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Nov 1, 2008 - animali    4 Comments

cornacchie uccise

Busto Arsizio – La vicenda dei volatili ritrovati nei campi da calcio di Sant’Anna continua a far discutere. L’associazione anti-vivisezione ha denunciato il fatto alla Polizia
La Lav chiede l’autopsia delle cornacchie uccise e appese

Il macabro gesto delle cornacchie uccise e appese nei campi da calcio di Via Giotto, nel quartiere Sant’Anna di Busto Arsizio, sta mobilitando sia gli abitanti della zona che la Lega Antivivisezione che, questa mattina, è intervenuta per effettuare un sopralluogo insieme al portavoce del comitato di quartiere, Franco Cascio, che aveva denunciato alla stampa l’accaduto. Subito dopo evere effettuato un accurato sopralluogo ed avere acquisito le inquientanti immagini dei cadaveri degli animali appesi nel campo di via Giotto, la Lav ha immediatamente presentato al commissariato di Polizia di Stato di Busto Arsizio una denuncia contro ignoti per maltrattamento e uccisione di animali.

Contestualmente, la LAV ha fatto richiesta alla Polizia di effettuare autopsia dei cadaveri per stabilire con precisione le cause della morte degli animali. «Chiediamo agli inquirenti – dichiara Francesco Caci, responsabile della LAV di Busto Arsizio – di individuare al più presto i responsabili dell’eccidio, i quali in base alla legge 189 del 2004 sono imputabili di maltrattamento e uccisione di animali, reato punito con la carcerazione fino a 18 mesi. Invitiamo altresì i cittadini che avessero notato movimenti sospetti nelle scorse notti intorno alla struttura di via Giotto di comunicare alla Polizia qualsiasi indizio utile a risalire ai colpevoli».
 
Davanti ad un episodio tanto macabro quanto feroce Caci non esita a tirare in ballo il satanismo: «In una zona più volte salita alle cronache nazionali e internazionali per tragiche vicende legate al satanismo – conclude il responsabile Lav – c’è bisogno della massima allerta da parte di istituzioni e cittadini per stroncare sul nascere questi fenomeni». Gli uomini del commissariato di Polizia bustocco sono al lavoro per risalire al responsabile (o i responabili) del gest2.jpgo.

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Busto Arsizio – Uccelli morti, appesi alle reti a Sant’Anna: i residenti del quartiere sono preoccupati 

La strage delle cornacchie che spaventa il quartiere


Una decina circa di grossi uccelli morti (forse cornacchie), quasi tutti appesi alle reti di un campo da calcio nel rione di Sant’Anna, a poca distanza dalla ferrovia. Questa la scena davvero sinistra vista in mattinata da alcuni passanti della zona. Questi si sono rivolti al comitato dei cittadini del rione, che nella persona del signor Franco Cascio ha contattato Varesenews per documentare la cosa e cercare di capirci qualcosa: innazitutto com’è che tanti animali siano morti in così breve spazio e tempo. Un’epidemia? Becchime avvelenato? Il campo è posto non lontano da una zona giochi per bambini; le carcasse appese con fil di ferro e flagellate dalla pioggia  cominciano già a mandare cattivo odore. Non avendo da offrire che domande, lasciamo che siano le immagini a parlare.

Ott 29, 2008 - animali    19 Comments

GIORGIO ARMANI

Paul McCartney contro

Giorgio Armani: basta pellicce

Qualche tempo fa, i nostri amici di Stylosophy ci avevano parlato di una protesta dell’associazione Peta, che difende i diritti degli animali, contro lo stilista Giorgio Armani e contro la sua scelta di continuare ad usare le pellicce, nonostante avesse promesso il contrario. E ora anche Paul McCartney fa sentire la sua voce.

Non solo la Peta e i suoi attivisti sono arrabbiati per questa mancata protesta da parte di Giorgio Armani, che tempo fa aveva annunciato che non avrebbe mai piu’ utilizzato pellicce nella sua moda. Ma poi si era rimangiato la parola. L’ex Beatles ha chiesto a Giorgio Armani, con una lettera, di mantenere quella promessa. Insieme a lui tante altre star.

