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ASSASSINI CRIMINALI

Tentano d’impiccarlo ma “fido” riesce a salvarsi.

 

cane straziato

E’ molto difficile commentare episodi di gratuita violenza, soprattutto quando si sfoga contro esseri viventi deboli ed indifesi. A volte contro uomini e donne, a volte contro anziani e bambini, spesso contro gli animali. Episodi come quello accaduto il due settembre scorso in Sardegna, vanno ad aggiornare la purtroppo nutrita schiera di vittime della demenza umana, talmente vile ed ignobile da aver “eroicamente” ucciso diverse pecore e tentato d’impiccare un piccolo cagnolino.

La scena che lo scorso 2 settembre si apre davanti agli occhi di due turisti in vacanza, che avevano deciso di fare una passeggiata nella campagna di Sessa, località tra Cuglieri e Santa Caterina nell’oristanese, è proprio questa. Carcasse di animali in putrefazione, un odore nauseabondo ed un piccolo cane gravemente ferito, ma ancora vivo, che si rannicchiava vicino ad una pecora ormai in avanzato stato di decomposizione. 

I due coniugi hanno cercato di soccorrere il cane, ma il precipizio in cui si trovavano gli animali non era agevole, così hanno chiesto aiuto ai vigili del fuoco.

Durante l’intervento, raccontano ancora i turisti, i vigili fanno la scoperta più atroce: «Il cane aveva annodata al collo una corda che gli era stata annodata dai suoi aguzzini nel tentativo di impiccarlo. Provvidenzialmente però, la fune si era spezzata. L’altro capo, infatti era rimasto attaccata al ponticello». Dobbiamo rigraziare i vigili del fuoco: «Per la grande umanità che hanno dimostrato, intervenendo tempestivamente».

Oggi la storia ha un lieto fine perchè il piccolo cane sta meglio, ma questo non aiuta a comprendere gesti simili. Quali i motivi? dispetti tra pastori? una bravata? nulla che comunque giustifichi tale scempio.

La foto ritrae un cane diverso da quello protagonista della vicenda, ma testimonia ulteriormente la quotidiana crudeltà dei maltrattamenti contro gli animali, nonostante l’aggravamento del reato previsto dal codice penale.

Set 9, 2008 - cani    35 Comments

per favore firmate!!!

Era un labrador piccolo e felice….ERA!!!

55571518.jpgSta prendendo piede una mania sempre più frequente, purtroppo:

uccidere gli animali, cani, gatti, uccelli, BRUCIANDOLI VIVI.

E’ successo anche a Lucky, un piccolo labrador di 3 anni, sottratto alla sua famiglia per questo macabro divertimento.

Che sofferenza è stata leggere la sua storia (fine agosto), vedere quelle immagini, sentire bruciare il cuore come é stato bruciato vivo lui….e non oso pensare al dolore della famiglia che, tra l’altro, ringrazia, via web, tutti gli internauti che hanno partecipato al loro dolore.

Hanno ringraziato. Come si fa con gli esseri umani, mamma e papà hanno fatto con lui, che era parte integrante e fondamentale di quella famiglia.(dal blog di http://mammola.myblog.it )

“MA TANTO ERA SOLO UN CANE”,  ciò che si vuole combattere.

C’è un articolo e una petizione da firmare, per le persone di buon cuore.

Qui   http://marcobg.wordpress.com/2008/09/01/labrador-bruciato…

– vi chiedo di firmare e diffondere la notizia—- grazie – NOI LI DOBBIAMO FERMARE!!! In seguito all’ennesimo atto di crudeltà perpetrato ai danni di una creatura indifesa ,portato via ai legittimi proprietari, Chilimacisegua, portavoce dello sdegno delle persone che rispettano e tutelano
la vita di ogni essere senziente, chiede la collaborazione di chiunque sia a conoscenza o abbia assistito all’orribile scena avvenuta a Triangia in provincia di Sondrio, il giorno 25 agosto 2008.
Lucky, un labrador di 3 anni è stato cosparso di benzina e bruciato vivo. La ricostruzione dei fatti, eseguita dai Carabinieri, ha evidenziato come il povero animale abbia percorso diversi metri, tra i prati appena fuori dal centro abitato, mentre si trovava avvolto dalle fiamme, prima di morire, in cerca di scampo e di quella pietà che non è sopraggiunta.
Successivamente l’aguzzino (o gli aguzzini) lo ha buttato in un piccolo dirupo probabilmente nel tentativo di far sparire i suoi resti. Poi, una volta che l’infame autore (o infami autori) del terribile gesto si è reso conto delle numerose tracce lasciate dietro di sè, ha caricato quel che rimaneva dell’animale sulla sua auto ed è sparito nel nulla. Quel nulla che è il suo mondo, quel nulla che abita nei suoi pensieri e quel nulla che risiede nella sua anima.
Chiliamacisegua ringrazia anticipatamente chi spontaneamente, contribuirà a non far passare sotto silenzio l’accaduto per rendere in tal modo, giustizia al povero Lucky.
Studi recentissimi di valenti psichiatri hanno stabilito che chi è portatore di questa abnorme e assoluta mancanza di sensibilità,di valori, di etica, di morale, porta dentro di sé in fieri, i geni di un ASSASSINO.
Chiliamacisegua chiede totale collaborazione al Sindaco, alle Istituzioni e alle Forze dell’Ordine, ai Cittadini, affinchè il colpevole (i colpevoli) sia individuato, scovato, denunciato e punito in maniera esemplare, come da nostro codice penale art. 544bis e art 544ter di modo che
Sindaco, Istituzioni e Forze dell’Ordine e Cittadini siano maestri di vita per i bambini, gli adolescenti e i giovani che troppo spesso vengono deviati e distolti dal senso di compassione insito in loro, dalla frase: “ma si, tanto era solo una cane !”
per info e segnalazioni rivolgersi a E.n.p.a. casella postale 38 Sondrio
(dal blog:  http://lauratani.myblog.it )
corinna@chiliamacisegua.org

