CACCIA IL CACCIATORE
55 morti
87 feriti
è il tragico bilancio dell’ultima stagione di caccia.
Il prossimo bersaglio PUOI ESSERE TU!
55 morti
87 feriti
è il tragico bilancio dell’ultima stagione di caccia.
Il prossimo bersaglio PUOI ESSERE TU!
Roma, 21 lug. (Apcom) –
Un bambino in mimetica che ‘fischia’ con un richiamo per i volatili e posa accanto ad un fucile adagiato su una balla di fieno: in basso la scritta ‘Conserviamo il nostro futuro’. È l’immagine scelta da Federcaccia per la nuova campagna tesseramenti. L’immagine ha sollevato già qualche polemica tra le associazioni ambientaliste e animaliste, che hanno rinfocolato la polemica sul ddl del senatore leghista Orsi sulla riforma della legge sulla caccia.
Chiedendo “l’immediato ritiro della campagna” l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) ritiene “agghiacciante l’immagine scelta da Federcaccia”, che rivela “le difficoltà in cui da anni si dibatte un mondo in crisi, quello venatorio, ormai ridotto ai minimi termini e che giorno dopo giorno vede assottigliarsi le proprie fila. Gli interessi di una piccola lobby non devono assolutamente giustificare l’incivile strumentalizzazione di un minore, quale il bambino ritratto nell’immagine. Valori quali il rispetto la non violenza e il rispetto per tutti gli abitanti del pianeta – conclude l’Enpa – sembrano essere sconosciuti al mondo venatorio come dimostra il fatto che il ddl Orsi sulla deregulation venatori è ancora in discussione”.
Anche per il Wwf è “vergognoso il tentativo di Federcaccia di sfruttare l’immagine di un bambino e la sua serenità nella natura per ‘svecchiare’ la caccia: è ormai noto infatti che di anno in anno i cacciatori diminuiscono anche per l’età matura della maggioranza. E dunque oggi Federcaccia non solo chiede a gran voce la licenza di caccia ai sedicenni, ma addirittura sfrutta la foto di un bimbo di non più di 4 anni con tanto di fucile accanto. Chiediamo l’immediato intervento della Commissione bicamerale per l’infanzia e della sua presidente Alessandra Mussolini, per fermare la pubblicità della Federcaccia e intervenire per fermare il ddl Orsi sulla caccia”.
cliccate qui: http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/qui-vp327486.html#top ECCOLO QUI IL CALENDARIO DELLA VERGOGNA!!! Bambini con fucili tra cadaveri di poveri animali.I bambini:il nostro futuro.Ma il loro futuro?Da carnefici?Da assassini ?Crescono con un fucile in mano,per loro sarà normale usarlo!
CACCIA: A PADOVA CALENDARIO COMUNE CAMPO S.MARTINO CON BIMBI ARMATI, PROTESTA ANIMALISTI
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02 settembre 2008| Elena Romanato
Dopo la riapertura della caccia al capriolo, su decisione del Tar di Genova, una nuova tegola sta per abbattersi sulla testa dell’Enpa. La tegola viene da AIW-Associazione Italiana della Wilderness – che gestisce 42 “Aeree Wilderness” per la loro tutela ambientale, ma che prende in considerazione la caccia come fattore risolutivo contro la sovrappopolazione animali. Oggetto di polemica è proprio la caccia a cinghiali e caprioli.
«L’Enpa è un organismo per molti versi meritorio – dice il segretario generale dell’AIW Franco Zunino – ma che ha spesso, specie in provincia di Savona, l’abitudine di occuparsi più di problemi ambientalistici che non di tutelare gli animali dai maltrattamenti dell’uomo per cui fu fondato. E allora la sua opera si spreca in sterili polemiche con scarso senso pratico, la cui morale finisce per essere: per difendere gli animali l’uomo, ma anche l’ambiente, subisca danni e stia zitto».
Secondo l’associzione le proposte dell’Enpa fatte per ridurre l’impatto dei cinghiali sull’agricolture non sono valide sarebbero prive di fondamento scientifico. «Innanzi tutto non risulta affatto vero – continua Zunino – che in tutto il mondo i cinghiali si controllano con iniziative che esulino dall’uso del fucile; anzi è proprio con questo mezzo che in tutto il mondo si controllano i sovrappopolamenti di fauna selvatica. E la ragione è molto semplice. L’abbattimento di animali in soprannumero è il metodo più facile, più efficiente e meno costoso per la collettività. Gli istituti scientifici di cui parla l’Enpa servono, ovviamente, ma solo a studiare la dinamica delle popolazioni e a stabilire la quota di animali da abbattere ( e spesso a coordinarli sono proprio organismi di cacciatori o ad essi vicini, e comunque super -partes e non certo in mano agli anti caccia)».
Zunino passa in rassegna, bocciandole, le proposte dell’Enpa come quella di creare nei boschi delle postazioni dove gli animali possano trovare del cibo, i cavi elettrici a tutela dei campi coltivati o i contributi per costruire “robuste recinzioni” contro i cinghiali. «Preciso – conclude Zunino che non siamo un’associazione di cacciatori come accusa l’Enpa, si tratta di una cosa ben più seria».
ringrazio marcello che mi ha trovato il link