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Ott 28, 2008 - animali    13 Comments

FLATULENZE DELLE PECORE

 

Flatulenze delle pecore, politiche di salvaguardia e banalizzazione delle tematiche ambientali
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Nell’ambito del programma Cooperative research centers (Crc) for sheep industry innovation, coordinato dal governo australiano, il 3 ottobre hanno avuto avvio nuovi studi riguardo alle emissioni di metano causate dalla digestione delle pecore (quasi 90 milioni) che vivono sul continente.

Anche se da anni sono stati condotti esperimenti più o meno rudimentali sulle emissioni da ruminanti, per la prima volta saranno compiuti screening di massa per verificare la correlazione tra i patrimoni genetici dei singoli animali e la loro produzione di metano. Il fine è arrivare a selezionare (per via tradizionale e non attraverso tecniche di bio-ingegneria) varietà di pecore il cui rilascio di metano sia minore, senza con questo compromettere la qualità e quantità della loro produzione laniera. Inoltre saranno compiuti studi che gettino luce sul legame tra la dieta seguita dai ruminanti e la loro emissione di metano.

Agli animali d’allevamento saranno applicate delle mascherine che raccoglieranno l’aria espirata, che sarà poi sottoposta ad analisi. L’esperimento fa seguito ad altre ricerche in cui alle pecore venivano applicati dei pannoloni sigillati, ricerche che sembrano peraltro aver evidenziato come il contributo fornito al surriscaldamento climatico dalle flatulenze dei ruminanti sia molto minore (il 2%) rispetto a quello fornito dalle loro eruttazioni.

Con un po’ di audacia la notizia può essere messa in relazione con la proposta di legge bipartisan, presentata in Senato da Silvana Amati (Pd) e Laura Bianconi (Pdl), di cui parla Umberto Mazzantini nell’edizione di greenreport. Proposta con cui si intende istituire un servizio sanitario nazionale per i cani e i gatti, in modo da dare la possibilità di fornire cure gratuite per gli animali da compagnia e per quelli feriti, trovati dai cittadini sul territorio. Il pur non elevato costo per la copertura economica dell’iniziativa – 10 milioni di euro – solleva un certo timore riguardo alla reazione che essa può causare nell’opinione pubblica, in un momento di forte crisi finanziaria ed economica.

Il legame tra le due notizie è abbastanza evidente: l’iniziativa contenuta nella proposta di legge è finalizzata in primis ad aumentare il benessere di quelle famiglie (umane) che non possono permettersi la compagnia di un animale domestico, ma ha anche importanti conseguenze riguardo al rapporto che abbiamo con il mondo animale, cioè si potrà porre come pietra miliare del percorso verso un reale rispetto, da parte di noi homo sapiens sapiens, nei confronti del resto della biosfera. Al pari, la ricerca condotta in Australia, che può di primo acchito suscitare frivole risatine, è in realtà un fondamentale tassello della lotta alle cause del surriscaldamento climatico, tra cui le emissioni di CH4 dei ruminanti giocano un ruolo non da poco. E aggiungiamoci anche la recente decisione del governo svizzero di aprire un dibattito sui diritti delle piante, su una “Carta” che tuteli la dignità dei vegetali.

Tutte notizie che possono essere infilate nel calderone da cui una certa stampa, e una certa parte dell’opinione pubblica, prelevano spunti di polemica e di derisione delle istanze di sostenibilità e di eco-compatibilità dello sviluppo. La nostra società globalizzata, sia pure sempre più povera e diffidente nei confronti del diverso, sembra comunque dirigersi verso un maggiore rispetto riguardo al resto del mondo vivente. A volte l’eccesso di sensibilità può creare reali esagerazioni, reali forme di “buonismo” che, al di là delle oneste intenzioni, possono causare un distorto utilizzo delle risorse economiche ed umane. Ma succede molto più spesso che esempi di buone pratiche, che si dirigano verso una uscita dall’antropocentrica percezione (che troppo spesso abbiamo) di essere in cima alla gerarchia ontologica delle specie viventi, vengano invece trattate alla stregua di burlette proposte da bambinoni troppo teneri.