Set 4, 2008 - animali    36 Comments

BUONE NOTIZIE !

ANIMALI: GIAPPONE, NATO PANDA DA INSEMINAZION920253708.jpgE ARTIFICIALE1631118760.jpg

 TOKYO, 27 AGOSTO 2008 – Esultano in Giappone gli amanti degli animali: dopo la prematura dipartita, ad aprile, del popolarissimo panda Ling Ling, ieri una femmina di panda gigante ha dato alla luce un cucciolo di 24 centimetri, frutto di una rara inseminazione artificiale andata a buon fine. Il lieto evento ha avuto luogo nello zoo municipale di Kobe, nel Giappone centrale, alle 15:46 locali (le 08:46 in Italia). La nascita del cucciolo e’ da considerarsi un piccolo miracolo: si tratta del dodicesimo panda nato in Giappone, ed e’ solo la quarta nascita in assoluto per inseminazione artificiale, dopo il primo caso del 1988 presso lo zoo di Ueno a Tokyo. La madre del cucciolo e’ un panda gigante di nome Tan Tan, di 12 anni, che per l’occasione e’ stata tolta dall’esposizione e godra’ di una meritata vacanza per circa una settimana. Il nuovo nato, di cui non si conosce ancora il sesso, risulta in buone condizioni di salute e sara’ esposto al pubblico entro tre mesi. La scelta del nome sara’ affidata ai visitatori dello zoo, che potranno votare il proprio appellativo preferito. Sia la madre, Tan Tan, che il padre, altro panda gigante di dodici anni di nome Ko Ko, sono stati presi in prestito dalla Cina con un ‘affitto’ di un milione di dollari all’anno fino al 2010, e lo zoo, per contratto, e’ tenuto a consegnare il cucciolo alle autorita’ cinesi entro i primi 18 mesi di vita.

Sassuolo: ritrovati gattini nel cassonetto

per adottarli telefono 0536 885210


Sassuolo – Sarebbero morti di fame e di sete o forse schiacciati dal camion compattatore che raccoglie i rifiuti i 5 gattini salvati da due ragazzine da una fine tremenda, i piccoli erano in un cassonetto della spazzatura del parco Vistarino.

Le due eroine si chiamano Sara e Michelina, erano al parco ed hanno sentito alcuni lamenti arrivare da un bidone, una volta capito che si trattava di qualcosa di vivo le ragazzine hanno rovistato nel cassonetto scoprendo i 5 gattini all’interno di un sacchetto dell’immondizia perfettamente sigillato. Nulla si sa su chi possa averli gettati via come un rifiuto oramai inutile, un gesto di una crudeltà inaudita avvenuto in pieno centro a Sassuolo; i piccoli hanno 45 giorni è facile quindi ipotizzare che fino ad ora abbiano goduto delle cure amorevoli della madre e non solo, fatto che rende ancora più incredibile questo insensibile abbandono. Al momento i 5 gattini, 3 maschi e due femmine, sono oggetto delle amorevoli cure di Sara e Michelina ma si candidano già all’adozione. Chi fosse interessato a prendersi cura di uno o più dei 5 micetti può telefonare al numero 0536-885210. Non è difficile immaginare quanto scompiglio possono creare cinque gattini in una casa, magari in un piccolo appartamento ma non giustifica il gesto e soprattutto lo si sarebbe potuto evitare sterilizzando la gatta che li ha partoriti, una pratica semplice e nota a tutti i veterinari.


Naturalmente abbandonare dei gattini destinandoli a morte sicura è meno costoso che sterilizzarne la madre ma forse chi lo ha fatto ha scordato che il maltrattamento di animali è un reato penale previsto dall’articolo 544-ter del Codice Penale: “1.Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale”. Chi ha lasciato quei gattini rischia quindi anche un anno di carcere e fino a 15mila euro di multa, il reato poi prevede che si agisca d’ufficio, senza alcuna denuncia. Forse era meglio spendere un centinaio di euro per la sterilizzazione della gatta.