOG DI GIORGIOGIACINTO

 

 

Le persone vengono sempre nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita.

Quando saprai perché, saprai anche cosa fare con quella persona.

 

Quando qualcuno è nella tua vita per una ragione, di solito è per soddisfare un bisogno cha hai espresso.

E’ venuto per assisterti attraverso una difficoltà, per darti consigli e supporto, per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente.

Può sembrare come un dono del cielo e lo è.

E’ lì per il motivo per cui tu hai bisogno che ci sia.

 

Quindi, senza nessuno sbaglio da parte tua o nel momento meno opportuno, questa persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione a una fine.

 

Qualche volta se ne va. Qualche volta muore.

Qualche volta si comporta male e ti costringe a prendere una decisione. Ciò che devi capire è che il tuo bisogno è stato soddisfatto, il tuo desiderio realizzato, il suo lavoro finito.

La tua preghiera ha avuto una risposta e ora è il momento di andare avanti.

 

C’è chi resta nella tua vita per una stagione, perché è arrivato il tuo momento di condividere, crescere e imparare. Ti porta un’esperienza di pace o ti fa semplicemente ridere. Può insegnarti qualcosa che non hai mai fatto. Spesso ti dà un’incredibile quantità di gioia.

 

Credici, è vero. Ma è solo per una stagione!

 

Le relazioni che durano tutta la vita ti insegnano lezioni che durano tutta la vita, cose che devi costruire al fine di avere solide fondamenta emotive. Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni o momenti della tua vita. Si dice che l’amore è cieco ma l’amicizia no.

 

Grazie per essere una parte della mia vita, che sia una ragione, una stagione o tutta la vita.

 

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