Vedremo nei prossimi giorni, osserveremo se e in che modo il seguito di queste notizie sarà riportato e trattato dalla stampa generalista e nei mille forum e blog rintracciabili nel web 2.0. Ci attendiamo qualche bell’articolo al vetriolo, qualche polemica di quelle pesanti, qualche osanna al benessere umano e qualche dura critica a cosa può portare l’eccesso di “buonismo” nei confronti degli animali. Ci attendiamo inveterate proteste riguardo alla “gente che muore di fame” davanti a cui solleva “scandalo” il pensare alla protezione e al benessere degli animali, domestici e non.

Ci attendiamo, nei prossimi giorni e in relazione alle notizie citate, autorevoli lezioni politiche su quanto l’eccessivo radicamento, nel dibattito pubblico, del movimento ambientalista e delle istanze di sostenibilità abbia condotto a perdere di vista quelli che devono essere i “veri obiettivi” di una politica ambientale degna di questo nome. E cioè non un maggiore rispetto nei confronti della biosfera, non una evoluzione culturale che porti noi esponenti delle società umane a sentirci parte di un ecosistema senza né vertici né code, ma semplicemente… la difesa autocelebrativa della specie umana, del nostro benessere, della nostra posizione di vertice in quella piramide gerarchica delle specie che, abbiamo voluto immaginare e continuiamo troppo spesso a credere, ci vede assiepati in cima.

Ott 28, 2008 - animali    18 Comments

ABBASSO I CIRCHI !!!

Disertiamo il circo
Disertare i circhi con animali per esprimere contrarietà ad ogni forma di sfruttamento degli esseri più deboli, a qualunque specie appartengono: è l’esortazione che le sezioni di Taranto di OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) e di AGIRE ORA rivolgono a tutti .
Gli attivisti hanno dichiarato di perseguire lo scopo di abolire qualunque forma di violenza e di sfruttamento verso i soggetti più deboli, a qualsiasi specie appartengano. In particolare hanno l’obiettivo del superamento del principio che l’essere umano possa disporre a proprio piacimento e a proprio vantaggio della vita degli altri esseri viventi, perciò contestano gli spettacoli come il circo nel quale gli animali sicuramente non si divertono.
Gli animali del circo vengono costretti a comportamenti contrari alla loro natura etologica.
Oltre ad esibirsi di fronte ad un pubblico vociante, subiscono anche un pesante stress da contatto visivo e fisico. Dietro gli esercizi dello spettacolo si nascondono mesi di privazioni, maltrattamenti e sofferenze.
Per questo, a meno di non voler pensare che gli animali si divertano nel condurre simile esistenza, è necessario non partecipare, in alcun modo, a questa forma di loro sfruttamento.
Si frequentino i circhi con spettacoli fatti solo da uomini liberi di scegliere e praticare la propria arte e non con creature costrette ad assicurare il guadagno di altri.

Per approfondimenti su queste tematiche contattare le responsabili di zona o consultare i seguenti siti web: http://www.oipaitalia.com/circo.html

http://www.agireora.org/info/circhi.html

Ott 23, 2008 - animali    24 Comments

ANIMALI,NON COSE.PROPOSTA DI LEGGE

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Animali, non cose. Legge bipartisan per tutela e divorzi

ROMA – Piu’ tutela per cani, gatti & Co. Riconoscere nel Codice Civile gli animali non più come cose, beni mobili, ma come esseri senzienti, per coerenza con gli avanzamenti compiuti dal Codice Penale quattro anni fa contro i maltrattamenti, con le plurime sentenze della Corte di Cassazione e con la recente legge di ratifica del nuovo Trattato europeo. Riconoscere la nuova categoria degli “animali familiari”, prendendo atto della diffusione dei domestici, non più solo cani e gatti, ormai in una famiglia italiana su due, favorendo una coesistenza che preveda la loro tutela in caso di divorzi, testamenti, pignoramenti, così come il diritto al soccorso, alla circolazione su mezzi di traspor460912883.jpgto e alla normale vita nei condomini.

Con questi due grandi obiettivi, che recepirebbero l’avanzamento culturale e di Calendarsensibilità ampiamente maggioritario nel nostro Paese a favore della tutela degli animali, la Lav (www.lav.it) assieme ad avvocati e magistrati ha oggi lanciato una nuova importante campagna istituzionale presentando alla Camera una proposta di legge bipartisan sostenuta dall’Intergruppo parlamentare animali e dalla Sezione di medicinale legale e legislazione veterinaria dell’Università di Milano, presente la sottosegretario alla Salute, Francesca Martini.

“E’ un obiettivo ambizioso ma dovuto che nasce da tanti casi concreti e quotidiani, dal sospeso divieto d’ingresso dei cani sui treni al divieto per le ambulanze veterinarie di utilizzare la sirena, dalla possibilità di affidamento condiviso come per i minori in caso di separazione al non obbligo di fermarsi per un incidente con animali, ai necessari riconoscimenti del danno biologico ed esistenziale– dice Gianluca Felicetti, presidente Lav– siamo sicuri che questa nuova legislatura vorrà caratterizzarsi per questo nuovo passo in avanti, in coerenza con i recenti atti nazionali ed europei che hanno preso atto dell’importanza morale degli animali nella società”.

Fra gli interventi quelli di Francesca Rescigno, docente di Istituzioni di diritto pubblico presso l’Università di Bologna, Franca Fossati del dipartimento di Scienze cliniche veterinarie dell’Università di Milano, e quelli degli avvocati Giovanni Adamo, Luca Scagliotti, Stefano Azzolina, Maurizio Mazzi e Maria Teresa Semeraro dei veterinari Anmvi.

LA PROPOSTA DI LEGGE – Ecco, in pillole, la proposta di legge bipartisan che amplia la tutela giuridica degli animali.

-Gli ani1265017293.jpgmali non sarebbero più classificati come cose, beni mobili, ma come esseri senzienti, alla luce del nuovo Trattato europeo e delle plurime pronunce della Corte di Cassazione.

-Riconoscimento della nuova categoria di “animale familiare”: ogni animale domestico, non solo cane o gatto, tenuto per compagnia e senza fini alimentari. Possibilità per chi vive con animali “da reddito”, con certificata esclusione di commercializzazione e macellazione, di non essere considerato allevatore.

-Danni da animali e ad animali: sarebbero riconoscibili ai proprietari di animali e alle associazioni animaliste oltre i danni morali, anche quelli biologici, ed esistenziali.

-Separazione di coniugi o conviventi: in mancanza di accordo tra le parti il Tribunale affida l’animale in via esclusiva o condivisa alla parte in grado di garantire la sistemazione migliore.

-Regolamenti condominiali e contratti di affitto, doveri del proprietario: vengono dichiarati nulli eventuali divieti al diritto di convivere con animali familiari, alla circolazione nelle parti comuni, all’accudimento, restando ferma la responsabilità per qualunque danno eventualmente arrecato.

-Testamenti: gli animali lasciati sono presi in carico dal curatore per stabilirne la sistemazione migliore. E’ legittima la devoluzione di beni con il vincolo alla miglior custodia degli animali.

– Continua il sunto della proposta di legge bipartisan che punta ad ampliare la tutela giuridica degli animali.

-Pignoramenti e aste giudiziarie: gli animali familiari sono impignorabili e non possono essere messi all’asta giudiziaria.

-Locali pubblici o aperti al pubblico, mezzi di trasporto: l’accesso è sempre consentito a cani e gatti in trasportino e ai cani condotti al guinzaglio con disponibilità di museruola.

-Diritto al soccorso di animali: obbligo di fermarsi in caso di incidente con richiesta di intervento medico veterinario, il trasporto di un animale in gravi condizioni di salute è effettuato in stato di necessità per eventuali violazioni al codice della Strada, riconoscimento alle autoambulanze e mezzi di soccorso per animali o di vigilanza zoofila dei dispositivi acustici e visivi di allarme.

-Diritto al soccorso per animali vaganti non di proprietà o feriti: chiunque deve darne avviso al Sindaco o comunque all’Autorità.

-Proprietà degli animali: divieto di marchiatura a fuoco, taglio di code e orecchie.

– Continua il sunto della proposta di legge bipartisan che punta ad ampliare la tutela giuridica degli animali.

-Ven639160643.jpgdita: non sarebbe più permessa la vendita con riserva di godimento e la vendita a prova. Definizione di allevatore e imprenditore agricolo estesa a chiunque fa riprodurre e cede a titolo oneroso un animale.

-Cani e cavalli utilizzati dalle Polizie: non sarebbero più classificabili in base al loro valore economico, al termine del servizio devono essere ceduti a chi può garantirne il benessere con esclusione della macellazione per gli equidi, estensione agli animali del Fondo di garanzia per le vittime della strada.

-Detenuti e legge penitenziaria: sarebbe permesso il colloquio dei detenuti con animali familiari.

 

Ott 22, 2008 - animali    21 Comments

barzelletta romagnola

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Nella giungla, su di un albero c’è un tucano rilassato che sta fumando un cannone.

Ad un certo punto passa di li una scimmia che sentendo un odore strano chiede al tucano: “Be mo Tucano, mo sa fet?” e il tucano: “Oh, Semmia, ven so’!!” e la scimmia: “A fe che’?” e il tucano “ven so c’as fume’ un bel cano’!! e la scimmia: “Be mo, Tucano, cus et de fom???? e il tucano: “Semmia.. a to det d’avni so’..”

Cosi la scimmia si arrampica in tutta fretta sull’albero e cominciano a fumare.

Dopo un paio di tiri passa di li anche una lucertola che sente una forte fragranza insolita e grida: “Be mo, Tucano, ma cus a suzedal a la so’?” e il tucano “Oh Lusertla, ven so, ven so cor, qu’iè da fume’!!! e la lucertola allibta: “Be mo Tucano.. mo ci dri a fume’?!?! e il tucano “Sè sè, ven so che me e la semmia a sè za strafèt!?!?! e la lucertola si arrampica in tutta fretta…

Dopo un paio di cannoni la lucertola, che è anche la più mingherlina, sente il bisogno di bere qualcosa: “oh, tabec, me a veg a be’!!” Cosi scende e si dirige al fiume..
Arrivata sulla riva del fiume comincia a bere ma subito arriva un coccodrillo e le fa: “Mo a ca de Tucano, u iera neca la semmia, asse’ fet du tri cano’, road56ee42f3ae1aacabd38bc912e18f1e.jpgba da met!!! e il coccodrillo: “Ascolta mo.. e Tucano la de fom?!? bè mo a me an um dasi mai gnit?” e la lucertola “tal se pu indo che sta.. va mo la de Tucano, c’l’ha tent ad che fom cun a sa gneca lo cuma fe’ par fumel tot!!!”

Allora il coccodrillo si reca a casa del tucano; una volta sotto all’albero batte con la coda e comincia a chiamare: ” oh Tucano…oh Semmia.. in do siv? e il tucano, che è fuori come un balcone si affaccia e sconcertato gli urla: “Bèh.. mo Lusertla.. mo quant’aqua et bu’???” mama.. be mo Lusertla, mo cus et fat… mo veda lé ac du och c’te’!!” e la lucertola: “Oh, Cucudrel.. 3c1de2cb12c4ca6ec4df1717d082f60e.jpgguerda, a so steda

Ott 13, 2008 - animali    18 Comments

FACCIO UNA PREMESSA IMPORTANTE:IO AMO GLI ANIMALI MA QUESTO POST MI HA FATTO TROPPO RIDERE!e poi non è una storia vera!…o si?

 

COME SOMMINISTRARE UNA PILLOLA AD UN GATTO:

1°) Prendete il gatto e sistematelo in grembo tenendolo col braccio sinistro come se fosse un neonato. Posizionate pollice e indice sui rispettivi lati della bocca del gatto ed esercitate una pressione delicata ma decisa finchè il gatto apre la bocca. Appena il gatto apre la bocca, inserite la pillola in bocca. Consentite al gatto di chiudere la bocca, tenetela chiusa e con la mano destra massaggiate la gola per invogliare la deglutizione.

2°) Cercate la pillola in terra, recuperate il gatto da dietro il divano e ripetete il punto n.1.

3°) Recuperate il gatto dalla camera da letto e buttate la pillola ormai molliccia.

4°) Prendete una nuova pillola dalla confezione, sistemate il gatto in grembo tenendo le zampe anteriori ben salde nella mano sinistra. Forzate l’apertura delle fauci e spingete la pillola in bocca con il dito indice della mano destra. Tenetegli la bocca chiusa e contate fino a dieci.

5°) Recuperate la pillola dalla boccia del pesce rosso e cercate il gatto nel guardaroba. Chiamate qualcuno ad aiutarvi.

6°) Inginocchiatevi a terra con il gatto ben incastrato tra le gambe, tenete ben salde le zampe anteriori e posteriori. Ignorate il leggero ringhiare del gatto. Dite al vostro aiutante di tenere ben salda la testa con una mano mentre inserisce un abbassalingua di legno in bocca. Inserite la pillola, togliete l’abbassalingua e sfregate vigorosamente la gola del gatto.

7°) Convincete il gatto scendere dalle tende. Annotate di farle riparare. Scopate con attenzione i cocci di statuine e vasi rotti cercando di trovare la pillola. Mettete da parte i cocci con la nota di reincollarli più tardi e, se non avete trovato la pillola, prendete un’altra pillola dalla confezione.

8°) Avvolgete il gatto in un lenzuolo e chiedete al vostro aiutante di tenerlo fermo usando il proprio corpo in modo che si veda solo la testa del gatto. Mettete la pillola in una cannuccia, forzate l’apertura delle fauci del gatto aiutandovi con una matita e usando la cannuccia come cerbottana posizionate la pillola in bocca al gatto.

9°) Leggete il foglietto illustrativo del farmaco per controllare che non sia dannoso per gli esseri umani. Bevete un succo di frutta per mandare via il saporaccio. Medicate il braccio del vostro aiutante e lavate il sangue dal tappeto usando acqua fredda e sapone.

10°) Recuperate il gatto dal garage dei vicini. Prendete un’altra pillola. Incastrate il gatto nell’anta dell’armadio in modo che si veda solo la testa. Forzate l’apertura delle fauci con un cucchiaino. Ficcategli la pillola in gola usando un elastico a mo’ di fionda.

11°) Cercate un giravite nella vostra cassetta degli attrezzi e rimettete a posto l’anta dell’armadio. Medicatevi la faccia e controllate quando avete fatto l’ultima antitetanica. Buttate la maglietta e indossatene una pulita e intatta.

12°) Telefonate ai pompieri per recuperare il gatto dall’albero del dirimpettaio. Chiedete scusa al vostro vicino di casa che rincasando ha sbandato e ha fracassato la macchina contro il muro per evitare di investire il vostro gatto impazzito che attraversava la strada di corsa. Prendete l’ultima pillola dalla confezione.

13°) Legate le zampe anteriori e le zampe posteriori del gatto con un corda e legatelo al piede del tavolo. Cercate i guanti da lavoro e indossateli. Inserite la pillola nella bocca del gatto facendola seguire da un grosso pezzo di filetto di manzo. Tenete la testa del gatto in posizione verticale e inserite 2 bicchieri di acqua in modo da assicurarvi che abbia ingoiato la pillola.

14°) Dite al vostro aiutante di portarvi al pronto soccorso, restate seduti pazientemente mentre i dottori ricuciono le vostre dita alla mano ed estraggono i frammenti di pillola dall’occhio destro. Sulla strada per tornare a casa fermatevi al negozio di arredamento per comprare un nuovo tavolo.

15°) Telefonate alla Protezione Animali per vedere se poss843594750.jpgono prendersi cura di un gatto mutante. Telefonate al più vicino negozio di animali per vedere se ci sono in vendita dei criceti.

COME SOMMINISTRARE UNA PILLOLA AD UN CANE:

1°) Avvolgetela in un pezzo di carne.

Ott 12, 2008 - animali    13 Comments

MONTY ROBERTS,L’UOMO CHE SUSSURRA AI CAVALLI

 

Monty Roberts è famoso in tutto il mondo come “ L’uomo che ascolta i cavalli” – dal titolo della sua autobiografia, che è diventata un bestseller mondiale. Sin dall’infanzia si è occupato di cavalli, ha vinto otto volte il titolo di campione del mondo in rodeo, per cento volte ha arbitrato nelle mostre e nel 1988 il National Reined Cow Horse Associotion gli ha assegnato il titolo di Uomo dell’Anno. Roberts deve il successo della sua collaborazione con i cavalli soprattutto al metodo di addestramento privo di violenza – chiamato Join-Up® – che consiste nel comunicare con i cavalli utilizzando il loro stesso linguaggio non verbale ma fatto di gesti, chiamato EQUUS.
A partire dagli anni 90, Monty Roberts presenta il suo metodo durante le manifestazioni in tutto il mondo. Lo ha presentato anche a Sua Maestà la Regina Elisabetta II a Windsor, durante la Mostra Reale di Cavalli e anche negli Ippodromi Reali ad Ascot.

 

Dal 1989 visita regolarmente il Regno Unito su invito di Sua Maestà. È stato anche ospite in occasione della celebrazione del giubileo d’oro della regina. Il punto culminante di questa visita è stata la mostra spettacolare con la partecipazione di 1000 cavalli e 2000 ospiti.
Roberts ha finito gli studi universitari presso L’Hartnell College in California con ottimi voti, specializzandosi in scienze agrarie e zoologiche; poi ha studiato presso l’Università Statale di San Luis Obispo in California, dove ha conseguito con lode le specializzazioni in scienze zoologiche, scienze biologiche (fra cui anche psicologia) e commercio agrario.

 

Nell’ aprile del 2002 ha ricevuto il titolo di dottore Honoris Causa presso l’Università di Zurigo nel campo dell’etologia, dopo che due professori dell’Università avevano studiato approfonditamente per due anni il suo lavoro.
Tra l’altro, nel maggio del 2002 la CIA gli ha assegnato un certificato di riconoscimento per merito per il lavoro sulla macchina della verità. I corsi di Monty Roberts sono tenuti in grande considerazione non solo da parte delle grandi corporazioni ma anche da uffici pubblici, in primis la Casa Bianca. Le esperienze che Roberts ha acquistato osservando i cavalli e ottenendo la loro fiducia danno risultati anche nell’ambito dei rapporti interpersonali.
Nonostante la sua agenda sia piena, Roberts è anche l’autore di tre bestseller mondiali: “The Man Who Listens to Horses”, “Shy Boy: The Horse That Came In From the Wild”, e “Horse Sense for People”. Nel suo nuovissimo libro “From My Hands to Yours” Roberts condivide con i lettori tutta la sua singolare esperienza, cioè il suo patrimonio.

 

Nel ramo della propria attività d’affari, Monty Roberts tiene corsi di addestramento con la tecnica del Join-Up® per appassionati di cavalli e per le aziende della lista Fortune 500. Ha fondato anche l’istituzione non-profit – Monty Roberts International Learning Center – con l’intento di insegnare le sue teorie agli uomini di tutto il mondo. Grazie alle dimostrazioni in pubblico Roberts ha raccolto più di 1,6 milioni di dollari che ha poi destinato a innumerevoli istituzioni di beneficenza.

 

Nel 1988 l’”Organizzazione Americana per la Lotta Contro la Violenza sugli Animali” ha premiato Monty Roberts per “la sua complessa dedizione al lavoro per il bene degli animali”.
Oggi Roberts dirige una florida azienda. Nel corso dell’ultimo anno e mezzo più di 200 mila spettatori hanno assistito alle sue dimostrazioni in Australia, Canada, Dubai, Germania, Italia, Nuova Zelanda, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.
Attualmente Monty Roberts abita con sua moglie Pat nel ranch “Flag is Up Farms” a Solvang in California, dove instancabilmente realizza la sua missione: lasciare un mondo migliore di quello che ha trovato – per i cavalli e per gli uomini.                                                  9416441.jpg